Le aree di specializzazione sono così dettagliate:
Tecnologie per il patrimonio culturale:
– attività collegate alla produzione di beni e servizi che esprimono un contenuto artistico e culturale, tra cui, accanto ai settori artistici tradizionali, la cinematografia, la televisione, l’editoria e l’industria musicale, i nuovi media;
– attività collegate alla gestione, tutela e promozione del patrimonio storico – artistico – architettonico tangibile e alla conservazione e sicurezza, alla fruizione, valorizzazione e trasformazione del patrimonio culturale.
Design, creatività e Made in Italy:
– ambiti settoriali e merceologici collegati ad una immagine distintiva del prodotto realizzato in Italia, caratterizzati dall’adozione di tecnologie di processo nonché attività di design e creatività, includendo il sistema della moda (tessile e abbigliamento, cuoi e calzature, conciario, occhialeria), il sistema legno – mobile – arredo casa, il settore orafo, l’agroalimentare e la meccanica.
Economia del mare:
– attività collegate all’industria delle estrazioni marine, alla filiera cantieristica, alla ricerca, regolamentazione e tutela ambientale;
– attività collegate ai settori energia blu, acquacoltura, risorse minerali marine, biotecnologia blu, con particolare riguardo alle azioni inerenti la sperimentazione di sistemi di controllo e monitoraggio, nonché di sicurezza della navigazione.
Energia:
– attività collegate a componenti e sistemi innovativi per la produzione e la distribuzione di energie sostenibili e a basso contenuto di CO2, nonché alla produzione, stoccaggio e distribuzione di energia elettrica secondo il concetto di Smart grids.
Soggetti ammissibili agli interventi sono imprese, Università, Enti e organismi di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico in possesso dei requisiti minimi previsti dal bando, purché residente ovvero con stabile organizzazione nel territorio nazionale. All’interno della compagine di partenariato è obbligatoria la presenza di almeno una Università o un Ente pubblico di ricerca
Per ciascun cluster è richiesta la predisposizione di 2 progetti di ricerca industriale, ciascuno con costo minimo di 700.000 euro e massimo di 1,2 mld di euro, e 1 Piano di azione di durata almeno quinquennale.
Il valore massimo del contributo è pari a 350.000 euro per progetto.
E’ possibile presentare le domande tramite i servizi dello sportello SIRIO (http://roma.cilea.it/Sirio), a partire dalle ore 12.00 del 6 settembre fino alle ore 12.00 del 20 ottobre 2016.
I 4 nuovi cluster vanno ad aggiungersi agli 8 già attivi nei settori Aerospazio, Agrifood, Chimica verde, Fabbrica intelligente, Mezzi e sistemi per la mobilità di superficie terrestre e marina, Scienze della Vita, Tecnologie per gli ambienti di vita, Tecnologie per le Smart Communities. Tutti e 12 entro la fine dell’anno potranno partecipare al bando che stanzierà oltre 300 milioni di euro destinati alla ricerca industriale e alla cooperazione pubblico-privato.
In allegato il testo di bando.
Per informazioni: irene.rosadini@confindustriafirenze.it