Il report Delivering the Eu Green deal. Progress towards target (in allegato) fornisce un’analisi dettagliata dei progressi compiuti dal dicembre 2019 a luglio 2024 verso i 154 obiettivi fissati dal Green Deal europeo, suddivisi in sette ambiti principali. I risultati che ne derivano però sono contrastanti: solo il 21% degli obiettivi è vicino al completamento, mentre il 41% necessita di un’accelerazione e il 15% degli obiettivi invece mostra progressi nulli o in regressione. Nonostante ciò, oltre il 60% degli obiettivi ha registrato progressi concreti, anche se la strada verso la sostenibilità rimane complessa e piena di sfide.
Iniziative a seguito del Green Deal
Nuovi obiettivi del Green Deal Europeo stanno emergendo in un momento cruciale, dato che il 26 febbraio 2025 sarà presentato il Clean Industrial Deal, il nuovo patto che Ursula von der Leyen presenterà ad Anversa e che mira a rafforzare la competitività dell’industria europea, offrendo nuove soluzioni per accelerare la transizione ecologica senza compromettere la capacità produttiva europea, ma anzi, promuovendo e migliorando la sua competitività.
Il Clean Industrial Deal sarà accompagnato dalla presentazione del primo di tre Simplification Omnibus Packages, che aiuteranno a migliorare le normative esistenti e a semplificare alcune delle direttive introdotte dal Green Deal, come la CSRD. Questi cambiamenti mirano a rendere più facili da attuare gli obiettivi del Green Deal europeo, senza ostacolare la crescita e l’efficienza delle imprese.
La semplificazione è diventata una delle richieste principali delle aziende, che chiedono un quadro normativo più chiaro e meno burocratico per facilitare la transizione ecologica. Se l’obiettivo della decarbonizzazione è raggiungibile, dovrà essere ottenuto in modo più snello, supportando al contempo l’efficienza e la competitività delle imprese.
Le linee guida del Clean Industrial Deal sono ancora poco definite, ma si sa che si concentreranno su sei “pilastri tematici”: dai prezzi dell’energia alla forza lavoro, passando per il riciclo e il commercio. Come dichiarato dalla presidente della Commissione Europea, la strategia resterà incentrata sulla diversificazione delle fonti energetiche e sull’impulso agli investimenti nelle energie rinnovabili. L’obiettivo rimane quello di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030, con l’ambizione ancora più grande di arrivare alla riduzione del 90% entro il 2040.
Competitiveness Fund e il Circular Economy Act
Oltre agli impegni sul piano ambientale, la Commissione Europea ha annunciato il Competitiveness Fund, pensato per fornire risorse finanziarie ai settori strategici che contribuiranno alla transizione, come l’energia rinnovabile, l’idrogeno verde, l’acciaio verde e le tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio. L’idea è di stimolare l’innovazione tecnologica in questi ambiti cruciali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
Contestualmente, l’Unione Europea lancerà il Circular Economy Act, che affronta la crescente scarsità di risorse e mira a ridurre gli sprechi. La gestione dei materiali e il miglioramento dell’efficienza nella loro utilizzazione rappresentano un passo fondamentale per garantire una crescita sostenibile e circolare.