Le imprese fiorentine potranno determinare, insieme all’Università di Firenze, quali settori di ricerca approfondire attraverso la creazione di laboratori di ricerca congiunti e sarà rafforzata la sinergia tra i fabbisogni delle imprese e l’offerta universitaria.
Confindustria Firenze e Università degli Studi di Firenze hanno, infatti, stretto un accordo, che favorirà il trasferimento tecnologico avvicinando la ricerca dell’Ateneo fiorentino alle richieste di innovazione del territorio.
Confindustria Firenze si farà portavoce dei fabbisogni di innovazione e sviluppo delle imprese del territorio e delle loro esigenze formative, mentre l’Università individuerà possibili interventi per mettere a disposizione le competenze scientifiche e didattiche presenti nell’Ateneo.
“La formazione – sottolinea Luigi Salvadori, presidente di Confindustria Firenze – rappresenta un asset fondamentale per favorire la crescita di competenze all’interno delle aziende. È fondamentale quindi, la collaborazione tra il mondo universitario e quello produttivo che agisce con l’obiettivo di trasformare la conoscenza esistente in innovazioni funzionali alla competitività delle imprese. L’accordo rafforza maggiormente il dialogo tra aziende e Università di Firenze soprattutto nei settori della ricerca e dell’innovazione e rappresenta un percorso fondamentale per recuperare competitività proprio grazie a nuovi modelli di business, elevate competenze e tecnologie innovative”.
“Con questo accordo Unifi consolida una fondamentale partnership istituzionale in ambiti che fanno parte dei suoi obiettivi strategici e sui quali l’Ateneo si è mosso con grande impegno, come testimoniano alcuni dati – aggiunge Luigi Dei, rettore dell’Università di Firenze -. Abbiamo a oggi 58 laboratori congiunti con imprese – di cui 8 costituiti lo scorso anno -, che nascono per rispondere alle esigenze di ricerca e sviluppo del territorio in un’ottica di open innovation. Le ricerche commissionate da soggetti privati e pubblici hanno portato all’Università nel 2018 circa 16 milioni di euro. Un capitolo importante che riguarda le imprese sono le risorse umane e la formazione in azienda che avviene attraverso i tirocini di studenti e neolaureati: sono circa 1200 le aziende toscane registrate nella banca dati stage dell’Ateneo per offrire possibilità di tirocinio”.
Università e Confindustria, collaboreranno su “specifici progetti di ricerca condividendo scenari tecnologici e individuando priorità per la ricerca congiunta”, anche tramite “la creazione di laboratori congiunti università-impresa dove dottorandi, assegnisti di ricerca, ricercatori e docenti universitari insieme a tecnici dell’impresa, possano svolgere azioni di approfondimento tecnico-scientifico in settori strategici per lo sviluppo del territorio”.
L’accordo, fra le altre cose, prevede la promozione di azioni per sviluppare e facilitare i rapporti tra strutture universitarie e imprese, la definizione di percorsi attraverso “tesi in azienda” anche finalizzate all’inserimento lavorativo e l’attivazione di tirocini per il collocamento in azienda di neolaureati.