In un panorama economico e fiscale sempre più complesso, strumenti come il Tax Control Framework (TCF) stanno acquisendo un ruolo strategico nella gestione aziendale. Alla luce della recente Riforma Fiscale e dei decreti attuativi, l’adozione di un TCF certificato non è più solo una scelta per grandi aziende, ma un’opportunità accessibile anche alle PMI, grazie alle semplificazioni normative introdotte, trasformandolo da strumento facoltativo a elemento strategico per la gestione aziendale e il dialogo con l’Amministrazione finanziaria. Con i decreti attuativi, in particolare il Decreto Ministeriale n. 221/2023, il TCF assume una nuova rilevanza, diventando un pilastro per rafforzare la trasparenza, la sostenibilità e l’efficienza nella gestione fiscale.
Il Tax Control Framework: cos’è
Il TCF è un sistema di gestione interna che consente alle aziende di monitorare, valutare e mitigare i rischi fiscali in modo strutturato e continuativo. Nasce dall’esigenza di coniugare la conformità fiscale con una governance aziendale efficace, fornendo un quadro organizzativo che migliora il controllo interno e la trasparenza verso l’Amministrazione finanziaria.
Attraverso il TCF, le aziende possono garantire l’affidabilità delle proprie informazioni fiscali, prevenire errori e violazioni, e stabilire un rapporto collaborativo con le autorità fiscali. La sua adozione si traduce non solo in una riduzione dei rischi di contenzioso, ma anche in una maggiore fiducia da parte di investitori e stakeholder.
Il TCF e la nuova riforma fiscale
Con l’introduzione della Legge n. 111/2023 e del Decreto Ministeriale n. 221/2023, il TCF è diventato un elemento chiave per accedere al regime di adempimento collaborativo. Questo regime consente alle imprese di dialogare preventivamente con l’Agenzia delle Entrate, ricevendo supporto nella gestione dei rischi fiscali e riducendo l’incertezza legata alle proprie posizioni tributarie. La certificazione del TCF, obbligatoria per accedere al regime, deve essere effettuata da professionisti qualificati, che garantiscano indipendenza e competenze multidisciplinari.
Tra le principali innovazioni introdotte spiccano:
- Certificazione del TCF: Obbligatoria per accedere al regime collaborativo, deve essere effettuata da professionisti qualificati, come commercialisti e avvocati, che garantiscono indipendenza e competenze specifiche in diritto tributario, principi contabili e gestione dei rischi aziendali.
- Modello semplificato per le PMI: Le piccole e medie imprese possono adottare un TCF semplificato, mantenendo l’accesso ai benefici previsti per le grandi aziende, come la riduzione delle sanzioni amministrative e una maggiore protezione legale.
- Benefici Premiali: Le imprese certificate possono beneficiare di una diminuzione delle sanzioni e, in alcuni casi, dell’esenzione dalla punibilità per dichiarazioni infedeli, purché i rischi siano comunicati preventivamente tramite interpelli qualificati.
Benefici per le imprese
L’adozione del TCF offre alle imprese una serie di vantaggi, tra cui la prevenzione dei rischi fiscali, il miglioramento della governance interna e l’accesso a regimi collaborativi. Oltre a essere uno strumento di gestione fiscale, il TCF rappresenta un elemento di rafforzamento dell’organizzazione interna delle aziende. Integrare il TCF nelle politiche aziendali consente di migliorare l’efficienza operativa, aumentare la capacità di rispondere alle sfide normative e rafforzare la reputazione aziendale sul mercato. Inoltre, il TCF si allinea agli standard ESG (ambientali, sociali e di governance), contribuendo alla sostenibilità aziendale e attirando l’interesse di investitori attenti a questi aspetti.
Il ruolo strategico dei professionisti
La certificazione del TCF rappresenta una nuova opportunità per i professionisti in ambito fiscale. I certificatori devono garantire non solo indipendenza e onorabilità, ma anche competenze approfondite in ambiti complessi, come i principi contabili (OIC e IFRS), i modelli di controllo interno (inclusi quelli previsti dal D.Lgs. 231/2001) e il diritto tributario.
Data la complessità delle competenze richieste, i professionisti spesso collaborano in rete per garantire un’analisi completa e approfondita delle specificità aziendali. Questo nuovo ruolo rafforza l’importanza di commercialisti e avvocati come partner strategici delle imprese, offrendo un contributo determinante al miglioramento della governance fiscale.
Il Tax Control Framework è molto più di uno strumento di gestione fiscale: rappresenta una leva strategica per rafforzare l’organizzazione interna delle imprese e migliorare la loro competitività in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità e alla trasparenza.