Premessa
Con l’accordo di rinnovo del CCNL del 5 febbraio 2021, sono state fissate le regole di determinazione dei minimi contrattuali, sulla base cioè di un sistema di verifica annuale a consuntivo (quindi a posteriori) dell’inflazione misurata con l’indice IPCA (Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione europea) al netto degli energetici importati.
Con la circolare prot. n. 15 del 9 giugno 2022, Federmeccanica, in riferimento ai minimi tabellari decorrenti dal 1° giugno 2022, basandosi sul Comunicato ISTAT del 7 giugno 2022 nel quale erano state indicate le previsioni per gli anni 2022-2025 dell’indice IPCA al netto degli energetici importati, aveva precisato che: “ a decorrere dal mese di giugno 2023 si procederà alla verifica del dato consolidato dell’anno precedente e qualora l’importo dell’indice IPCA risultasse superiore agli importi degli incrementi retributivi complessivi di riferimento, si procederà al relativo adeguamento.”
Indicazioni di Federmeccanica
Federmeccanica ha chiarito che occorre attendere la fine di maggio/inizio giugno 2023 per conoscere il dato ufficiale dell’IPCA al netto degli energetici importati relativi all’anno 2022. In considerazione della previsione fatta dall’Istat e del tendenziale andamento dell’inflazione, si ritiene probabile che l’indice IPCA al netto degli energetici importati risulterà superiore all’1,4%, pari cioè ad un incremento di 27,00 euro (prendendo come esempio un livello C3 ex livello 5°), confermando così l’aumento già programmato a decorrere dal 1° giugno 2023.