Credito d’imposta in R&S, innovazione tecnologica design e ideazione estetica: pubblicate le linee guida

Lug 12, 2024

Print Friendly, PDF & Email

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il Decreto Direttoriale del 4 luglio 2024 contenente le Linee Guida per la qualificazione delle attività di R&S, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, fornendo ulteriori chiarimenti ai certificatori.

Obiettivo del provvedimento è fornire indicazioni di carattere generale ai certificatori per la corretta qualificazione degli investimenti effettuati (o da effettuare), ai fini della loro classificazione nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione, design e ideazione estetica.

Utilizzando la piattaforma dedicata, i certificatori possono quindi inviare le certificazioni richieste dalle imprese e ad esse rilasciate.

Il documento si suddivide in quattro sezioni:

  • Attività di Ricerca e Sviluppo (dal 2020): in questa sezione si richiama la normativa di riferimento e i cinque criteri del Manuale Frascati (novità, creatività, incertezza, sistematicità, trasferibilità e/o riproducibilità) che occorre soddisfare, tenuto conto di specifiche considerazioni operative per la qualificazione dei progetti come attività di R&S. Uno dei criteri guida per il valutatore dovrà essere “l’incertezza” sulla fattibilità tecnica e/o sull’approccio da seguire nel progetto di ricerca. Dovrà essere dimostrata infatti (anche) la difficoltà, rappresentata da fallimenti o riprogettazioni, riscontrata per il raggiungimento degli obiettivi di ricerca.
  • Attività di ricerca e sviluppo (dal 2015 al 2019): nella presente sezione viene esaminata l’attività di ricerca e sviluppo riferibile al periodo 2015-2019 e disciplinata all’articolo 3 del D.L. n. 145 del 23 dicembre 2013, viene approfondita la disciplina del credito d’imposta R&S e le relative attività ammissibili per i periodi d’imposta dal 2015 al 2019 (vecchia disciplina), confermando che la valutazione dei certificatori dovrà seguire i principi generali ed i criteri previsti dal Manuale di Frascati anche per le attività disciplinate dall’art. 3 del D.L. n. 145/2013;
  • Innovazione tecnologica: in questa sezione il documento intende individuare i requisiti che definiscono un’attività di Innovazione in base ai criteri esposti dal Manuale di Oslo (conoscenza, novità rispetto ai potenziali utilizzi, implementazione ed uso effettivo, creazione di valore), distinguendo tra attività di Innovazione “generale” e “tecnologica”. Viene approfondito il tema dell’innovazione digitale 4.0 nel quale rientra l’adozione di soluzioni di miglioramento della gestione operativa della produzione e/o la simulazione dei processi produttivi. Le attività ammissibili al credito d’imposta si distinguono dalle altre forme di rinnovamento quali, tra le altre, la modifica delle caratteristiche estetiche dei prodotti, le tecniche di gestione aziendale, le strategie d’impresa. Infine, è fornita la corretta definizione di ciò che distingue un prodotto o un processo “nuovo” da uno significativamente migliorato.
  • Design e ideazione estetica: in tale sezione vengono definite le attività che possono essere ammesse al credito d’imposta design e ideazione estetica, tutte quelle attività che terminano con la realizzazione dei campionari non destinati alla vendita, che riguardano la sola fase “precompetitiva”, suddividendole nelle quattro fasi elencate di seguito:
  1. ideazione: attività volte a individuare le tendenze della moda o dello stile. Sono compresi i viaggi alle fiere di preselezione, gli abbonamenti a riviste, quaderni di tendenze e altre fonti di informazione per la preparazione delle collezioni;
  2. progettazione: questa fase comporta il lavoro di designer esterni o la dedizione degli interni alla creazione di nuove collezioni o campionari. Una volta progettato il prodotto, esso deve essere adattato alle esigenze del mercato o alle caratteristiche di lavoro dell’impresa. Non tutti i progetti originali finiscono per diventare prototipi. Alcuni non vengono accettati. I disegni selezionati sono definiti fino a ottenere l’insieme delle schede tecniche della prima versione dei corrispondenti prototipi;
  3. materializzazione: sulla base delle schede tecniche risultanti dalla seconda fase, saranno prodotte le prime versioni dei prototipi. Questi ultimi possono subire modifiche, frutto di diverse prove, che si materializzano in diverse versioni del prototipo fino alla versione finale dello stesso. Questa versione finale del prototipo può essere riportata in un catalogo.
  4. preserie, marketing e distribuzione: la preserie è una serie di piccoli spin che verranno utilizzati per mostrare i prodotti ai rivenditori, alle fiere, ecc. Le spese di marketing vanno dalla realizzazione dei cataloghi alla campagna pubblicitaria. Infine, il campionario è distribuito.

Delle quattro fasi che caratterizzano la progettazione e realizzazione di una nuova collezione o di un nuovo campionario, solo le spese relative alle fasi 2 e 3 sono ammissibili ai fini del credito d’imposta.

Il MIMIT inoltre informa che per eventuali informazioni o chiarimenti è possibile contattare il seguente indirizzo e-mail: certificazionicreditors@mimit.gov.it

ARTICOLI CORRELATI

Edilizia: riduzione contributiva 2024

ll decreto del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali pubblicato nella sezione “Pubblicità legale” del sito internet www.lavoro.gov.it in data 15 luglio 2024, ha confermato per l’anno 2024,...

RICERCA