Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0

Nov 20, 2020

Prende forma il nuovo Piano Transizione 4.0, che sarà rafforzato dalla Manovra 2021 con circa 24 miliardi di euro agganciati al Recovery plan. L’obiettivo è quello di favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, rilanciando il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza sanitaria tutt’ora in corso.

Con il Piano Nazionale Transizione 4.0 si vogliono raggiungere due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote e dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale. L’intervento riguarda gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, e riconosce massima importanza a temi quali R&S, innovazione, design, e green economy. 

Per raggiungere gli obiettivi prefissati si è agito su due fronti:

  • innalzamento delle aliquote e dei tetti massimi di riconoscimento di contributo;
  • riduzione del periodo di utilizzo del credito acquisito.

Per le imprese con fatturato inferiore a € 5 milioni sono state inoltre previste ulteriori agevolazioni procedurali.

Di seguito analizziamo nel dettaglio le principali novità.

NUOVA DURATA DELLE MISURE

  • I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni.
  • La decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020.
  • È confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi entro giugno 2023).

ANTICIPAZIONE E RIDUZIONE DELLA COMPENSAZIONE CON MAGGIORE VANTAGGIO FISCALE NELL’ANNO

  • Per gli investimenti in beni strumentali “ex super-ammortamento” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno.
  • È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali.
  • Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni anziché 5 come previsto dalla legislazione vigente.

MAGGIORAZIONE DEI TETTI E DELLE ALIQUOTE (BENI MATERIALI E IMMATERIALI)

  • Incremento dal 6% al 10% del credito beni strumentali materiali (ex superammortamento) per il solo anno 2021.
  • Incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile.
  • Estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e 6% per investimenti effettuati nel 2022.

MAGGIORAZIONE DEI TETTI E DELLE ALIQUOTE (BENI MATERIALI 4.0)

  • Per spese inferiori a € 2,5 milioni: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022.
  • Per spese superiori a € 2,5 milioni e fino a 10 milioni: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022.
  • Per spese superiori a € 10 milioni e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.

MAGGIORAZIONE DEI TETTI E DELLE ALIQUOTE (BENI IMMATERIALI 4.0)

  • Incremento dal 15% al 20%.
  • Massimale di spesa innalzato da € 700.000 a € 1 milione.

RICERCA & SVILUPPO, INNOVAZIONE, DESIGN E GREEN

  • R&S: incremento dal 12% al 20% e massimale da € 3 milioni a 4 milioni.
  • Innovazione tecnologica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
  • Innovazione green e digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
  • Design e ideazione estetica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.

FORMAZIONE 4.0

  • Estensione del credito d’imposta alle spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori.
  • È riconosciuto nell’ambito del biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022).

 

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