La Regione Toscana, prima con Ordinanza n.4/2023 e poi con Ordinanza n.87/2023, ha fornito prime indicazioni in materia di rifiuti urbani domestici e disposizioni in merito allo smaltimento dei rifiuti delle attività produttive. Oggi con Ordinanza n.93/2023 disponiamo di un quadro più certo e favorevole alle imprese (anche se non definitivo) per lo smaltimento dei rifiuti speciali alluvionati.
Introduzione
A seguito dell’evento alluvionale della tempesta Ciaràn, la Regione Toscana con Ordinanza n.4 del 3 novembre 2023 “Disposizioni per la gestione dei rifiuti urbani raccolti nei territori colpiti dai fenomeni alluvionali”, e con Ordinanza n.87 del 6 novembre 2023 “Disposizioni in merito allo smaltimento dei rifiuti”, ha fornito prime indicazioni in materia di rifiuti urbani domestici e disposizioni in merito allo smaltimento dei rifiuti delle attività produttive.
Le Ordinanze non hanno soddisfatto le aspettative di Confindustria Firenze e delle altre associazioni datoriali, tanto è che ci siamo attivati con l’Assessorato all’Ambiente della Regione Toscana per richiedere dei correttivi. Dopo un serrato confronto, con l’Ordinanza n,93 del 10 novembre 2023, oggi disponiamo di una serie di condizioni particolarmente favorevoli alle attività produttive per lo smaltimento non solo dei rifiuti urbani, ma anche per lo smaltimento dei rifiuti speciali alluvionati.
L’Ordinanza n.93/2023
L’ordinanza disciplina in modo articolato la gestione dei rifiuti, dei sedimenti e dei fanghi palabili alluvionati, definendo il perimetro degli stessi e, soprattutto, costituendo un sistema organizzativo specifico, affidato dalla gestione commissariale ai gestori pubblici territorialmente competenti.
In sostanza, per quello che riguarda la gestione e lo smaltimento dei rifiuti alluvionati (compresi quelli speciali), questo sarà a carico della gestione commissariale, anche a livello di costi, che utilizzerà a questo scopo il gestore dei rifiuti urbani del territorio (Alia S.p.A.). Naturalmente, non viene esclusa la possibilità per le aziende, ad esempio con lo scopo di accelerare i tempi, di continuare a gestire i rifiuti alluvionati speciali secondo le modalità ordinarie.
L’ordinanza disciplina anche le relative modalità organizzative. La caratterizzazione del rifiuto speciale alluvionato resterà comunque in capo al produttore.
L’ordinanza resterà operativa per tre mesi e si prevede il superamento delle due precedenti ordinanze (n.4 e n.87); in realtà l’Ordinanza n.4 del 3 novembre viene disapplicata. Infatti, la presente ordinanza in qualche caso fa riferimento, soprattutto a fini definitori, a quella del 3 novembre.
Con successivo comunicato entreremo nella descrizione della Ordinanza n.93/2023 (in allegato) in quanto attendiamo le modalità operative per consentire alle aziende di prenotare il servizio di ritiro rifiuti.