E’ ancora aperto il bando che supporta progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel campo dell’economia circolare. La misura intende favorire la riconversione delle attività produttive verso un modello di economia che mantenga il più a lungo possibile il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse e che riduca al minimo la produzione di rifiuti. Con una dotazione di 219,8 milioni di euro, l’intervento è stato attivato dal Ministero dello Sviluppo economico nel 2o20 (qui la nostra precedente news sul tema) ed è gestita da Invitalia.
La misura è rivolta a imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, con la possibilità di presentare progetti singolarmente o in forma congiunta. Per i soli progetti congiunti sono ammessi anche gli organismi di ricerca, pubblici e privati, in qualità di co-proponenti.
L’incentivo sostiene attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, strettamente connesse tra loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto e finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
L’obiettivo dei progetti deve essere la riconversione produttiva delle attività economiche nell’ambito dell’economia circolare, in una o più delle seguenti linee di intervento:
- innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti;
- progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale;
- sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
- strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
- sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati;
- sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
Sono ammissibili progetti con elevato contenuto di innovazione tecnologica e sostenibilità, realizzati nell’ambito del ciclo produttivo e rilevanti per l’economia circolare (individuati dall’allegato n. 2 al decreto 11 giugno 2020).
I progetti ammissibili inoltre devono:
- essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali sul territorio nazionale
- prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500.000 euro e non superiori a 2 milioni di euro
- avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi
Al seguente link sono disponibili tutte le informazioni utili, comprese le modalità per presentare la domanda e le normative di riferimento.