Il consiglio dei ministri del 28 ottobre ha approvato il Disegno di Legge di Bilancio per l’anno 2022, proponendo la proroga al 2023 della Plastic Tax e della Sugar Tax
Plastic Tax
Come evidenziato in precedenti contributi (Plastic Tax: le principali novità), si ricorda che la Plastic Tax colpisce il consumo dei manufatti con singolo impiego (MACSI) che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari.
L’imposta sarebbe dovuta entrare originariamente in vigore entro luglio 2020, tuttavia, diversi fattori hanno contribuito ai numerosi rinvii. Da una parte c’è stata la pandemia che ha rallentato l’attività legislativa, dall’altra sono pervenute molte critiche da parte degli operatori del settore. In particolare, si temeva che dietro lo slogan delle finalità ambientali si celasse l’ennesimo prelievo realizzato in fretta e furia per coprire buchi di bilancio. L’onere, che in fin dei conti graverebbe sul consumatore finale, non penalizzerebbe un errato comportamento di consumo, ma un singolo prodotto, non risolvendo così alcun problema ambientale.
In tale contesto, si ricorda che dal gennaio 2021 è entrata in vigore un’altra tipologia di imposizione sulla produzione di plastica. Si tratta della Plastic Tax europea, che non si sovrappone a quella precedentemente descritta. Infatti, mentre la Plastic Tax italiana colpisce i produttori (o importatori) di imballaggi contenenti plastica, quella europea colpisce direttamente gli Stati membri e non le imprese che operano al loro interno. Gli Stati, tuttavia, hanno la facoltà, non l’obbligo, di reintegrare gli importi dovuti all’UE attraverso l’imposizione di tributi nazionali. E così è stato per l’Italia con l’introduzione del tributo nazionale.
Sugar Tax
Con la Sugar Tax il legislatore ha voluto colpire la produzione di bevande edulcorate, ovvero bevande finite e i prodotti predisposti per diventare bevande previa aggiunta di acqua. L’imposta, oggetto di numerose critiche, obbliga il produttore o l’importatore a pagare 10€ per ettolitro di prodotto finito importato o realizzato e 0,25€ per chilogrammo per i prodotti che verranno utilizzati previa diluzione.
Nel maggio 2021, in vista dell’imminente entrata in vigore, è stato pubblicato il provvedimento attuativo, DM 12 maggio 2021, nel quale sono state stabilite le modalità di attuazione delle disposizioni che regolano l’imposta con particolare riguardo al contenuto della dichiarazione che i soggetti obbligati devono presentare.
La proroga
Il Consiglio dei ministri del 28 ottobre, approvando il Disegno di Legge di Bilancio 2020, ha proposto al parlamento di prorogare Plastic Tax e Sugar Tax al 2023. Il Governo sembra aver ascoltato le richieste di Confindustria che, infatti, aveva chiesto la soppressione dei tributi o, in subordine, la proroga per un ulteriore anno, in attesa di procedere alla loro definitiva abrogazione.
Verranno forniti ulteriori aggiornamenti in seguito all’esito del dibattito parlamentare.