Le nuove misure entrano in vigore dal 26 ottobre e restano in vigore fino al 24 novembre.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm con le misure restrittive per contenere l’emergenza coronavirus. «Gli ultimi dati epidemiologici che abbiamo analizzato non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi segnala una rapida crescita con la conseguenza che lo stress sul sistema sanitario nazionale ha raggiunto livelli preoccupanti – ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi -. Dobbiamo proteggere insieme salute ed economia. Le misure prese adesso servono per evitare di chiudere tutto per Natale».
Più smart working nella Pa e nel privato
Implementato il ricorso allo smart working nella Pa e raccomandato anche nel privato,
Confermata la chiusura di bar e ristoranti dalle 18 di sera: «A decorrere dal 26 ottobre 2020, le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle 18.00». E poi: «il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi». Chiusura alle 18 anche la domenica ma possibilità di apertura all’ora di pranzo.
Nessun blocco agli spostamenti tra regioni ma “forte raccomandazione” a limitarli così come le uscite dal proprio comune di residenza.
Nel provvedimento si prevede che dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. È consentita fino alle ore 24.00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Invito a non uscire dal comune
Non un obbligo, ma una raccomandazione: «È fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune».
Raccomandato non ricevere a casa “non conviventi”
«È fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza» e anche che «è fortemente raccomandato l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno
delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi».
Stop a feste dopo matrimoni e cerimonie
«Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto – si legge nel documento – ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose».
Chiusi cinema, teatri, sale giochi e scommesse
«Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse e sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto».
Stop a piscine e palestre
Sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati sono consentite nel rispetto delle regole sanitarie.
Scuole aperte, Dad almeno al 75% alle superiori
L’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza, come anticipato. Le scuole superiori adotteranno invece una Dad pari almeno al 75% delle attività e dunque potrebbe esserci un 25% in presenza su tutto il territorio nazionale, uniformando le ordinanze regionali.
Stop a convegni e congressi “in presenza”
“Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza. Nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza”.