TRASPORTO MERCI ovunque consentito senza limitazioni, se non diversamente specificato di seguito (segnalateci eventuali criticità riscontrate).
Per le TRASFERTE DI LAVORO, si consiglia di verificare tempestivamente piano voli/orari, condizioni di rimborso con le varie compagnie aeree, viste le repentine variazioni, ed eventuali richieste (molte compagnie di trasporto richiedono certificato di esito negativo al test RT-PCR). Anche ove non obbligatorio, si consiglia di stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche per COVID-19 e l’eventuale rimpatrio in aereo (o trasferimento in altro Paese).
TRANSITO ovunque consentito (per quello aeroportuale, senza uscire dall’area dedicata), se non diversamente specificato di seguito.
ITALIA: prorogato lo stato di emergenza fino al 15/10/2020, in conseguenza del rischio sanitario da COVID-19. Ex artt. 4, 5, 6 del DPCM 07/08/2020, in vigore fino al 7 settembre 2020 (effetti prorogati fino al 7 ottobre 2020 con DPCM in fase di pubblicazione in GU), in tema di spostamenti da/per l’estero, secondo la normativa italiana, sono individuati 6 elenchi di Paesi:
A – San Marino e Città del Vaticano: nessuna limitazione.
B – PAESI UE (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ungheria,tranne Croazia, Grecia, Malta, Spagna, Romania e Bulgaria), SCHENGEN (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera), Regno Unito e Irlanda del Nord, Andorra, Principato di Monaco: sono consentiti senza necessità di motivazione, quindi anche per TURISMO, e senza obbligo di isolamento al rientro, gli spostamenti da/per i Paesi dell’UE (tranne Romania e Bulgaria). Rimane l’obbligo di compilare apposita autodichiarazione. Obbligo di isolamento fiduciario di 14gg se si è stati in un Paese diverso da quelli di sopra elencati nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia.
Croazia, Grecia, Malta, Spagna: ex Ordinanza Min. Salute 12/08/2020, oltre a quanto già previsto per i Paesi UE, chi entra/rientra in Italia da questi Paesi (dopo soggiorno o anche solo transito) fino a nuovo ordine, deve comunicare l’ingresso in Italia all’ASL competente (per la Toscana), e deve anche:
a) presentare attestazione di essersi sottoposto, nelle 72h precedenti l’ingresso in Italia, a test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo; oppure
b) sottoporsi a test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, all’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine (ove possibile) o entro 48h dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’ASL di riferimento. Nelle 48h di attesa, deve sottoporsi a isolamento fiduciario.
C – Bulgaria e Romania: sono consentiti gli spostamenti per qualsiasi motivo da/per questi Paesi ma, al rientro in Italia, vige l’obbligo di isolamento fiduciario per 14gg e sorveglianza sanitaria comunicando l’ingresso in Italia all’ASL competente (per la Toscana), è necessario compilare apposita autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione).
D – Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay: sono consentiti (salvo che i viaggiatori non provengano da Paesi dai quali è temporaneamente vietato l’ingresso in Italia) gli spostamenti da/per questi Paesi senza necessità di motivazione, quindi anche per turismo. Tuttavia, al rientro in Italia, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14gg e sorveglianza sanitaria comunicando l’ingresso in Italia all’ASL competente (per la Toscana), è necessario compilare apposita autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione).
E – Resto del mondo: gli spostamenti da/per il resto del mondo sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni, quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono quindi consentiti spostamenti per turismo. Il rientro in Italia da questo gruppo di Paesi è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, ai titolari di regolare di permesso di soggiorno e loro familiari. Al rientro in Italia da questi Paesi, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14gg e sorveglianza sanitaria comunicando l’ingresso in Italia all’ASL competente (per la Toscana), è necessario compilare apposita autodichiarazione e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione).
F – Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana: da questi Paesi è ancora in vigore un divieto di ingresso in Italia, con l’eccezione dei cittadini UE e loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 09/07/2020. Gli spostamenti dall’Italia verso questi Paesi sono consentiti solo in presenza di precise motivazioni: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Non sono consentiti spostamenti per turismo. Al rientro in Italia da questi Paesi, è necessario sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14gg e sorveglianza sanitaria comunicando l’ingresso in Italia all’ASL competente (per la Toscana), è necessario compilare apposita autodichiarazione nella quale si deve indicare la motivazione che consente il rientro (possesso di cittadinanza UE/Schengen o condizione di familiare di cittadino UE e residenza in Italia) e si può raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (è consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione). Kosovo, Montenegro, Serbia: da questi Paesi è ancora in vigore un divieto di ingresso, con l’eccezione dei cittadini UE e loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 16/07/2020. Si applicano le stesse restrizioni previste per i Paesi del gruppo F (Armenia etc…). Colombia: da questo Paese è in vigore un divieto di ingresso (ex Ordinanza Min. Salute 12/08/2020), con l’eccezione dei cittadini UE (inclusi i cittadini italiani) e loro familiari che abbiano la residenza anagrafica in Italia da prima del 13/08/2020. Si applicano le stesse restrizioni previste per i Paesi del gruppo F (Armenia etc…).
Tra le eccezioni all’obbligo di isolamento fiduciario:
- equipaggio di mezzi di trasporto e personale viaggiante;
- breve permanenza in Italia (fino a 120h totali) per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza.
Quanto sopra riportato potrà subire variazioni in base all’andamento epidemiologico – FAQ – info
Il DPCM 07/08/2020 prevede che possano essere disposte limitazioni per specifiche aree del territorio nazionale o specifiche limitazioni in relazione alla provenienza da specifici Stati e territori esteri. Le singole Regioni italiane potrebbero quindi imporre a chi proviene da alcuni Stati o territori esteri il rispetto di particolari obblighi. Prima di partire per rientrare in Italia, si raccomanda di verificare eventuali disposizioni aggiuntive da parte delle REGIONI italiane di destinazione.
Per i rientri in Toscana, la Regione Toscana, con Ordinanza 80 del 25/08/2020, offre la possibilità di effettuare test molecolari su tampone (gratuito e su base volontaria) ai viaggiatori che transitano nei porti e nelle stazioni toscane, quindi provenienti da qualsiasi località extra regione.
Infine, sebbene sia possibile, ai sensi della normativa italiana, spostarsi verso alcuni Stati, gli stessi potrebbero ancora prevedere restrizioni agli ingressi (isolamento domiciliare, accertamenti sanitari, etc.). È sempre necessario verificare, prima della partenza, eventuali restrizioni all’ingresso in vigore nel Paese in cui ci si vuole recare, riportate di seguito:
EUROPA
ALBANIA: ingresso consentito in Albania agli stranieri.
AUSTRIA: ingresso consentito in Austria senza certificato medico nè autoisolamento a residenti/domiciliati in Paesi UE/SEE e Svizzera (esclusi Svezia, Portogallo, Romania, Bulgaria e Spagna, ad eccezione delle isole Baleari e Canarie), purché non abbiano soggiornato negli ultimi 10gg in uno Stato diverso. Le autorità austriache aggiornano periodicamente una lista di Paesi “a rischio” in provenienza dai quali i cittadini europei dovranno sottoporsi a isolamento e, se sprovvisti di un certificato medico attestante la negatività al Covid non più vecchio di 72h, procurarsi necessariamente un certificato medico entro 48h che, se attesta la negatività al Covid-19, interrompe l’isolamento. Per gli altri Stati di partenza (diversi da quelli con cui è stata ripristinata la libera circolazione e da quelli definiti “a rischio”) continuano a valere le medesime regole: per i cittadini europei, obbligo di quarantena in assenza di certificato medico non più vecchio di 72h attestante la negatività al Covid, quarantena che può essere interrotta a seguito della presentazione di tale certificato. La durata dell’isolamento fiduciario, dove prevista, è ridotta da 14 a 10gg. Le misure si applicano provvisoriamente fino al 30/09.
BELGIO: crescita di contagi. Ingresso consentito in Belgio ai cittadini italiani senza restrizioni ma è obbligatoria quarantena per chi arriva da Veneto, Liguria, Lombardia, Campania, Sardegna, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, in base ai dati dei contagi aggiornato (elenco Paesi – ultimo agg. 02/09). Chiunque entri in Belgio dall’estero è tenuto in ogni caso, 48h prima dell’arrivo, a riempire un formulario online, tranne che nel caso di entrate/uscite per via terrestre di durata inferiore a 48h.
BIELORUSSIA: ingresso consentito in Bielorussia senza obbligo autoisolamento per chi arriva dall’Italia (elenco Paesi periodicamente aggiornato. Ai passeggeri – eccetto quelli in transito – è richiesta la compilazione di un’apposita autodichiarazione con la quale si forniscono informazioni volte a favorirne la rintracciabilità. E’ fortemente raccomandato di portare con sé un test PCR negativo (preferibilmente in lingua inglese o russa) eseguito, se possibile, non oltre 48h prima dell’arrivo.
BOSNIA-ERZEGOVINA: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Bosnia-Erzegovina e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Dichiarato lo “stato di disastro” a seguito dell’incremento significativo dei contagi. Gli aeroporti hanno riaperto al traffico passeggeri, anche se alcune compagnie aeree non hanno riattivato, o hanno nuovamente sospeso a seguito del nuovo aumento di contagi, le rotte da/per Bosnia-Erzegovina. Sospeso l’ingresso in Bosnia-Erzegovina di cittadini stranieri (tra le eccezioni, motivi di lavoro/affari purchè con passaporto in corso di validità – non sono accettati altri documenti di riconoscimento fino alla fine dell’emergenza – e presentazione di un certificato attestante la negatività al test non più vecchio di 48h e lettera d’invito di una società bosniaca).
BULGARIA: a chi arriva/rientra in italia e nei 14gg antecedenti ha soggiornato/transitato in Bulgaria, si applica l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario di 14gg. Situazione epidemica straordinaria. Ingresso consentito a chi arriva in Bulgaria dall’Italia, che può entrare senza restrizioni ma deve compilare un modulo di autocertificazione.
CIPRO: ingresso consentito a Cipro per chi arriva dall’Italia ma con presentazione di certificato di test RT-PCR negativo effettuato non più di 72h prima della partenza presso un laboratorio accreditato (il test può essere effettuato all’arrivo a Cipro a proprie spese, €60, attendendo l’esito in autoisolamento presso il proprio domicilio, di norma 24h) e sottoscrizione del Cyprus Flight Pass non prima di 24h dall’inizio del viaggio (ricevuta l’autorizzazione per mail, il Cyprus Flight Pass va essere stampato e esibito in aeroporto al momento della partenza per Cipro; chi ha più di 65 anni può in alternativa scaricare un altro formulario, compilarne ogni campo e presentarlo direttamente all’aeroporto). Il “CyprusFlightPass” è obbligatorio per tutti i viaggiatori in arrivo a Cipro. In caso di mancata o fraudolenta compilazione della autodichiarazione sono previste sanzioni amministrative (fino a €300) ovvero l’obbligo di rientro nel paese di provenienza. Regole di ingresso per i vari Paesi di provenienza – ultimo agg. 01/09.
CROAZIA: fino a nuovo ordine chi entra/rientra in Italia dalla Croazia deve dare comunicazione all’ASL e avere esito negativo a test o sottoporsi a tampone. Ingresso consentito in Croazia senza limitazioni a tutti i cittadini UE/Schengen. E’ raccomandato però comunicare l’intenzione di recarsi nel Paese prima della partenza, compilando un modulo.
DANIMARCA: ingresso consentito in Danimarca ai cittadini italiani (lista Paesi – ultimo agg. valido fino al 11/09).
ESTONIA: ingresso consentito in Estonia per chi proviene dall’Italia ma con obbligo di isolamento domiciliare di 14gg (lista Paesi considerati a rischio – ultimo agg. valido fino al 13/09) o test all’arrivo, in alternativa all’autoisolamento di 14gg (se negativo, per i primi 7gg i viaggiatori saranno soggetti a una restrizione parziale della libertà di movimento evitando i contatti non essenziali; un secondo test deve essere effettuato 7gg dopo il primo e, se ancora negativo, non saranno più soggetti ad alcuna restrizione di movimento). Per il test all’arrivo in Estonia (costo €67 – pagamento in loco con carta di credito) sono attivi a Tallinn dei punti di esecuzione 1° test presso aeroporto (area arrivi) e porto (aree pedonali dei terminal A e D): l’accesso alle postazioni test avviene secondo l’ordine di arrivo, le postazioni sono aperte fino all’arrivo dell’ultimo aereo/ultima nave del giorno. Per chi arriva in Estonia via terra e, in alternativa, per chi decidesse di non sottoporsi al test presso i suddetti due scali, è possibile (al momento non è obbligatorio) rivolgersi a centri autorizzati di riferimento territoriale presenti nelle città di Tallinn Tartu, Pärnu, Narva, Kohtla-Järve, Viljandi, Paide, Rakvere, Kuressaare e Kärdla (al costo di €78; l’attività è garantita dalla Synlab e poiché i tempi di attesa potrebbero richiedere giorni è consigliabile prenotare il test in anticipo, anche prima dell’arrivo in Estonia, contattando il numero +372 6780000 oppure inviando una email a: klienditugi@synlab.ee). A seguito del superamento del tasso di contagio soglia in Italia, a partire dal 7 settembre le autorità estoni hanno sospeso, a titolo precauzionale, tutti i voli aerei diretti fra Tallinn e l’Italia (Orio al Serio e Malpensa).
FINLANDIA: ingresso consentito in Finlandia senza limitazioni nè obbligo di quarantena a chi proviene dall’Italia. Le autorità finlandesi identificano la provenienza del viaggiatore in base al luogo di decollo del volo con cui lo stesso giunge in Finlandia, oltre che attraverso nazionalità e luogo di residenza del viaggiatore: dai Paesi considerati a rischio non è consentito nemmeno il mero transito aeroportuale. Contatto Polizia di Frontiera +358 (0)50 597 2255, operativo h 8-18. Chiusi gli attraversamenti lungo il confine con la Russia.
FRANCIA: ingresso consentito in Francia senza nè autocertificazione all’ingresso nè isolamento domiciliare per chi proviene dall’Italia.
GERMANIA: ingresso consentito in Germania dall’Italia purchè non si sia stati nei 14gg precedenti l’ingresso in una delle aree a rischio (ultimo agg. 02/09). Chi arriva in Germania da aree a rischio deve contattare l’Autorità sanitaria tedesca competente, produrre un risultato negativo al test o sottoporsi obbligatoriamente a tampone nel momento dell’ingresso in Germania.
GRECIA: fino a nuovo ordine chi entra/rientra in Italia dalla Grecia deve dare comunicazione all’ASL e avere esito negativo a test o sottoporsi a tampone. Consentito l’ingresso in Grecia senza limitazioni ai cittadini italiani, che devono compilare il Passenger Locator Form almeno 24h prima dell’ingresso (al completamento del PLF si riceve mail di conferma e, in un secondo momento, si riceve il proprio codice Quick Response-QR alla mezzanotte del giorno dell’arrivo previsto in Grecia). Si raccomanda di compilare il PLF con molto anticipo per poter ricever il QR in tempo utile: aver compilato il PLF ed aver ricevuto il QR code sono condizioni indispensabili per accedere nel Paese, con qualunque mezzo di trasporto: le compagnie aeree, marittime, ferroviarie e stradali, senza codice QR, hanno l’obbligo di rimpatriare il passeggero. Le autorità greche si riservano la possibilità di sottoporre i passeggeri in arrivo a tampone e di valutare se sottoporre a tampone anche chi è in possesso di un test sierologico negativo effettuato nei giorni precedenti all’arrivo in Grecia. Chi verrà sottoposto a tampone potrà proseguire verso la propria destinazione greca, dove dovrà però passare 24h in autoisolamento obbligatorio, con sanzioni (multa di €5.000) in caso di violazione dell’obbligo stesso. Si viene contattati dalle autorità greche esclusivamente in caso di positività: se, passate le 24h dal test, non si riceve alcuna comunicazione è possibile uscire dall’autoisolamento e continuare liberamente il proprio soggiorno in Grecia. Se si arriva in Grecia con un’imbarcazione privata è necessario compilare la Maritime Declaration of Health e inviarla via mail alla competente Capitaneria di porto in Grecia. Tutti i confini terrestri sono chiusi, eccetto il valico di Promachonas con la Bulgaria (chi entra in Grecia per motivi non essenziali attraverso tale valico deve presentare all’arrivo un risultato di test molecolare negativo eseguito fino a 72h prima, compilare e inviare il modulo PLF e potrebbe essere soggetti a test casuali all’arrivo al confine greco).
IRLANDA: consentito l’ingresso senza obbligo di quarantena per chi arriva in Irlanda dall’Italia (Paesi inclusi in lista verde – ultimo agg. 31/08 – rivista ogni 2 settimane). E’ obbligatorio compilare un modulo per eventuali controlli.
ISLANDA: consentito l’ingresso in Islanda a chi proviente dall’Italia ma, indipendentemente dalla durata del soggiorno o dallo scopo della visita, si deve scegliere se fare quarantena di 14gg o un doppio tampone (quarantena di 5-6gg nell’intervallo tra i due tamponi; il primo tampone è a carico del viaggiatore – 9.000 ISK se effettuato alla registrazione del viaggio, 11.000 ISK se effettuato all’arrivo in Islanda, costo circa €60-80). Chi risulta negativo al secondo tampone non è più tenuto a precauzioni particolari; chi risulta positivo deve auto-isolarsi. È possibile effettuare il pagamento del primo tampone al momento della registrazione del viaggio, il secondo tampone è gratis. Prima della partenza per l’Islanda, si deve in ogni caso compilare un modulo di registrazione.
KOSOVO: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Kosovo e sono sospesi tutti i collegamenti diretti/indiretti con l’Italia. Forte aumento dei contagi, reintrodotto il coprifuoco h21-05 nelle città di Pristina, Prizren, Ferizaj, Vushtrri, Mitrovica Sud, Gjilan, Fushë Kosovë, Shtrpce. Consentito l’ingresso in Kosovo senza limitazioni. Chi arriva è soggetto a controllo medico e a chi entra per via aerea è raccomandato avere un test di negatività non più vecchio di 4gg.
LETTONIA: consentito l’ingresso in Lettonia a chi proviene dall’Italia ma con 14 gg di isolamento obbligatorio (misura richiesta a chi provene dai Paesi contrassegnati in rosso e giallo, elenco Paesi – ultimo agg. 05/09).
LITUANIA: dal 07/09 ingresso consentito in Lituania a chi arriva dall’Italia ma, visto l’aumento dei contagi italiani, con presentazione di esito negativo a tampone (non test sierologico) effettuato non più di 72h prima dell’ingresso in Lituania e con isolamento obbligatorio di 14gg (tranne eccezioni tra cui persone in transito in Lituania). L’esito negativo del tampone non esonera dall’obbligo di isolamento. Per i cittadini stranieri non vi è la possibilità di fare il tampone all’aeroporto o altrove in Lituania, coloro che non presenteranno il test non saranno autorizzati ad entrare in Lituania. Isolamento obbligatorio richiesto a tutti i viaggiatori provenienti da Paesi SEE/UE con incidenza contagio tra 16 e 25 casi per 100.000 abitanti (lista Paesi – ultimo agg. 07/09). L’isolamento è obbligatorio anche se le persone hanno attraversato il Paese colpito solo in transito.
LUSSEMBURGO: aumento dei contagi. Consentito l’ingresso in Lussemburgo ai cittadini UE senza test nè autoisolamento. Negli aeroporti è possibile sottoporsi al test veloce direttamente nel terminal.
MACEDONIA DEL NORD: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Macedonia del Nord e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Consentito l’ingresso in Macedonia senza restrizioni.
MALTA: fino a nuovo ordine chi entra/rientra in Italia da Malta deve dare comunicazione all’ASL e avere esito negativo a test o sottoporsi a tampone. Aumento dei contagi nel Paese. Consentito l’ingresso in Malta a chi arriva dall’Italia, all’arrivo viene effettuato screening termico e richiesta compilazione di un documento in cui dichiarare i propri spostamenti nei 30gg precedenti confermando di non essere stato in nessuna delle nazioni considerate a rischio (chi arriva da destinazioni a rischio, a meno che non dimostri di essere stato per 4 settimane in una delle località da cui si può entrare senza restrizioni, all’arrivo deve effettuare quarantena di 2 settimane a proprie spese).
MOLDAVIA: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Moldavia e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Consentito l’ingresso in Moldavia a chi proviene dall’Italia, senza compilare alcuna dichiarazione epidemiologica e senza sottoporsi ai 14gg di auto-isolamento. Sono previste regole differenti per i cittadini stranieri in arrivo in Moldavia a seconda che provengano da Paesi a limitato (zona verde – tra cui l’Italia) o elevato (zona rossa – ultimo agg. 28/08) rischio epidemiologico, in base a dati aggiornati ogni 14gg.
MONACO: ingresso consentito senza limitazioni nel Principato dall’Italia. Per i clienti degli hotels provenienti da zone a rischio o in arrivo da una zona extra europea, è richiesto risultato negativo di test PCR effettuato 72h prima dell’arrivo nel Principato oppure devono sottoporsi a test in loco rimanendo in quarantena in attesa del risultato.
MONTENEGRO: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Montenegro e sono sospesi tutti i collegamenti diretti/indiretti con l’Italia. Dato l’aggravarsi della situazione epidemiologica, con il costante aumento di casi positivi in tutto il Paese, è stato dichiarato lo “stato di epidemia“ su tutto il territorio montenegrino. Riaperte le frontiere con i Paesi UE ma per l’ingresso in Montenegro resta in vigore un sistema basato su 3 liste Paesi (ultimo agg. 02/09): per chi proviene dai Paesi in lista “verde”, tra cui l’Italia, ingresso consentito in Montenegro senza restrizioni (purchè i viaggiatori siano in essa residenti o vi abbiano soggiornato per almeno 15gg prima dell’ingresso o non siano stati in uno dei Paesi al di fuori della “lista verde”).
NORVEGIA: consentito l’ingresso in Norvegia dall’Italia con obbligo di quarantena di 10gg, essendo considerati paese a rischio per la crescita dei contagi (lista – ultimo agg. 04/09). I viaggiatori stranieri in quarantena ma asintomatici, possono lasciare il paese a condizione che siano attuate adeguate misure di controllo nel trasferimento dal posto di quarantena al posto di partenza. La quarantena si applica sempre al viaggiatore in arrivo in Norvegia che abbia soggiornato o effettuato un transito, anche aeroportuale, in un Paese/area considerati ad alto rischio (ad eccezione dei transiti effettuati via terra – auto propria/mezzo privato/tour bus – senza pernottamenti o soste in luoghi pubblici) e a coloro che hanno avuto contatti stretti con persone positive al virus (“stretto contatto” è un contatto avvenuto entro 48h dal momento che la persona, risultata poi positiva, ha avvertito i primi sintomi dell’infezione). Sottoporsi a test sierologico o tampone con risultato negativo non sostituisce l’obbligo di quarantena.
OLANDA: consentito l’ingresso in Olanda senza alcuna restrizione per gli italiani.
POLONIA: consentito l’ingresso in Polonia senza obbligo di quarantena a chi proviene dai Paesi UE. Per tutti gli altri viaggiatori stranieri permane il divieto di ingresso, salvo alcune eccezioni. I passeggeri (anche cittadini UE) in arrivo in Polonia con voli diretti da Russia, Bielorussia e Ucraina sono sottoposti all’obbligo di quarantena.
PORTOGALLO: consentito l’ingresso in Portogallo senza restrizioni ai cittadini UE/Schengen e di paesi terzi approvati dalle autorità portoghesi. I cittadini non portoghesi o gli stranieri non residenti che arrivano con voli provenienti da Paesi di lingua ufficiale portoghese o dagli Stati Uniti d’America devono dimostrare di essersi sottoposti, nelle 72h precedenti la partenza, al test RT-PCR con esito negativo; se non hanno effettuato il test prima di partire, devono effettuarlo in aeroporto, a proprie spese. All’arrivo negli aeroporti di Lisbona, Porto, Faro e Beja tutti i passeggeri dovranno effettuare una scansione della temperatura a infrarossi, ripetuta una seconda volta in caso di febbre. Se la valutazione della situazione lo giustifica, saranno sottoposti a test PCR e saranno autorizzati a lasciare l’aeroporto dopo aver fornito i propri dati e dovranno rimanere confinati a destinazione fino a quando non riceveranno il risultato negativo del test. Chi vola verso Madeira deve presentare test negativo effettuato entro 72h prima della partenza o eseguirlo all’arrivo. Chi vola verso le Azzorre deve presentare esito negativo di test effettuato fino a 72h prima della partenza del volo o eseguire il test all’arrivo e rimanere in isolamento preventivo fino al risultato; oppure eseguire quarantena volontaria per 14gg in un hotel indicato oppure ritornare alla destinazione di origine o verso qualsiasi destinazione al di fuori della Regione, adempiendo, fino al momento del volo, l’isolamento preventivo in un hotel indicato a tal fine.
REGNO UNITO: consentito l’ingresso in UK ai viaggiatori in arrivo dall’Italia (lista Paesi – ultimo agg. 29/08) che devono compilare un form online prima della partenza ma non sono soggetti a quarantena se, nei 14gg precedenti l’ingresso in UK, hanno soggiornato solo in Italia o in altri Paesi esentati da tale misura.
REPUBBLICA CECA: consentito l’ingresso in Rep. Ceca senza obbligo di quarantena nè tampone a chi arriva da Paesi “zona verde” (tra cui rientra l’Italia) come da mappa online governativa costantemente aggiornata.
ROMANIA: a chi arriva/rientra in italia e nei 14gg antecedenti ha soggiornato/transitato in Romania, si applica l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario di 14gg. Incremento dei contagi nel Paese. Consentito l’ingresso in Romania senza obbligo di isolamento domiciliare per chi proviene da vari Paesi tra cui l’Italia. Soggetto a isolamento fiduciario per 14gg chi arriva in Romania da o ha soggiornato nei 14gg precedenti in uno dei Paesi/territori elencati dalle autorità rumene (ultimo agg. 29/08).
RUSSIA: frontiere russe chiuse agli stranieri salvo che per poche eccezioni previste dal Governo russo, tra cui lavoratori “altamente specializzati” segnalati dal loro datore di lavoro con sede in Russia (con procedura da avviare in Russia almeno 2 settimane prima del programmato ingresso), agenti diplomatici, autotrasportatori, familiari di cittadini russi, cure mediche, assistenza sanitaria, residenti in Russia con permesso di soggiorno (“vid na zhitelstvo“). Se non si rientra nelle eccezioni al divieto di ingresso, è ancora previsto il respingimento in frontiera russa o il mancato imbarco dalle aerolinee negli scali di partenza o intermedi di connazionali muniti del solo visto. Gli autorizzati a entrare in Russia devono organizzare il proprio trasferimento dall’aeroporto al luogo di soggiorno con un mezzo proprio o autista privato essendo precluso l’utilizzo di taxi o mezzi pubblici. È stato abolito l’obbligo di quarantena per gli stranieri in ingresso in Russia con l’eccezione dei lavoratori per i quali essa è, secondo la norma vigente, ancora obbligatoria anche in presenza di tampone negativo.
SAN MARINO: consentito l’ingresso in S. Marino senza restrizioni.
SERBIA: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Serbia e sono sospesi tutti i collegamenti diretti/indiretti con l’Italia. Incremento di casi di contagio negli ultimi giorni e pressione sul sistema sanitario nazionale. Consentito l’ingresso in Serbia senza limitazioni, nè test né alcun tipo di autorizzazione. Per fare ingresso in Serbia da Bulgaria, Croazia, Macedonia del Nord e Romania è necessario un test PCR risalente a massimo 48h prima dell’ingresso. Quest’ultima disposizione non si applica a cittadini serbi, a cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno in Serbia e diplomatici. E’ consentito anche il transito in provenienza dai Paesi su citati purché avvenga entro le 12h.
SLOVENIA: consentito l’ingresso in Slovenia senza restrizioni nè quarantena dall’Italia (elenco Paesi – ultimo agg. 21/08). I cittadini sloveni e italiani possono attraversare il confine tra anche dai valichi minori. Disposto l’obbligo di isolamento fiduciario di 14gg per chi arriva in Slovenia dalla Croazia (eccezione per il transito entro 12h per i viaggiatori che attraversano il territorio sloveno per far rientro al proprio Paese di residenza.
SPAGNA: fino a nuovo ordine chi entra/rientra in Italia dalla Spagna deve dare comunicazione all’ASL e avere esito negativo a test o sottoporsi a tampone. Aumento dei contagi in varie parti del Paese. Consentito l’ingresso in Spagna senza obbligo di quarantena per chi arriva dall’Italia. Tutti i passeggeri in arrivo in Spagna devono compilare, prima del viaggio, un form (disponibile anche tramite la app Spain Travel Health-SPTH), ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna.
SVEZIA: consentito l’ingresso in Svezia senza limitazioni per cittadini UE/Schengen o con permessi di soggiorno in corso di validità emessi da tali Paesi.
SVIZZERA: consentito l’ingresso in Svizzera senza restrizioni per i cittadini italiani.
TURCHIA: consentito l’ingresso in Turchia. La quarantena obbligatoria è stata sostituita con uno screening sanitario all’arrivo e, in caso di sintomi o in tutti i casi in cui se ne rilevi la necessità, effettuazione di test PCR gratuito, in esito al quale le autorità turche potrebbero disporre un ricovero in apposite strutture ospedaliere. Si segnala che in questa fase la semplice messa in vendita online del biglietto non è garanzia assoluta dell’operatività del volo. Limitazioni all’attraversamento del confine terrestre con l’Iran.
UCRAINA: a seguito del peggioramento del quadro epidemiologico ucraino e della crescita del numero di contagi registratasi nelle ultime settimane, le autorità ucraine hanno disposto fino alla mezzanotte del 28/09 (prorogabile) il divieto generale di ingresso in Ucraina, qualunque sia il mezzo di trasporto utilizzato, a tutti gli stranieri, anche a coloro provenienti da “zone verdi” come l’Italia (lista Paesi, ultimo agg. 04/09). Tra le eccezioni, lavoratori e tecnici specializzati, invitati da imprese ucraine, che devono però avere un’assicurazione sanitaria che preveda esplicitamente la copertura Covid-19. Alla luce delle nuove misure ucraine, i collegamenti aerei internazionali da/per il Paese, compresi quelli da/per l’Italia, potrebbero subire cancellazioni senza preavviso: è quindi fortemente raccomandato a chiunque abbia già acquistato un biglietto aereo con qualsiasi provenienza e con destinazione o semplice transito in Ucraina, di verificare preventivamente con la compagnia aerea, quanto più a ridosso della data prevista per l’imbarco, che il volo sia effettivamente operato.
UNGHERIA: chiuse le frontiere ungheresi per tutti i cittadini stranieri fino al 01/10 (prorogabile), indipendentemente dalla classificazione Paesi di provenienza in base al rischio di contagio. I cittadini ungheresi che tornano in patria sono soggetti ad auto-isolamento obbligatorio, salva la possibilità di effettuare 2 test PCR con risultato negativo. Tra le eccezioni previste per l’ingresso degli stranieri in Ungheria, viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria.
AMERICHE
ANGUILLA: controlli sanitari a chi arriva in Anguilla dall’Italia. In presenza di sintomi, quarantena di 14gg presso centri di isolamento identificati.
ANTIGUA E BARBUDA: riaperte le frontiere, ripresa l’operatività dell’aeroporto V.C. Bird e del porto di Antigua (per servizi di navi da carico, imbarcazioni da diporto e traghetti). Ai viaggiatori in arrivo in Antigua e Barbuda via mare è imposto l’obbligo di quarantena secondo le linee guida delle autorità portuali (Port Health) e di compilazione di un modulo di dichiarazione sanitaria; chi arriva invece per via aerea è sottoposto a screening per il controllo della temperatura e deve avere risultato negativo a test RT-PCR effettuato entro 7gg dall’arrivo. Tale misura è prevista anche per i passeggeri in transito, che hanno il diritto di pernottare per una notte nel Paese, recandosi in un hotel o struttura indicata dalle autorità.
ARGENTINA: quarantena su tutto il territorio argentino fino al 20/09. Chiuse tutte le frontiere argentine e interrotti i collegamenti aerei internazionali fino a data da definirsi.
ARUBA: ai visitatori è fortemente raccomandato sottoporsi a test PCR prima di recarsi ad Aruba. Il test deve essere eseguito non oltre 72h dalla partenza da un laboratorio certificato, e i risultati devono essere caricati non oltre 12h prima della partenza come parte del processo della ED-Card. I viaggiatori che non hanno modo di svolgere un test PCR nel proprio paese d’origine, potranno aspettare di arrivare ad Aruba per effettuare un test PCR all’aeroporto. I costi del test saranno a carico del viaggiatore e dovranno essere pagati in anticipo durante il procedimento di richiesta online della ED-Card. È in ogni caso obbligatorio che tutti i visitatori siano adeguatamente assicurati con LlAruba Visitors Insurance per la copertura di eventuali spese mediche e accessorie che potrebbero essere sostenute in seguito all’eventuale risultato positivo del test per il COVID-19 durante il loro soggiorno ad Aruba – info.
BAHAMAS: a causa dell’aumento dei contagi, sono prorogate le limitazioni già in vigore in tutte le isole dell’arcipelago. Sospeso il traffico aereo internazionale diretto a New Providence ma è consentita dalla stessa isola la partenza dei voli internazionali. Non sono consentiti gli spostamenti verso le altre isole delle Bahamas. Per il resto del Paese, ai fini dell’ingresso, è necessario che il viaggiatore dimostri di essersi sottoposto a esame molecolare COVID-19 RTPCR con esito negativo, entro 5gg dal viaggio.
BARBADOS: in ripresa i voli passeggeri verso le Barbados ma con diverse precauzioni, tra cui obbligo del test PCR 72h prima della partenza.
BELIZE: comparsa di focolai con conseguente proclamazione dello stato di emergenza e misure restrittive in tutto il Belize. Provvedimenti particolarmente restrittivi nell’isola di Ambergris Caye e nei villaggi di Santa Martha, Shipyard and Guinea Grass, tra cui il divieto di entrata/uscita da quelle zone. L’ingresso in Belize è consentito solo a cittadini e residenti permanenti. L’aeroporto rimane chiuso, tranne per limitati voli di rimpatrio, evacuazione e cargo.
BOLIVIA: casi di contagio in costante aumento con importanti ricadute sul sistema sanitario locale. Chiuse le frontiere boliviane, tutti i voli internazionali sono sospesi.
BRASILE: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Brasile e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Divieto di ingresso in Brasile per via terrestre e marittima per tutti gli stranieri. È di nuovo consentito l’ingresso di stranieri in Brasile per via aerea. Per un breve soggiorno, fino a 90gg, il passeggero deve presentare alla compagnia aerea, prima dell’imbarco, la prova di acquisto di un’assicurazione sanitaria valida in Brasile e con copertura per l’intero periodo del viaggio. Rimangono, tuttavia, temporaneamente vietati i voli internazionali che hanno come punto di arrivo gli aeroporti situati nei seguenti Stati: Mato Grosso del Sud, Paraiba, Rondonia, Rio Grande del Sud, Tocantins.
CANADA: divieto di ingresso in Canada per i cittadini stranieri, con limitate eccezioni, soggette in ogni caso e comunicazione di arrivo alle autorità sanitarie entro 24h e quarantena obbligatoria di 14gg (sanzione fino a 750.000 dollari canadesi e/o l’arresto fino a 6 mesi). L’ingresso nel Paese è rimesso alle decisioni dei funzionari della Canadian Border Services Agency (CBSA), i quali applicano in maniera restrittiva le vigenti disposizioni in materia di ingressi nel Paese e possono di conseguenza fornire disposizioni alle compagnie aeree anche ai fini del divieto all’imbarco verso il Canada. La frontiera con gli Stati Uniti è chiusa fino a nuovo ordine. Transito aeroportuale consentito solo con arrivo e ripartenza dallo stesso aeroporto entro 24h, senza uscire dall’area dedicata, senza passare la dogana, senza ritirare i bagagli e senza spostarsi da un terminal all’altro (l’aeroporto Pearson di Toronto limita il transito notturno); i visitatori in transito devono inoltre ottenere autorizzazione elettronica di viaggio (eTA) se non sono già in possesso di visto canadese valido o carta di residente permanente.
CILE: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Cile e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Chiuse tutte le frontiere cilene, l’ingresso è consentito solo a cileni e stranieri residenti ma comunque con obbligo di quarantena obbligatoria di 14gg, fatta osservare anche con l’ausilio dei militari.
COLOMBIA: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Colombia. Incremento dei contagi, restrizioni agli spostamenti fino al 30/11. Riguardo ai voli internazionali, il Ministero della Sanità colombiano ha emesso un parere dichiarandone la possibile ripresa, ma il Governo non ha ancora chiarito quali saranno le nuove modalità che consentiranno l’ingresso di cittadini stranieri in Colombia e non sono comunque al momento note le rotte internazionali che verranno autorizzate ad operare.
COSTA RICA: consentito l’ingresso in Costa Rica ai viaggiatori provenienti da alcuni Paesi, tra i quali l’Italia, ma solo con certificato di negatività a test RT-PCR effettuato nelle 72h precedenti il viaggio, compilazione di un modulo ed assicurazione medica di viaggio acquistata in Costa Rica (INS, Sagicor) o internazionale (in caso di assicurazione internazionale, il turista deve richiedere al proprio assicuratore una certificazione rilasciata in inglese o spagnolo, che attesti almeno le seguenti 3 condizioni: validità della polizza durante la visita in Costa Rica; garanzia di copertura per le spese mediche in caso di malattia pandemica COVID-19 in Costa Rica, per almeno $50.000; copertura minima di $2.000 per le spese di soggiorno prolungate dovute a una malattia pandemica).
CUBA: sospesi i voli commerciali di linea, rigido controllo delle frontiere cubane in entrata/uscita e regime di isolamento per 2 settimane in strutture specializzate per chi entra dall’estero su eccezionale autorizzazione a seguito di valutazione caso per caso da parte delle autorità cubane (Ambasciata o Consolato cubano territorialmente competente).
DOMINICA: aeroporti Douglas-Charles e Cane chiusi al traffico commerciale.
ECUADOR: i passeggeri in arrivo in Ecuador che presentino prova negativa PCR (tampone), effettuata non oltre 10gg prima del viaggio, non dovranno sottoporsi all’isolamento fiduciario in Ecuador. I viaggiatori che entrano senza test PCR devono effettuarlo a loro spese e saranno sottoposti a isolamento preventivo obbligatorio in uno degli hotels autorizzati fino al ricevimento del risultato. Se il risultato è negativo, il viaggiatore terminerà il suo isolamento, mentre con un risultato positivo dovrà proseguire con la misura.
EL SALVADOR: situazione epidemiologica in peggioramento, quarantena obbligatoria domiciliare totale per tutta la popolazione. Chiuso l’aeroporto a tutti i voli passeggeri fino al 19/09. Per via terrestre possono entrare in El Salvador solo i salvadoregni e gli stranieri residenti ma con quarantena preventiva di 30gg presso appositi centri.
GIAMAICA: per entrare in Giamaica è necessario compilare prima del viaggio la Travel Authorization senza la quale non sarà consentito l’ingresso. Tutti gli stranieri in arrivo saranno in ogni caso soggetti a controlli sanitari e test prima dell’ammissione sull’isola. Le persone sintomatiche o che risultino positive al test dovranno rimanere in isolamento presso l’indirizzo da loro indicato o presso una struttura governativa. I viaggiatori in salute potranno invece proseguire il viaggio verso le strutture ricettive di destinazione situate unicamente nella COVID Resilient Zone lungo la costa nord del paese (da Negril a Port Antonio) e dovranno rispettare le precauzioni sanitarie disposte. Chi entra per motivi di lavoro può spostarsi su tutto il territorio giamaicano nel rispetto dei protocolli sanitari.
GUADALUPA: dipartimento classificato dalle autorità francesi come zona a circolazione attiva del virus SARS-Cov-2, con conseguenti restrizioni alla circolazione interna. Per l’ingresso in Guadalupa sono richiesti obbligatoriamente un test di Covid-19 negativo effettuato entro 72h prima dell’imbarco del volo per Guadalupa e una dichiarazione giurata che attesti l’assenza di sintomi e la mancanza di contatti con individui positivi al Covid-19 nei 14gg precedenti il volo. Le compagnie aeree sono obbligate a negare l’imbarco a chi non presenti tali documenti.
GUATEMALA: chiuse tutte le frontiere fino a nuovo avviso. Solo i cittadini guatemaltechi, gli stranieri residenti e i diplomatici sono autorizzati ad entrare in Guatemala e sono comunque soggetti a quarantena di 15gg.
GUYANA FRANCESE: consentiti gli ingressi in Guyana Francese solo per particolari motivi, tra cui professionali non derogabili. Non sono consentiti invece per motivi turistici. I vettori aerei verificheranno al momento dell’imbarco giustificativi e autocertificazione e comunicheranno alle autorità competenti i dati dei passeggeri. Sono previsti controlli sanitari all’ingresso. Chi entra deve presentare apposita “attestation de déplacement international vers les collectivités d’outre-mer francaises” e stare in quarantena 14gg, notificata dalla polizia di frontiera. Tutte le certificazioni per viaggi da/verso la Guyana e per gli spostamenti interni sono disponibili online. Divieto di scalo, ormeggio e sbarco per navi passeggeri di più di 30mt in navigazione internazionale e per imbarcazioni da diporto extra-UE. Lo scalo delle imbarcazioni da diporto è consentito solo in due porti (Saint-Laurent de Maroni e Degrad-des-Cannes); le persone imbarcate devono segnalare l’arrivo alla capitaneria e stare in quarantena per 14gg.
HAITI: l’aeroporto internazionale di Port-au-Prince ha riaperto le operazioni per i voli commerciali di entrate/uscita da Haiti ed è riaperto il traffico con la Repubblica Dominicana. Chiunque entri ad Haiti deve compilare una dichiarazione sanitaria obbligatoria, da presentare alle autorità migratorie e da conservare per 14gg, al fine di tracciare gli ingressi nel Paese. I viaggiatori in arrivo ad Haiti in aereo sono sottoposti a screening della temperatura, devono fornire i propri recapiti e devono compiere una quarantena obbligatoria di 14gg.
HONDURAS: chiuse tutte le frontiere. Prevista la parziale riapertura degli aeroporti internazionali di La Ceiba, Roatan,Tegucigalpa e San Pedro Sula per alcune tratte internazionali. I passeggeri proveniente dall’estero dovranno presentare PCR test effettuato-emesso massimo 72h prima dell’ingresso.
ISOLE CAYMAN: divieto di ingresso nelle Isole per gli stranieri. Annunciata la riapertura degli aeroporti internazionali di Grand Cayman e di Cayman Brac con specifiche misure di sicurezza.
ISOLE VERGINI BRITANNICHE: fino al 08/09 divieto di circolazione interna e lockdown totale a seguito del verificarsi di un incremento di casi di contagi, riconducibili all’arrivo di viaggiatori non residenti. I confini restano chiusi ed è consentito il solo accesso a navi e/o aerei per il trasporto di beni di prima necessità.
MARTINICA: dipartimento classificato dalle autorità francesi come zona a circolazione attiva del virus SARS-Cov-2, con conseguenti restrizioni alla circolazione interna. Per l’ingresso in Martinica sono richiesti obbligatoriamente un test di Covid-19 negativo effettuato entro 72h prima dell’imbarco del volo per Martinica e una dichiarazione giurata che attesti l’assenza di sintomi e la mancanza di contatti con individui positivi al Covid-19 nei 14gg precedenti il volo. Le compagnie aeree sono obbligate a negare l’imbarco a chi non presenti tali documenti.
MESSICO: chiuse le frontiere tra Messico, Stati Uniti e Canada per tutti gli spostamenti non essenziali, eccetto trasporto merci.
MONTSERRAT: ingresso in Montserrat consentito ai soli cittadini, residenti permanenti e relativi familiari, soggetti all’arrivo a isolamento per 14gg.
NICARAGUA: riaperto l’aeroporto di Managua ma il traffico aereo non è stato ancora pienamente ripristinato. Consentito l’ingresso in Nicaragua per via terrestre con presentazione di un certificato di esito negativo a test Covid 19 effettuato non oltre le 72h prima dell’ingresso. Rimane però l’impossibilità di uscire per via terrestre perché Costa Rica e Honduras non permettono l’ingresso dal Nicaragua.
PANAMA: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Panama e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Sospesi tutti i collegamenti aerei internazionali da/per Panama, chiusi aeroporti e frontiere. Stato di Emergenza in vigore nel Paese con quarantena totale che impone rigide restrizioni alla libertà di movimento delle persone.
PARAGUAY: chiuse le frontiere terrestri e aeroportuali del Paraguay fino a nuovo avviso (eccezione per paraguaiani e stranieri residenti, in ogni caso soggetti a tampone e quarantena di 2 settimane in apposite strutture controllate).
PERÙ: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Perù e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Stato di emergenza e quarantena nazionale, a seguito del peggioramento dello stato di propagazione della pandemia in Perù. La sospensione dei collegamenti aerei internazionali è stata ulteriormente prorogata sino al 12/10 ma restano comunque operativi alcuni voli delle principali compagnie aeree europee da/per Panama. L’ingresso a Panama è consentito ai soli cittadini stranieri regolarmente residenti, previa presentazione all’imbarco, del referto negativo di un esame di tipo Tampone/PCR oppure Test Antigenico, prodotto entro 48h dalla partenza.
PORTO RICO: tutti i viaggiatori (nazionali e stranieri, inclusi i diplomatici) in ingresso in Porto Rico dovranno mostrare esito negativo di test molecolare per COVID-19 eseguito nelle 72h precedenti l’arrivo e dichiarazione sullo stato di salute (che includa nome, indirizzo e contatti del laboratorio dove si è effettuato il test). Chi non ha l’esito del test è soggetto a 14gg di quarantena (sarà possibile effettuare il test in loco durante la quarantena e, in caso di esito negativo, le autorità valuteranno l’interruzione della quarantena).
REPUBBLICA DOMINICANA: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Rep. Dominicana e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Con la crescita dei contagi, è stato nuovamente proclamato lo Stato di Emergenza in Rep. Dominicana, fino al 18/10, con coprifuoco e restrizioni alla circolazione. Riaperti gli aeroporti, ai viaggiatori in entrata in Rep. Dominicana viene richiesta la presentazione di esito negativo a test PCR effettuato non più di 5gg precedenti l’ingresso nel Paese. Nel caso in cui i passeggeri non dispongano di questa prova, all’arrivo viene effettuato un test sierologico e, in caso di positività, i viaggiatori dovranno osservare un periodo di isolamento presso centri abilitati.
SAINT LUCIA: tutti i viaggiatori che sono stati in Italia nei 14gg precedenti all’arrivo in St. Lucia saranno sottoposti a quarantena di 14gg.
SAINT VINCENT E GRENADINES: disposte rigide misure per tutti coloro entrano in SVG.
SINT MAARTEN: i viaggiatori in ingresso a Sint Maarten devono completare la heath declaration form e portarne una copia durante il viaggio. All’arrivo è inoltre necessario mostrare il risultato negativo di test COVID-19 tipo RT-PCR (non antecedente le 72h).
STATI UNITI: consistente crescita dei casi di contagio. Sospeso, fino a nuovo ordine, il rilascio visti e quindi l’ingresso in USA dei viaggiatori che nei 14gg precedenti l’ingresso siano stati o abbiano transitato in Paesi Schengen (inclusa l’Italia), Cina e Iran (disposizione presidenziale – info). Con ulteriore provvedimento presidenziale è sospeso fino a fine 2020 (con revisione bimestrale) il rilascio di varie categorie di visto tra cui H1B (personale altamente specializzato) e L (personale trasferito all’interno di una stessa società che durante i 3 anni precedenti la richiesta di visto ha lavorato continuativamente per almeno 1 anno per la compagnia ed in procinto di essere assegnato a succursale, affiliata o consociata in USA, con mansioni manageriali, direttive o altamente specializzate). Il Dipartimento di Stato ha, in data 15/07, previsto eccezioni alle restrizioni agli ingressi per chi arriva dall’area Schengen (inclusi Regno Unito e Irlanda), titolare o richiedente alcune tipologie di visto per ingressi di ‘interesse nazionale’ (NIE – National Interest Exception), tra cui: esperti tecnici e specialisti per installazione, assistenza, manutenzione di navi, macchinari e altre attrezzature specialistiche utilizzate da USA o da aziende straniere con un investimento nel Paese. Chi rientra nelle suddette categorie deve rivolgersi direttamente ai Consolati USA – che riprendono le pratiche di rilascio visti a partire dal 20/07 – per qualificarsi a rientrare nelle categorie esentate, sia per richiedere un nuovo visto, sia per chiedere un waiver su ESTA o visto già emesso. In ogni caso, l’ingresso negli USA è rimesso alle decisioni dei funzionari dell’Agenzia CBP-Customs and Border Protection nei punti di entrata. A chi entra negli Stati Uniti potrebbe anche essere richiesto di effettuare una quarantena di 14gg. Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale richiede a chi utilizza un waiver per motivi di “interesse nazionale” di arrivare in uno dei 15 aeroporti appositamente designati.
SURINAME: consistente crescita dei contagi. Chiusa ogni via di accesso in Suriname dall’estero (aerea, portuale e terrestre). I passeggeri in ingresso in Suriname dovranno in ogni caso sottoporsi a isolamento obbligatorio di 14gg (domiciliare in caso di provenienza dai Paesi Bassi mentre, in tutti gli altri casi, l’isolamento sarà governativo).
TURKS – CAICOS: consentito l’ingresso in Turks e Caicos ai viaggiatori muniti di test molecolare COVID-19 con risultato negativo, eseguito nei 5gg precedenti il viaggio. Gli aeroporti sono in funzione e le navi da carico continuano ad operare, mentre il traffico marittimo passeggeri non è consentito.
TRINIDAD E TOBAGO: divieto di ingresso in Trinidad e Tobago per chi abbia soggiornato in Italia nei 14gg precedenti.
URUGUAY: consentito l’ingresso in Uruguay solo ai cittadini uruguaiani e residenti. Consentiti ingressi transitori per stranieri con fini lavorativi, economici, imprenditoriali o giudiziali, ma le cui procedure sono gestite dal Ministero competente all’aera di attività coinvolta. Gli stranieri che entrano in Uruguay con fini lavorativi, economici, imprenditoriali o giudiziali devono presentare risultato negativo al test PCR-RT effettuato non oltre le 72h dall’ingresso nel Paese, in un laboratorio debitamente accreditato e abilitato nel Paese di origine o transito. Nel caso di una permanenza superiore ai 7gg nel territorio uruguayano, si dovrà realizzare un secondo test PCR-RT il 7° giorno. La prosecuzione del viaggio sarà condizionata a tali risultati.
VENEZUELA: sospesi tutti i voli internazionali e nazionali fino a nuovo avviso. Frontiere con Colombia e Brasile chiuse.
MEDIO ORIENTE
ARABIA SAUDITA: fino a data da destinarsi sospesi tutti i voli internazionali e chiusi tutti i confini terrestri e marittimi.
BAHRAIN: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Baharein e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Nuovamente possibile il rilascio di visti all’arrivo, reintrodotti per i cittadini di nazionalità che ne hanno diritto. L’ingresso in Bahrain è limitato ai cittadini/residenti del Bahrain, ai cittadini del CCG-Consiglio Cooperazione del Golfo che non hanno bisogno di un visto, ai diplomatici, al personale militare, ai passeggeri idonei a ottenere un visto all’arrivo, ai passeggeri con eVisa valido, all’equipaggio della compagnia aerea o ai titolari di passaporti ufficiali, di servizio o delle Nazioni Unite. Tutti i passeggeri in arrivo in Bahrain sono sottoposti a test PCR (a proprie spese) e devono rimanere in autoisolamento fino alla comunicazione del risultato del test PCR (in genere 1 o 2 gg). Ogni passeggero che soggiorna in Bahrain per 10gg o più, deve ripetere (sempre a proprie spese al costo totale di 60 bhd) il test PCR il 10° giorno successivo all’arrivo nel Regno, rimanendo in autoisolamento per il tempo necessario alla comunicazione del risultato. Inoltre, tutti i passeggeri in arrivo sono tenuti a scaricare e attivare l’app BeAware Bahrain e firmare una dichiarazione in cui si obbligano a seguire le norme di autoisolamento locali. Il passaggio via terra Bahrein-Arabia Saudita risulta al momento ristretto al solo traffico commerciale ed ai cittadini sauditi che rientrano dal Bahrain.
EMIRATI ARABI UNITI: ancora sospeso il rilascio di tutti i visti d’ingresso e visti all’arrivo (il provvedimento di sospensione del rilascio dei visti è però in fase di progressiva revisione). Ingresso in UAE consentito ancora solo ai cittadini emiratini, in ogni caso sottoposti a tampone e quarantena obbligatoria per 14gg, e con test PCR negativo effettuato entro 96h prima della partenza per l’imbarco dagli EAU verso le destinazioni europee e per l’imbarco su un volo da Paesi UE+ diretto in EAU (in questo caso, il test PCR deve essere effettuato in uno dei laboratori accreditati sul territorio europeo, la lista è oggetto di revisione da parte delle autorità emiratine ed è disponibile sulla piattaforma ICA-Smart Services). Riaperto per gli stranieri il solo Emirato di Dubai: tutti i passeggeri in arrivo a Dubai da qualsiasi destinazione, inclusi i passeggeri in transito, per essere ammessi a bordo dell’aereo devono avere un certificato di negatività al test COVID-19, effettuato non più di 96h prima della partenza. Se specificato, è obbligatorio ottenere il certificato da un laboratorio designato dagli EAU nel paese di origine, o, se non specificato, da laboratorio accreditato nel paese di partenza. È possibile che i viaggiatori siano sottoposti ad ulteriore test PCR all’arrivo a Dubai in aeroporto (in tal caso si deve rimanere in hotel fino al ricevimento del risultato: se positivo, obbligo di quarantena). E’ necessario inoltre scaricare l’app COVID-19-DXB Smart App e tutti i viaggiatori diretti a Dubai, compresi i passeggeri con un volo di collegamento, devono compilare il modulo di dichiarazione sanitaria (disponibile anche in loco) e consegnarlo al personale aereo al check-in. Se la destinazione finale del volo è Dubai, deve essere anche compilato il modulo di isolamento in quarantena che viene consegnato a bordo dell’aeromobile e consegnato, all’arrivo, al personale della Dubai Health Authority. Tutti i passeggeri in viaggio da Dubai per UE e UK devono sottoporsi a test PCR non più di 96h prima della partenza e presentare il certificato con il risultato del test ai banchi del check-in.
GIORDANIA: nuovo aumento dei casi con restrizioni ai movimenti interni. Annunciata la riapertura dell’aeroporto internazionale di Amman e dei valichi di frontiera a partire dal 08/09. Tutti i viaggiatori in ingresso in Giordania, indipendentemente dalla nazionalità e dalla provenienza, devono: essere rimasti per i 14gg precedenti il viaggio nel Paese di provenienza; avere esito negativo di test PCR effettuato 72h prima della partenza; sottoporsi a nuovo test PCR all’arrivo, a proprie spese. Le condizioni successive cambiano a seconda che si provenga da un Paese classificato, con sistema a semaforo in base ai contagi. La lista è aggiornata ogni 14gg: l’Italia risulta “gialla” fino al 14/09, pertanto chi arriva in Giordania dall’Italia deve stare, a proprie spese, 7gg in quarantena “istituzionale” in strutture ricettive indicate dalle autorità locali ed ulteriori 7gg di quarantena domestica; il 7° giorno, prima di lasciare la quarantena istituzionale, deve sottoporsi a ulteriore test PCR.
IRAN: sensibile incremento dei casi di contagio. Tutti i passeggeri in partenza dall’aeroporto Khomeini di Teheran devono essere in possesso di un certificato medico rilasciato dalle autorità sanitarie a seguito di uno screening clinico effettuato presso lo scalo aeroportuale. Il certificato di buona salute sarà valido per 1 giorno (quello del viaggio). Tutti i passeggeri in arrivo in Iran dovranno essere muniti di un certificato medico in inglese rilasciato dalle competenti autorità sanitarie del paese di partenza, che attesti la negatività del passeggero al Covid-19 e che risalga a non oltre 96h prima del viaggio. Alla partenza, i passeggeri dovranno sottoscrivere un modulo di autocertificazione. Le 31 Province iraniane sono state suddivise in 4 categorie, con indicatore cromatico progressivo (bianco, giallo, arancione e rosso) assegnato in base all’intensità e all’evoluzione del contagio.
IRAQ: chiuse le frontiere con l’Iran e vietato l’ingresso in Iraq ai viaggiatori che siano stati (o abbiano solo transitato) nei 14gg precedenti, in vari Paesi con contagio (tra cui l’Italia). In Kurdistan iracheno non possono entrare i viaggiatori che siano stati (o abbiano transitato) in tali Paesi a partire dal 1 gennaio 2020. Data l’impossibilità di verificare, in alcuni casi, l’effettiva provenienza del viaggiatore, le autorità locali stanno interpretando le misure in senso restrittivo, impedendo l’ingresso a tutti i titolari di passaporto ordinario rilasciato dai Paesi a rischio (inclusa l’Italia). Le compagnie aeree richiedono a tutti i passeggeri, in entrata e uscita dall’Iraq e senza eccezione alcuna, un test PCR effettuato 72h prima dell’imbarco. L’unica eccezione riguarda i voli con destinazione finale Erbil, per i quali i passeggeri possono decidere se fare il tampone in Italia (72h prima dell’imbarco) o ad Erbil all’arrivo. Per i passeggeri in partenza dall’aeroporto di Baghdad, sono ritenuti validi solo i risultati dei test effettuati presso i seguenti laboratori convenzionati: ISTISHARI Medical Laboratory e Private Nursing Home Hospital. Per i passeggeri in partenza dall’aeroporto di Erbil, il test PCR dovrà essere effettuato esclusivamente presso il Central Emergency Hospital.
ISRAELE: l’ingresso in Israele ai cittadini stranieri è consentito solo previa autorizzazione da parte delle autorità israeliane con procedura che prevede il rilascio di un permesso di ingresso da parte dell’Ambasciata israeliana del Paese di origine e la compilazione online, non prima di 24h dalla partenza, di una domanda di autorizzazione all’ingresso (c.d. “inbound clearance application”). Per chi arriva in Israele da Paesi in “lista verde” (tra cui l’Italia – lista aggiornata) non è previsto obbligo di quarantena, purché nei 14gg precedenti all’arrivo in Israele non abbia soggiornato in un Paese diverso da quelli in “lista verde”. Le disposizioni israeliane prevedono un’analoga domanda online per la partenza da Israele (c.d. “outbound clearance application”).
KUWAIT: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Kuwait e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Divieto di ingresso in Kuwait per i cittadini di: Italia, India, Iran, Cina, Brasile, Colombia, Armenia, Bangladesh, Filippine, Siria, Spagna, Singapore, Bosnia-Erzegovina, Sri Lanka, Nepal, Iraq, Messico, Indonesia, Cile, Pakistan, Egitto, Libano, Hong Kong, Macedonia del Nord, Moldavia, Panama, Perù, Serbia, Montenegro, Repubblica Dominicana e Kosovo. L’ingresso non è consentito nel caso di viaggi diretti. Nel caso in cui i cittadini dei predetti Paesi abbiano effettuato uno scalo in un paese diverso da quelli elencati, l’ingresso è consentito a condizione che svolgano un periodo di quarantena di 14gg in uno dei Paesi di transito (sempre non compresi nella suddetta lista) prima dell’arrivo in Kuwait. Dopo tale periodo, dovranno effettuare test PCR e ottenere certificato riconosciuto di negatività a COVID-19 da consegnare all’ingresso in Kuwait, ingresso che deve avvenire non oltre 72h dopo la data del test riportata nel certificato.
LIBANO: tutti i passeggeri diretti in Libano devono sottoporsi al test PCR nelle 96h prima dell’ingresso nel Paese. L’imbarco sul velivolo è consentito solo ai passeggeri in possesso di certificato di esito negativo di tale test, con traduzione in inglese (o francese, o arabo). Tutti i passeggeri sono inoltre sottoposti a test PCR all’arrivo e devono rimanere in quarantena per 48h in attesa dell’esito. Tutti i passeggeri in arrivo devono inoltre: avere assicurazione sanitaria che copra i costi di un’eventuale terapia/ricovero per COVID-19 durante tutto il soggiorno in Libano; compilare un form online. I transiti dalla frontiera siriana verso l’aeroporto di Beirut sono consentiti sulla base di specifici requisiti e richiedono la presentazione di un test PCR negativo eseguito prima dell’attraversamento della frontiera.
LIBIA: divieto di ingresso in Libia per gli stranieri. Diffusione del contagio da COVID-19 nel Paese.
OMAN: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Oman e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Sospeso l’ingresso in Oman da tutti i confini aerei, marittimi e terrestri a tutti gli stranieri (inclusi i transiti). L’aeroporto internazionale rimarrà chiuso fino a nuovo ordine.
PAKISTAN: diffusione molto rilevante del contagio. Ripristinare il traffico aereo, ma con frequenti interruzioni e cancellazioni, anche con breve preavviso. I viaggiatori in arrivo in Pakistan devono restare in isolamento fiduciario per due settimane. In caso di positività al COVID-19, i passeggeri internazionali potrebbero essere ospedalizzati presso strutture governative, che potrebbero risultare anche molto affollate, in ragione dell’incremento dei casi registrati nel Paese.
QATAR: vietato l’ingresso in Qatar ai cittadini stranieri, consentito invece ai cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno, sottoposti però ad autorizzazione preventiva da parte delle autorità qatarine, con apposita richiesta online; ancora non consentito l’ingresso invece ai visitatori temporanei. L’Italia è considerato Paese a basso rischio (lista completa, soggetta a periodica revisione), pertanto i titolari di permesso di soggiorno che arrivano in Qatar dall’Italia sono tenuti a sottoporsi a tampone all’arrivo in aeroporto; a sottoscrivere un impegno formale a rispettare la quarantena presso la propria abitazione per 7gg; a scaricare sul proprio cellullare l’app Ehteraz per il monitoraggio degli spostamenti e dei contatti con persone potenzialmente a rischio di infezione da Covid-19. Al termine della settimana di isolamento domiciliare, l’interessato è sottoposto a secondo tampone: in caso di esito negativo, termina il periodo di quarantena; con risultato positivo, l’interessato viene trasferito in strutture sanitarie. Informazioni aggiornate su www.discoverqatar.qa.
TERRITORI PALESTINESI: vietato l’ingresso nei Territori agli stranieri. La situazione epidemiologica ha un trend peggiorativo e resta in vigore lo stato di emergenza. Il valico di Erez è chiuso, sia in entrata che in uscita dalla Striscia di Gaza, con l’eccezione degli attraversamenti per motivi umanitari. Chiunque entri a Gaza sarà però sottoposto a quarantena obbligatoria di 21gg presso strutture apposite.
ASIA E OCEANIA
AFGHANISTAN: rafforzato il controllo sanitario all’ingresso in Afghanistan di tutti i viaggiatori alle frontiere terrestri con Cina, Iran e Pakistan e presso gli aeroporti di Kabul, Herat e Kandahar. I viaggiatori devono compilare un formulario o comunque dichiarare se nei 14gg precedenti l’ingresso hanno visitato uno dei Paesi nei quali si sono avuti casi di contagio e, in caso di sintomi, sono indirizzati per un periodo di isolamento, per l’effettuazione del test del tampone e l’eventuale trattamento, presso gli ospedali designati dal Ministero della Salute Pubblica locale (a Kabul, l’Ospedale afghano-giapponese, sito nel quartiere di Darulaman, considerato particolarmente vulnerabile dal punto di vista della sicurezza); in alternativa, possono optare per il rimpatrio (qualora la compagnia aerea li accetti a bordo). I viaggiatori asintomatici sono invece invitati ad osservare un periodo di auto-isolamento domiciliare di 14gg. Si segnala che le linee aeree operative nell’area chiedono certificato negativo al tampone compiuto non prima di 96h dal momento della partenza.
AUSTRALIA: divieto di ingresso in Australia per tutti gli stranieri (senza distinzione di nazionalità, con la sola eccezione dei non australiani residenti permanenti ed i familiari più stretti). A seguito dell’aumento dei contagi, in Australia occidentale (WA), Queensland e Territorio del Nord sono state adottate particolari misure di contenimento. A livello interstatale, tutti gli Stati ed i territori (con la parziale eccezione della capitale, Canberra) hanno chiuso i rispettivi confini, vietano l’accesso da qualunque altra parte del Paese edl impongono la quarantena per i viaggiatori interni che devono rientrare. Vietati i viaggi da/per: Figi, Nauru, Papua Nuova Guinea, Solomon Islands, Vanuatu.
ARMENIA: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Armenia e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. I cittadini stranieri possono fare ingresso in Armenia senza alcuna restrizione ma è obbligatorio l’autoisolamento domiciliare di 14gg. È prevista l’esenzione dall’autoisolamento se chi arriva in Armenia si sottopone privatamente al test PCR. Sono inoltre previsti controlli medici per tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto internazionale di Jerevan, e per coloro che arrivano via terra.
AZERBAIGIAN: fino al 30/09 sospesi tutti i collegamenti aerei, marittimi e terrestri internazionali e chiusi i confini terrestri. Sospeso il rilascio di visto elettronico, l’eventuale visto deve essere richiesto alle rappresentanze diplomatico-consolari di Azerbaigian. Chiunque arrivi in Azerbaigian è obbligato a quarantena da 7 a 14gg in strutture designate. Prima di imbarcarsi su un volo diretto in Azerbaigian, è necessario acquisire un certificato che comprovi l’effettuazione di tampone PCR con esito negativo nelle 48h precedenti il volo. Anche ai passeggeri muniti di tale certificato potrebbe tuttavia essere indicato l’obbligo di stare in isolamento domiciliare per i 14gg successivi all’arrivo.
BANGLADESH: è vietato l’ingresso in Italia a chi, nei 14gg antecedenti, ha soggiornato/transitato in Bangladesh e sono sospesi i voli diretti/indiretti con l’Italia. Ripristinati i voli commerciali del Bangladesh da/per Cina, Malesia, Maldive, Qatar, Sri Lanka, Turchia, Emirati Arabi e UK. Tutte le altre rotte da Dhaka continuano ad essere sospese fino a data da destinarsi. Chiunque arrivi in Bangladesh da un Paese dove sono stati registrati casi di COVID-19, anche in assenza di sintomi, deve rimanere per 14gg in quarantena domiciliare, la cui osservanza è scrupolosamente monitorata dalla Polizia. Agli stranieri titolari di visto d’ingresso in corso di validità è consentito l’ingresso in Bangladesh, a condizione che siano in possesso di un certificato medico che indichi la negatività al test del COVID-19, rilasciato nelle 72h precedenti, da presentare all’arrivo alla polizia di frontiera. Per l’uscita dal Bangladesh, rimosso l’obbligo generalizzato di presentare all’imbarco un test di negatività al COVID-19 che è invece necessario solo per i viaggiatori in uscita i cui Paesi di destinazione lo richiedano. Resta l’obbligo di effettuare il test pre-partenza nel caso sia la compagnia aerea prescelta a richiederlo (ad es. Emirates), anche se non necessario per le autorità del Paese di destinazione. La possibilità di ottenere il visto all’arrivo direttamente in aeroporto è sospesa. Eccezioni potrebbero essere garantite per viaggiatori interessati a investimenti o attività commerciali nel Paese che dovranno però essere opportunamente documentate al momento della domanda di visto in aeroporto. L’opzione rimane residuale e si consiglia fortemente di contattare le autorità del Bangladesh (rappresentanze diplomatico-consolari del Bangaldesh a Roma e Milano) prima dell’arrivo nel Paese qualora si voglia usufruire di questa possibilità.
BHUTAN: divieto di ingresso in Bhutan per gli stranieri.
BRUNEI: vietati ingresso e transito in Brunei ai visitatori a breve termine. E’ possibile chiedere un’esenzione se si è sponsorizzati dal governo o da una società locale. Tutti i viaggiatori stranieri sono obbligati al test sostenendo sia i costi del tampone, pari a 1.000 dollari del Brunei, che quelli dell’autoisolamento in una struttura designata.
CAMBOGIA: consentito l’ingresso in Cambogia, se muniti di visto come da normativa precedente alla pandemia, sia per via aerea che per via mare e via terra. Il visto deve essere richiesto esclusivamente presso le Ambasciate del Regno di Cambogia (per l’Italia, è competente l’Ambasciata cambogiana a Parigi). Non è invece più possibile richiedere il visto in frontiera o fare domanda di visto online. E’ inoltre necessario avere un certificato medico che attesti la negatività al COVID19, rilasciato non più di 72h prima del viaggio, e avere una polizza sanitaria valida per tutto il periodo di permanenza e con massimale almeno di $50.000. Chi arriva è accompagnato dalle autorità di frontiera per un test COVID in apposite strutture dove rimanere fino all’esito del test. Se il passeggero di un determinato volo risulta positivo, tutti i passeggeri di quel volo sono obbligati a quarantena di minimo di 14gg in struttura governativa. Se tutti i passeggeri del volo risultano negativi al test, potranno soggiornare presso le rispettive abitazioni durante i 14gg di quarantena obbligatoria; al 13° giorno, le autorità sanitarie locali sottoporranno ogni passeggero ad un nuovo test.
CINA: nuovi casi di contagio ma il livello di allerta è stato portato a livello basso. Resta vietato l’ingresso in Cina agli stranieri, con limitatissime eccezioni. Possono fare domanda di visto stranieri con necessità di svolgere attività di commercio, scientifiche e tecnologiche o per emergenza umanitaria. I cittadini non cinesi che si recano in Cina con un volo diretto o indiretto dall’Italia – oltre al visto – devono presentare al momento dell’imbarco il risultato negativo di tampone, effettuato nei 5gg precedenti, e una dichiarazione di salute vidimata dalle autorità consolari cinesi in Italia. Molte città, inclusa Pechino, hanno introdotto l’obbligo di quarantena per 14gg per chiunque arrivi dall’estero.
COREA DEL SUD: quarantena obbligatoria di 14gg per tutti i viaggiatori in arrivo in Corea, a prescindere dalla loro cittadinanza o provenienza. I non residenti dovranno auto-isolarsi a spese proprie nelle strutture indicate dalle autorità di immigrazione all’ingresso (100.000 Won sudcoreani, pari a circa €70/giorno). Tra le eccezioni alla quarantena, viaggi d’affari e per motivi accademici o umanitari previo ottenimento di un apposito certificato da parte dell’Ambasciata coreana competente al rilascio del visto d’ingresso, anche per soggiorni di durata inferiore ai 90gg.
FIGI: per l’ingresso nelle Figi è richiesto tampone con esito negativo fatto almeno 48h prima dell’arrivo e quarantena per 14gg a proprie spese.
FILIPPINE: vietato l’ingresso nelle Filippine a stranieri non residenti o senza permesso di soggiorno. All’arrivo, tutti i passeggeri autorizzati al’ingresso dovranno sottoporsi a test e attendere i risultati in una struttura designata. In caso di esito negativo del test, la porzione rimanente della quarantena obbligatoria da 14gg può essere trascorsa presso il proprio domicilio.
GEORGIA: riaperte le frontiere aeree georgiane per viaggiatori provenienti da Cipro, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia. I viaggiatori provenienti dall’Italia, una volta giunti in Georgia, devono osservare una quarantena di 12gg a proprie spese. Per i viaggiatori provenienti da Paesi diversi da quelli elencati, permane il divieto di ingresso. Rimangono chiuse le frontiere terrestri. Introdotta una procedura autorizzativa per tutti i viaggi d’affari: gli interessati dovranno effettuare un test PCR ogni 72h o una quarantena di 12gg (entrambi a spese del viaggiatore), compilando anticipatamente un modulo.
GIAPPONE: vietato l’ingresso in Giappone a tutti gli stranieri provenienti da (o siano stati nei 14gg precedenti in) vari Paesi, tra cui l’Italia. Sospesa la validità dei visti emessi in Italia e sospese tutte le esenzioni di visto, è quindi necessario fare in ogni caso domanda di visto presso le Rappresentanze giapponesi. Uniche speciali eccezioni al divieto di ingresso solo per i residenti in Giappone con visto ancora valido, che in ogni caso, una volta autorizzati all’ingresso, saranno sottoposti a test PCR e quarantena di 14gg.
HONG KONG: divieto di ingresso in Hong Kong, fino al 31/12, per tutti gli stranieri non residenti. I residenti in rientro a Hong Kong dall’estero, all’arrivo in aeroporto, sono trasferiti in centri appositamente adibiti presso l’AsiaWorld Expo per fare il test, con attesa dell’esito presso le strutture designate dal Governo (considerare diverse ore di attesa e, qualora il volo atterrasse nel pomeriggio/sera, anche il pernottamento presso le strutture designate): se negativo, quarantena domestica obbligatoria monitorata attraverso dispositivi elettronici; se positivo, ricovero presso strutture ospedaliere adibite; i passeggeri negativi ma contatti stretti di passeggeri positivi vengono trasferiti in centri di quarantena governativi. I residenti in rientro da Paesi considerati ad alto rischio (ad oggi: USA, Kazakhstan, India, Indonesia, Pakistan, Nepal, Filippine, Bangladesh e Sud Africa) devono presentare – prima di imbarcarsi per Hong Kong – un certificato di negatività al COVID-19 e, una volta arrivati, sottoporsi a 14gg di quarantena in strutture apposite (e non presso il proprio domicilio). Fatto salvo il divieto di ingresso a Hong Kong da parte dei viaggiatori non residenti, i servizi di transito aeroportuale presso l’aeroporto internazionale di Hong Kong sono ripresi in maniera limitata e graduale: al momento sono consentiti solo i transiti di passeggeri che abbiano effettuato presso l’aeroporto di partenza il check-in anche per il volo in transito a Hong Kong e per la destinazione finale. Ai passeggeri in transito non è consentito uscire dalla “transit area”. Il transito al momento non è consentito per voli da/per la Cina continentale.
INDIA: forte peggioramento della situazione epidemiologica, specialmente nei principali centri urbani. Sospesi fino al 30/09 tutti i voli internazionali e la validità di tutti i visti già emessi. Nelle more della riapertura almeno parziale del traffico aereo internazionale di linea, sono recentemente stati autorizzati dei “corridoi” che consentono a Lufthansa e AirFrance/KLM di operare tra l’India e l’Europa. Per entrare in India gli stranieri possono presentare la domanda di visto business e per lavoro ai Consolati competenti. Chi ha titolo all’ingresso in India deve però avere un certificato di negatività al CoViD-19 rilasciato a seguito di test tampone naso-faringeo eseguito nei 4gg precedenti l’arrivo nel Paese. Il possesso di tale certificato di negatività consente l’esenzione dall’obbligo di osservare isolamento fiduciario di 14gg all’arrivo in India. Almeno 72h prima dell’arrivo, i passeggeri devono compilare un’auto-dichiarazione sul portale www.newdelhiairport.in (sezione Air Suvidha in alto a destra nella homepage), con cui si impegnano a sottoporsi a 7gg di quarantena istituzionale obbligatoria da trascorrere nelle strutture indicate dalle autorità locali, le cui spese sono a carico del cittadino straniero, seguiti da 7gg di isolamento fiduciario domestico. I passeggeri possono fare istanza di esenzione dai 7gg di quarantena istituzionale obbligatoria in strutture statali mediante presentazione di un certificato di negatività a seguito di test RT-PCR fatto entro le 96h precedenti il viaggio. Il certificato andrà caricato sul citato portale. Qualora le autorità indiane concedano l’esenzione dai 7gg di quarantena istituzionale, i passeggeri saranno soggetti a 14gg di isolamento fiduciario domestico.
INDONESIA: vietato sia l’ingresso che il transito in Indonesia agli stranieri. Limitate eccezioni per chi ha permessi di soggiorno e chi partecipa a progetti considerati di interesse strategico, che devono comunque avere certificato medico in lingua inglese, rilasciato da non più di una settimana, che attesti la negatività al test PCR e superare i controlli sanitari all’arrivo, che possono includere anche test sierologici e altri approfondimenti clinici; prevista in ogni caso quarantena di 14gg.
ISOLE COOK: divieto di ingresso nelle Isole Cook (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza da qualsiasi Paese estero, ad eccezione dei cittadini e dei residenti permanenti che abbiano soggiornato per almeno 30gg prima in Nuova Zelanda e che rientrano permanente nelle Isole Cook.
ISOLE MARSHALL: divieto di ingresso nelle Isole per tutti gli stranieri.
KAZAKISTAN: la situazione epidemiologica kazaka sta registrando un peggioramento. Le frontiere restano chiuse per i cittadini italiani. I viaggiatori provenienti in Kazakistan dall’estero (eccetto trasportatori), a meno di non esibire un certificato di negatività a Covid-19 eseguito nei 5gg precedenti all’arrivo, saranno tenuti a osservare un periodo di isolamento di 48h presso strutture ospedaliere specializzate, nelle quali saranno sottoposti ad appositi esami clinici (se negativi, isolamento domiciliare per 12gg; se positivi, ricovero in apposite strutture ospedaliere). Sospesa fino al 01/11 la possibilità di ingresso senza visto per soggiorni entro i 30gg, è quindi necessario richiedere il visto per l’ingresso a qualsiasi titolo. E’ disponibile una nota per trasporto merci e passeggeri. Per entrare nel Paese, gli autotrasportatori con cittadinanza UE devono avere il visto KZ e non vi sarà alcuna ulteriore estensione alla sospensione del regime di esenzione dal visto. Le richieste di visto dovrebbero essere elaborate entro 5gg.
KIRGHIZISTAN: consentito ai cittadini 31 paesi, tra cui l’Italia, di fare ingresso in Kirghizistan e di soggiornarvi fino ad un massimo di 60gg senza necessità di visto di ingresso, nè sottoposizione a test sierologici, tamponi nè periodi di quarantena obbligatori.
LAOS: sospeso il rilascio di visti turistici e di visti (incluso il visto elettronico) all’arrivo in Laos fino a data da destinarsi. Il rilascio di visti commerciali è possibile ma i candidati devono compilare un questionario sanitario e aver effettuato un tampone con esito negativo non oltre 72h prima dell’arrivo. All’arrivo viene effettuato un nuovo test: in caso di risultato positivo, isolamento in un apposito reparto all’interno di un ospedale specializzato; in caso di test negativo, quarantena di 14gg in una struttura designata.
MACAO – reg. amm.va speciale Cinese: proibito l’ingresso a Macao agli stranieri.
MALAYSIA: frontiere chiuse fino al 31/12, con eccezioni per stranieri sottoposte a complesse procedure di approvazione all’ingresso in Malesia da parte dell’Ambasciata malese competente. Divieto d’ingresso in Malesia per i cittadini di 23 Paesi che hanno superato la soglia di 150.000 casi di Covid-19, tra i quali l’Italia (inclusi i cittadini italiani con permesso di residenza permanente in Malesia, “resident Pass”, MM2H, espatriati di tutte le categorie e loro dipendenti, coniugi italiani di cittadini malesi, studenti e “temporary employment pass”). Sono previste alcune eccezioni al divieto d’ingresso, che riguardano i cittadini italiani dello staff diplomatico-consolare e di alcune agenzie delle Nazioni Unite; i membri italiani degli equipaggi delle navi coinvolti in operazioni di “sign-on” e “sign-off”; i membri italiani degli equipaggi di voli commerciali o privati; il personale italiano attivo nel settore Oil&Gas già in possesso di visto e subordinatamente all’approvazione del DG del Dipartimento malese per l’Immigrazione, che può comunque prendere in considerazione richieste di ingresso in Malesia, anche di categorie diverse da quelle sopra menzionate, fatte caso per caso sulla base di emergenze o motivi umanitari. Tutti i cittadini stranieri in ingresso in Malaysia sono sottoposti a test Covid-19 all’arrivo (costo variabile di 250, 120, 60 ringgit – circa € 50, 24, 12 – a seconda della tipologia decisa dalle autorità sanitarie malesi), devono scaricare almeno 24h prima della partenza l’app MySejahtera e svolgere all’arrivo 14gg, a proprie spese, in stazioni di quarantena (hotel) scelte dalle autorità malesi.
MALDIVE: riaperte le frontiere delle Maldive. A causa dell’aumento dei casi nella isole, sono state reintrodotte – fino a nuovo avviso – alcune restrizioni ai movimenti interni nella regione di Greater Malè (isole di Malè, Hulhulmalè e Villingili). Le procedure per l’ingresso dei cittadini stranieri restano le stesse in vigore precedentemente alla chiusura delle frontiere per la diffusione del COVID-19 ma, dal 10/09, sarà necessario presentare anche un PCR test dall’esito negativo per poter fare ingresso nelle Maldive. Permane il divieto di ingresso e attracco e sbarco per le navi da crociera, yachts e barche safari.
MONGOLIA: divieto di ingresso in Mongolia per tutti i cittadini stranieri. Fino al 15/09, sospese tutte le rotte aeree e ferroviarie internazionali, chiusi ai cittadini stranieri tutti i valichi di frontiera stradali da/verso la Russia e, fino a nuovo avviso, chiuse le frontiere con la Cina. Possono comunque rientrare in Mongolia i cittadini stranieri espressamente autorizzati dalle autorità mongole tramite le proprie Ambasciate all’estero. Chiunque rientri dall’estero nel Paese – sia cittadini mongoli che stranieri autorizzati, incluso il personale diplomatico – è sottoposto a quarantena di 3 settimane in strutture protette indicate dalle autorità locali, seguite da 2 settimane di confinamento domiciliare, per un totale quindi di 5 settimane.
MYANMAR: fino al 30/09 sospeso il rilascio dei visti ai cittadini stranieri, vietato l’ingresso in Myanmar attraverso i valichi di frontiera terrestri a tutti gli stranieri e vietato l’atterraggio di qualsiasi volo passeggeri. All’imbarco su un volo speciale diretto in Myanmar, è comunque necessario esibire un certificato medico, rilasciato non oltre 72h prima della partenza, che dimostri di non essere affetti da Covid-19 e all’arrivo si è sottoposti a quarantena per 21gg presso strutture sanitarie birmane, cui farà seguito un ulteriore periodo di 7gg da trascorrere presso la propria dimora. In casi eccezionali (missioni ufficiali urgenti o per ragioni stringenti, anche di lavoro o affari), le autorità birmane potranno applicare deroghe alle disposizioni sopra descritte riducendo i tempi dell’isolamento fiduciario (7gg presso la propria abitazione nel Paese di provenienza e 14gg in Myanmar così ripartite: una in una struttura sanitaria birmana e un’altra presso la propria dimora). Sarà comunque necessario esibire prima della partenza il certificato medico che dimostri di non essere affetti da Covid-19 e, una volta in Myanmar, al termine del periodo di quarantena si sarà sottoposti nuovamente al test per il Coronavirus. Per ottenere tale deroga, occorre prendere contatto con l’Ambasciata del Myanmar competente per Paese di residenza.
NEPAL: numero di casi in costante crescita, soprattutto nella valle di Kathmandu. Chiusi tutti i valichi di terra, forti limitazioni agli spostamenti interni tra distretti (soggetti ad autorizzazione preventiva). Anche se alcuni collegamenti aerei internazionali sono stati ripristinati, i voli sono autorizzati solo in uscita, è possibile per gli stranieri entrare in Nepal solo se appartenenti a categorie speciali (in particolare diplomatici, funzionari ONU). Non è possibile nella fase attuale recarsi in Nepal per affari.
NUOVA CALEDONIA: sospesi voli internazionali e trasporti marittimi.
NUOVA ZELANDA: le frontiere della Nuova Zelanda continuano ad essere chiuse, tranne che per i cittadini neozelandesi e gli stranieri residenti permanenti. Tutti i viaggiatori ammessi all’ingresso in Nuova Zelanda devono osservare 2 settimane di quarantena obbligatoria in strutture governative.
PAPUA NUOVA GUINEA: vietato l’ingresso in Papua Nuova Guinea a tutti gli stranieri. I pochi autorizzati devono comunque sottoporsi ad autoisolamento per 14gg. Vietato l’accesso a navi da crociera e yacht da diporto con più di 15 persone a bordo.
POLINESIA FRANCESE: l’imbarco su un volo destinato in Polinesia Francese, per nuove disposizioni delle autorità locali, è consentito a tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla nazionalità, solo previa effettuazione nei 3gg antecedenti il volo di un test COVID-19 con esito negativo e previa registrazione sulla piattaforma polinesiana Electronic travel information system (ETIS) (in caso di transito via Vancouver è anche necessario richiedere autorizzazione di viaggio). Ad ogni viaggiatore viene inoltre consegnato un kit d’autoprelievo da realizzare obbligatoriamente il 4° giorno successivo l’ingresso nel territorio polinesiano.
REUNION: consentito l’ingresso in Reunion ma sono richiesti obbligatoriamente un test di Covid-19 negativo effettuato entro 72h prima dell’imbarco del volo per Reunion e una dichiarazione giurata che attesti l’assenza di sintomi e la mancanza di contatti con individui positivi al Covid-19 nei 14gg precedenti il volo. Le compagnie aeree sono obbligate a negare l’imbarco a chi non presenti tali documenti. Reunion è stata classificata dal governo francese come “zona rossa”, cioè ad alto rischio Covid-19.
SAMOA: divieto di ingresso in Samoa (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza da qualsiasi Paese estero, ad eccezione dei cittadini e residenti permanenti in rientro nel Paese.
SINGAPORE: divieto di ingresso in Singapore per tutti i viaggiatori a breve termine (uniche eccezioni: viaggiatori nell’ambito degli accordi Singapore-Cina e Singapore-Malesia con relativa corsia preferenziale per i viaggi di lavoro – cd. “fast lane” – e che abbiano previamente ottenuto il SafeTravel Pass; dal 08/09, visitatori che abbiano trascorso in Brunei o in Nuova Zelanda i 14gg precedenti l’arrivo, e che siano in possesso dell’Air Travel Pass). I viaggiatori autorizzati all’ingresso sono tenuti a presentare, prima della partenza, una dichiarazione sul proprio stato di salute e sono obbligati a isolamento di 14gg in struttura dedicata con spese a proprio carico (circa 2.000 dollari di Singapore). Al termine dell’isolamento, sono tutti sottoposti a test obbligatorio con spese a proprio carico (200 dollari di Singapore). Transito aeroportuale limitato in base alla compagnia aerea ed alla destinazione. E’ sospeso fino a nuovo ordine lo scalo delle navi da crociera.
SRI LANKA: divieto di ingresso in Sri Lanka per tutti i passeggeri a prescindere da nazionalità e provenienza. Divieto di sbarco a tutti i passeggeri delle navi da crociera.
TAGIKISTAN: forti restrizioni all’ingresso in Tagikistan di tutti i cittadini stranieri attraverso tutti i posti di controllo e i viaggiatori che entrano sono sottoposti a quarantena di 14gg. I valichi di frontiera tra il Tagikistan e l’Uzbekistan, il Kirghizistan, la Cina e l’Afghanistan sono chiusi ai viaggiatori. Un piccolo numero di valichi di frontiera con l’Uzbekistan e il Kirghizistan sono aperti solo per le merci.
TAIWAN: divieto di ingresso in Taiwan per gli stranieri prorogato fino a data da destinarsi. Eccezioni per chi dimostri la necessità di ingresso in relazione all’esecuzione di contratti d’affari.
THAILANDIA: chiuse tutte le frontiere terrestri, sospeso il traffico aereo internazionale in arrivo e vietato il transito aeroportuale. Vietato l’ingresso in Thailandia a tutti gli stranieri (pochissime eccezioni, e in ogni caso richiesto certificato medico fit to fly rilasciato non più di 72h prima della partenza ed obbligo di quarantena di 14gg presso strutture/alberghi indicati). Fino al 30/09 per entrare in Thailandia è necessaria autorizzazione rilasciata dall’Ambasciata thailandese competente, con visto d’ingresso. Per chi arriva su navi da crociera provenienti da vari Paesi (tra cui l’Italia) prima dello sbarco è richiesta quarantena di 14gg a bordo della nave.
TIMOR EST: divieto di ingresso in Timor Est per chi abbia soggiornato/transitato nelle ultime 4 settimane in Italia, Cina, Corea del Sud o Iran. I voli commerciali sono sospesi, chiusa la frontiera terrestre con l’Indonesia fino a nuovo avviso.
TONGA: chiuse le frontiere con divieto d’ingresso a Tonga per tutti gli stranieri. Tutte le navi da crociera internazionali e yachts non possono entrare a Tonga fino a nuovo avviso. Restrizioni di viaggio da/per le isole del Pacifico.
TURKMENISTAN: sospeso il rilascio del visto di ingresso in Turkmenistan ai cittadini dei Paesi in cui sono stati accertati casi conclamati di infezione, inclusa l’Italia. Tutti i voli internazionali da/per il Turkmenistan sono sospesi fino al 30/09 e le frontiere terrestri chiuse. E’ chiuso al traffico passeggeri anche il porto internazionale di Turkmenbashi.
TUVALU: divieto di ingresso in Tuvalu (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza da qualsiasi Paese estero.
UZBEKISTAN: chi arriva dall’Italia deve avere test COVID-19 con esito negativo effettuato entro 72h dall’ingresso in Uzbekistan ed è in ogni caso obbligato a 14gg di quarantena dopo l’arrivo nel Paese.
VANUATU: stato di emergenza fino al 31/12. Sono sospesi voli sia in arrivo che in partenza.
VIETNAM: sospeso l’ingresso in Vietnam di tutti gli stranieri (eccezioni: diplomatici, delegazioni ufficiali, lavoratori altamente qualificati e dirigenti d’impresa, che rimangono comunque sottoposti a specifica autorizzazione caso per caso ed all’obbligo di quarantena per 14gg). Possono entrare in Vietnam solo quei lavoratori altamente qualificati che, in un periodo compreso tra 7 e 3 gg prima della partenza, si siano sottoposti a test tipo “Real Time-PCR” presso le strutture abilitate e siano in possesso di un’assicurazione sanitaria internazionale che copra anche il caso di contagio da Covid-19. Gli interessati sono pregati di prendere contatto con l’Ambasciata italiana ad Hanoi o il Consolato Generale ad Ho Chi Minh City. Casi di contagio rilevati a Danang, con varie misure di contenimento, tra cui chiusura del traffico passeggeri per via aerea e ferroviaria da/per Danang (fino a nuovo ordine).
AFRICA
ALGERIA: chiuse tutte le frontiere terrestri, aeree e marittime; sospesi tutti i voli internazionali e tutti i collegamenti marittimi da/per l’Algeria, ad eccezione di quelli eccezionalmente autorizzati.
ANGOLA: decretato lo “stato di calamità” su tutto il territorio nazionale. Le frontiere aeree, marittime e terrestri sono chiuse. Per l’ingresso in Angola per cittadini/residenti è necessaria la presentazione di un test molecolare RT-PCR, SARS-CoV-2, con risultato negativo, effettuato entro 72h prime dell’imbarco. All’arrivo, i viaggiatori devono osservare quarantena, che si considererà conclusa a seguito di un ulteriore test Sars-Cov-2 negativo.
BENIN: consentito l’attraversamento delle frontiere terrestri solo per estrema necessità, in coordinamento con i Paesi confinanti. Per chi arriva in Benin dall’estero, obbligo di quarantena di 14gg.
BOTSWANA: divieto di ingresso per chi arriva dai paesi dichiarati “a rischio” da parte dell’OMS, tra cui l’Italia. I cittadini botswani e i residenti provenienti da questi Paesi sono soggetti a 14gg di quarantena obbligatoria presso strutture governative. È sospeso il rilascio di visti alle frontiere e presso tutte le Ambasciate a favore di persone provenienti dalle aree ad alto rischio. I visti già rilasciati sono cancellati fino a data da destinarsi. I collegamenti aerei rimangono sospesi fino a data da destinarsi.
BURUNDI: sospesi i voli passeggeri e chiuse le frontiere terrestri.
CAMERUN: chiuse le frontiere terrestri, marittime e aeree fino a nuovo ordine. Sono tuttavia periodicamente autorizzati voli internazionali operati dalle maggiori compagnie aeree europee, che permettono l’entrata e l’uscita dal Camerun, in presenza di un risultato negativo di un test effettuato nelle 72h prima della partenza (con riferimento all’ultimo aeroporto di partenza per il Camerun). Il risultato negativo del test è necessario anche per l’uscita dal Paese.
CAPO VERDE: ancora chiuse le frontiere e sospesi tutti i voli commerciali internazionali, salvo quelli essenziali da/per Lisbona. Per poter viaggiare serve un test COVID19 negativo, realizzato nelle 72h prima del viaggio. Nella tratta Lisbona-Capo Verde i voli sono aperti ai cittadini di Capo Verde o agli stranieri residenti con necessità impellenti di viaggiare (per motivi di salute, familiari, affari, rimpatrio). Tutti gli altri devono fare la richiesta di visto tramite EASE.
CIAD: chiuse le frontiere aeree. Sono tuttavia periodicamente autorizzati voli internazionali operati dalle maggiori compagnie aeree europee, che permettono l’entrata e l’uscita dal Ciad. Per entrare in Ciad è necessario presentare i risultati negativi di un test COVID-19. Le autorità ciadiane impongono un periodo variabile di quarantena all’ingresso nel Paese ed eventualmente l’obbligo di effettuare un secondo test in Ciad.
COMORE: chiusi tutti i confini delle isole, voli internazionali in graduale riapertura (ancora non specificate le eventuali restrizioni di ingresso).
CONGO-BRAZZAVILLE: i viaggiatori in entrata in Congo, se muniti di test PCR inferiore a 72h, sono esentati dal testi di controllo all’arrivo e potranno effettuare il periodo di quarantena di 14gg presso il proprio domicilio; se muniti di test PCR superiore a 72h e inferiore a 10gg, saranno sottoposti a test all’arrivo, a proprie spese, e potranno procedere al periodo di quarantena di 14gg presso il proprio domicilio; se NON muniti di test PCR oppure muniti di test PCR risalente a oltre 10gg, sono sottoposti a quarantena di 14gg, a proprie spese, in strutture designate e sottoposti a test di controllo, a proprie spese, entro le 48h dall’arrivo (se negativi al test, potranno continuare il periodo di isolamento presso il proprio domicilio; se positivi al test, saranno trasferiti presso strutture adibite alla trattazione dei casi COVID-19). I viaggiatori in arrivo in Congo sintomatici saranno isolati e dovranno osservare un periodo di quarantena di 14gg presso apposite strutture e sottoposti a 2 test di controllo nel predetto periodo di 14gg e congedati in caso di test risultati negativi. I viaggiatori in transito sono posti in isolamento, a proprie spese, in strutture appositamente individuate fino al proseguimento del viaggio fuori dalla Repubblica del Congo. Disposto l’obbligo del test PCR anche per le persone in partenza dalla Repubblica del Congo (al costo 20.000 FCFA, €30 circa) qualora il test sia richiesto per l’ingresso del Paese di destinazione.
CONGO (REP. DEMOCRATICA DEL): chiuse le frontiere.
COSTA D’AVORIO: riaperte le frontiere aeree. I passeggeri in arrivo in Costa d’Avorio e in partenza dal Paese, prima di effettuare il viaggio, sono tenuti a registrarsi e a munirsi di certificato di negatività a test PCR prima di effettuare il viaggio (prima della partenza, consultare, per le modalità operative, la compagnia aerea prescelta). Ancora chiuse le frontiere marittime e terrestri.
EGITTO: i cittadini stranieri ed egiziani intenzionati a recarsi in Egitto devono avere un certificato di test PCR negativo effettuato entro le 72h precedenti l’arrivo (tale certificato, per essere accettato, deve: includere data e ora del prelievo che faranno fede per il conteggio delle 72h; essere rilasciato da un laboratorio autorizzato nel Paese di provenienza e riportarne il timbro; non avere abrasioni, cancellazioni o aggiunte; menzionare il tipo di campione preso per l’analisi; indicare che la tipologia di analisi effettuata è RT – PCR; essere redatto in lingua inglese o araba). La compagnia aerea è responsabile per il controllo dei certificati, che effettua al check-in e può quindi rifiutare l’imbarco, qualora i medesimi certificati non rispondano ai requisiti stabiliti dalle autorità egiziane. I passeggeri che atterrano negli aeroporti di Hurgada, Marsa Alam, Sharm El-Sheikh e Taba, se sprovvisti di certificato, possono effettuare il tampone all’arrivo in aeroporto.
ERITREA: chi arriva in Eritrea è soggetto a quarantena di 21gg in apposite strutture ospedaliere. I voli commerciali sono sospesi, perdura la chiusura dell’aeroporto di Asmara; chiuse le frontiere terrestri e marittime.
ESWATINI: sospesi tutti i voli commerciali e chiuse le frontiere, consentito solo l’ingresso merci. I residenti in rientro in Eswatini devono fare quarantena obbligatoria di 14gg.
ETIOPIA: quarantena obbligatoria di 14gg per tutti i passeggeri in arrivo ad Addis Abeba. I passeggeri che esibiranno alle autorità etiopiche in aeroporto un test PCR negativo effettuato al massimo 5gg prima dell’arrivo potranno svolgere il periodo di quarantena presso il proprio domicilio. Chi non è munito del predetto test, deve svolgere quarantena di 7gg presso uno degli hotels designati a proprie spese (con conferma di prenotazione in anticipo) ed ulteriori 7gg presso il proprio domicilio. I passeggeri in transito prolungato (oltre le 8h) sono trasportati in isolamento presso l’Hotel Skylight, nelle vicinanze dell’Aeroporto Internazionale di Addis Abeba-Bole, per la durata dello scalo.
GABON: nonostante la costante progressione del numero dei contagi nel Paese, lo spazio aereo è riaperto. Per gli ingressi in Gabon di cittadini stranieri è applicato il principio di reciprocità, consentendo quindi l’entrata solo ai cittadini dei Paesi che consentono l’ingresso di cittadini gabonesi (quindi non l’Italia). E’ inoltre necessario presentare il risultato negativo di test risalente a non più di 5gg prima della partenza. Non è più obbligatorio presentare un test negativo per l’uscita dal Paese, a meno che non sia richiesto dallo Stato/territorio di destinazione. I viaggiatori sono sottoposti a controllo della temperatura corporea, devono compilare un formulario per il tracciamento, sottoporsi anche a test rapido all’arrivo ed alla decontaminazione dei bagagli. I positivi al test saranno sottoposti a quarantena; gli altri saranno tenuti a rispettare un periodo di autoisolamento della durata di 14gg.
GAMBIA: sospesi tutti i voli e chiuse le frontiere con il Senegal fino a nuovo avviso.
GHANA: riaperte le frontiere aeree mentre restano ancora chiuse fino a data da destinarsi le frontiere terrestri. Tutti i passeggeri in arrivo in Ghana devono presentare test PCR negativo effettuato non più di 72h prima della partenza dal paese di origine; presso l’aeroporto stesso, sono inoltre sottoposti a nuovo test obbligatorio, a proprie spese, i cui risultati saranno disponibili in 30mins (i positivi verranno sottoposti a ulteriore valutazione clinica e trattamento; i negativi non dovranno effettuare la quarantena di 14gg). I passeggeri dei voli internazionali in partenza dal Kotoka International Airport devono innanzitutto aderire alle misure previste dai vari paesi di destinazione e sono sottoposti a screening Covid-19.
GIBUTI: chi arriva in Gibuti, con qualsiasi mezzo di trasporto, eccetto i transiti, è sottoposto a test COVID-19 obbligatorio, a carico del singolo passeggero (costo di ca $30, pari a 5000 FDJ) effettuato dalle autorità sanitarie gibutine direttamente nel punto di ingresso, dove si deve attendere l’esito in circa 2h: se negativo, è consentita la libera circolazione in Gibuti; se positivo, sono obbligatori 14gg di quarantena in struttura apposita a proprie spese.
GUINEA EQUATORIALE: chiuse le frontiere aeree fino a nuovo avviso. Sono autorizzati ad entrare in Guinea Equatoriale, tramite voli internazionali periodicamente autorizzati, i cittadini stranieri residenti nel Paese, sulla base della presentazione di un test negativo e le autorità si riservano la facoltà di imporre una quarantena di 14gg ai cittadini in arrivo. L’Ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma può eccezionalmente decidere se rilasciare un visto d’ingresso, per giustificati motivi, a cittadini stranieri non residenti.
GUINEA BISSAU: stato di emergenza prorogato. Annunciata la ripresa dei voli internazionali. Chi arriva in Guinea Bissau dall’estero deve presentare un certificato di negatività al COVID-19, con esame effettuato entro le 72h precedenti l’ingresso.
GUINEA: prorogato fino al 16/09 lo stato d’urgenza sanitaria. Progressiva riapertura dell’aeroporto di Conakry. Restano chiuse le frontiere terrestri e quelle marittime a merci e persone.
KENYA: ripresi i collegamenti aerei internazionali. Non è prevista quarantena per chi arriva da Paesi (tra cui l’ITALIA) considerati a basso/medio rischio, a condizione che abbia certificato negativo di test PCR svolto non prima di 96h dalla partenza, abbia temperatura corporea non superiore a 37,5° e sia asintomatico.
LESOTHO: chi arriva in Lesotho dall’estero è soggetto a autoisolamento di 14gg.
LIBERIA: chi arriva in Liberia dall’estero è soggetto a autoisolamento di 14gg.
MADAGASCAR: aumento del numero di contagi. Sospesi tutti i voli internazionali e chiuse le frontiere. Le navi da crociera non possono attraccare in nessun porto del territorio malgascio e vengono respinte tutte le imbarcazioni in provenienza da La Réunion e Mayotte. Prevista a breve la ripresa dei collegamenti aerei nazionali, con test obbligatorio da effettuarsi 48h prima dell’imbarco.
MALAWI: l’aeroporto di Lilongwe ha riaperto per un numero limitato di voli mentre rimane chiuso quello di Blantyre. Tutti i viaggiatori in arrivo in Malawi devono essere in possesso del referto di test negativo (tampone) con data non anteriore ai 10gg precedenti l’arrivo (non è consentito l’ingresso a chi non è in possesso del suddetto test negativo) e devono fare 14gg di quarantena, monitorata dalle autorità sanitarie locali. E’ richiesta la compilazione di un apposito modulo di controllo sanitario (TSF-Travel Survelliance Form) da consegnare al personale sanitario all’interno dell’aeroporto. Potrà inoltre essere richiesto un ulteriore test nell’aeroporto stesso con risultati resi noti entro 48h. Anche i passeggeri in uscita dal Malawi devono essere in possesso di test negativo. Gli spostamenti non necessari all’interno del paese devono essere espressamente autorizzati.
MALI: riaperte le frontiere. I viaggiatori in partenza, arrivo o transito in Mali devono compilare un formulario (reperibile su www.sante.gov.ml o www.anac-mali.org) e presentare certificato di tampone negativo effettuato non più di 3gg prima dalla partenza.
MAROCCO: stato di emergenza sanitaria e chiusura dei confini prorogati fino al 10/09. Sospeso fino a nuovo ordine il traffico interurbano tra Tangeri, Tétouan, Fès, Meknès, Casablanca, Berrechid, Settat e Marrakech: lo spostamento in ingresso/uscita da tali città è possibile solo dietro autorizzazione delle autorità locali.
MAURITANIA: chiusi i confini e lo spazio aereo, con sospensione di gran parte dei collegamenti aerei con l’estero.
MAURITIUS: chiusi i confini e interrotti tutti i collegamenti aerei e marittimi.
MOZAMBICO: blocco delle frontiere e dei voli commerciali da/per il Mozambico (con la sola eccezione di specifici voli di rimpatrio autorizzati singolarmente) e sospesa l’emissione di visti di ingresso per gli stranieri. Chi rientra in Mozambico dall’estero è obbligato a presentare risultato negativo al test COVID-19 effettuato nelle 72h precedenti l’ingresso nel paese ed è soggetto a obbligo di quarantena domiciliare per 10gg, al termine del quale dovrà effettuare un altro test a proprie spese. In caso di impossibilità ad effettuare il test, il periodo di quarantena rimane di 14gg.
NAMIBIA: consentito esclusivamente il rientro in Namibia di cittadini e residenti, in ogni caso con obbligo di isolamento per 7gg in una struttura governativa, o non residenti con validi permessi lavorativi (concessi dal governo namibiano solo nel caso in cui si tratti dei piloti, o del personale di mezzi di trasporto di beni) e risultato di un test PCR ottenuto nelle 72h precedenti l’ingresso in Namibia. Annunciate le seguenti misure per la ripresa del turismo internazionale nel mese di settembre: si potrà entrare in Namibia solo attraverso l’aeroporto internazionale Hosea Kutako di Windhoe; tutti i turisti, provenienti da aree selezionate in base al profilo epidemiologico, dovranno presentare risultato negativo del test PCR, ottenuto nelle 72h precedenti l’ingresso e sottoporsi a test obbligatorio all’arrivo. Tutti i turisti dovranno inoltre trascorrere i primi 7gg del proprio soggiorno in una struttura turistica abilitata, a proprie spese.
NIGER: frontiere terrestri chiuse, frontiere aeree riaperte. All’ingresso in Niger è obbligatorio presentare certificato di negatività al Covid-19 rilasciato non oltre 72h prima dell’arrivo, fare test rapido e tampone PCR appena scesi dall’aereo. Va compilato all’arrivo un formulario sanitario e i bagagli sono posti a sanificazione prima della riconsegna. Chi arriva in Niger senza un test di screening deve sottoporsi a test a proprie spese. Tutti i casi positivi rilevati all’arrivo saranno condotti nella struttura medica indicata dal Governo e posti in quarantena obbligatoria. Anche i passeggeri in partenza dal Niger devono presentare test PCR negativo di meno di 72h per facilitare le formalità di imbarco. Questi test saranno a pagamento, presso il CERMES al costo di 30.000 F CFA.
NIGERIA: chiusi tutti gli aeroporti ai voli internazionali, annunciata la riapertura degli aeroporti di Lagos e Abuja. Sospesa la concessione di visti di ingresso in Nigeria a qualunque titolo: fino a nuovo ordine, l’ingresso è consentito solo a stranieri residenti nel Paese, con permesso di residenza valido. Chiunque voglia rientrare in Nigeria, inclusi i cittadini nigeriani residenti all’estero, deve mostrare all’arrivo in aeroporto esito negativo di un tampone effettuato nei 5gg precedenti (non è accettato quello del test sierologico) da ripetere in Nigeria dopo l’arrivo ed è in ogni caso sottoposto a 14gg di quarantena, a proprie spese, in centri o alberghi determinati dalle autorità locali.
REP. CENTRAFRICANA: le autorità locali si riservano la facoltà di imporre ai viaggiatori in arrivo un periodo di quarantena domiciliare fino a 21gg. L’ottenimento del visto di ingresso in Rep. Centrafricana è comunque subordinato alla presentazione di un test negativo.
RUANDA: ai viaggiatori in arrivo in Ruanda è richiesta la presentazione di esito negativo a test COVID-19. Vi è inoltre l’obbligo, una volta giunti in Ruanda, di sottoporsi ad un nuovo test e di soggiornare, a proprie spese, in strutture appositamente individuate dalle autorità locali in attesa di ricevere i risultati.
SAO TOME’ E PRINCIPE: per l’ingresso nel paese è necessaria la presentazione di un test molecolare RT-PCR, SARS-COV-2, con risultato negativo, effettuato entro 72h prima dell’imbarco.
SENEGAL: frontiere terresti e marittime chiuse. Voli commerciali ripresi parzialmente: al momento, le compagnie aeree con destinazione Senegal consentono l’imbarco solo ad alcune categorie di passeggeri in arrivo (in particolare, per i residenti è richiesta la carta di soggiorno senegalese, mentre per le altre categorie ammesse è necessaria autorizzazione rilasciata dall’Ambasciata del Senegal a Roma o dal Consolato generale a Milano). E’ inoltre richiesto un test negativo COVID-19 effettuato non oltre 7gg dalla data di partenza e la compilazione di una dichiarazione.
SEYCHELLES: annunciata la riapertura delle rotte commerciali internazionali. L’ingresso nelle Seychelles sarà permesso solo a chi proviene da Paesi a basso/medio rischio (tra i quali è inclusa l’ITALIA) ma con test PCR effettuato non oltre 72h dalla partenza e relativo risultato inviato a visitor@health.gov.sc con i dettagli di viaggio e pernottamento. Il risultato del test andrà inoltre presentato alla compagnia aerea al momento dell’imbarco. Qualora non si seguissero tali istruzioni, i visitatori saranno sottoposti a test all’arrivo. Il pernottamento è ammesso solo in stutture certificate dall’Autorità di Sanità Pubblica delle Seychelles. Porti chiusi a tutte le navi da crociera fino alla fine del 2021.
SIERRA LEONE: chi arriva in Sierra Leone dall’estero è sottoposto a quarantena di 14gg.
SOMALIA: riaperto lo scalo internazionale di Mogadiscio. Per l’ingresso in Somalia è necessario presentare all’arrivo un certificato medico di negatività al COVID-19, con il risultato di tampone effettuato non più di 72h precedenti l’arrivo nel Paese. Anche all’atto della partenza è obbligatorio presentare un certificato medico di negatività al COVID-19, con i risultati di un tampone effettuato non più di 72h precedenti l’imbarco.
SUDAFRICA: significativo aumento del numero di casi positivi. Ancora chiuse le frontiere e sospesi i collegamenti aerei. Vietati gli ingressi in Sudafrica agli stranieri, ancora sospesa l’esenzione dal visto turistico per i cittadini italiani.
SUDAN: tutti i passeggeri in arrivo in Sudan devono avere un certificato di negatività al test RT PCR rilasciato non prima di 72h dall’arrivo all’aeroporto di Khartoum. Per i voli in partenza da Khartoum è necessario recarsi in aeroporto con 4h di anticipo per le operazioni di check-in. I passeggeri devono indossare guanti e mascherine protettive. Reintrodotto il coprifuoco notturno.
SUD SUDAN: all’arrivo in aeroporto in Sud Sudan è richiesto un test negativo COVID-19. Chiuse le frontiere terrestri.
SWAZILAND: divieto di ingresso in Swaziland per i viaggiatori provenienti dall’Italia.
TANZANIA: tutti i viaggiatori in arrivo in Tanzania, sia stranieri che residenti, i cui paesi o compagnie aeree richiedono che siano testati negativamente al COVID-19, come condizione per il viaggio, devono presentare un certificato all’arrivo. I viaggiatori da altri paesi, con sintomi, sono sottoposti a controllo medico e possono essere sottoposti a test RT-PCR. Non è prevista la quarantena in arrivo.
TUNISIA: tutti i viaggiatori in arrivo in Tunisia dall’estero (inclusa l’Italia) dovranno presentare obbligatoriamente un certificato di laboratorio attestante l’esito negativo di test RT – PCR effettuato nelle 72h precedenti il primo imbarco e che non superi comunque le 120h dal test al momento dell’ingresso in Tunisia. I Paesi esteri sono stati suddivisi in 3 categorie, a cui saranno applicate differenti misure restrittive (categoria verde: bassa diffusione; arancione: media diffusione; rossa: a rischio). Le liste saranno aggiornate periodicamente in base all’andamento del contagio nei singoli Paesi. Nella valutazione del viaggio sarà considerato il paese di residenza del passeggero, che dovrà in ogni caso compilare un modulo sul proprio stato di salute prima di iniziare il viaggio. L’ITALIA è inserita nella categoria verde, con obbligo di presentazione del Test RT-PCR negativo.
UGANDA: l’aeroporto di Entebbe è chiuso ma sono consentiti, dietro specifica autorizzazione, voli speciali operati da Qatar, Emirates Airlines, Ethiopian Airlines, KLM e Brussel Airlines. Ai viaggiatori in entrata in Uganda sono richiesti la presentazione di un test COVID-19 negativo e quarantena obbligatoria di 14gg, a proprie spese, da effettuare in una delle strutture alberghiere identificate dalle autorità locali.
ZAMBIA: tutti i passeggeri in ingresso in Zambia via aerea devono essere muniti di referto di test negativo al SARS CoV2 PCR effettuato non prima di 14gg dall’arrivo. Chi è sprovvisto di tale referto può essere sottoposto a ulteriore equivalente test all’arrivo, eccetto chi arriva con visto turistico che, se sprovvisto del referto, viene respinto. I passeggeri sintomatici sono sottoposti a test e ricoverati presso le strutture designate dalle locali autorità sanitarie in attesa del referto. Tutti i residenti in arrivo asintomatici devono stare 14gg in quarantena. I passeggeri in arrivo in Zambia con visto per affari, in possesso di referto Covid negativo, sono ammessi nel paese ma, nei 14gg successivi all’arrivo, devono effettuare il monitoraggio giornaliero della temperatura corporea e dare notifica immediata alle autorità sanitarie più vicine dell’insorgenza di eventuali sintomi.
ZIMBABWE: voli internazionali ridotti. Frontiere aperte solo a cittadini/residenti che all’arrivo in Zimbawe devono però presentare certificato medico di non infezione a Covid-19. Le autorità sanitarie locali si riservano il diritto di collocare qualsiasi caso sospetto, anche asintomatico, in apposito centro per 21gg.
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