Tassi di interesse: nuovi parametri per il primo trimestre 2025

Gen 13, 2025

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato, con il Decreto del 19 dicembre 2024, i tassi di interesse effettivi globali medi (TEGM) validi dal 1° gennaio al 31 marzo 2025, in conformità alla Legge sull’usura (Legge 108/96). Il Decreto, che si colloca nel contesto delle politiche economiche più ampie come quelle previste dalla Legge di Bilancio 2025, stabilisce anche i “tassi soglia”, che indicano i limiti oltre i quali gli interessi sono considerati usurari, in modo da tutelare i consumatori contro condizioni di credito eccessivamente onerose.

Come vengono calcolati i tassi soglia

I tassi soglia vengono calcolati aumentando il tasso di interesse effettivo globale medio di un quarto e aggiungendo un ulteriore margine di 4 punti percentuali. È importante ricordare che la differenza tra il tasso medio e il tasso soglia non può superare gli 8 punti percentuali, altrimenti il tasso viene considerato usurario. Questo sistema di calcolo è pensato per garantire che i tassi di interesse restino equi e non penalizzino eccessivamente i consumatori, contribuendo a mantenere un mercato del credito equilibrato e trasparente.

Cosa sono i tassi di interesse effettivi globali medi

I TEGM, o tassi di interesse effettivi globali medi, vengono rilevati trimestralmente dalla Banca d’Italia, attraverso un’indagine condotta su intermediari bancari e finanziari, per categorie omogenee di operazioni, prendendo in considerazione vari fattori come la natura, l’importo, l’oggetto, la durata, i rischi e le garanzie delle operazioni stesse. Le categorie omogenee di operazioni vengono definite dal Decreto del MEF del 24 settembre 2024, tra cui ad esempio le aperture di credito in conto corrente e scoperti senza affidamento; credito personale; mutui con garanzia ipotecaria, sia a tasso fisso che variabile; prestiti contro cessione del quinto dello stipendio e della pensione. Queste categorie riflettono le diverse tipologie di finanziamento disponibili per i consumatori e l’indagine permette di determinare i tassi medi praticati, essenziali per il controllo dell’usura.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare i decreti allegati o il sito ufficiale del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

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