La gestione del rischio incendio in azienda

Apr 22, 2024

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Cos’è la gestione del rischio incendio in azienda

Dopo l’emanazione del “Codice di Prevenzione Incendi”, la valutazione e la gestione del rischio incendio introduce un modello diverso per la progettazione della sicurezza antincendio e richiede l’adozione di una strategia composta da misure di prevenzione, di protezione e gestionali.

L’iter dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi di cui al D.P.R. 151/2011 rappresenta solo il primo tassello per la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio, ma occorre nel tempo mantenere un adeguato livello di sicurezza che si può ottenere adottando un sistema di gestione della sicurezza antincendio.

Le procedure di prevenzione incendi dopo il DPR 151/2011

Il DPR 151/2011, entrato in vigore il 7 ottobre 2011, opera una semplificazione delle procedure di prevenzione incendi, tiene conto dell’introduzione della SCIA e di quanto previsto dal regolamento per la semplificazione ed il riordino della disciplina del SUAP.

Con l’Allegato I al Decreto, sono state individuate tre categorie di imprese (A, B e C) ed è stato individuato un nuovo elenco di 80 attività considerate a maggior rischio in caso di incendio che sono sottoposte a controllo da parte dei VV.F. Sono escluse dall’ambito del Decreto, le attività industriali a rischio di incidente rilevante, in quanto soggette alla presentazione del rapporto di sicurezza.

I procedimenti amministrativi del Decreto sono: valutazione dei progetti, SCIA, attestazione di rinnovo, richiesta di deroga, nulla osta di fattibilità, verifica in corso d’opera.

Con il Codice di prevenzione incendi, introdotto con il D.M. 3 agosto 2015, abbiamo un testo organico ed unificato di disposizioni di prevenzione incendi in grado di essere applicato in maniera uniforme nella progettazione delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi. L’obiettivo del decreto è definire una metodologia per la progettazione della sicurezza antincendio al fine di tutelare la sicurezza della vita umana, garantire l’incolumità delle persone e proteggere i beni e l’ambiente.

Il Codice definisce, pertanto, una metodologia per la progettazione della sicurezza antincendio basata sulla valutazione del rischio d’incendio, sull’attribuzione dei profili di rischio, sull’individuazione dei livelli di prestazione per tutte le misure antincendio di prevenzione, di protezione e gestionali e sull’elaborazione delle soluzioni progettuali, sempre suddivise in conformi, alternative e in deroga.

Il Sistema di Gestione della Sicurezza Antincendio (SGSA)

Il Codice di prevenzione incendi (D.M. 3 agosto 2015) contiene un approfondimento sulle misure antincendio di gestione della sicurezza antincendio (GSA) ed operatività antincendio (vedi capitoli S5 ed S9). Le indicazioni di SGSA sono state riconfermate anche nel D.M. 2 settembre 2021 “Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio, ai sensi dell’articolo 46, comma 3,  lettera a), punto 4 e lettera b) del decreto legislativo 9  aprile  2008,  n.81”.

La normativa dispone, quindi, l’obbligo di dotarsi di un Sistema di Gestione della Sicurezza antincendio (SGSA) nei luoghi di lavoro, e quindi adottare una organizzazione che preveda ruoli, compiti, responsabilità e procedure per l’intera vita dell’attività.

Le misure di prevenzione degli incendi devono essere individuate nella prima fase della valutazione del rischio. Per ciascun elemento identificato come pericoloso ai fini antincendio, è necessario valutare se esso possa essere eliminato, ridotto, sostituito, separato o protetto da altre parti dell’attività. Le misure di prevenzione degli incendi identificate nella fase di valutazione del rischio sono vincolanti per l’esercizio dell’attività.

La corretta progettazione della gestione della sicurezza implica uno scambio di informazioni tra progettista e responsabile dell’attività. Il processo progettuale deve essere esplicitato nella relazione tecnica. Tutte le informazioni indispensabili al responsabile dell’attività per la gestione della sicurezza antincendio durante il normale esercizio ed in emergenza devono essere elencate in apposita sezione della relazione tecnica.

Dopo la fase progettuale, deve seguire la corretta gestione della sicurezza antincendio in esercizio che contribuisce all’efficacia delle altre misure antincendio adottate (controllo, gestione emergenza, esercitazioni, ec.).

Il responsabile dell’attività deve predisporre un registro dei controlli periodici dove siano annotati:

  1. i controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione su sistemi, dispositivi, attrezzature e le altre misure antincendio adottate;
  2. le attività di informazione, formazione ed addestramento, ai sensi della normativa vigente per le attività lavorative;
  3. le prove di evacuazione.

Tale registro deve essere mantenuto costantemente aggiornato e disponibile per gli organi di controllo.

Ove previsto dalla soluzione progettuale individuata, il responsabile dell’attività deve curare la predisposizione di un piano finalizzato al mantenimento delle condizioni di sicurezza, al rispetto dei divieti, delle limitazioni e delle condizioni di esercizio: controllo e manutenzione di impianti ed attrezzature antincendio; preparazione all’emergenza; gestione della sicurezza in emergenza, etc.

Un sentito ringraziamento ai relatori che hanno reso possibile questo webinar: Ing. Giuseppe Mazzotta del Comando dei Vigili del Fuoco di Livorno e Geom. Gianni Arabini esperto antincendio e segretario collegio geometri di Firenze.

La prevenzione incendi e il SGSA risultano un complesso sistema che deve consentire al responsabile dell’attività il mantenimento nel tempo della efficienza delle dotazioni antincendio inserite nella progettazione antincendio e assicurare la formazione, l’informazione e l’addestramento degli addetti antincendio. Da non sottovalutare poi la scelta dei fornitori e manutentori che dovranno essere qualificati ai sensi del D.M. 1° settembre 2021.

Contatti

Per ulteriori informazioni rivolgersi a:

Per Firenze Giacomo Borselli, tel.055 2707236, g.borselli@confindustriatoscanacentroecosta.it

Per Livorno Lucia Ginocchi, tel. 0586 263023, l.ginocchi@confindustriatoscanacentroecosta.it

Per Massa Carrara Lorenzo Melani tel.0585 846326, l.melani@confindustriatoscanacentroecosta.it

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