Secondo lo European Patent Office (EPO), il c.d. brevetto europeo con effetto unitario sarà operativo nella seconda parte del 2022. Esso, attraverso il pagamento di una unica tassa all’EPO, consentirà di ottenere contemporaneamente la protezione brevettuale nei 25 paesi UE aderenti all’iniziativa: Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Malta, Cipro, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Portogallo, Austria, Romania, Bulgaria, Ungheria, Irlanda.
Il brevetto unitario si affiancherà alla tutela brevettuale oggi esistente a livello nazionale ed europeo e troverà applicazione solo dopo l’entrata in vigore dell’Accordo internazionale sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB).
Anche se i predetti 25 Stati membri UE partecipano attualmente al regime del brevetto unitario, inizialmente i brevetti unitari concessi dall’EPO non copriranno il territorio di tutti i 25 Paesi, perché alcuni di essi non hanno ancora ratificato l’Accordo TUB. Di conseguenza, ci saranno nel tempo diverse generazioni di brevetti unitari con una diversa copertura territoriale (collegata al numero delle ratifiche dell’Accordo TUB), che resterà invariabile per tutta la durata del brevetto (massimo 20 anni). Al momento del suo lancio entro l’anno, il brevetto unitario coprirà pertanto solo 17 Paesi UE, tra cui l’Italia (per visualizzare la mappa dei paesi UE coinvolti, visitare il sito EPO: https://www.epo.org/law-practice/unitary/unitary-patent.html).
Si trasmettono in allegato una guida dettagliata al nuovo sistema brevettuale (unitary patent guide) e una scheda di sintesi dello stesso (unitary patent package).