Racconti d’impresa – i Giovani Imprenditori e le loro storie: Alessandra Marzi

Gen 11, 2021

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“Ci vuole impegno, preparazione e formazione, ma la tenacia è un quid in più che fa la differenza! Io sono molto tenace. Ed è curioso come un aspetto del proprio carattere, che fuori dal contesto lavorativo può essere un difetto, nella vita imprenditoriale in realtà sia quell’elemento che… può aiutarti, anche nelle situazioni difficili”.

“Io, non mollo. Non mi faccio prendere dalla paura e dall’ansia. Non che non abbia paura, ma la voglia di raggiungere l’obbiettivo, vince sempre. Anche perché se non lo raggiunge la tua azienda… ci arrivano i tuoi concorrenti!”.
Sono 15 anni che Alessandra Marzi lavora in Magis Spa, l’impresa di famiglia e da quasi altrettanti arricchisce con la sua esperienza professionale e il suo entusiasmo contagioso il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Firenze.

“In tutti questi anni ho capito, che una delle cose da tenere sempre ben presente quando si opera in azienda: è il valore del team, da solo non fai niente. Collaborazione è la chiave di tutto. Ed è una cosa che ho imparato “sbagliando”.
All’inizio del mio percorso professionale, anelavo a dimostrare quanto valessi. E pensavo di farlo, contando solo sulle mie forze. Niente di più sbagliato, perché è proprio quando si muovono i ‘primi passi’ lavorativi in un’azienda che scopri il valore del lavoro di squadra. Gli obbiettivi si raggiungono insieme: mai da soli.
E poi, da chi ha più esperienza di te, puoi imparare molto… carpire i segreti del mestiere!”

“Lavorare in una impresa può dare grandi soddisfazioni. Si è felici quando l’azienda cresce, e noi siamo cresciuti anche molto in fretta. Ma si è felici anche quando ti rendi conto che la tua azienda sa affrontare le difficoltà. E’ successo con la crisi del 2008, l’abbiamo affrontata con sacrificio e rigore, ma abbiamo vinto la sfida!
Questa del 2020 è stato una nuova prova da affrontare, ma… stiamo andando avanti, tutti insieme. Perché è così che si fa nella nostra impresa: ci si mette alla prova tutti. Io per prima, dall’inizio della pandemia ad oggi mi sono occupata di compiti di cui non mi ero mai occupata. Le difficoltà si sono triplicate e noi abbiamo triplicato le nostre forze. Perché bisogna adattarsi e spendersi fino all’ultimo. E siamo noi imprenditori che dobbiamo dare l’esempio”.

“Questo però, non vuole dire che in azienda non ci siamo momenti di scherzo o di ‘pausa caffè’.  Lavorare in un ambiente accogliente favorisce la creatività, che lo sappiamo, aiuta l’impresa a crescere. Del resto, il clima di tranquillità che c’è nella nostra azienda è una delle cose che mi rende molto orgogliosa.
Sono fortemente convinta che i rapporti tra le persone abbiano una forte influenza sul benessere dell’impresa. Non si può essere produttivi in un ambiente ostile”.

“Ricordo che durante una fiera, qualche anno fa, un fornitore volle per farsi una foto con noi, e poi, senza dirci nulla, l’ha fatta stampare, l’ha incorniciata e ce l’ha fatta recapitare. E’ stata un gioia per noi ricevere quella foto.
Fare impresa è anche questo: condividere emozioni, istanti, stringere rapporti e amicizie”.

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