Il nuovo articolo 16 del decreto legislativo n.151/2001 con le modifiche della Legge di Bilancio 2019 ha permesso alla donne in gravidanza di rimanere a lavoro fino al termine della gravidanza.
La lavoratrice potrà quindi usufruire dei 2 mesi di congedo posticipatamente.
Il medico specialista e il medico competente devono però attestare che il lavoro svolto dalla donna non intacchi la salute della donna e del nascituro.
Congedo obbligatorio
La legge offre alla donne in gravidanza di potersi assentare durante il periodo lavorativo per un periodo di 5 mesi a cavallo del parto.
L’articolo modificato dalla legge di bilancio parla del divieto al lavoro per le donne incinte.
le donne non possono lavorare i 2 mesi prima della data presunta del parto e durante i 3 mesi dopo la nascita del bambino.
Tuttavia esiste un’eccezione per quanto riguarda i parti avvenuti dopo la data presunta: in questo caso il conteggio dei 3 mesi avverrà dal momento del parto.
Cosa diversa accadrà per le donne che partoriranno anticipatamente poiché il conteggio dei mesi di congedo avverrà dal momento della data che era stata prevista per il parto del neonato.
Durante il congedo la donna ha diritto alla retribuzione del 100%.
Congedo parentale
Il decreto legislativo n.151/2001 stabilisce inoltre che la lavoratrice può inoltre usufruire del congedo parentale per un totale di 180 giorni fino al compimento del dodicesimo anno di età del figlio.
La retribuzione della donna sarà pari al 30% fino ai 6 anni del bambino mentre dai 6 anni in poi la lavoratrice non sarà retribuita.
A cura di Raffaele Fabiano