Mugello – Confindustria, Cgil, Cisl e Confesercenti firmano accordo per sviluppo

Ott 30, 2019

Confindustria, Cgil, Cisl e Confesercenti hanno firmato l’Accordo per lo sviluppo sostenibile del Mugello, con una serie di proposte (tra cui sport acquatici al Lago di Bilancino e sgravi fiscali ai nuovi residenti) che saranno presentate alle amministrazioni locali. Interessati vari ambiti: infrastrutture, industria, turismo, legalità, sicurezza sul lavoro, tasse, formazione.

I progetti contenuti in questo protocollo saranno presentati alle amministrazioni locali, così come periodicamente tra i sottoscrittori sono previsti momenti di monitoraggio sullo stato di attuazione dell’intesa. “Occorre un vero rilancio del territorio per uscire dalla crisi che si protrae da troppo tempo. E uno sviluppo sostenibile potrà essere realizzato solo favorendo un’occupazione stabile e di qualità, compatibilmente con le condizioni dei mercati di riferimento, incentivando tutte quelle azioni ed attività in grado di generare nuova occupazione, soprattutto giovanile – dicono i firmatari dell’Accordo -. È, inoltre, fondamentale il rispetto delle regole e della legalità, la qualificazione delle professionalità e dei processi, la flessibilità nel rispondere alle dinamiche dei mercati e la piena e buona occupazione. È inoltre importante sottolineare che i Comuni dell’alto Mugello soffrono di un isolamento e di una carenza di servizi che richiederebbe una particolare attenzione da parte di tutti i soggetti istituzionali”.

A siglare il protocollo sono stati Paola Galgani, segretario generale Cgil Firenze; Emilio Sbarzagli, responsabile Cisl Mugello; Roberto Pistonina, segretario generale Cisl Firenze, Fabio Boni, presidente Sezione Territoriale Mugello Valdisieve di Confindustria Firenze; Franco Frandi, presidente Confesercenti Mugello.

“Quando si lavora per un unico obbiettivo, si possono superare differenze e divisioni e l’accordo firmato oggi ne è la testimonianza concreta – sottolinea Fabio Boni, presidente Sezione Territoriale Mugello Valdisieve di Confindustria Firenze –. Lo sviluppo sostenibile del nostro territorio è la priorità e ci auguriamo che lo diventi anche per tutti altri protagonisti economico istituzionali dell’area. Quello del Mugello è una parte fondamentale dell’area metropolitana fiorentina, voglio ricordare che siamo primi per vivibilità e qualità della vita, ma c’è necessità di lavorare, e auspicabilmente tutti insieme, ad un ulteriore rilancio che ci permette di essere un territorio dove non solo si vive bene, anche si lavora e si produce, detto in altri termini un territorio attrattivo per le imprese e capace di generare occupazione, garanzia di futuro per le nostre giovani generazioni”.

LE PROPOSTE DELL’ACCORDO
Ecco, divise per ambito, alcune delle proposte contenute nell’accordo:

Pianificazione del territorio: pianificazione unica e coordinata tra i vari Comuni del Mugello attraverso strumenti urbanistici unificati; recupero del patrimonio edilizio esistente.

Infrastrutture materiali, immateriali e mobilità: potenziamento delle reti di comunicazione ed in particolare delle tecnologie legate alla fibra ottica; potenziamento del trasporto pubblico urbano; manutenzione della rete stradale, delle zone boschive e dei corsi fluviali; sblocco della variante di Cafaggiolo; potenziamento dei servizi e delle infrastrutture ferroviarie; investimenti nell’Ospedale di Borgo San Lorenzo.

Attrattività e nuovi settori: piano di marketing territoriale con l’obiettivo di divulgare all’esterno una vision univoca su “chi vuol diventare in futuro il Mugello”; incentivazione degli investimenti per l’innovazione digitale (coi finanziamenti per l’industria 4.0) e per lo smart working.

Turismo: inserimento delle attività del Mugello nelle piattaforme di promozione fiorentine; realizzazione di investimenti sportivo-ricettivi nel lago di Bilancino che, nel rispetto della funzione di riserva di acqua, ne valorizzino le potenzialità legate agli sport d’acqua e ad altre attività connesse; indispensabile sbloccare l’investimento sul Castello di Cafaggiolo; incentivare un turismo diffuso, promuovendo i borghi del territorio anche con produzioni artistiche contemporanee.

Legalità: contrastare la concorrenza sleale, la contraffazione di prodotti ed il lavoro nero spesso indicatore di gravi fenomeni criminali; incentivare i modelli promozionali e partecipativi che hanno funzione preventiva, come le certificazioni della legalità, le white e le black list, il rating di legalità, le commissioni paritetiche, i protocolli prefettizi.

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: sviluppare miglioramenti nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali; incentivazione e organizzazione di percorsi formativi/informativi per sensibilizzare aziende e lavoratori con un’attenzione particolare alle differenze di genere e ai problemi connessi con le molestie e le violenze nei luoghi di lavoro, come da accordo quadro Confindustria Firenze e Cgil-Cisl-Uil del 12 settembre 2019.

Burocrazia: mantenimento sul territorio di alcuni servizi indispensabili per le aziende come quelli erogati dalle sedi distaccate dell’Agenzia delle entrate e della Camera di Commercio.

Tassazione locale: agevolazioni fiscali per i nuovi residenti in Mugello (che oggi ha solo il 6% dei residenti nella Città Metropolitana) che si trasferiscono da altri Comuni per motivi lavorativi; un maggior coinvolgimento da parte di tutti i Comuni del Mugello, delle Associazioni di categoria e delle Organizzazioni sindacali nelle scelte di politica fiscale, tariffarie e, più in generale, degli investimenti sul territorio, già in fase di predisposizione dei bilanci preventivi.

Mercato del lavoro e formazione: diminuire il tasso di dispersione scolastica; costituzione di un tavolo di lavoro permanente con l’obiettivo di individuare le figure professionali emergenti richieste dalle imprese e collaborare con il sistema formativo per indirizzare i giovani al mondo del lavoro.

IL QUADRO ATTUALE
Nel Mugello sono presenti 6.926 imprese che occupano 18.473 addetti, appartenenti a diversi settori merceologici, dall’agroalimentare al chimico e al settore delle materie plastiche, dal metalmeccanico ai settori delle nuove tecnologie digitali, fino a settori più tradizionali quali l’edilizia, il commercio e la moda.  La dislocazione sul territorio delle imprese evidenzia una netta divergenza tra i Comuni montani e quelli di fondovalle. Infatti, ben l’86% degli addetti è concentrato in questi ultimi. Sotto il profilo della struttura settoriale i Comuni montani hanno anche una maggiore incidenza di alcuni comparti più tradizionali come l’agricoltura (16% degli addetti, oltre il doppio della media dei Comuni del Mugello), nonostante i valori assoluti rimangano piuttosto contenuti. Nei Comuni di fondovalle il peso del commercio, in termini di addetti, arriva al 19%, con valori più elevati nei Comuni di Barberino di Mugello e di Borgo San Lorenzo, rispettivamente col 26% ed il 22%. Nonostante ciò, in Mugello, il settore delle attività manifatturiere rimane prevalente con ben il 34% degli addetti totali, con un’alta concentrazione nel Comune di Scarperia e San Piero.

Punti di forza del Mugello sono, ovviamente, la sua vicinanza alla città di Firenze, la continuità con la più importante area industriale e terziaria della Regione Toscana (“La Piana” fiorentina), la vicinanza con il sistema industriale della Regione Emilia-Romagna e il conseguente ruolo di “cerniera” che il territorio può svolgere tra le due regioni anche grazie al collegamento dell’autostrada A1 e alla linea ferroviaria Faentina che dovrebbe configurarsi come un servizio metropolitano cadenzato.

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