Con il protrarsi dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina, l’Unione Europea sta intensificando gli sforzi per ridurre le capacità belliche di Mosca. In questo quadro si inserisce il 14o pacchetto di sanzioni adottato dal Consiglio dell’Unione Europea nei confronti della Russia il 24 giugno 2024,
Le nuove misure introducono importanti novità riguardanti il gas naturale liquefatto (GNL) e le navi che sostengono l’invasione russa. Per quanto riguarda il GNL, il pacchetto vieta tutti gli investimenti futuri e le esportazioni destinate a progetti in fase si realizzazione in Russia, Inoltre, dopo un periodo di transizione di nove mesi, proibisce l’uso dei porti dell’UE per il trasbordo di GNL russo. Infine, vieta l’importazione di GNL russo verso terminali specifici non connessi alla rete di gasdotti dell’UE.
Per la prima volta, l’UE ha adottato una misura riguardante navi che contribuiscono all’aggressione russa. I motivi per cui una nave è soggetta a sanzioni sono vari: sostegno fornito attraverso il trasporto di attrezzature militari per la Russia, trasporto di cereali ucraini sottratti illegalmente e supporto allo sviluppo del settore energetico russo, ad esempio attraverso il trasporto di componenti per GNL o il trasbordo di GNL. La misura riguarda anche le petroliere che fanno parte della “flotta fantasma” di Putin che eludono i massimali dell’UE e della coalizione per il tetto sui prezzi, adottando nel contempo pratiche ingannevoli di trasporto marittimo in totale violazione delle norme internazionali. In questo primo ciclo, l’UE ha inserito in elenco 27 navi. L’elenco può essere aggiornato successivamente.
Il pacchetto introduce anche nuovi elenchi di persone ed entità responsabili di azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina. In totale, sono state aggiunte 69 persone e 47 entità, soggette al congelamento dei beni e, nel caso delle persone fisiche, anche al divieto di viaggio.
In ambito finanziario, il pacchetto contiene il divieto per le banche dell’UE al di fuori della Russia di utilizzare il sistema di messaggistica finanziaria SPFS, che è l’equivalente russo del sistema SWIFT. Consente inoltre al Consiglio di stilare un elenco di banche di paesi terzi collegate a tale sistema: a tali banche sarà vietato effettuare operazioni con gli operatori dell’UE. Infine, vieta operazioni con banche e fornitori di cripto-attività, in Russia e in paesi terzi, qualificabili come attività di sostegno del settore industriale della difesa.
Sul fronte dei prodotti manifatturieri, Il pacchetto limita le esportazioni di altri nove beni a duplice uso e di tecnologia avanzata (ad esempio amplificatori di microonde e di antenne e registratori di dati di volo) ed estende i divieti di esportazione a determinati tipi di prodotti industriali, chimici, plastici, parti di veicoli e macchinari. Inoltre, vieta l’esportazione e il trasferimento di minerali di manganese.
Il pacchetto impone restrizioni più rigorose per l’esportazione di beni a duplice uso e di tecnologia avanzata verso 61 entità, stabilite in Russia (28) e in paesi terzi (33), che sono direttamente o indirettamente associate al complesso militare russo e contribuiscono pertanto a sostenere la guerra di aggressione russa. Il pacchetto estende il divieto di importazione all’elio, che genera entrate significative per la Russia.
Vi sono inoltre iniziative specifiche volte ad evitare l’elusione delle sanzioni e proteggere gli operatori dell’UE da atti di espropriazione e altre azioni illegittime dello Stato russo, tra cui il furto di proprietà intellettuale.