Si è svolto martedì 12 febbraio il primo incontro con la delegazione di Federmanager per il rinnovo del contratto dei dirigenti.
Federmanager ha esposto le linee programmatiche che intende perseguire nel confronto con Confindustria e che sono sintetizzate nelle slide allegate.
In estrema sintesi, le richieste di Federmanager, oltre a miglioramenti sul piano retributivo e normativo, si fondano sulla richiesta di valorizzare i temi della formazione e delle politiche attive, anche razionalizzando e coordinando le competenze e le attività dei vari enti bilaterali già esistenti.
Confindustria ha replicato confermando, anzitutto, la validità dell’impianto che aveva caratterizzato il precedente rinnovo, ossia quello di riconoscere nel contratto collettivo nazionale di lavoro una “cornice” di tutele minime garantite, sulla cui base costruire il rapporto di collaborazione e fiducia tra dirigente e impresa.
In questa prospettiva Confindustria ha sottolineato la necessità di valorizzare il ruolo della bilateralità contrattuale, quale esempio di proficuo rapporto di scambio tra imprese e dirigenti, ponendo la questione della sua effettiva sostenibilità nel lungo periodo.
Già il precedente rinnovo aveva posto le basi, specie in tema di sanità integrativa, per una gestione finanziariamente sostenibile, nel lungo periodo, della bilateralità del settore.
L’andamento degli ultimi anni ha confermato l’opportunità di quella scelta che andrebbe ora ancor più rafforzata, anche attraverso una seria e attenta riflessione sulla possibilità di adeguare la declaratoria del profilo del dirigente a quanto accade già in molte imprese, senza peraltro stravolgere l’area di applicazione soggettiva del contratto.
Si fa riferimento, in prima battuta e a mero titolo di esempio, a quelle professionalità che, a ragione dell’elevata competenza professionale e dell’altrettanto elevata autonomia nell’organizzazione del lavoro e dei compiti affidati, influiscono sull’andamento complessivo dell’impresa, pur non esercitando un pieno potere decisionale ma contribuendo in modo significativamente apprezzabile alla realizzazione degli obiettivi dell’impresa: se i modelli organizzativi sembrano evolversi sempre più verso il decentramento, il ruolo di queste figure sembra acquisire, correlativamente, sempre più un peso strategico.
Si tratta di un tema estremamente complesso, che dovrà essere attentamente valutato, anche con il pieno coinvolgimento delle imprese, a ragione delle molteplici implicazioni che comporta, ma che Confindustria ha voluto porre all’attenzione di Federmanager per avviare, quanto meno, una riflessione su un punto che può assumere rilevanza centrale se valutato in un ottica di medio/lungo periodo.
Al termine del confronto, le delegazioni hanno concordato di incontrarsi nuovamente il 26 febbraio alle 15.00 per un analisi degli andamenti degli enti bilaterali istituiti dal contratto (Fasi, Previndai, Fondirigenti, 4manager).
Il terzo incontro si terrà in data 6 marzo 2019, sempre in Confindustria, e sarà preceduto dall’incontro della nostra delegazione negoziale che sarà quindi convocata alle ore 11.00.