Pacchetto ‘Omnibus’: ecco le proposte della Commissione europea

Feb 27, 2025

Alla urgente richiesta di un alleggerimento normativo da parte delle imprese, la Commissione Europea ha presentato ieri una serie di proposte che spaziano dalla semplificazione amministrativa, all’industria verde, fino al risparmio energetico. Uno tra tutti, è il primo pacchetto “omnibus“, che mira ad una semplificazione burocratica, tramite una revisione di alcune direttive come quella sulla rendicontazione finanziaria sul fronte sostenibilità (CSRD) e quella dedicata al controllo qualità delle catene produttive (CS3D).

In cosa consiste il primo pacchetto Omnibus

L’obiettivo è di liberare le aziende da una parte degli oneri burocratici che spesso rallentano l’innovazione e la crescita, specialmente per quelle più piccole e quelle che si trovano in fase di transizione verso modelli di business più sostenibili.
Vediamo nel dettaglio come:

  • Riduzione del numero di imprese per circa l’80% soggette agli obblighi della CSRD: solo le grandi imprese con oltre 1.000 dipendenti (quindi aziende con più di 1000 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato o un bilancio superiore a 25 milioni di euro) dovranno rendicontare.
  • Per aziende wave 2 e le PMI è previsto uno standard proporzionato per uso volontario che si baserebbe sullo standard VSME sviluppato dall’EFRAG, saranno quindi esentate dall’analisi di doppia materialità.
  • Slittamento dell’obbligo della legge sulla due diligence CSDDD al 2028, la quale richiederà alle aziende controlli ambientali sui diritti e umani solo sui fornitori diretti.
  • Tassonomia UE più flessibile, con riduzione del 70% degli indicatori da monitorare.
  • Sarà rivisto anche il dazio ambientale CBAM esentandone il 90% degli importatori.
  • Il passaggio obbligatorio dalla limited alla reasonable assurance previsto originariamente nella CSRD viene definitivamente rimosso.

Il Clean Industrial Deal: Un’Opportunità per l’Industria Green

Sul piano industriale, la Commissione ha messo in evidenza l’obiettivo di favorire lo sviluppo di un settore industriale specializzato nella lotta contro il cambiamento climatico. Tra le proposte più significative presentate recentemente, spicca il Clean Industrial Deal, una strategia mirata a promuovere la sostenibilità nell’industria. Questo piano prevede un investimento di 100 miliardi di euro, focalizzandosi principalmente sulla decarbonizzazione del settore industriale. L’iniziativa include incentivi per progetti a basse emissioni di carbonio, supportando la transizione verso fonti di energia rinnovabile e riducendo la dipendenza dalle fonti fossili. Inoltre, la Commissione ha proposto la creazione di un meccanismo europeo che consentirà alle aziende di acquistare congiuntamente materie prime critiche.

 

Le proposte presentate dalla Commissione Europea, se adottate rapidamente, potrebbero portare a un risparmio annuale di 6,3 miliardi di euro in costi amministrativi. Ora, il testo è in discussione presso il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo, con la Commissione che sollecita una rapida approvazione, in particolare per quanto riguarda la modifica delle tempistiche per la rendicontazione di sostenibilità e la due diligence.

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