La Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ha risposto ad un quesito sul possibile utilizzo della realtà virtuale come metodo di apprendimento e di verifica finale dei percorsi formativi e di aggiornamento per i lavoratori.
Quesito
L’Università degli Studi di Siena ha avanzato istanza di interpello per chiedere la possibilità di utilizzare la realtà virtuale come metodo di apprendimento e dell’efficacia dei percorsi formativi e di aggiornamento obbligatori in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro ex art. 37 del decreto legislativo del 9 aprile 2008 n. 81.
Normativa di riferimento
La Commissione, nell’interpello 3/2024 (in allegato), ricorda che la normativa rinvia agli accordi tra lo Stato e le Regioni. In questo ambito, evidenzia la Commissione, occorre fare riferimento alla disciplina sulla “Metodologia di insegnamento e apprendimento” contenuta nell’Accordo 21 dicembre 2011 (Allegato III, punto 3), della quale la Commissione evidenzia alcuni elementi:
- metodologie di apprendimento interattive
- riferimento a simulazioni e situazioni di contesto su problematiche specifiche
- simulazioni in contesto lavorativo e prove pratiche
- metodologie di apprendimento innovative, con ricorso a linguaggi multimediali, che garantiscono l’impiego di strumenti informatici
Risposta
Su questa base, la Commissione conclude semplicemente che, “nelle more dell’adozione del nuovo Accordo ai sensi dell’articolo 37, comma 2, del decreto legislativo n. 81 del 2008, le modalità di erogazione della formazione e le metodologie di insegnamento/apprendimento debbano essere ricondotte nell’ambito degli Accordi richiamati in premessa, attualmente vigenti in materia; in particolare, si rinvia a quanto previsto dal citato Accordo del 21 dicembre 2011, Allegato A, punto 3”.
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