Sicurezza negli ambienti confinati: la Regione Toscana lancia il progetto per soccorsi più tempestivi

Giu 10, 2024

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La Regione Toscana ha firmato con i Vigili del Fuoco e il Coordinamento delle maxi-emergenze un progetto per soccorsi più tempestivi per la prevenzione degli infortuni negli ambienti confinati.

Introduzione

La Regione Toscana ha organizzato il 9 maggio 2024 un evento dal titolo “Sinergie istituzionali per ambienti confinati più sicuri: al via il progetto regionale”, dove è stato illustrato il protocollo per la prevenzione degli infortuni negli ambienti confinati o sospetti di inquinamento, frutto della collaborazione con la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco e il Coordinamento delle maxi-emergenze della Toscana.

Il protocollo ha la finalità di mettere a disposizione dei datori di lavoro un sistema informatizzato con cui trasmettere ai vigili del fuoco e agli operatori del soccorso sanitario le caratteristiche del luogo e le attività svolte per un più tempestivo ed efficace intervento.

Area di intervento

Gli ambienti confinati o sospetti di inquinamento sono quegli spazi come: serbatoi, silos, recipienti adibiti a reattori, fosse biologiche o reti fognarie, circoscritti e con limitate aperture di accesso e una ventilazione naturale assente o sfavorevole, dove in caso di infortunio è difficoltoso il tempestivo soccorso.

Il protocollo

Il protocollo vuole essere un’opportunità offerta ai datori di lavoro attraverso l’attivazione di un sistema informatizzato nella sezione speciale del Sispc, il sistema informativo della prevenzione, con cui trasmettere prima ai vigili del fuoco e agli operatori del soccorso sanitario le caratteristiche del luogo e le attività svolte per un più tempestivo ed efficace intervento.

Le comunicazioni sono due: la prima riguarda la descrizione degli ambienti, la seconda va inoltrata prima di eseguire attività di manutenzione o di altro tipo, non ripetitive nel tempo e che potrebbero creare un potenziale rischio di incidente. In questi casi conoscere il luogo e i possibili inquinanti capaci di svilupparsi negli ambienti permetterà ai soccorritori di intervenire in maniera più mirata e sicura.

Il protocollo era stato sottoscritto in via sperimentale nel 2019 per il solo territorio di Pistoia, oggi si è deciso di estenderlo a tutta la regione e diventerà pienamente operativo nel corso del 2024.  La Regione Toscana da questo punto di vista fa da apripista e il progetto è osservato con attenzione dalla Direzione Nazionale dei Vigili del Fuoco per eventualmente promuoverlo anche nel resto d’Italia.

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