Pubblicati dall’ISPRA e da SNPA tre rapporti sui rifiuti speciali, sul bilancio idrologico e sul clima

Lug 25, 2023

L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale e il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente hanno pubblicato: il “Rapporto Rifiuti Speciali” (edizione 2023), il “Bilancio Idrologico Nazionale” (focus su siccità e disponibilità naturale della risorsa idrica rinnovabile) e il rapporto “Clima in Italia nel 2022”.

 

Il Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2023

Lo scorso 18 luglio è stato pubblicato da ISPRA il Rapporto Rifiuti Speciali Edizione 2023, che presenta i dati relativi all’anno 2021. Il Rapporto, disponibile al seguente link, mostra che a seguito del fermo delle attività economiche dovuto alla crisi pandemica, nel 2021 si registra una crescita significativa nella produzione dei rifiuti speciali, che raggiunge 165 milioni di tonnellate. L’aumento del 12,2% corrisponde a circa 18 milioni di tonnellate. La ripresa nei settori industriale, artigianale e dei servizi segna un aumento dei rifiuti generati dalle attività produttive.

Quasi la metà (47,7%) proviene dalle attività di costruzione e demolizione (78,7 milioni di tonnellate), settore che si conferma come il principale nella produzione totale di rifiuti speciali. Per questa tipologia di rifiuti risulta significativa la percentuale di riciclo (80,1%) superando ampiamente l’obiettivo del 70% fissato dalla normativa al 2020. A questo proposito, si evidenzia come il recupero riguarda prevalentemente la produzione di rilevati e sottofondi stradali.

In generale, il dato che emerge è che la gestione dei rifiuti speciali è attuata da oltre 10 mila impianti presenti in Italia (5.928 sono situati al Nord, 1.899 al Centro e 2.936 al Sud). Si recupera materia dal 72,1% degli speciali e solo il 5,7% del totale gestito prevede lo smaltimento in discarica (10,2 milioni di tonnellate).

Nel dettaglio, le regioni che producono più rifiuti speciali sono Lombardia (37,4 milioni di tonnellate), Veneto (18 milioni) ed Emilia-Romagna (14,6 milioni).  Al Centro la maggiore produzione è nel Lazio (10,2) e al Sud in Puglia (11,4).

 

Bilancio idrologico nazionale: focus su siccità e disponibilità naturale della risorsa idrica rinnovabile

ISPRA ha pubblicato il nuovo Bilancio idrologico nazionale, disponibile al seguente link. Nel dettaglio, il rapporto fornisce un focus sul deficit di precipitazione e conseguentemente di disponibilità naturale di risorsa idrica rinnovabile che ha caratterizzato l’anno 2022. Ciò che emerge è che, con 67 miliardi di metri cubi la disponibilità di risorsa idrica annua, nel 2022 l’Italia ha raggiunto il minimo storico, facendo registrare –50% rispetto alla media del trentennio climatologico 1951-2020 e –52% rispetto alla media di lungo periodo 1951-2022, situazione aggravata anche da valori di temperature sopra la media, che hanno aumentato la quota di evapotraspirazione. Inoltre, nel rapporto è analizzata anche la persistente siccità che ha interessato l’Italia nel 2022 e che in, alcune aree del territorio, si è manifestata già a fine 2021 ed è perdurata fino ai primi mesi del 2023. Le analisi mostrano che, ove si consideri come indicatore di gravità della siccità la percentuale di territorio nazionale che è stata soggetto durante lo stesso anno a siccità estrema, il 2022 è stato il sesto anno più siccitoso in Italia dal 1952.

Maggiori informazioni sono disponibili al seguente link.

 

Pubblicato il rapporto “Clima in Italia nel 2022”

Lo scorso 20 luglio è stato pubblicato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) il Rapporto “Clima in Italia nel 2022”, che illustra i principali elementi che hanno caratterizzato il clima nel corso del 2022 e aggiorna la stima delle variazioni climatiche negli ultimi decenni in Italia. In particolare, il Rapporto evidenzia come il 2022 sia stato il quinto anno più caldo della serie storica; in Italia, con un’anomalia media di +1,23°C rispetto al valore climatologico 1991-2020, il 2022 è risultato l’anno più caldo dal 1961, superando di 0,58°C il precedente record assoluto del 2018 e di 1,0°C il valore del precedente anno 2021.  Il 2022, inoltre, è stato l’anno meno piovoso dal 1961, segnando un -22% rispetto alla media climatologica 1991-2020, con precipitazioni inferiori alla norma (-39%) da gennaio a luglio. 

Tutte le informazioni e il Rapporto sono disponibili al seguente link.

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