Ammortizzatori sociali “in deroga” settore moda

Ott 31, 2024

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Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale, il Decreto-legge 28 ottobre 2024, n. 160, con disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Tra le misure contenute nel Decreto si evidenziano gli  interventi urgenti per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del settore moda.

In attesa della pubblicazione della circolare Inps illustriamo di seguito gli elementi principali.

Destinatari

Possono accedere agli ammortizzatori in deroga le aziende che usufruiscono delle prestazioni erogate dal  Fondo  di  Solidarietà  Bilaterale alternativo  per  l’Artigianato (FSBA).

La misura è rivolta ai lavoratori dipendenti da datori di lavoro, anche artigiani, con forza occupazionale media  fino  a  15  addetti  nel  semestre  precedente, operanti  nei  settori  tessile,  dell’abbigliamento  e  calzaturiero (TAC), nonche’ conciario.

Durata dell’ammortizzatore

L’ammortizzatore copre un periodo massimo corrispondente al periodo che decorre dal 30 novembre fino al 31 dicembre 2024.

Modalità di trasmissione della domanda

Ai fini del riconoscimento dell’integrazione al reddito, il datore di lavoro trasmette all’INPS, esclusivamente in via telematica, la domanda di accesso  al  trattamento  con  l’elenco nominativo dei lavoratori interessati, l’indicazione dei  periodi  di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa e la  dichiarazione di non poter accedere ad altri trattamenti di integrazione salariale gia’ previsti a normativa vigente. 

Pagamento dell’integrazione salariale

L’integrazione salariale è erogata direttamente dal datore di lavoro ai dipendenti  alla  fine  di  ogni periodo di paga. Il  relativo  importo  è  rimborsato  dall’INPS  al datore di lavoro o da quest’ultimo conguagliato.

Il datore  di  lavoro,  in  presenza  di serie e documentate difficoltà finanziarie, può richiedere all’INPS il pagamento diretto  della  prestazione.  

Limite di spesa

Il governo ha stabilito un limite di spesa di 64,6 milioni di euro per l’anno  2024. L’Inps procederà all’autorizzazione delle domande nel  rispetto  del  predetto limite di spesa.

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