Il 19 settembre Confindustria Toscana Centro e Costa ha organizzato l’evento “Filiere Sostenibili e Nuova Direttiva CSDDD: Sfide e Opportunità”, un’importante occasione di confronto sulle tematiche della sostenibilità nelle imprese italiane, con un focus particolare sulle filiere produttive.
L’evento è nato nell’ambito del Tavolo Sostenibilità di Confindustria Toscana Centro e Costa, che vede la partecipazione di best practices di innovazione sostenibile presenti sul territorio. Negli ultimi quattro anni il gruppo di lavoro ha compiuto un percorso significativo, con l’obiettivo di stimolare la riflessione ed il confronto su progetti già in essere, ma anche su criticità e ostacoli di chi si approccia per la prima volta al mondo della sostenibilità. Sin dal primo incontro sono stati definiti progetti condivisi che hanno alimentato lo scambio tra imprenditori e con esperti di sostenibilità. Sono stati inoltre avviati progetti di orientamento nelle scuole, offrendo ai ragazzi e alle ragazze la possibilità di conoscere da vicino le nostre realtà aziendali.
In risposta alla crescente sensibilità delle aziende partecipanti al Tavolo verso il tema della sostenibilità lungo l’intera catena del valore, è nata l’idea di un evento dedicato alla nuova normativa CSDDD e più in generale alla sostenibilità delle filiere.
L’incontro ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore e rappresentanti aziendali che da alcuni anni collaborano all’interno del gruppo tecnico di Confindustria Toscana Centro e Costa. I lavori sono stati aperti da Azzurra Morelli, imprenditrice del settore moda e Vicepresidente di Confindustria Toscana Centro e Costa con delega alla sostenibilità, che ha evidenziato come, oltre a rispondere a requisiti normativi, un approccio sostenibile rappresenta un’opportunità di crescita e innovazione per le imprese.
Finanza sostenibile e la normativa CSDDD
Spunti e riflessioni tecniche importanti sono stati offerti dagli interventi di
Francesca Brunori, Direttore Area Credito e Finanza di Confindustria, ha affrontato il tema della finanza sostenibile. In particolare, ha sottolineato la necessità di un approccio graduale alla transizione ambientale, per evitare i rischi di una decarbonizzazione mal gestita. Ci sono oneri importanti per la transizione verde delle piccole e medie imprese e il ruolo della finanza sostenibile è cruciale. Per questo ha sottolineato l’importanza di una previsione di incentivi per le PMI che si apprestano a intraprendere il percorso verso la sostenibilità per essere pronte alle future richieste da parte del mondo bancario/finanziario, ponendo l’accento sulla trasparenza nella disclosure delle informazioni come strumento chiave per combattere il rischio di greenwashing.
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Franco Amelio, CEO di Deloitte Climate & Sustainability, ha poi delineato gli otto passaggi fondamentali per l’implementazione della direttiva CS3D, evidenziando le potenziali implicazioni per le filiere produttive. Il suo intervento ha fornito una visione pratica su come le aziende possano adeguarsi alla nuova normativa, dall’analisi della dovuta diligenza all’engagement degli stakeholder.
Il Borro
Un momento di grande interesse è stato la presentazione del progetto innovativo “Il BORRO Green Energy & Welfare Aziendale”, nato nell’ambito del Tavolo Sostenibilità di Confindustria Toscana Centro e Costa.
Il progetto coniuga sostenibilità energetica e welfare aziendale e sarà realizzato presso Il Borro, azienda di proprietà della famiglia Ferragamo, da sempre attenta ai temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Attraverso soluzioni innovative, ideate grazie alla collaborazione con Tera Società Benefit, i lavoratori de Il Borro potranno ricevere in quota welfare aziendale il surplus di energia rinnovabile generata dagli impianti fotovoltaici dell’azienda, stipulando contratti di fornitura energetica a condizioni vantaggiose. Un’iniziativa che conferma come la sostenibilità possa generare valore non solo per l’ambiente, ma anche per le persone.
Tavola rotonda
La giornata si è conclusa con una tavola rotonda, durante la quale diversi imprenditori e manager hanno condiviso le loro esperienze e best practice. Tra i relatori, Martina Conti, Responsabile della Sostenibilità Ambientale e degli Aspetti ESG per Baker Hughes, ha raccontato l’impegno della sua azienda nella riduzione delle emissioni e nell’adozione di una strategia chiara di reporting e collaborazione con i fornitori. Federico Dini del gruppo Menarini ha spiegato come paesi come Germania e Norvegia si siano preparati in anticipo alle normative sulla sostenibilità, ottenendo così un vantaggio competitivo. Ha citato diverse leggi che influenzano le loro operazioni, come il CTSCA negli USA, il MSA nel Regno Unito, l’AUMSA in Australia e la legge tedesca LKSG, particolarmente rilevante poiché uno dei loro maggiori stabilimenti si trova in Germania e deve già rispettare stringenti requisiti di sostenibilità su tutta la filiera dovendo monitorare sia fornitori diretti che indiretti.
Gianfranco Betti, Direttore Qualità e Ricerca e Sviluppo di Centrale del Latte d’Italia, ha descritto il loro progetto di sostenibilità iniziato nel 2011, che coinvolge lo studio del Mugello dal punto di vista socioeconomico e ambientale, e l’elaborazione nel 2017 di un disciplinare di produzione della filiera del latte toscano, basato sul benessere animale e sui diritti dei lavoratori.
Azzurra Morelli, CEO di Pellemoda, ha sottolineato gli sforzi volontari intrapresi in un settore, quello della moda, particolarmente sensibile a questo tema. Ha inoltre evidenziato che, nonostante non vi fosse un obbligo normativo, l’azienda si è impegnata proattivamente, ottenendo nel 2013 una certificazione per l’etica sociale e ha avviato un percorso di certificazione ambientale con l’organizzazione ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals), eliminando sostanze chimiche nocive dalla filiera. L’azienda, con 205 dipendenti, di cui 154 donne, è diventata Società Benefit nel 2023 e ha completato il B Impact Assessment con un punteggio superiore alla media italiana.
L’evento ha sottolineato come la sostenibilità rappresenti non solo un obbligo normativo, ma è anche un’opportunità strategica per migliorare la competitività delle imprese.