Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha risposto a un interpello presentato dalla Regione Lazio in materia di riutilizzo in situ delle acque reflue.
La Regione Lazio, a seguito di numerose istanze recanti i «progetti che contemplano il riutilizzo in situ di acque reflue depurate (in genere le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali su cui insistono stoccaggi di rifiuti o lavorazioni di materiali che possono rilasciare sostanze inquinanti) per finalità inerenti il ciclo produttivo o la gestione dell’insediamento (in genere per mitigazione polveri, lavaggio ruote dei veicoli antincendio, innaffiamento barriera arborea, acque di processo)», ha posto al Ministero due quesiti.
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