Sanzioni UE nei confronti del Myanmar – nota informativa del Ministero degli Esteri

Gen 30, 2024

A seguito del colpo di Stato del 2021 in Myanmar, l’UE ha adottato otto pacchetti di sanzioni (l’ultimo l’11 dicembre 2023) nei confronti di individui, sia civili che militari, ed entità e conglomerati economici che contribuiscono a finanziare le autorità birmane.

Le imprese italiane operanti nel paese sono invitate a: 

  • astenersi scrupolosamente dallo stipulare contratti commerciali e/o partenariati con società ed entità commerciali e individui direttamente o indirettamente controllate dai militari del Myanmar (Tatmadaw), o comunque da individui ed entità soggetti a sanzioni europee;
  • rispettare rigorosamente i Principi Guida delle Nazioni Unite su Imprese e Diritti Umani, al fine di evitare di causare, o contribuire a determinare, impatti negativi sui diritti umani;
  • svolgere un’accurata “due diligence” in materia di diritti umani, verificando in particolare:

– le conseguenze che potrebbero discendere dai propri prodotti, servizi o operazioni; 

– l’assetto proprietario di eventuali aziende o enti partner, per accertarsi che non vi siano individui collegati alla giunta militare.

Con particolare riferimento alle sanzioni UE nei confronti del Myanmar, si segnala che l’attività di due diligence implica una verifica sui prodotti e sulle persone fisiche e giuridiche sanzionate. A tal fine, è necessaria la consultazione dei seguenti atti normativi:

  • il Regolamento (UE) n. 401/2013 e la Decisione (PESC) n. 184/2013, entrambi consultabili nella versione consolidata; 
  • il Regolamento (PESC) n. 1497/2023 e la decisione (PESC)  n.1502/2023 per gli emendamenti non ancora inclusi nel provvedimento consolidato.

E’ possibile effettuare le ricerche relative alle persone fisiche e giuridiche sanzionate anche attraverso il sito internet ufficiale EU Sanctions Map, ferma restando la necessità di confermare le risultanze sugli atti normativi UE indicati nello stesso sito web.

Riguardo alle importazioni di legno e prodotti derivati, si rammenta la necessità di conformarsi al Regolamento UE 995/2010 (EU Timber Regulation – EUTR),

In caso di violazione delle sanzioni UE, sono previste le sanzioni indicate di seguito:

  •  una sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000,00 a euro 500.000,00, salvo che il fatto costituisca reato, per la  violazione delle misure restrittive finanziarie (lgs. 109/2007). 
  • sanzioni penali, tra cui la reclusione da 2 a 6 anni o una multa da euro 25.000 a euro a 250.000 euro per chiunque effettui operazioni di esportazione di prodotti a duplice uso, ovvero presti servizi di assistenza tecnica o di servizi di intermediazione in relazione ai prodotti medesimi, senza la relativa autorizzazione ovvero con autorizzazione ottenuta fornendo dichiarazioni o documentazione false (lgs. 221/2017).
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