TRASPORTO MERCI ovunque consentito senza limitazioni, se non diversamente disposto da uno specifico Paese.
TRANSITO ovunque consentito (per quello aeroportuale, senza uscire dall’area dedicata; per quello in auto, limitando al massimo le soste e rispettando le regole anticontagio), se non diversamente disposto da uno specifico Paese. Segnalateci eventuali criticità riscontrate.
Per le TRASFERTE DI LAVORO, si consiglia di:
- verificare tempestivamente piano voli/orari, condizioni di rimborso con le varie compagnie aeree, viste le repentine variazioni, ed eventuali richieste (sempre più compagnie di trasporto richiedono esito negativo al test RT-PCR);
- anche ove non obbligatorio, stipulare, prima della partenza, una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche per Covid-19 e l’eventuale rimpatrio in aereo (o trasferimento in altro Paese) – in aggiunta a quanto già previsto dall’art.18, D.Lgs. 151/2015, ossia l’assicurazione per i casi di morte o invalidità permanente per ogni viaggio di andata nel luogo di destinazione e di rientro dal luogo stesso;
- avere sempre con sè, anche ove non richiesta, documentazione comprovante la necessità lavorativa alla base dello spostamento (ad es. lettera di invito del cliente/fornitore straniero);
- ove richiesto esito negativo di test per l’ingresso in Paese estero, produrlo in lingua inglese e rilasciato da laboratorio accreditato in Italia (salvo differenti specifiche);
- verificare le normative anticontagio (dpi, distanziamento, coprifuoco, …) del Paese di destinazione;
- registrare la trasferta sul portale del Ministero degli Esteri, DOVE SIAMO NEL MONDO;
- verificare le eventuali normative del Paese di destinazione per distacco temporaneo e trasferte dei lavoratori.
ITALIA: in tema di spostamenti da/per l’estero, secondo la normativa italiana, fino al 5 marzo 2021 è in vigore il DPCM 14/01/2021 con i seguenti elenchi di Paesi e le disposizioni relative a ingresso/rientro in Italia:
Elenco A – Stato della Città del Vaticano, Rep. di San Marino:
nessuna limitazione agli spostamenti da/per i Paesi A, non è richiesta autocertificazione all’ingresso in Italia.
Elenco B – Al momento nessuno Stato è in questo elenco – Stati e territori europei a basso rischio epidemiologico verranno eventualmente individuati, tra quelli di cui all’elenco C, con apposita Ordinanza del Min. Salute e per ingressi/rientri in Italia da Paesi B vigerà:
- obbligo di compilazione della dichiarazione per l’ingresso in Italia (con allegato da firmare per presa visione);
Elenco C – Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo, che rientrano invece in elenco E) Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo, che rientrano in Elenco E), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco:
- obbligo di compilazione della dichiarazione per l’ingresso in Italia (con allegato da firmare per presa visione);
- obbligo di presentazione di esito negativo di test molecolare o antigenico effettuato a mezzo di tampone nelle 48h precedenti l’arrivo in Italia (in mancanza, isolamento fiduciario di 14gg) – per le eccezioni, v. quanto sotto riportato;
- obbligo di segnalazione ingresso all’ASL competente (per la Regione Toscana, con modulo online) anche se asintomatici.
Si ricorda che per giustificare spostamenti interni in Italia durante il coprifuoco notturno e nelle aree ove vigono limitazioni, è utilizzabile un unico modello di autodichiarazione valido in tutto il territorio nazionale, che potrà essere esibito durante i controlli di polizia (il modulo è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilato al momento del controllo).
Elenco D – Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia:
- obbligo di compilazione della dichiarazione per l’ingresso in Italia (con allegato da firmare per presa visione);
- obbligo di raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione) e, in caso arrivo in Italia per via aerea ed utilizzo di ulteriore volo per raggiungere la destinazione finale, riportare nell’autodichiarazione il codice identificativo del titolo di viaggio;
- obbligo di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria di 14gg – per le eccezioni, v. quanto sotto riportato;
- obbligo di segnalazione ingresso all’ASL competente (per la Regione Toscana, con modulo online) anche se asintomatici;
Si ricorda che per giustificare spostamenti interni in Italia durante il coprifuoco notturno e nelle aree ove vigono limitazioni, è utilizzabile un unico modello di autodichiarazione valido in tutto il territorio nazionale, che potrà essere esibito durante i controlli di polizia (il modulo è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilato al momento del controllo).
Elenco E – Tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco:
- possibilità di spostamenti da/verso Paesi E solo in presenza di precise motivazioni (lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; non sono quindi consentiti spostamenti per turismo);
- obbligo di compilazione della dichiarazione per l’ingresso in Italia (con allegato da firmare per presa visione);
- obbligo di raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione) e, in caso arrivo in Italia per via aerea ed utilizzo di ulteriore volo per raggiungere la destinazione finale, riportare nell’autodichiarazione il codice identificativo del titolo di viaggio – per le eccezioni, v. quanto sotto riportato;
- obbligo di isolamento fiduciario di 14gg e sorveglianza sanitaria per 14gg – per le eccezioni, v. quanto sotto riportato;
- obbligo di segnalazione ingresso all’ASL competente (per la Regione Toscana, con modulo online) anche se asintomatici;
Si ricorda che per giustificare spostamenti interni in Italia durante il coprifuoco notturno e nelle aree ove vigono limitazioni, è utilizzabile un unico modello di autodichiarazione valido in tutto il territorio nazionale, che potrà essere esibito durante i controlli di polizia (il modulo è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilato al momento del controllo).
-
- Il REGNO UNITO di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (inclusi Is. del Canale, Is. di Man, Gibilterra, basi britanniche a Cipro, territori situati al di fuori del continente europeo per i quali UK ha la responsabilità delle relazioni internazionali) rientra in Elenco E – Ord. Min. Salute 09/01/2021 prorogata con DPCM 14/01/2021 – ma con specifiche misure:
- chi ha soggiornato/transitato in UK nei 14gg precedenti al tentativo di ingresso in Italia può entrare/rientrare in Italia solo se ha residenza anagrafica in Italia da prima del 23/12/2020 o se è in stato di assoluta necessità (entrambe le condizioni sono da autocertificare, l’autocertificazione è soggetta a controllo da parte delle autorità competenti);
- chi rientra in una delle due categorie precedenti, può entrare/rientrare in Italia, a condizione di:
- Il REGNO UNITO di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (inclusi Is. del Canale, Is. di Man, Gibilterra, basi britanniche a Cipro, territori situati al di fuori del continente europeo per i quali UK ha la responsabilità delle relazioni internazionali) rientra in Elenco E – Ord. Min. Salute 09/01/2021 prorogata con DPCM 14/01/2021 – ma con specifiche misure:
a) presentare al vettore, all’imbarco, e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli, esito negativo di test molecolare o antigenico, effettuato con tampone nelle 72h antecedenti all’ingresso in Italia;
b) effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico, per mezzo di tampone, all’arrivo in aeroporto/porto/luogo di confine, ove possibile, o entro 48h dall’ingresso in Italia presso l’ASL di riferimento. In caso di ingresso nel territorio nazionale mediante volo proveniente da UK, il secondo test è effettuato al momento dell’arrivo in aeroporto;
c) indipendentemente dal risultato del test, sottoporsi a isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 14gg previa comunicazione del proprio ingresso all’ASL competente (per la Regione Toscana, con modulo online) anche se asintomatici.
-
- Il Brasile rientra in Elenco E ma con specifiche misure – Ord. Min. Salute 16/01/2021 prorogata fino almeno al 15/02/2021:
- sospeso il traffico aereo dal Brasile;
- divieto di ingresso in Italia per chiunque proviene dal Brasile (con volo diretto o indiretto) o vi ha soggiornato/transitato nei 14gg precedenti il tentativo di ingresso in Italia. Al momento, non sono previste eccezioni.
- Il Brasile rientra in Elenco E ma con specifiche misure – Ord. Min. Salute 16/01/2021 prorogata fino almeno al 15/02/2021:
Tra le ECCEZIONI all’obbligo di isolamento fiduciario, sorveglianza e obbligo di tampone (a condizione che non insorgano sintomi compatibili con Covid-19 e fermi restando gli obblighi di autodichiarazione):
- ingresso in Italia di chiunque (indipendentemente dalla nazionalità) per un periodo non superiore a 120h per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;
- transito in Italia, con mezzo privato, di chiunque (indipendentemente dalla nazionalità) per un periodo non superiore a 36h, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;
- ingresso in Italia di cittadini/residenti di uno Stato A-B-C-D per comprovati motivi di lavoro, salvo che nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia abbiano soggiornato/transitato in uno o più Paesi C (nel caso in cui permane comunque l’obbligo di test molecolare o antigenico);
- lavoratori transfrontalieri per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;
- spostamenti all’estero di personale di imprese/enti aventi sede legale/secondaria in Italia per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 120h.
- ingressi mediante voli “Covid-tested”, conformemente all’Ord. Min. Salute 23/11/2020 e ss.mm.
L’obbligo di isolamento fiduciario, sorveglianza sanitaria e tampone, inoltre, non si applica:
- a equipaggio dei mezzi di trasporto e personale viaggiante;
- agli ingressi per motivi di lavoro regolati da speciali protocolli di sicurezza, approvati dalla competente autorità sanitaria;
- agli ingressi per ragioni non differibili, inclusa la partecipazione a manifestazioni sportive e fieristiche di livello internazionale, previa specifica autorizzazione del Min. Salute e con obbligo di presentare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell’attestazione di essersi sottoposti, nelle 48h antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo.
In qualunque caso, in caso di insorgenza di sintomi Covid-19, resta fermo l’obbligo per chiunque di segnalare tale situazione con tempestività all’Autorità sanitaria e di sottoporsi, nelle more delle conseguenti determinazioni dell’Autorità sanitaria, ad isolamento.
Sebbene sia possibile, ai sensi della normativa italiana, spostarsi verso alcuni Stati, gli stessi possono prevedere restrizioni agli ingressi (isolamento domiciliare, accertamenti sanitari, etc.). È sempre necessario verificare, prima della partenza, eventuali restrizioni all’ingresso in vigore nel Paese in cui ci si vuole recare, riportate di seguito.
Alla luce di possibili repentini aggiornamenti delle disposizioni in vigore, si raccomanda di consultare previamente la compagnia aerea e, nel caso di voli con scalo, di verificare anche le disposizioni in vigore nei Paesi di transito.
EUROPA
Si ricorda la piattaforma europea Re-Open EU, dove visualizzare, per ciascuno Stato membro, informazioni connesse all’emergenza da Covid-19 utili per chi viaggia.
ALBANIA: per ingresso/rientro dall’Albania in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Albania consentito agli stranieri.
AUSTRIA: per ingresso/rientro dall’Austria in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Austria consentito (senza quarantena nè esito negativo di test) in provenienza da: Australia, Finlandia, Giappone (fino al 09/02/2021), Grecia, Islanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Singapore, Sud Corea e Vaticano (a condizione che non si sia stati in nessun Paese diverso da quelli sopra elencati nei 10gg precedenti l’ingresso in territorio austriaco). In provenienza da tutti gli altri Paesi, inclusi i restanti Paesi UE/SEE e l’Italia, a seguito dell’ingresso in Austria è necessario sottoporsi a isolamento fiduciario di 10gg, che può essere interrotto per lasciare l’Austria o a seguito di esito negativo di test molecolare o antigenico che può essere effettuato non prima del 5° giorno successivo all’ingresso in Austria. Nei casi in cui è prevista la quarantena, dal 10/02/2021 è fatto anche obbligo, in aggiunta, di esibire esito negativo di test all’ingresso in Austria (o comunque non oltre le 24h successive all’ingresso. Tra le esenzioni all’obbligo di quarantena, ingressi per comprovati motivi di lavoro, ma solo con esito negativo di test molecolare o antigenico, effettuato non prima delle 72h precedenti l’ingresso in Austria. Per tutti coloro che entrano in Austria, è obbligatorio effettuare, primo dell’ingresso nel Paese, una registrazione on-line, la cui conferma deve essere presentata su richiesta delle autorità in caso di controlli. Il transito è consentito senza restrizioni, a condizione che avvenga senza soste e con immediata ripartenza.
BELGIO: per ingresso/rientro dal Belgio in Italia, v. Elenco C in alto. Misure restrittive interne e coprifuoco notturno. Fino al al 01/03/2021, è in vigore un divieto di effettuare viaggi “non essenziali” da/verso il Belgio. In caso di viaggi di natura essenziale, sarà necessario compilare apposita autocertificazione (in formato cartaceo o elettronico) barrando l’opzione che corrisponde alla motivazione del viaggio stesso. Tutti gli stranieri in ingresso in Belgio devono inoltre compilare PLF online 48h prima dell’arrivo (tranne nel caso di entrate/uscite per via terrestre di durata inferiore a 48h) e, fino a nuovo avviso, tutti i viaggiatori in arrivo in Belgio (residenti e non) che abbiano soggiornato nelle zone rosse all’interno dell’area UE/Schengen – tra cui tutte le regioni italiane – (mappa Paesi) e nei Paesi extra-UE/Schengen per più di 48h, devono fare quarantena di 7gg con test obbligatorio il 1° e il 7° giorno (i codici per effettuare il test sono trasmessi dalle autorità tramite sms al numero registrato sul PLF). Per i non residenti in arrivo da una zona rossa vige anche l’obbligo di presentare esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h precedenti l’ingresso in Belgio, redatto in francese, neerlandese, tedesco o inglese e certificato da un medico. Sono attese precisazioni in merito al possibile ricorso a test antigenici rapidi. Eccezioni sono previste solo per i transiti nell’area extra-Schengen degli aeroporti, per i trasportatori e per chi sia esentato dal compilare il PLF. Nel caso di viaggi di natura professionale verso il Belgio di durata tra le 48 e le 72h, l’invitante/cliente belga deve riempire preventivamente un modulo on line (Business Travel Abroad – BTA); sulla base del test di autovalutazione annesso al PLF, il viaggiatore potrà così eventualmente essere sollevato dall’obbligo di quarantena.
BIELORUSSIA: per ingresso/rientro dalla Bielorussia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Bielorussia consentito a chi arriva dall’Italia ma con esito negativo di test PCR (rilasciato non più di 72h prima della data di arrivo e redatto in lingua inglese, russa o bielorussa) ed obbligo di isolamento fiduciario di 10gg (lista Paesi a rischio periodicamente aggiornata). Chiuse, in entrata/uscita in/da Bielorussia, le frontiere terrestri con Polonia, Lituania, Lettonia e Ucraina, eccetto che per gli autotrasportatori.
BOSNIA-ERZEGOVINA: per ingresso/rientro dalla Bosnia-Erzegovina in Italia, v. Elenco E in alto. Dichiarato lo stato di disastro a seguito dell’incremento significativo dei contagi. Ingresso in Bosnia-Erzegovina consentito agli stranieri con esito negativo di test RT-PCR non più vecchio di 48h e passaporto in corso di validità (non sono accettati altri documenti di riconoscimento). L’esito negativo di test non è richiesto ai trasportatori, che sono invece tenuti ad esibire il passaporto e non altro documento di identità.
BULGARIA: per ingresso/rientro dalla Bulgaria in Italia, v. Elenco C in alto. Situazione epidemica straordinaria. Ingresso in Bulgaria consentito ai viaggiatori provenienti dai Paesi UE/Schengen, UK e Irlanda del Nord, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay, UAE, Ucraina, Macedonia del Nord, Serbia, Albania, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Moldova, Israele, Kuwait, Bielorussia e Turchia con esito negativo di test PCR effettuato al massimo 72h prima dell’ingresso (l’esito deve contenere: nominativo del viaggiatore come da documento di identità; estremi del laboratorio nel quale il test è stato effettuato – denominazione, indirizzo o altri contatti; data di effettuazione del test con indicato il metodo – PCR – e risultato negativo – Negative). Chi arriva da tutti gli altri Paesi extra-UE/Schengen, oltre all’esito del test negativo, sono richiesti particolari requisiti (residenza in Bulgaria, motivi umanitari, diplomatici stranieri accreditati, motivi di lavoro, lavoratori stagionali).
CIPRO: per ingresso/rientro da Cipro (incluse le basi britanniche nell’isola) in Italia, v. Elenco C in alto. Consentito l’ingresso a Cipro con modalità diverse in base allo Stato di provenienza (liste A,B,C). L’Italia è in Categoria C: ingresso a Cipro per chi proveniente dall’Italia consentito solo ad alcune limitate tipologie di viaggiatori (cittadini ciprioti e familiari, residenti in Cipro, persone autorizzate ai sensi della Convenzione di Vienna, persone titolari di un permesso speciale rilasciato dalla Rep. di Cipro) con presentazione di esito negativo di test effettuato entro 72h prima della partenza dall’Italia; isolamento di 14gg presso il proprio domicilio a Cipro, con test fatto 48h prima del termine dell’isolamento; dichiarazione giurata (Cyprus Flight Pass) da compilare online non prima di 24h dall’inizio del viaggio (ricevuta l’autorizzazione per email, il “Cyprus Flight Pass” dovrà essere stampato ed esibito in aeroporto al momento della partenza per Cipro; in caso di mancata o fraudolenta compilazione sono previste sanzioni ovvero l’obbligo di rientro nel Paese di provenienza). Per la parte nord di Cipro (cd. TRNC), i passeggeri in arrivo direttamente dall’estero, indipendentemente dal paese di provenienza, devono presentare esito negativo di test effettuato non più di 72h prima e rimanere in quarantena per 10gg. L’ingresso nella parte nord dell’isola attraverso i varchi della Green Line resta soggetto a limitazioni. I transiti sono attualmente consentiti solo ai ciprioti di entrambe le comunità e ai residenti permanenti a Cipro. Ai turisti stranieri non è consentito l’attraversamento, si raccomanda di evitare il transito verso la parte nord dell’isola.
CROAZIA: per ingresso/rientro dalla Croazia in Italia, v. Elenco C in alto. Fino al 15/02/2021 ingresso in Croazia consentito con le seguenti regole in base ai dati dei contagi (mappa): chi proviene direttamente da Paesi/Regioni UE/Schengen considerati “verdi” può entrare liberamente (tra le eccezioni – per chi proviene da aree “verdi” ma non direttamente – trasportatori, persone in transito max 12h, spostamenti per comprovati urgenti motivi di lavoro); chi proviene direttamente da Paesi/Regioni UE/Schengen “non verdi” deve presentare esito negativo di test PCR effettuato nelle ultime 48h oppure effettuare il tampone all’arrivo in Croazia, rimanendo in isolamento fino all’esito negativo; i cittadini UE/Schengen provenienti da Paesi terzi, possono entrare in Croazia con esito negativo di test PCR (tampone) effettuato nelle ultime 48h oppure effettuando il tampone all’arrivo in Croazia (con autoisolamento fino all’esito negativo) – tra le eccezioni, trasportatori e persone in transito; chi proviene da AUSTRALIA, GIAPPONE, NUOVA ZELANDA, RUANDA, SINGAPORE, COREA DEL SUD, THAILANDIA, URUGUAY (e CINA, Hong Kong, Macao solo se in reciprocità) può entrare in Croazia se asintomatico e senza aver avuto un contatto stretto con una persona ammalata (al valico di frontiera si deve dimostrare di non aver soggiornato nelle aree di transito); i cittadini dei Paesi terzi non sono menzionati nei punti precedenti possono entrare in Croazia soltanto se appartenenti a particolari categorie, tra cui trasportatori, transiti e per urgenti motivi di lavoro/altro interesse economico. Restrizioni per chi arriva da UK e Sud Africa. E’ raccomandato a tutti i viaggiatori di segnalare in anticipo il loro ingresso in Croazia tramite l’app Enter Croatia.
DANIMARCA: per ingresso/rientro dalla Danimarca (incluse Isole Faer Oer e Groenlandia) in Italia, v. Elenco C in alto. Restrizioni interne. Il Ministero degli Affari Esteri danese scoraggia tutti i viaggi non necessari in Danimarca da tutti i Paesi del mondo senza distinzione e anche ai cittadini danesi ed ai residenti in Danimarca viene fortemente sconsigliato ogni viaggio all’estero, inclusi quelli per affari. Ingresso in Danimarca consentito solo per “valido motivo” tra cui lavoro (comprovato da lettera/mail che attesti la relazione commerciale/lavorativa, data e luogo del meeting/lavoro, i contatti della persona da incontrare in Danimarca che possa confermare le informazioni fornite), trasporti di merci (con prove relative – esclusivamente le autorità danesi di frontiera possono decidere se una motivazione è ritenuta valida per garantire l’ingresso). Fino al 28/02/2021 incluso, tutti i viaggiatori in arrivo via aerea, oltre ad un valido motivo, devono anche presentare la prova di esito negativo di test (PCR o antigenico) effettuato non prima delle 24h precedenti il primo imbarco del viaggio con destinazione finale in Danimarca (eccetto transiti e trasportatori). In caso di mancata presentazione di suddetta documentazione, sono previste sanzioni pecuniarie e/o reclusione fino a 2 anni. Questa misura non si applica ai passeggeri di voli interni (Groenlandia e Faroer incluse). E’ obbligatorio inoltre fare un ulteriore test rapido subito dopo l’arrivo (in aeroporto o, per ingressi in auto, entro 24h dall’ingresso). I lavoratori stranieri in ingresso in Danimarca hanno l’obbligo di effettuare, oltre al test nelle 24h prima della partenza, anche un secondo test PCR dopo 72h dall’arrivo in Danimarca. E’ richiesto per tutti i viaggiatori (con limitate eccezioni) isolamento di 10gg, che può essere ridotto a 5/6gg, sottoponendosi ad un altro test almeno 4gg dopo l’arrivo nel Paese. Per i trasgressori è prevista una sanzione pecunaria di 3.500 corone danesi (circa €450).
ESTONIA: per ingresso/rientro dall’Estonia in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Estonia consentito a chi proviene dall’Italia ma con obbligo di isolamento domiciliare di 10gg (lista Paesi) oppure con test all’arrivo (se negativo, per i primi 7gg i viaggiatori sono soggetti a restrizione parziale della libertà di movimento evitando i contatti non essenziali; un secondo test deve essere effettuato 7gg dopo il primo e, se ancora negativo, non sussiste più alcuna restrizione di movimento). Per il test all’arrivo in Estonia, sono attivi dei punti di esecuzione primo test presso l’area arrivi dell’aeroporto di Tallinn e, per chi arriva in nave, presso le aree pedonali dei terminal A e D del porto di Tallinn; le postazioni sono aperte fino all’arrivo dell’ultimo aereo/ultima nave del giorno (accesso secondo l’ordine di arrivo, costo del test per i cittadini stranieri: €67 con pagamento che può essere effettuato direttamente in loco tramite carta di credito). Per chi arriva in Estonia via terra e, in alternativa, per chi decidesse di non sottoporsi al test presso i suddetti due scali, è possibile (al momento non è obbligatorio) rivolgersi a centri autorizzati nella capitale Tallinn e nelle principali città del Paese.
FINLANDIA: per ingresso/rientro dalla Finlandia in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Finlandia consentito dall’Italia solo per lavoro e motivi essenziali, con obbligo di isolamento fiduciario di 10gg, che può essere abbreviato in caso di doppio test negativo (tampone o test antigenico rapido) a distanza di almeno 72h. Esonerati dall’obbligo di quarantena e/o di secondo tampone i viaggiatori per lavoro o motivi essenziali con permanenza in Finlandia inferiore alle 72h. Le autorità finlandesi considerano come provenienza da Paesi “a rischio” (lista) non solo nazionalità e luogo di residenza del passeggero ma anche il transito per mero scalo aeroportuale. Contatto Polizia di Frontiera +358 (0)50 597 2255, operativo h 8-18. Chiusi gli attraversamenti lungo il confine con la Russia.
FRANCIA: per ingresso/rientro dalla Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte) in Italia, v. Elenco C in alto mentre per rientro/ingresso in Italia da altri territori francesi situati al di fuori del continente europeo v. Elenco E. Coprifuoco dalle h18 (durante, è obbligatorio giustificare gli spostamenti all’interno della Francia con apposita autocertificazione). Ingresso in Francia consentito a chi proviene da Paesi UE con esito negativo di test PCR (test antigenico non accettato), effettuato nelle 72h precedenti l’arrivo in Francia (eccezioni: lavoratori frontalieri, trasportatori, residenti nei territori confinanti entro 30 km dal proprio domicilio). Le autorità francesi non obbligano ma raccomandano a tutti i viaggiatori che provengono da un Paese UE di isolarsi per 7gg e di ripetere il test dopo i 7gg. Chi arriva da Paesi Extra UE, deve invece presentare esito negativo di test PCR effettuato 72h prima dell’arrivo in Francia e fare isolamento domiciliare di 7gg, effettuando un nuovo test al termine dei 7gg.
GERMANIA: per ingresso/rientro dalla Germania in Italia, v. Elenco C in alto. In vigore ulteriori misure restrittive a livello nazionale tedesco tra cui divieto di pernottamenti per turismo. Tutti coloro che nei 10gg precedenti l’ingresso in Germania si siano recati in aree considerate “a rischio” – tra cui tutta Italia – (lista) devono segnalare il proprio ingresso registrandosi online (possibile solo nei 3gg precedenti il viaggio). Le uniche eccezioni all’obbligo di registrazione riguardano il transito, gli ingressi transfrontalieri per meno di 24h o quelli per trasporto di merci/persone: tutte le altre persone che nei 10gg precedenti l’ingresso in Germania siano state in un’area a rischio sono tenute a registrarsi online (anche se fanno parte di categorie esentate dall’obbligo di quarantena, sottoriportate). Questi casi di esenzione NON valgono per chi fa ingresso da un Paese in cui siano diffuse le nuove varianti del virus (GB, Irlanda e Sud Africa): in questi casi, è quindi necessario registrarsi sul portale anche per il mero transito. Non è prevista inoltre l’esenzione per i trasportatori di merci o persone che si siano recati in paesi con incidenza particolarmente alta. Chi fa ingresso da aree a rischio deve fare quarantena di 10gg (che può essere interrotta con esito negativo a tampone effettuato però solo a partire dal 5° giorno dopo l’ingresso. Si aggiunge all’obbligo di quarantena – salvo nei casi di esenzione previsti, per chiunque entri in Germania da un Paese a rischio – anche l’obbligo di presentare esito negativo di test (molecolare o antigenico – se antigenico deve soddisfare questi criteri) effettuato nelle 48h precedenti l’ingresso in Germania oppure sottoporsi al tampone entro 48h dall’arrivo. Chi fa ingresso da un Paese con incidenza particolarmente alta o in cui siano diffuse le nuove varianti del virus è obbligato ad effettuare il tampone necessariamente prima dell’ingresso in Germania (tale lista NON comprende l’Italia ed è consultabile allo stesso link in cui sono elencate le aree a rischio “normali”). Nelle ordinanze dei Länder sono previsti casi di esenzione da tali obblighi : l’esenzione può essere totale (non ci si deve sottoporre né a tampone né a quarantena) oppure parziale (il tampone è obbligatorio ma non è necessaria la quarantena). Normalmente (ma, come detto, valgono le norme dei singoli Länder, che possono discostarsi dalle regole generali di seguito elencate), sono esentati dall’obbligo di quarantena e di tampone (esenzione totale): le persone in transito in Germania (che devono lasciare la Germania immediatamente) o che siano state soltanto in transito nelle aree a rischio (senza pernottamento); trasportatori. Sono invece esentati (sempre di norma, ma è bene verificare l’ordinanza specifica del Land di destinazione) dall’obbligo di quarantena (ma non dall’obbligo di tampone all’ingresso, casi di esenzione parziale): chi svolge professioni “critiche” per il funzionamento del sistema, il cui ingresso sia strettamente necessario (e tale necessità deve essere comprovata); chi fa ingresso per max 5gg per motivi di lavoro comprovati, strettamente necessari ed improrogabili.
GRECIA: per ingresso/rientro dalla Grecia in Italia, v. Elenco C in alto. Lockdown in vigore con limitazione di spostamenti all’interno del Paese, è possibile spostarsi tra diverse unità regionali solo in caso di emergenza (tra cui motivi professionali) da comprovare con documenti giustificativi ufficiali. Tutti i viaggiatori provenienti dall’estero (indipendentemente da Paese di provenienza o cittadinanza) devono presentare esito negativo di test PCR (in inglese) effettuato nelle 72h precedenti all’arrivo in Grecia. Per poter accedere nel Paese rimane inoltre condizione indispensabile la compilazione – al più tardi il giorno prima dell’arrivo in Grecia – del Passenger Locator Form (PLF) (non accessibile con internet explorer). Chi fa ingresso fino al 22/02/2021 (salvo proroga) deve fare quarantena di 7gg (o, in caso di permanenza per periodi inferiori, per tutto il periodo di permanenza); in aggiunta, è previsto a campione un test rapido effettuato all’arrivo in aeroporto.
IRLANDA: per ingresso/rientro dall’Irlanda in Italia, v. Elenco C in alto. Sospesi i collegamenti aerei e marittimi provenienti dalla Gran Bretagna (eccetto quelli per il trasporto merci). Tutti i passeggeri in arrivo in Irlanda – indipendentemente dalla provenienza – devono avere esito negativo/”non rilevato” di test PCR effettuato non più di 72h prima dell’arrivo nel Paese. Chi arriva in aeroporto/porto irlandese esito di test PCR può essere perseguito penalmente e punito con multa fino a € 2.500,00 e/o con la reclusione fino a 6 mesi. Per chi arriva da Paesi “rossi” e “grigi” (mappa) deve inoltre fare quarantena di 14gg (che può essere revocata al ricevimento del risultato negativo/”non rilevato” di un secondo test PCR effettuato non meno di 5gg dopo l’arrivo). Sono esentati dall’isolamento i viaggiatori in transito aeroportuale, quelli provenienti da Paesi “verdi” e “arancioni”, gli addetti ai trasporti di beni essenziali.
ISLANDA: per ingresso/rientro dall’Islanda in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Islanda consentito a tutti i passeggeri paesi UE/SEE, indipendentemente da durata e scopo del viaggio. Tutti i passeggeri in arrivo possono scegliere tra quarantena di 14gg oppure doppio screening che comprende 2 tamponi, il 1° subito l’arrivo e il 2° dopo 5-6gg, con quarantena nell’intervallo tra i 2 test (chi risulta negativo al 2° tampone può uscire dalla quarantena). Esentati dalla quarantena i viaggiatori in arrivo con certificazione medica (in lingua islandese, danese, norvegese, svedese o inglese) emessa da uno stato UE/EFTA che attesti la presenza di anticorpi al SARS-CoV-2 (test PCR o test sierologico) dopo aver contratto il Covid-19 oppure un valido certificato internazionale di vaccinazione. Prima della partenza per l’Islanda, i viaggiatori devono compilare ed inviare, nelle 72h antecedenti l’arrivo, autocertificazione. Raccomandato scaricare l’app. di tracciamento Rakning C-19.
KOSOVO: per ingresso/rientro dal Kosovo in Italia, v. Elenco E in alto. Forte aumento dei contagi, coprifuoco notturno su tutto il territorio nazionale. Per l’ingresso in Kosovo, salvo limitate eccezioni (transito, trasportatori), tutti i cittadini stranieri provenienti da Paesi considerati della ECDP ad alto rischio – tra cui l’Italia (lista) devono avere esito negativo di test RT-PCR rilasciato non più di 72h prima della partenza. In assenza di presentazione di esito negativo è previsto un periodo di autoisolamento di 7gg.
LETTONIA: per ingresso/rientro dalla Lettonia in Italia, v. Elenco C in alto. Stato di emergenza in vigore. E’ obbligatorio per tutti i viaggiatori che entrano/escono/transitano dalla Lettonia (con qualunque mezzo di trasporto) compilare preventivamente, non prima delle 48h precedenti l’attraversamento della frontiera lettone, il modulo IECIS (dopo averlo compilato e inviato, si riceve un QR code da presentare alla frontiera). Ingresso in Lettonia consentito con esito negativo di test PRC, effettuato non oltre le 72h precedenti l’ingresso in Lettonia (nel modulo si deve anche confermare di aver effettuato il test come da apposita casella). Per chi arriva da Paesi contrassegnati in rosso e giallo – tra cui l’Italia (elenco Paesi) – è obbligatorio isolamento di 10gg.
LITUANIA: per ingresso/rientro dalla Lituania in Italia, v. Elenco C in alto. Quarantena su tutto il territorio lituano. Alla frontiera terrestre sono chiusi i punti con Bielorussia e regione di Kaliningrad. Tutti i viaggiatori diretti in Lituania via aerea devono compilare un modulo online e presentare conferma (QR code) all’imbarco o in eventuale controllo terrestre (nel caso in cui la persona viaggi in modo autonomo via terra, deve compilare apposito modulo entro 12h dall’arrivo in Lituania). In base alla classificazione del rischio dei Paesi di provenienza (lista), a chi proviene dall’Italia è richiesto esito negativo di test PRC effettuato non oltre le 48h precedenti l’arrivo oppure effettuato anche in Lituania, entro 24h dall’arrivo, chiamando il numero 1808 oppure un laboratorio per registrarsi per il tampone (la persona deve isolarsi fino all’esito negativo). Tra le categorie esentate dal tampone, trasportatori internazionali e persone in transito attraverso la Lituania con soste indispensabili. Obbligatorio anche l’autoisolamento di 14gg dall’arrivo nel Paese, con la possibilità di abbreviare i tempi effettuando un test a proprie spese il 10° giorno di isolamento e ottenendo l’esito negativo.
LUSSEMBURGO: per ingresso/rientro dal Lussemburgo in Italia, v. Elenco C in alto. Peggioramento del quadro epidemiologico locale, in vigore il coprifuoco. Le frontiere terrestri sono aperte e non è al momento richiesto esito negativo al tampone per fare ingresso in Lussemburgo in auto o in treno. Per chiunque arrivi via aerea, invece, dopo un soggiorno all’estero superiore alle 72h, fino al 28/02/2021 è obbligatorio esibire esito negativo di test PCR o antigenico effettuato nelle 72h antecedenti all’arrivo. Chi proviene da un Paese extra-UE deve sottoporsi ad ulteriore tampone, presso il terminal dell’aeroporto. Fra le eccezioni all’obbligo del tampone per l’ingresso via aerea, trasportatori, passeggeri in transito e passeggeri in grado di certificare di avere già contratto il Covid-19. Senza esito negativo di test, sarà obbligatoria quarantena di 14gg.
MACEDONIA DEL NORD: per ingresso/rientro dall’Albania in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Macedonia consentito senza restrizioni.
MALTA: per ingresso/rientro da Malta in Italia, v. Elenco C in alto. Tutti i viaggiatori in arrivo devono a compilare un’autodichiarazione sui propri spostamenti nei 30gg precedenti. In base al Paese di provenienza, vigono diverse regole per l’ingresso a Malta in base al rischio individuato con un colore (elenco): Green (tra cui per l’Italia, solo gli arrivi dagli aeroporti di Sicilia e Sardegna), nessun particolare adempimento, se non compilazione di un’autodichiarazione e controllo della temperatura; Amber (tra cui gli arrivi da tutti gli aeroporti italiani esclusi quelli di Sicilia e Sardegna), necessario esito negativo di test – tampone – effettuato nelle 72h antecedenti l’ingresso a Malta); Red (va dimostrato di essere stati per 14gg in una delle destinazioni Green/Amber List, è inoltre raccomandato avere sito negativo di test – tampone – effettuato nelle 72h precedenti l’arrivo a Malta; in mancanza di questi requisiti, le autorità locali possono imporre quarantena di 2 settimane a spese del viaggiatore).
MOLDAVIA: per ingresso/rientro dalla Moldavia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Moldavia consentito senza limitazioni a chi proviene dai Paesi “verdi”, a condizione che non si sia transitati in Paesi considerato “zona rossa”, da cui è vietato l’ingresso in Moldavia. L’Italia è in zona verde (lista). Tra le eccezioni al divieto di ingresso (e all’obbligo di autoisolamento di 14gg purchè asintomatici), transiti e spostamenti per motivi professionali giustificati da visti, permessi di soggiorno o documenti equivalenti. È consentito l’ingresso in Moldavia con esenzione dall’autoisolamento fiduciario, indipendentemente dalla categorizzazione del paese di provenienza, a chi abbia ricevuto la vaccinazione Covid-19 e sia in possesso di relativa certificazione.
MONACO (Principato di): per ingresso/rientro dal Principato di Monaco in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso nel Principato consentito agli stranieri ma chi, indipendentemente dalla nazionalità, arriva da Paese/area a rischio – tra cui tutte le regioni italiane – (aree rosse e arancio scuro) deve: registrarsi all’arrivo in territorio monegasco (covid19@gouv.mc o tel +377 92055500 h9-17, lun-sab: fornendo nome e cognome, nazionalità, domiciliazione o indirizzo nel Principato, professione, provenienza, data di partenza, data di ritorno/arrivo, numero di telefono, indirizzo email); fornire esito negativo di test RT-PCR, effettuato nel Paese di origine, meno di 72h prima dell’arrivo nel Principato; eseguire ulteriore test RT-PCR una volta arrivato nel Principato, rimanendo in isolamento in attesa dell’esito (il test RT-PCR deve essere eseguito in un laboratorio di biologia medica nel Principato o in uno di questo elenco).
MONTENEGRO: per ingresso/rientro dal Montenegro in Italia, v. Elenco E in alto. E’ in vigore lo “stato di epidemia“ su tutto il territorio montenegrino con coprifuoco. Ingresso in Montenegro consentito a tutti senza particolari condizioni nè richiesta di test. Per chi arriva da UK, è necessario esito negativo di test PCR effettuato da massimo 72h.
NORVEGIA: per ingresso/rientro dalla Norvegia (incluse l’Isola di Svalbard e Jan Mayen) in Italia, v. Elenco C in alto. Vietato l’ingresso in Norvegia a tutti i cittadini stranieri (inclusi i residenti UE). Tra le eccezioni al divieto di ingresso, transiti aeroportuali, trasportatori e stranieri che lavorano in settori critici. Per i viaggiatori esenti dal divieto d’ingresso restano sempre in vigore l’obbligo di: registrarsi; presentare esito negativo di test PRC/molecolare o antigenico rapido (in norvegese, danese, svedese, inglese, francese o tedesco) effettuato meno di 24h prima dell’ingresso o, in caso di arrivo via aerea, prima dell’orario previsto di partenza del volo o del primo volo in caso di collegamenti multipli); fare test obbligatorio all’arrivo (PCR o antigenico rapido), gratuito, alla stazione di frontiera (solo test PCR per chi ha soggiornato in UK, Sud Africa, Irlanda, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e Brasile); fare quarantena per 10gg in apposito covid-hotel. I viaggiatori possono uscire dalla quarantena, non prima del 7° giorno, se risultano negativi per 2 volte dopo l’arrivo con test (PCR o antigenico rapido) effettuato entro 3gg dall’arrivo e con ulteriore test (solo PCR) non prima di 7gg dall’arrivo. La quarantena è obbligatoria fino alla ricezione del risultato negativo del secondo test.
PAESI BASSI: per ingresso/rientro dai Paesi Bassi in Italia, v. Elenco C in alto mentre per rientro/ingresso in Italia da territori olandesi situati al di fuori del continente europeo v. Elenco E. Divieto di volo/attracco traghetti da UK. Divieto di volo anche per i voli passeggeri da: Argentina, Bolivia, Brasile, Cabo Verde, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana Francese, Guyana, Panama, Paraguay, Perù, Sud Africa, Suriname, Uruguay e Venezuela. Per i viaggiatori provenienti da Paesi extra-UE, divieto di viaggio. Ingresso in Paesi Bassi consentito ma chi proviene da aree a rischio – tra cui l’Italia (lista) – deve avere esito negativo di test rapido eseguito non più di 4h prima dell’imbarco su aereo/nave. Questo requisito si aggiunge all’esistente obbligo di presentazione di esito negativo obbligatorio di test PCR eseguito non più di 72h prima dell’arrivo nei Paesi Bassi. Queste misure si applicano anche alle persone che viaggiano verso le zone caraibiche dei Paesi Bassi. Inoltre, i viaggiatori devono effettuare 10gg di isolamento all’arrivo nei Paesi Bassi (dopo 5gg possono effettuare un test PCR e, se negativo, termina la quarantena). Esenzione da quarantena per trasportatori e trasferte di lavoro. Il test PCR negativo è richiesto anche ai viaggiatori che transitano in aeroporto per continuare il viaggio, senza lasciare l’aeroporto.
POLONIA: per ingresso/rientro dalla Polonia in Italia, v. Elenco C in alto. Nuove e più rigorose misure precauzionali restrittive sul territorio polacco. Ingresso in Polonia consentito, fino al 14/02/2021, con obbligo di quarantena di 10gg per chi arriva nel Paese con trasporto pubblico. Tra le limitate eccezioni all’obbligo di quarantena, chi arriva con esito negativo di test effettuato non oltre 48h prima dell’ingresso nel Paese.
PORTOGALLO: per ingresso/rientro dal Portogallo (incluse Azzorre e Madeira) in Italia, v. Elenco C in alto. Attivi i controlli alle frontiere terrestri tra Portogallo e Spagna. Fino al 14/02/2021 sono sospesi in Portogallo tutti i voli da/per Brasile e UK, commerciali o privati, di tutte le compagnie aeree. Sono permessi voli da/per Portogallo con UE/Schengen/SEE, Australia, Cina (inclusi Hong Kong e Macao), Corea del Sud, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Singapore, Tailandia e Uruguay. I voli da/per altre destinazioni sono consentiti solo se si tratta di viaggi essenziali (tra cui motivi professionali) e con esito negativo di test RT-PCR, effettuato nelle 72h prima dell’orario di partenza eccetto che per i transiti aeroportuali. Tutti i passeggeri di voli provenienti dall’Italia hanno l’obbligo di presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h precedenti all’imbarco (eccetto che per i transiti aeroportuali). Fortemente consigliato l’uso dell’app Stayaway Covid. Chi vola verso Madeira, anche se proveniente da Paesi UE-Schengen, deve presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima della partenza o eseguirlo all’arrivo e rimanere in isolamento preventivo fino al risultato. Chi vola verso le Azzorre, anche se proveniente da Paesi UE-Schengen, deve presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato fino a 72h prima della partenza del volo. Se la durata del soggiorno è di 7 o più giorni, il 6° giorno successivo alla data del primo test il passeggero deve contattare l’autorità sanitaria del comune in cui si trova, per effettuare un nuovo test.
REGNO UNITO: per ingresso/rientro dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (inclusi isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell’isola di Cipro, altri territori britannici situati al di fuori del continente europeo) in Italia, v. nota in Elenco E in alto. Elevato numero di casi, nuovo lockdown. Tutti i viaggiatori in arrivo in UK (eccetto solo i viaggiatori in transito nell’area sterile dell’aeroporto e altre limitate categorie) devono: compilare un form, prima della partenza, che genererà un QR code da esibire all’arrivo in UK, stampandone una copia o mostrandolo in digitale da telefono; stare in isolamento fiduciario di 10gg (seguendo apposite istruzioni), anche se si soggiorna in UK per un periodo inferiore ai 10gg. L’isolamento può essere ridotto a 5gg se: si indica nel form la volontà di sottoporsi a test all’arrivo in UK o successivamente, attraverso la compilazione di un form retrodatato, si sta in isolamento 5gg e si effettua il test (con esito negativo) presso il proprio domicilio o presso un centro medico privato (utilizzando una lista di fornitori a pagamento accreditati e NON il servizio sanitario britannico). Gli autisti del trasporto internazionale di merci sono esentati dalla quarantena ma devono dimostrare che il trasporto viene effettuato per motivi di lavoro (con lettera del datore di lavoro, documento di trasporto CMR, etc) e devono obbligatoriamente compilare il form ed esibire il QR code abbinato. L’obbligo di isolamento si applica agli arrivi dalla maggior parte dei Paesi esteri (eccetto alcuni Paesi e territori a basso rischio, indicati sulla c.d. travel corridors list). Per viaggi con destinazione finale UK, ma al di fuori dell’Inghilterra, le regole possono differire da quelle inglesi, in dettaglio: GALLES – Irlanda del Nord – Scozia – Isole del Canale (Guernsey e Jersey) – Isola di Man. Obbligatorio, in aggiunta alle misure sopra riportate, per chi arriva da qualunque Paese (inclusi quelli nei cd. travel corridors), incluso chi transita nell’airside o esce dall’aeroporto per passare una notte in hotel, presentare esito negativo di test effettuato non più di 72h prima della partenza (ammesso in ogni caso il test PCR; i test LAMP e antigenico sono ammessi solo se rientrano negli standars definiti. Il certificato deve essere in inglese, francese o spagnolo e deve riportare tutti i dati reperibili al suddetto link). Presentarsi sprovvisti di un certificato o con un certificato incompleto è considerato un reato, sanzionabile con una multa £500.
REP. CECA: per ingresso/rientro dalla Rep. Ceca in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Rep. Ceca consentito agli stranieri solo per limitate motivazioni (tra cui motivi di lavoro). Gli alberghi possono accogliere solo ospiti in viaggio per motivi di lavoro, opportunamente documentati con dichiarazione del datore di lavoro o del cliente, senza familiari al seguito. È necessario: prima dell’ingresso, fare notifica online e, se richiesto ai controlli di frontiera, mostrare la conferma dell’avvenuta compilazione elettronica; effettuare tampone antigenico entro le 24h prima della partenza o PCR entro le 72h prima della partenza. Dopo l’arrivo: entro 5gg dall’arrivo, effettuare un test PCR; rimanere in isolamento fino alla notifica del risultato negativo (non è consentita l’interruzione dell’isolamento per recarsi a lavoro); inviare l’esito negativo di test PCR all’ufficio d’igiene regionale (elenco). I lavoratori devono inviare il risultato negativo del secondo test al datore di lavoro prima di potersi recare sul luogo di lavoro. Anche le persone già vaccinate devono rispettare la procedura prevista.
ROMANIA: per ingresso/rientro dalla Romania in Italia, v. Elenco C in alto. Stato di allerta in vigore. Ingresso in Romania consentito con diverse modalità in base al rischio del Paese di provenienza. L’Italia è inserita in lista “gialla” (lista), per l’ingresso in Romania è quindi richiesto isolamento di 14gg, riducibile a 10gg se il viaggiatore è asintomatico e l’8° giorno dall’ingresso si sottopone a test con risultato negativo. Per soggiorni di durata inferiore a 72h, il viaggiatore può essere esonerato dall’isolamento se presenta esito negativo di test SARSCov-2-RT-PCR, effettuato al massimo 48h prima dell’arrivo in Romania. Il transito in Romania verso altre destinazioni è consentito, purché avvenga nell’arco di 24h. Limitate esenzioni all’isolamento obbligatorio.
RUSSIA: per ingresso/rientro dalla Federazione Russa in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere russe chiuse agli stranieri salvo che per coloro i quali rientrino nelle categorie di eccezioni previste dal Governo russo, tra cui lavoratori “altamente specializzati” segnalati dal loro datore di lavoro con sede in Russia (con procedura da avviare in Russia almeno 2 settimane prima del programmato ingresso), autotrasportatori, familiari di cittadini russi e residenti. Se non si rientra nelle eccezioni al divieto di ingresso, è previsto il respingimento in frontiera russa o il mancato imbarco dalle aerolinee negli scali di partenza o intermedi, anche se muniti del visto. Gli stranieri autorizzati a entrare in Russia (o in transito) sono tenuti a presentare esito negativo di test PCR, redatto in lingua inglese o russa, effettuato non più di 72h prima dell’atterraggio in Russia. E’ stato abolito l’obbligo di quarantena per gli stranieri in ingresso nella Federazione con l’eccezione dei lavoratori per i quali essa è, in base alla normativa russa vigente, ancora obbligatoria anche in presenza di tampone negativo. Gli autorizzati a entrare in Russia devono inoltre organizzare il proprio trasferimento dall’aeroporto al luogo di soggiorno con un mezzo proprio o autista privato essendo precluso l’utilizzo di taxi o mezzi pubblici.
SAN MARINO: per ingresso/rientro da S.Marino in Italia, v. Elenco A in alto. Misure restrittive interne con rafforzamento delle misure di controllo da parte delle forze di polizia. Vietati gli spostamenti sia in entrata che in uscita tra S. Marino e le zone italiane “rosse” (eccetto limitati spostamenti tra cui quelli per comprovate esigenze lavorative). Ingresso in Rep. di San Marino, per chi proviene da Paesi diversi da Italia e Città del Vaticano, o che abbiano soggiornato al di fuori di tali Paesi nei 14gg precedenti, consentito con esito negativo di test PCR effettuato non oltre 48h prima dell’ingresso oppure con apposito certificato di avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2.
SERBIA: per ingresso/rientro dalla Serbia in Italia, v. Elenco E in alto. Casi di contagio in aumento. Ingresso in Serbia consentito con esito negativo di test PCR risalente a massimo 48h prima dell’ingresso (tale disposizione non si applica a trasportatori e ai transiti, purché avvengano nell’arco di 12h) e con autosegnalazione presso le autorità sanitarie serbe. Gli stranieri non residenti che entrano in Serbia per motivi d’affari è consentito entrare temporaneamente senza test, con l’impegno di produrre, entro 24h dall’ingresso, un risultato negativo del test PCR o antigenico, emesso da un istituto riconosciuto in Serbia. La Camera di Commercio di Serbia sottoporrà al Ministero dell’Interno (Dipartimento per la polizia di frontiera) una notifica per la persona interessata, entro le 24h precedenti l’ingresso previsto, per autorizzare ad attraversare il confine in assenza (temporanea) di test.
SLOVENIA: per ingresso/rientro dalla Slovenia in Italia, v. Elenco C in alto. Coprifuoco e restrizioni interne. Ingresso in Slovenia consentito con differenti modalità in base a 3 liste di Paesi a seconda del rischio epidemiologico (liste). Tutte le regioni italiane sono inserite in lista rossa: all’ingresso in Slovenia è obbligatorio fare quarantena di 10gg oppure presentare esito negativo di test effettuato non oltre le 48h precedenti l’ingresso se PCR e non oltre le 24h precedenti se rapido. Tra le eccezioni: trasportatori, con un tempo max di permanenza di 8h; transito in Slovenia per max 6h.
SPAGNA: per ingresso/rientro dalla Spagna (inclusi i territori nel continente africano) in Italia, v. Elenco C in alto. Stato d’allarme nel Paese, in vigore fino al 09/05/2021 con limitazione della circolazione delle persone nelle ore notturne in tutto il territorio spagnolo ed altre restrizioni anche con limitazioni diurne alla mobilità, salvo che nelle Isole Canarie. Ingresso in Spagna consentito con compilazione, prima del viaggio, di un form (disponibile anche tramite la app Spain Travel Health-SPTH), ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) all’arrivo in Spagna e esito negativo di test PRC effettuato nelle 72h antecedenti l’ingresso in Spagna (non sono ammessi i test rapidi – antigenici; i certificati di negatività devono essere in lingua spagnola, inglese, francese o tedesca; quelli in altra lingua devono essere accompagnati da una traduzione ufficiale). Limitato l’accesso al territorio spagnolo da Gibilterra (attraversamento della frontiera terrestre consentito solo a: cittadini spagnoli; stranieri con residenza legale in Spagna; lavoratori frontalieri; residenti in Gibilterra).
SVEZIA: per ingresso/rientro dalla Svezia in Italia, v. Elenco C in alto. Divieto di ingresso in Svezia – fino al 14/02/2021 – per tutti coloro che provengono da Gran Bretagna, Norvegia e Danimarca. Fino al 31 marzo 2021 obbligo per i cittadini stranieri in arrivo di esibire esito negativo di test (molecolare o antigenico) effettuato entro le 48h antecedenti all’ingresso. Tra le limitate eccezioni, trasportatori (a cui le autorità svedesi raccomandano di effettuare un test molecolare all’arrivo e un 2° tampone dopo 5gg, oppure di isolarsi per 7gg).
SVIZZERA: per ingresso/rientro dalla Svizzera in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Svizzera consentito con le seguenti regole: obbligo di registrazione prima del viaggio (a compilazione avvenuta si riceve un codice QR di conferma che viene richiesto per i controlli all’entrata in Svizzera) – tra le eccezioni alla registrazione, transiti e trasportatori; per chi arriva via aerea, indipendentemente dalla provenienza, e per chi arriva da (o vi è stato/ha transitato nei 10gg prima dell’ingresso in Svizzera) in area a rischio (lista – vi sono alcune regioni italiane), esito negativo di test PCR (test antigenico rapido non ammesso) effettuato non oltre 72h prima dell’ingresso in Svizzera; per chi arriva da (o vi è stato/ha transitato nei 10gg prima dell’ingresso in Svizzera), quarantena di 10gg e notifica entro 2gg dall’ingresso all’autorità cantonale competente. La quarantena può terminare a partire dal 7° giorno in caso di esito negativo a test rapido o PCR, effettuato dall’interessato a proprie spese. Esito negativo di test e/o certificato di vaccinazione anti Covid-19 non esentano dalla quarantena. Tra le eccezioni alla quarantena e all’obbligo di test, ingressi in Svizzera per affari per un motivo importante improrogabile, trasportatori e passeggeri in transito che hanno soggiornato in una regione a rischio elevato per meno di 24h.
TURCHIA: per ingresso/rientro dalla Turchia in Italia, v. Elenco E in alto. Nuove restrizioni nel Paese. Ingresso in Turchia consentito agli stranieri ma, fino al 01/03/2021, con esito negativo di test PCR effettuato nelle ultime 72h (eccetto che per transiti brevi, effettuati senza lasciare le zone dedicate dell’aeroporto). Chi non avesse il test all’arrivo al valico di frontiera turco, deve sottoporsi a quarantena presso il proprio domicilio/albergo in Turchia o, in mancanza di un domicilio, in strutture pubbliche, e fare un test dopo 7gg. Blocco dei voli da UK, Danimarca, Sudafrica e Brasile. Chi nei 10gg precedenti l’arrivo in Turchia sia stato in uno di questi Paesi deve presentare esito negativo di test PCR effettuato non più di 72h precedenti l’ingresso in Turchia e fare quarantena di 14gg presso strutture dedicate, sottoposti ad ulteriore test PCR il 10° giorno della quarantena. Limitazioni all’attraversamento del confine terrestre con l’Iran. Le autorità turche hanno introdotto l’obbligo di acquisire un codice di tracciamento (HES Code) per poter effettuare una serie di attività (ad es. accedere a centri commerciali, usufruire del trasporto pubblico etc) che può essere richiesto, successivamente all’ingresso in territorio turco (utilizzando dunque il numero di documento di identità registrato al momento dell’ingresso) inviando un SMS al numero 2023 da un numero di cellulare locale; l’sms deve riportare la seguente dicitura: HES (spazio) ITA (spazio) numero di documento (passaporto oppure carta d’identità) (spazio) anno di nascita (spazio) cognome. Il sistema, una volta verificati i dati, invierà direttamente sul cellulare il codice HES unitamente al suo codice QR di riferimento.
UCRAINA: per ingresso/rientro dall’Ucraina in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Ucraina consentito a tutti gli stranieri con diverse modalità a seconda che siano provenienti da “zone verdi” (lista) o “zone rosse”. Attualmente l’Italia è inserita in “zona rossa”, il che implica che chi fa ingresso in Ucraina dall’Italia deve: esibire esito negativo di test PCR eseguito non oltre le 48h dall’arrivo (oppure: sottoporsi a PCR test all’arrivo nel Paese – in tal caso necessario scaricare l’app Diy Vdoma e porsi in isolamento fiduciario sino alla ricezione della notifica dell’esito negativo del PCR test effettuato; per scaricare ed utilizzare l’app è necessaria una SIM ucraina; oppure sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14gg da completare attraverso l’app; oppure, se non si intende scaricare l’app o non si rispettano i termini dell’isolamento fiduciario, si devono completare i 14gg di quarantena in una delle strutture preposte dal Governo). I visitatori provenienti da Paesi “rossi” che possono dimostrare di aver trascorso i 14gg precedenti all’arrivo in Ucraina in Paesi “verdi” non sono tenuti a seguire una delle procedure sopra descritte (non essendo previsto l’obbligo di isolamento fiduciario o di osservazione per chi arriva dai Paesi “verdi”). Tutti i cittadini stranieri che entrano in Ucraina (eccetto i titolari di permesso di soggiorno nel Paese), indipendentemente dalla provenienza da “zona verde” o “zona rossa”, devono avere polizza assicurativa sanitaria che preveda esplicitamente la copertura dei costi associati al trattamento del Covid-19 ed all’osservazione e deve essere valida per tutta la durata del soggiorno in Ucraina (deve essere emessa da una compagnia assicurativa registrata in Ucraina o da una compagnia assicurativa straniera con un ufficio di rappresentanza in Ucraina o da una compagnia avente un rapporto contrattuale con una compagnia assicurativa/partner in Ucraina).
UNGHERIA: per ingresso/rientro dall’Ungheria in Italia, v. Elenco C in alto. Dichiarato lo stato di emergenza, con l’adozione di nuove misure restrittive. Chiuse le frontiere ungheresi per tutti i cittadini stranieri fino a nuovo avviso, indipendentemente dalla classificazione dei Paesi di provenienza in base al rischio di contagio. I cittadini ungheresi che tornano in patria sono soggetti ad auto-isolamento obbligatorio, salva la possibilità di effettuare 2 test PCR con risultato negativo. Tra le eccezioni al divieto di ingresso, viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria. Alla luce del divieto di ingresso per i cittadini stranieri, a meno che non si rientri nelle eccezioni previste, si raccomanda di evitare tentativi di ingresso in Ungheria.
AMERICHE
ANGUILLA: per ingresso/rientro da Anguilla in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i viaggiatori diretti a Anguilla devono: compilare un form per ottenere una pre-travel authorization, in cui si richiede anche esito negativo di test RT-PCR fatto entro 3-5gg prima dell’arrivo; avere assicurazione che copra “COVID-19 medical costs and full hospitalization, doctors’ visits, prescriptions and air ambulance“. Tutte le persone che entrano ad Anguilla sono soggette a test all’arrivo e devono effettuare 14gg di quarantena in una apposita struttura governativa o in una struttura autorizzata dal governo.
ANTIGUA E BARBUDA: per ingresso/rientro da Antigua e Barbuda in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i passeggeri in arrivo (o transito aeroportuale) in Antigua e Barbuda devono avere esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 7gg dall’arrivo e devono fare quarantena per 14gg. I passeggeri che entrano nel Paese via mare, con imbarcazioni private o con servizio di traghetti, sono soggetti a quarantena. I passeggeri in arrivo dalla c.d. Travel Bubble (che comprende, oltre a Antigua e Barbuda, Grenada, Dominica, St.Lucia, St.Kitts e Nevis, St.Vincent-Grenadines, Montserrat, Anguilla, Isole Vergini Britanniche e Barbados), se hanno soggiornato all’interno della Travel Bubble per 14gg consecutivi prima dell’ingresso ad Antigua e Barbuda, sono sottoposti a screening sanitario obbligatorio all’arrivo ma non saranno soggetti a quarantena. In ogni caso, a tutti i viaggiatori in entrata nel Paese potrebbe essere richiesto di sottoporsi a tampone all’arrivo, in hotel o presso il proprio alloggio. I passeggeri sintomatici possono essere condotti in isolamento.
ARGENTINA: per ingresso/rientro dall’Argentina in Italia, v. Elenco E in alto. Per l’ingresso in Argentina sono necessari: compilazione, entro le 48h precedenti al viaggio, di una autocertificazione/dichiarazione giurata; esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h precedenti al viaggio (chi sia stato impossibilitato a fare il PCR test 72h prima della partenza, potrà effettuarlo all’arrivo all’aeroporto di Ezeiza – il test non è richiesto in caso di transito aeroportuale verso altri Paesi, per un tempo inferiore alle 24h); quarantena obbligatoria di 7gg; assicurazione contro il Covid-19, che includa ricovero o isolamento, per l’intera durata di permanenza nel Paese. E’ raccomandato, all’ingresso nel Paese, di scaricare la app Cuidar. Per la circolazione all’interno del Paese occorre un certificato. I collegamenti aerei nazionali, così come i trasporti interni, sono abilitati solo per alcune categorie di persone espressamente autorizzate.
ARUBA: per ingresso/rientro da Aruba in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Aruba consentito agli stranieri purchè con assicurazione LlAruba Visitors Insurance per la copertura di eventuali spese mediche e accessorie correlate al Covid-19. In base ai protocolli attuali, è fortemente raccomandato effettuare, prima dell’arrivo a Aruba, test PCR non oltre 72h dalla partenza in laboratorio certificato e caricare l’esito, non oltre 12h prima della partenza, nella richiesta online della ED-Card. I viaggiatori che non hanno modo di svolgere test PCR nel proprio Paese d’origine, possono effettuare il test PCR ad Aruba in aeroporto (costo del test a carico del viaggiatore, pagato in anticipo durante il procedimento di richiesta online della ED-Card).
BAHAMAS: per ingresso/rientro da Bahamas in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni e lockdown in tutte le isole dell’arcipelago, ulteriori misure restrittive per le isole New Providence e Abaco, dove si registra il più alto tasso giornaliero di contagio. Sospeso il traffico aereo internazionale. Ingresso in Bahamas consentito agli stranieri con: vacation in place, cioè quarantena di 14gg in hotel, resort, …; fare domanda d’ammissione nel Paese, caricando anche esito negativo di test RT-PCR non anteriore a 5gg (il mancato caricamento dell’esito del test comporta il rigetto automatico della richiesta). Si segnala che attualmente le Bahamas non accettano Antigene Rapido o Anticorpo (IgG/IgM). I viaggiatori che ottengano l’autorizzazione “Health Visa”, devono poi presentare il risultato del test in originale all’arrivo nel Paese. I viaggiatori provenienti da Miami sono soggetti a test molecolare rapido all’imbarco, seguito da un secondo test antigene rapido all’arrivo e da un terzo esame a 96h dall’arrivo. Le misure di sicurezza sono costantemente aggiornate.
BARBADOS: per ingresso/rientro da Barbados in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Barbados consentito da Paesi ad alto richio (tra cui l’Italia) solo con esito negativo di test PCR effettuato 72h prima dell’arrivo e caricato online in fase di richiesta form immigrazione. Il test può essere effettuato direttamente presso l’aeroporto di Barbados all’arrivo. Il protocollo di ingresso – incluse le liste Paesi a rischio – viene aggiornato ogni 14gg.
BELIZE: per ingresso/rientro dal Belize in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere terrestri ancora chiuse. L’aeroporto ha riaperto ma l’ingresso in Belize è limitato a cittadini/residenti permanenti, diplomatici, business travellers, proprietari di seconde case, pensionati qualificati. E’ necessario ottenere un permesso dal Ministero degli Esteri, con apposita registrazione.
BOLIVIA: per ingresso/rientro dalla Bolivia in Italia, v. Elenco E in alto. È in corso la seconda ondata di contagi, più intensa della precedente. I Dipartimenti più colpiti sono La Paz e Santa Cruz ma i numeri quotidiani di contagi e decessi sono alti in tutto il paese. La saturazione delle strutture ospedaliere e la scarsità di unità di terapia intensiva rendono difficile ottenere cure tempestive e spesso anche solo il ricovero. Collegamenti aerei da/per l’Europa sospesi, per ora fino al 15/02/2021.
BRASILE: per ingresso/rientro dal Brasile in Italia, v. nota in Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Brasile per via terrestre (eccetto che per trasporti e per stranieri con necessità di imbarco su un volo di rientro, previa autorizzazione della Polizia Federale richiesta dall’Ambasciata del Paese di residenza) e marittima per tutti gli stranieri non specificamente autorizzati dal Governo brasiliano per ragioni di interesse pubblico. Consentito l’ingresso in Brasile per via aerea ma per l’imbarco è necessario esito negativo di test RT-PCR eseguito 72h prima dell’imbarco (in portoghese, spagnolo o inglese; effettuato in un laboratorio riconosciuto dall’autorità sanitaria del paese di provenienza; in caso di volo con coincidenze o scali in cui il viaggiatore rimanga nell’area ristretta dell’aeroporto, si tiene conto del periodo di 72h fino all’imbarco nella prima tratta del viaggio; il viaggiatore che supera i varchi migratori oltre le 72h dal test deve presentare un documento comprovante la realizzazione di un nuovo test con esito negativo/non reagente per il coronavirus SARS-CoV-2 al check-in al fine di imbarcarsi per il Brasile). È inoltre necessario un documento, cartaceo o digitale, comprovante la compilazione del modulo di Dichiarazione sanitaria del viaggiatore (DSV) nelle 72h precedenti la partenza per il Brasile, con l’accettazione delle misure sanitarie che devono essere rispettate durante il periodo di permanenza nel Paese. Per un breve soggiorno (fino a 90gg) alcune compagnie aeree, prima dell’imbarco, richiedono la prova di acquisto di un’assicurazione sanitaria valida in Brasile con copertura minima di 30.000 reais, valida per l’intero periodo del viaggio e stipulata in inglese o portoghese. Vietati i voli internazionali verso il Brasile con partenza/transito da UK e Sud Africa Rimane temporaneamente vietato l’imbarco per il Brasile di viaggiatori stranieri provenienti da UK e Sud Africa o che ivi abbiano transitato negli ultimi 14gg.
CANADA: per ingresso/rientro dal Canada in Italia, v. Elenco E in alto. Misure restrittive interne, differenziate tra Province/Territori canadesi. Fino a nuove disposizioni, divieto di ingresso in Canada per i cittadini stranieri, con limitate eccezioni. Chi è eccezionalmente autorizzato all’ingresso in Canada, deve avere esito negativo di test (PCR o RT-LAMP) effettuato nelle 72h antecedenti il volo. L’effettuazione del test non esime i viaggiatori (anche se negativi) dall’osservanza dell’obbligo di quarantena di 14gg. Il viaggiatore deve dimostrare alle autorità canadesi di frontiera di avere un piano “credibile” per lo svolgimento della quarantena stessa (la violazione dell’obbligo di quarantena, monitorato anche dalle forze di polizia, determina sanzioni che possono arrivare fino a una multa di 750.000 dollari canadesi e/o l’arresto fino a 6 mesi). Per i viaggiatori in ingresso in Canada è inoltre obbligatorio registrarsi con l’app ArriveCAN, la cui ricevuta (elettronica o cartacea) deve essere esibita all’arrivo. Si ricorda che l’ingresso in Canada è rimesso in ogni caso alle decisioni dei funzionari della CBSA-Canadian Border Services Agency, che applicano in maniera restrittiva le vigenti disposizioni in materia di ingressi (e possono di conseguenza fornire disposizioni alle compagnie aeree anche ai fini del divieto all’imbarco verso il Canada) e la sussistenza delle condizioni richieste dal Governo canadese per l’imbarco stesso. Il transito aeroportuale è consentito solo con arrivo e successiva partenza dallo stesso aeroporto entro le 24h e in possesso di autorizzazione elettronica di viaggio eTA, a meno che non siano già in possesso di un visto canadese valido. Sospesi i voli per Messico e Caraibi fino al 10/04/2021.
CAYMAN (ISOLE): per ingresso/rientro dalle Isole Cayman in Italia, v. Elenco E in alto. Chi desideri recarsi nelle Isole Cayman deve registrare i propri dati di viaggio e le richieste di quarantena con il team di Travel Cayman direttamente via e-mail (TravelCayman@gov.ky). Sono ammesse solo le seguenti categorie di viaggiatori: cittadini delle Cayman Islands, residenti, titolari di permessi di lavoro e loro congiunti, titolari di proprietà immobiliari residenziali, studenti (in possesso di un visto di studio in corso di validità) e familiari dei residenti o dei titolari di permesso di lavoro (coniugi, fidanzati, genitori, nonni e congiunti di primo grado). Tutti i suddetti viaggiatori sono soggetti all’arrivo a test (molecolare/PCR/rapido) e devono restare in quarantena per 14gg, muniti di braccialetto rilevatore del perimetro d’area stabilito per la quarantena. Al termine del periodo previsto sono nuovamente sottoposti a test e, se negativo, una volta muniti dell’autorizzazione sanitaria, possono terminare l’isolamento.
CILE: per ingresso/rientro dal Cile in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco notturno in tutto il Paese e spostamenti interni tra le varie Regioni cilene limitati (le persone devono essere munite di passaporto sanitario) Riaperte le frontiere agli stranieri non residenti unicamente attraverso l’aeroporto di Santiago, Arturo Merino Benítez, alle seguenti condizioni tassative: rispettare le vigenti disposizioni in materia migratoria; presentare esito negativo di test PCR effettuato (con tampone) fino a 72h prima dell’imbarco; ottenere passaporto sanitario; fare quarantena di 10gg; avere un’assicurazione sanitaria che copra prestazioni associate al Covid-19 durante il soggiorno in Cile.
COLOMBIA: per ingresso/rientro dalla Colombia in Italia, v. Elenco E in alto. Emergenza sanitaria, costante aumento dei contagi, restrizioni interne. Frontiere terrestri, marittime e fluviali con i Paesi confinanti chiuse. Tutti i viaggiatori in arrivo in Colombia devono compilare, 24h prima dell’imbarco, il form Check Mig (dopo l’inserimento delle informazioni richieste, il passeggero riceverà mail di conferma da presentare in aeroporto alle autorità migratorie); avere esito negativo di test PCR effettuato non oltre le 96h precedenti l’imbarco (senza, è obbligatorio isolamento di 14gg all’arrivo, l’isolamento può essere accorciato soltanto se si effettua il tampone all’arrivo in Colombia con isolamento obbligatorio fino al risultato negativo); effettuare la registrazione sull’app CoronApp.
COSTA RICA: per ingresso/rientro dal Costa Rica in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere terrestri chiuse. Ingresso in Costa Rica consentito via aerea: compilazione modulo PASE DE SALUD; assicurazione sanitaria di viaggio (acquistata in Costa Rica, INS – Sagicor, o internazionale, nel qual caso il turista deve richiedere al proprio assicuratore una certificazione rilasciata in inglese o spagnolo, che attesti almeno 3 condizioni – validità della polizza durante la visita in Costa Rica, garanzia di copertura per le spese mediche in caso di malattia pandemica Covid-19 in Costa Rica per almeno $50.000, copertura minima di $2.000 per le spese di soggiorno prolungate dovute a una malattia pandemica).
CUBA: per ingresso/rientro da Cuba in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco per l’area metropolitana di L’Avana. lngresso a Cuba consentito con: esito negativo di test PCR-RT risalente a non oltre 72h precedenti l’ingresso a Cuba; pagamento di una tassa sanitaria di 30$ (o importo equivalente in altra valuta estera convertibile); all’arrivo, ulteriore test PCR in aeroporto; isolamento obbligatorio presso strutture ricettive individuate dalle autorità cubane con costo del trasporto e della permanenza presso tali strutture a carico del viaggiatore (il 5° giorno di isolamento, un ulteriore test PCR (se negativo, termina l’isolamento). Per i viaggiatori stranieri che alloggiano presso hotel, case in affitto o ostelli è tuttora valida un’eccezione a tale schema: non viene effettuato l’ultimo PCR, al 5° giorno dal loro ingresso a Cuba ma, dopo aver ricevutoil risultato del PCR effettuato in aeroporto, possono continuare a svolgere il proprio soggiorno nella struttura che li ospita, ove rimangono comunque sotto vigilanza epidemiologica da parte del medico competente. Si fa presente che tali indicazioni sono suscettibili di ulteriori aggiornamenti, secondo le determinazioni delle Autorità cubane.
DOMINICA: per ingresso/rientro dal Dominica in Italia, v. Elenco E in alto. Le modalità di ingresso in Dominica variano a seconda dei Paesi di provenienza, classificati, sulla base dei contagi, in basso, medio o alto rischio.
ECUADOR: per ingresso/rientro dall’Ecuador in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza sanitaria, contagi in crescita. Ingresso in Ecuador consentito ma tutti i viaggiatori devono presentare esito negativo di test PCR effettuato non più di 10gg prima dell’arrivo in Ecuador. In ogni caso, i passeggeri possono essere sottoposti a test rapido all’ingresso nel Paese (se positivo, isolamento obbligatorio di 10gg).
EL SALVADOR: per ingresso/rientro da El Salvador in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in El Salvador consentito solo con esito negativo di test PRC effettuato non più di 72h prima dell’arrivo (in forma cartacea, contenete nome completo del passeggero, timbro e firma del medico responsabile del laboratorio). A seguito della notizia relativa alla scoperta di un nuovo ceppo di Covid-19, è vietato – a partire dal 20/12/2020 – l’ingresso in El Salvador a chi negli ultimi 30gg abbia visitato/soggiornato in Gran Bretagna o Sud Africa.
GIAMAICA: per ingresso/rientro dalla Giamaica in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Giamaica consentito, indipendentemente dalla nazionalità, solo con compilazione, prima del viaggio, di Travel Authorization. I viaggiatori provenienti da USA, Brasile, Messico, Panama e Rep. Dominicana devono presentare esito negativo di un test PCR o Antigenico, effettuato non oltre i 10gg precedenti l’ingresso nel Paese.
GRENADA: per ingresso/rientro da Grenada in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso consentito in Grenada con condizioni differenti in base al Paese di provenienza o di transito negli ultimi 14gg (liste). Chi arriva dall’Italia deve: compilare un modulo; avere esito negativo di test RT-PCR test effettuato entro i 7gg precedenti; una prenotazione di min. 4gg e una camera di hotel approvata per la quarantena, scegliendo se fare un test il 4° giorno e, se negativo, poter muoversi liberamente, o rimanere in hotel per la durata del viaggio.
GUADALUPA: per ingresso/rientro da Guadalupa in Italia, v. Elenco C in alto. Dipartimento classificato dalle autorità francesi come zona di massima allerta, in vigore restrizioni agli spostamenti interni. L’ingresso via aerea a Guadalupa è consentito con: esito negativo di test PCR realizzato nelle 72h antecedenti il volo (non sono più accettati test antigenici); dichiarazione di non aver sintomi e di non essere stati a contatto con casi positivi nei 14gg antecedenti il volo; autoisolamento obbligatorio di 7gg, alla fine del quale è effettuato nuovo test. In aggiunta a quanto sopra, gli spostamenti di persone da/verso Saint Martin, Saint-Barthélemy e Guyane sono consentiti solo se per motivi imperativi di ordine personale, familiare, motivi urgenti di salute o motivi professionali indifferibili. L’imbarco è rifiutato in mancanza di test negativo o di mancata dimostrazione dei suddetti motivi imperativi. Da Dominique e Saint Lucia possono fare ingresso solo i cittadini francesi o UE/Schengen o gli stranieri muniti di regolare permesso di soggiorno con test negativo e dichiarazione di non avere sintomi. Gli spostamenti tra Martinica e Guadeloupe sono invece consentiti senza test e senza necessità di motivi imperativi. Per gli spostamenti via marittima, vigono altre regole specifiche.
GUATEMALA: per ingresso/rientro dal Guatemala in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso per chi nei 14gg precedenti l’arrivo nel Paese ha soggiornato in UK o Sud Africa. Tutti i visitatori in ingresso in Guatemala devono presentare all’arrivo esito negativo di test PCR o Antigenico, effettuato non più di 72h antecedenti l’ingresso nel Paese. Tutti i viaggiatori in arrivo via aerea sono inoltre tenuti, prima dell’ingresso, a compilare un’autodichiarazione sanitaria. Esito negativo di test e compilazione dell’autodichiarazione sanitaria sono inoltre richiesti dalle compagnie aeree anche ai viaggiatori in partenza dal Guatemala prima dell’imbarco. Ai non residenti in arrivo sintomatici potrebbe essere vietato l’ingresso nel Paese.
GUYANA FRANCESE: per ingresso/rientro da Guyana in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Guyana Francese consentito solo per particolari motivi, tra cui motivi professionali non derogabili. Tutti i passeggeri devono presentare: documentazione idonea a giustificare motivo imperativo; esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h antecedenti il volo; dichiarazione di non aver sintomi covid e di non aver avuto contatti con casi positivi nei 14gg antecedenti il viaggio; dichiarazione di accettare di essere sottoposto a nuovo test all’arrivo e ad un periodo di isolamento di 7gg, a conclusione del quale verrà effettuato nuovo test. Tutte le certificazioni per viaggi da/verso la Guyana e per gli spostamenti interni sono disponibili online.
HAITI: per ingresso/rientro da Haiti in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso a Haiti consentito con compilazione di dichiarazione sanitaria, fornendo i propri contatti nel Paese, ma senza obbligo di quarantena né di presentazione esito negativo di test. La frontiera terrestre con la Rep. Dominicana è aperta ma potrebbero essere introdotte, con poco o nullo preavviso, restrizioni all’attraversamento.
HONDURAS: per ingresso/rientro da Honduras in Italia, v. Elenco E in alto. I passeggeri provenienti dall’estero per l’ingresso in Honduras devono presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato massimo 72h prima dell’ingresso. Divieto di ingresso a chi nei 14gg precedenti l’arrivo nel Paese abbia soggiornato in UK o in Sud Africa. Le dogane terrestri sono aperte con limitazioni di orari in entrata e uscita.
ISOLE VERGINI AMERICANE: per ingresso/rientro dalle Isole Vergini Americane in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso nelle Isole consentito ma con compilazione, entro i 5gg precedenti la partenza, di modulo online con upload di esito negativo di test antigene (molecolare/PCR/rapido) effettuato negli ultimi 5gg oppure di esito positivo di test anticorpi Covid-19 effettuato negli ultimi 4 mesi. I test effettuati o gli esiti ricevuti al di fuori della finestra dei 5gg non soddisfano i requisiti. All’arrivo è inoltre necessario produrre il risultato del test in originale e la certificazione di viaggio ottenuti dal portale USVI Travel Screening. I viaggiatori che non sono in grado di produrre l’esito del test richiesto sono soggetti ad autoquarantena obbligatoria, proseguendo direttamente dall’aeroporto o dal porto marittimo al proprio alloggio ove rimanere fino all’esito del test richiesto. Il periodo di autoquarantena deve durare 14gg dal momento dell’ingresso nel territorio o fino alla ricezione del risultato del test. I viaggiatori tenuti ad autoquarantena sono responsabili di tutti i relativi costi, inclusi quelli associati a test, trasporto verso l’alloggio, spese di alloggio, spese alimentari e cure mediche.
ISOLE VERGINI BRITANNICHE: per ingresso/rientro dalle Isole Vergini Britanniche in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso nelle Isole consentito ai passeggeri provenienti da qualsiasi Paese, con: registrazione per ottenere il certificato di viaggio (almeno 48h prima del viaggio stesso), che avrà validità 5gg, da presentare alla compagnia aerea; esito negativo di test RT-PCR SARS-CoV-2 effettuato massimo 5gg prima dell’arrivo e averlo caricato nell’applicativo di registrazione; utilizzare il certificato di viaggio per effettuare le prenotazioni mantenendo una copia, sia cartacea che elettronica, della stessa e dei risultati negativi del test RT-PCR unitamente albiglietto e passaporto per essere ammessi a bordo dell’aereo; fare un nuovo esame RT-PCR in aeroporto all’arrivo; installare all’arrivo l’ap BVI Gateway; fare quarantena nei locali designati per gg e al termine del quarto giorno essere sottoposti ad un ulteriore esame (se positivo, isolamento e cure per min. 10gg).
MARTINICA: per ingresso/rientro da Martinica in Italia, v. Elenco C in alto. Dipartimento classificato dalle autorità francesi a rischio. Per ingresso via aerea in Martinica è richiesto: esito negativo di test PCR realizzato nelle 72h antecedenti il volo; dichiarazione di non aver sintomi e di non essere stati a contatto con casi positivi nei 14gg antecedenti il volo; autoisolamento obbligatorio di 7gg dopo i quali è effettuato un nuovo test. In aggiunta a quanto sopra, gli spostamenti di persone da/verso Saint Martin, Saint-Barthélemy e Guyane sono consentiti solo se per motivi imperativi di ordine personale, familiare, motivi urgenti di salute o motivi professionali indifferibili. L’imbarco è rifiutato in mancanza di test negativo o di mancata dimostrazione dei suddetti motivi imperativi. Gli spostamenti tra Martinica e Guadeloupe sono invece consentiti senza test e senza necessità di motivi imperativi. Per gli spostamenti via marittima, vigono altre regole specifiche.
MESSICO: per ingresso/rientro dal Messico in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni interne differenti nei vari Stati messicani. Numerosi alberghi sono chiusi. Non sono attualmente in vigore restrizioni agli ingressi dall’Italia. Chiuse le frontiere fino al 21/02/2021 tra Messico, Stati Uniti e Canada per tutti gli spostamenti non essenziali (turisti e viaggiatori in genere) ma non per trasporto merci, commercio e sanità. Prima di viaggiare dal Messico verso USA o Canada, effettuare le necessarie verifiche con l’ambasciata/consolato statunitense o canadese. Sospesi, fino a data da destinarsi, i voli diretti verso l’Italia.
MONTSERRAT: per ingresso/rientro da Montserrat in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Montserrat consentito previa registrazione e alle condizioni definite dal protocollo di sicurezza governativo (richiesto esito negativo di test PRC effettuato non oltre 7gg prima dell’arrivo). E’ in ogni caso richiesto all’arrivo isolamento di 14gg presso le strutture alberghiere designate.
NICARAGUA: per ingresso/rientro dal Nicaragua in Italia, v. Elenco E in alto. Per quanto riguarda l’uscita dal Paese attraverso le frontiere terrestri, riaperta quella con Honduras ma è ancora impossibile entrare in Costa Rica dal Nicaragua. Non pienamente ripristinato il traffico aereo. In ogni caso l’ingresso in Nicaragua consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre le 72h prima dell’ingresso.
PANAMA: per ingresso/rientro da Panama in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza in vigore con quarantena totale che impone rigide restrizioni alla libertà di movimento delle persone. Consentito l’ingresso in Panama a tutti i viaggiatori con esito negativo di test RT-PRC/Antigeno, realizzato 48h prima dell’imbarco. E’ inoltre possibile sottoporsi a tampone rapido all’arrivo presso uno dei centri di controllo allestiti in aeroporto, al costo di $50 (i positivi sono ospitati in un hotel o struttura del governo, fino a risultare nuovamente negativo).
PARAGUAY: per ingresso/rientro dal Paraguay in Italia, v. Elenco E in alto. Tutte le persone che entrano in Paraguay devono compilare un form online; non è richiesta quarantena (10gg) se si ha esito negativo di test RT-PCR realizzato entro le 72h precedenti all’arrivo. Chi proviene da Paesi non appartenenti al Mercosur (oltre al Paraguay, Argentina, Brasile, Uruguay) deve avere polizza medica internazionale. E’ vietato l’ingresso al Paese per gli stranieri non residenti che abbiano visitato il Regno Unito nelle ultime due settimane.
PERÙ: per ingresso/rientro dal Perù in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza in vigore, dati epidemiologici allarmanti, coprifuoco e restrizioni interne. Reintrodotta la quarantena obbligatoria di 14gg per chiunque entri in Perù indipendentemente dalla provenienza (quarantena da effettuarsi presso il proprio domicilio o strutture sanitarie dedicate, secondo quanto indicato dalla competenti autorità). Possibilità di effettuare un test PCR dopo 6gg di quarantena (se negativo, la quarantena si interrompe). Divieto di ingresso fino al 14/02/2021 per tutti gli stranieri provenienti da Europa, Sud Africa, Brasile (o che vi abbiano fatto scalo negli ultimi 14gg. Tra le eccezioni al divieto di ingresso, lavoratori stranieri di imprese o istituzioni operanti in Perù che necessitano delle loro specifiche competenze per l’esercizio delle loro funzioni (il datore di lavoro deve comunicare alla Direzione di Salute Internazionale del Ministero della Salute l’arrivo di tali categorie con un preavviso di 72h).
PORTO RICO: per ingresso/rientro da Porto Rico in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco e varie restrizioni in vigore. Ingresso in Porto Rico non consentito a viaggiatori provenienti da: UE, UK, Cina, Brasile, Iran. Tutti i viaggiatori provenienti da Paesi autorizzati devono presentare Travel Declaration ed esito negativo di test PCR non anteriore alle 72h all’arrivo a Porto Rico. La mancata presentazione del test negativo comporta l’obbligo di autoquarantena per 14gg. Consigliata un’assicurazione di viaggio che includa una copertura per le cure relative al COVID-19 per tutta la durata della permanenza a Porto Rico. Tutti i viaggiatori che arrivano a Porto Rico devono rispettare i requisiti di visto previsti per gli USA.
REP. DOMINICANA: per ingresso/rientro dalla Rep. Dominicana in Italia, v. Elenco E in alto. Crescita dei contagi, nuovo stato di emergenza, con coprifuoco notturno. Ingresso in Rep. Dominicana consentito agli stranieri senza restrizioni. All’arrivo sono effettuati test non invasivi di respirazione rapida a tutti i passeggeri con sintomi ed, in modo casuale, al 3%-10% dei passeggeri asintomatici. In albergo è concesso, durante il check-in, un piano di assistenza temporanea e gratuita che comprende la copertura per le emergenze, il test COVID-19, l’alloggio per soggiorni prolungati e i costi per il cambio di volo in caso di infezione. Si deve compilare, prima controlli migratori aeroportuali, un form online per l’ingresso e l’uscita dal Paese (obbligatorio in digitale). Per accelerare le procedure di ingresso nella Rep. Dominicana, si consiglia, 72h prima del viaggio, di compilare il modulo, stamparlo o acquisire uno screenshot del codice QR e tenerlo a portata di mano per mostrarlo alle autorità di dogana in arrivo. Prima della partenza dalla Rep. Dominicana si deve compilare un nuovo form. Fino al 28/02/2021 per l’ingresso nel Paese il form è accettato sia cartaceo che digitale ma quest’ultimo diviene obbligatorio dal 01/03/2021.
SAINT LUCIA: per ingresso/rientro da St. Lucia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in St. Lucia consentito con: esito negativo di test RT-PCR, effettuato non più di 7gg precedenti l’ingresso nel Paese; compilazione non più di 3gg precedenti l’arrivo del Travel Registration Form; obbligo di permanenza nella struttura alberghiera indicata nel predetto modulo e con prenotazione confermata prima della partenza; possibilità di continuare il soggiorno esclusivamente nelle strutture autorizzate e di effettuare le sole attività turistiche classificate “COVID-free”. I viaggiatori in arrivo sintomatici sono trasferiti per ulteriori controlli, a proprie spese, presso una struttura ospedaliera identificata dalle competenti autorità.
SAINT VINCENT E GRENADINES: per ingresso/rientro da St. Vincent e Grenadines in Italia, v. Elenco E in alto. Rigide misure per tutti coloro entrano in SVG, costantemente modificate dalle Autorità sanitarie locali.
SAINT KITTS E NEVIS: per ingresso/rientro da St. Kitts e Nevis in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Saint Kitts e Nevis consentito agli stranieri. E’ richiesta la compilazione di un formulario e la presentazione di esito negativo di test PCR negativo effettuato non più di 72h prima dell’arrivo. Si deve inoltre compilare un questionario sanitario e scaricare l’app SKN COVID-19 da utilizzare durante tutto il periodo di soggiorno nel Paese.
SAINT MARTIN: per ingresso/rientro da St. Martini in Italia, v. Elenco E in alto.
SINT MAARTEN: per ingresso/rientro da St. Maarten in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sint Maarten consentito con compilazione di heath declaration form (con copia da portare con sè durante il viaggio) e esito negativo di test RT-PCR non antecedente le 120h, da caricare come documentazione richiesta nella procedura di autorizzazione sanitaria prima del viaggio. E’ obbligatoria una copertura assicurativa sanitaria, con estensione, fortemente raccomandata, che copra le spese correlate al Covid-19. Quanto sopra non si applica ai passeggeri in transito.
STATI UNITI: per ingresso/rientro da USA in Italia, v. Elenco E in alto. Consistente crescita dei casi di contagio. Confermati dal Presidente Biden sospensione del rilascio visti e divieto d’ingresso in USA a chi nei 14gg precedenti l’ingresso è stati o ha transitato in Paesi Schengen (inclusi UK e Irlanda), Cina e Iran. Sospeso il rilascio di varie categorie di visto tra cui H1B e L. Eccezioni alle restrizioni agli ingressi dall’area Schengen, per alcune tipologie di visto per ingressi di ‘interesse nazionale’ (NIE – National Interest Exception), tra cui: esperti tecnici e specialisti per installazione, assistenza, manutenzione di navi, macchinari e altre attrezzature specialistiche utilizzate da USA o da aziende straniere con un investimento nel Paese. Chi rientra in tali categorie deve rivolgersi direttamente ai Consolati USA per qualificarsi a rientrare nelle categorie esentate, sia per richiedere un nuovo visto, sia per chiedere un waiver su ESTA o visto già emesso. L’ingresso in USA è rimesso, in ogni caso, alle decisioni dei funzionari dell’Agenzia CBP-Customs and Border Protection nei vari punti di entrata, che potrebbero, discrezionalmente, richiedere a chi entra negli Stati Uniti di effettuare una quarantena di 14gg. Il Centers for Disease Control and Prevention raccomanda l’effettuazione di test dopo l’arrivo negli USA (test PCR tra 3° e 5° giorno dopo l’arrivo negli USA e autoisolamento per complessivi 7gg successivi all’arrivo). Le prescrizioni sulla quarantena possono talvolta variare e/o subire delle attenuazioni a seconda delle disposizioni dei singoli Stati USA (“Stay at home as much as possible” per 14gg anziché quarantena vera e propria). Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale richiede a chi utilizza un waiver per motivi di “interesse nazionale” di arrivare in uno degli aeroporti appositamente designati. Obbligo di presentazione di esito negativo test (PCR o antigenico) effettuato non oltre i 3gg prima della partenza, per tutti i passeggeri in arrivo negli USA con voli dall’estero. Le compagnie aeree hanno il compito di verificare – come condizione essenziale per permettere l’accesso a bordo dei passeggeri diretti negli USA – la documentazione cartacea o elettronica che attesti l’effettuazione del test e il relativo esito negativo o, in alternativa, un documento che comprovi l’effettiva guarigione da Covid-19 (la prova di vaccinazione non viene considerata sufficiente e resta quindi necessaria la prova del test o il documento di effettiva guarigione).
SURINAME: per ingresso/rientro dal Suriname in Italia, v. Elenco E in alto. Consistente crescita dei contagi e coprifuoco notturno. Chiusa ogni via di accesso in Suriname dall’estero (aerea, portuale e terrestre).
TURKS – CAICOS: per ingresso/rientro da Turks-Caicos in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i viaggiatori diretti a Turks e Caicos sono tenuti a presentare domanda d’ingresso ed ottenere la relativa autorizzazione prima dell’imbarco. Nel portale viene richiesto esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 5gg prima del viaggio presso un laboratorio accreditato per ricevere il certificato di autorizzazione di viaggio. Una copia originale del risultato del test deve essere presentata anche all’arrivo. Le persone sospette di essere state esposte o di sintomatiche sono poste in quarantena in un luogo specificato per un periodo di 14gg o più se necessario.
TRINIDAD E TOBAGO: per ingresso/rientro da Trinidad e Tobago in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Trinidad e Tobago vietato agli stranieri.
URUGUAY: per ingresso/rientro dall’Uruguay in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Uruguay consentito solo a cittadini uruguaiani e residenti. Sospeso l’accesso al Paese per chi non abbia un titolo di viaggio acquistato prima del 16/12/2020. Tale sospensione si aggiunge al divieto di ingresso in Uruguay per gli stranieri, stabilito a giugno 2020. Tra le eccezioni, ingressi transitori per stranieri con motivi lavorativi, economici, imprenditoriali o giudiziali, ma le cui procedure sono gestite dal Ministero competente all’aera di attività coinvolta. L’autorizzazione all’ingresso in Uruguay va presentata esclusivamente attraverso questo sito. Gli stranieri che entrano in Uruguay con fini lavorativi, economici, imprenditoriali o giudiziali devono presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre le 72h dall’ingresso. Nel caso di una permanenza superiore ai 7gg nel territorio uruguayano, si deve fare un secondo test PCR-RT il 7° giorno (la prosecuzione del viaggio sarà condizionata a tale risultato).
VENEZUELA: per ingresso/rientro dal Venezuela in Italia, v. Elenco E in alto. Lockdown generalizzato. Sospesi tutti i voli internazionali e nazionali, eccetto i voli commerciali con Bolivia, Messico e Turchia che hanno autorizzazioni speciali per operare. Chiuse le frontiere terrestri con Colombia e Brasile e quelle marittime con Aruba, Bonaire e Curacao.
MEDIO ORIENTE
ARABIA SAUDITA: per ingresso/rientro dall’Arabia Saudita in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso nel Regno ai passeggeri provenienti da o che vi abbiano transitato nei 14gg precedenti: Italia, Argentina, Brasile, Egitto, EAU, Francia, Giappone, Germania, India, Indonesia, Irlanda, Libano, Pakistan, Portogallo, UK, USA, Sud Africa, Svezia, Svizzera e Turchia. Consentito l’ingresso in Arabia Saudita di cittadini stranieri provenienti da Paesi che non rientrano nella suddetta lista, a condizione di fare isolamento domiciliare all’arrivo di 7gg (il 6° giorno di quarantena va eseguito un test PCR). L’ingresso in Arabia Saudita di cittadini stranieri provenienti da Paesi in cui non sono stati registrati casi della nuova variante COVID-19 è sottoposto a isolamento domiciliare di 3gg se effettuano un test PCR il 3° giorno successivo all’ingresso, o in alternativa, di 7gg qualora non si voglia eseguire il test. Le compagnie aeree potrebbero condizionare l’imbarco al possesso di un certificato di negatività. Si raccomanda pertanto di viaggiare sempre muniti di un certificato di esame eseguito non più di 48h prima dell’ingresso nel Paese.
BAHRAIN: per ingresso/rientro dal Baharein in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Bahrain consentito, tra le varie categorie, a passeggeri idonei a ottenere un visto all’arrivo e a passeggeri con eVisa valido. Tutti i passeggeri in arrivo in Bahrain sono sottoposti di test PCR (a proprie spese) e devono rimanere in autoisolamento fino all’esito (in genere 1 o 2 gg). Chi soggiorna in Bahrain per 10gg o più, deve ripetere (sempre a proprie spese al costo totale di 60 bhd) il test PCR il 10° giorno successivo all’arrivo nel Regno, rimanendo in autoisolamento fino al risultato. Tutti i passeggeri in arrivo sono tenuti a scaricare e attivare l’app BeAware Bahrain e firmare una dichiarazione in cui si obbligano a seguire le norme di autoisolamento locali. Il passaggio via terra Bahrein-Arabia Saudita risulta al momento ristretto al solo traffico commerciale ed a cittadini sauditi che rientrano dal Bahrain.
EMIRATI ARABI UNITI: per ingresso/rientro da UAE in Italia, v. Elenco E in alto. Per l’imbarco di voli diretti in EAU è richiesto esito negativo di test RT-PCR effettuato presso il Paese di origine (per l’Italia qualsiasi laboratorio diagnostico, sia pubblico che privato) con tempistiche che possono variare in base alla singola compagnia aerea o al singolo emirato. L’esito del test deve essere esclusivamente in formato cartaceo (sono esclusi certificati digitali o via SMS) e in lingua inglese o araba. Alla luce di possibili repentini aggiornamenti delle disposizioni in vigore, si raccomanda di consultare previamente la compagnia aerea e, nel caso di voli con scalo, di verificare anche le disposizioni in vigore nei Paesi di transito. Emirato di ABU DHABI: i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Abu Dhabi devono avere esito negativo di test RT-PCR effettuato, entro le 96h dal viaggio, nel Paese di provenienza (per l’Italia qualsiasi laboratorio diagnostico, sia pubblico che privato) e sono sottoposti ad ulteriore test in aeroporto (chi proviene da un elenco di Paesi “verdi” deve autoisolarsi solo fino al ricevimento del risultato negativo del test, mentre chi proviene dagli altri Paesi – Italia inclusa – devono fare quarantena di 10gg monitorata con braccialetto elettronico e ripetere il test l’8° giorno di permanenza). In ogni caso, chi si ferma nell’Emirato di Abu Dhabi per più di 6gg deve effettuare il tampone il 6° giorno, e chi si ferma per più di 12gg deve effettuarlo anche il 12° giorno. I viaggiatori internazionali che arrivano a Dubai e proseguono per Abu Dhabi devono esibire al confine fra i due emirati esito negativo di test PCR rilasciato entro le 48h precedenti (i giorni trascorsi negli altri emirati saranno decurtati dai 10gg di quarantena richiesti ad Abu Dhabi). Il braccialetto è applicato alla frontiera. Per i passeggeri in partenza da Abu Dhabi la presentazione dell’esito negativo di test PCR è sempre richiesto dalla compagnia di bandiera Etihad e, per i viaggi verso l’Italia, deve essere effettuato non oltre le 96h dalla partenza del volo. Emirato di DUBAI: chi arriva a Dubai dall’estero deve presentare all’imbarco all’aeroporto di partenza esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h precedenti (per l’Italia, in qualsiasi laboratorio diagnostico, sia pubblico che privato); compilare, prima del viaggio, health declaration form e Quarantine Undertaking Form, forniti dalla compagnia aerea Emirates; all’arrivo a Dubai è possibile essere sottoposti a nuovo test PCR (se positivo, quarantena di 14gg secondo le indicazioni fornite sul posto dalle autorità locali); prima di lasciare l’aeroporto, scaricare e registrare i propri dettagli sull’app COVID-19 DXB. A causa degli elevatissimi costi delle strutture sanitarie locali, si raccomanda vivamente polizza assicurativa che copra, fra l’altro, i costi di eventuali cure, analisi, periodi di quarantena, ricoveri, nonché rimpatri legati anche all’infezione da Covid-19.
GIORDANIA: per ingresso/rientro dalla Giordania in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni ai movimenti interni, lockdown e coprifuoco notturno. Ingresso in Giordania consentito, indipendentemente dalla nazionalità e dalla provenienza, con: esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h prima della partenza; secondo test PCR da fare a proprie spese all’arrivo in aeroporto (con esito negativo non è necessario sottoporsi a isolamento dopo l’arrivo nel Paese). Per gli stranieri è obbligatorio avere assicurazione sanitaria che copra la durata del soggiorno. Per chi viaggia con aereo verso la Giordania, per ricevere la carta di imbarco è necessario compilare e consegnare al banco del check-in un form. Chi fa ingresso in Giordania via terra, deve invece registrarsi.
IRAN: per ingresso/rientro dall’Iran in Italia, v. Elenco E in alto. Sensibile incremento dei casi di contagio e misure restrittive differenziate nelle varie città iraniane in base alla gravità del quadro epidemiologico (Teheran, come le principali città, è “rossa”, con coprifuoco notturno). Tutti i passeggeri in arrivo in Iran devono avere esito negativo di test PCR, in inglese, rilasciato dalle competenti autorità sanitarie del Paese di partenza, non oltre 96h prima del viaggio. Devono inoltre avere un certificato medico rilasciato dalle autorità sanitarie iraniane a seguito di uno screening clinico effettuato presso lo scalo aeroportuale. Tutti i passeggeri in partenza dall’aeroporto Khomeini di Teheran devono avere certificato medico, rilasciato dalle autorità sanitarie a seguito di screening clinico effettuato presso lo scalo aeroportuale, che sarà valido 1 giorno (quello del viaggio). All’atto della partenza, i passeggeri devono sottoscrivere un modulo di autocertificazione.
IRAQ: per ingresso/rientro dall’Iraq in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Iraq consentito non con visto turistico/religioso ma con adeguato visto rilasciato dalle Ambasciate irachene nei Paesi di residenza (visti affari autorizzati solo dietro invito della controparte irachena, e sempre rilasciati dalle Rappresentanze Consolari irachene o attraverso procedure speciali del Ministero dell’Interno). L’ingresso nel territorio iracheno è consentito esclusivamente previa presentazione di esito negativo di test RT-PCR (in lingua inglese) effettuato almeno72h prima dell’imbarco. Le compagnie aeree richiedono a tutti i passeggeri, in entrata e uscita dall’Iraq e senza eccezione alcuna, l’esito negativo di test RT-PCR effettuato 72h prima dell’imbarco. Ingresso in Kurdistan (via terra o attraverso gli aeroporti internazionali di Erbil e Sulaymaniyah) vietato per tutti gli stranieri provenienti da Gran Bretagna, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Slovacchia, Spagna, Brasile, USA, India, Sudafrica, Australia, Paesi Bassi, Giappone e Zambia. E’ altresì vietato l’ingresso ai cittadini stranieri i cui voli facciano scalo in uno dei suddetti Paesi. Per i passeggeri in partenza dall’aeroporto di Baghdad, sono ritenuti validi solo i risultati dei test effettuati presso i seguenti laboratori convenzionati: ISTISHARI Medical Laboratory e il Private Nursing Home Hospital. Per i passeggeri in partenza dall’aeroporto di Erbil, il test deve essere effettuato esclusivamente presso il Central Emergency Hospital.
ISRAELE: per ingresso/rientro da Israele in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Israele consentito ai cittadini stranieri solo previa autorizzazione delle autorità israeliane con permesso di ingresso rilasciato dall’Ambasciata israeliana del Paese di origine e compilazione online, non prima di 24h dalla partenza, di inbound clearance application. Analoga domanda online per la partenza da Israele, da presentare 24h prima del viaggio (c.d. outbound clearance application). Procedura ad hoc per gli ingressi di cittadini stranieri motivati da improrogabili ragioni di lavoro (requisiti necessari e iter autorizzativo). Per l’imbarco verso Israele è inoltre necessario, in aggiunta al permesso delle autorità israeliane e alla “inbound clearance application”, esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h antecedenti il decollo. È consentito volare da Israele verso l’estero solo se si ha già il biglietto aereo prima dall’entrata. Per chi arriva da (o ha soggiornato negli ultimi 14gg in) Paesi “rossi” (lista aggiornata) – tra cui l’Italia – obbligo di quarantena presso appositi hotel per 14gg, che può essere ridotta a 10gg previa effettuazione di un duplice tampone, secondo le procedure definite dal Ministero della Salute israeliano. Per effettuare la quarantena presso le proprie abitazioni (evitando quindi gli appositi hotel individuati dalle Autorità israeliane), è necessario sottoporsi a un primo tampone all’arrivo in aeroporto, prenotabile online, e sottoscrivere l’impegno a sottoporsi ad un secondo tampone al 9° giorno di quarantena. Chiunque faccia ingresso in Israele tra il 2 e il 7 febbraio sarà collocato in quarantena presso speciali COVID Hotel predisposti dal Governo (salvo eccezioni che saranno valutate caso per caso all’arrivo da apposito Comitato istituito presso l’aeroporto Ben Gurion). Fino al 07/02/2021 è chiuso lo spazio aereo civile con sospensione dei voli in ingresso/uscita dal Paese, salvo limitatissime eccezioni.
KUWAIT: per ingresso/rientro dal Kuwait in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Kuwait agli stranieri. Dal 21/02/2021, per un periodo di un mese (salvo proroghe), i passeggeri in arrivo in Kuwait dovranno previamente registrarsi sulla piattaforma “Kuwait Traveller” e saranno sottoposti a quarantena istituzionale presso un albergo locale per 7gg a proprie spese, alla quale seguiranno 7gg di quarantena domiciliare obbligatoria.
LIBANO: per ingresso/rientro dal Libano in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco notturno e restrizioni in tutto il Paese. Ingresso in Libano consentito solo con: esito negativo di test PCR (tradotto in inglese o francese o arabo) effettuato nelle 96h prima dell’arrivo (autorizzati all’imbarco i passeggeri muniti di certificato vaccinale Covid-19, si consiglia di verificare i requisiti con la compagnia aerea, in particolare in caso di voli con scalo); compilazione di form online; assicurazione sanitaria che copra i costi di un’eventuale terapia/ricovero per Covid-19 durante tutto il soggiorno in Libano. Tutti i passeggeri in arrivo sono sottoposti a tampone in aeroporto e tenuti a rimanere in quarantena fino ai risultati (in linea di massima fino a 72h).
LIBIA: per ingresso/rientro dalla Libia in Italia, v. Elenco E in alto. Contagio anche in Libia, dove le possibilità di prevenzione, diagnosi e cura sono limitate. Misure restrittive periodiche, lockdown totali o parziali. Ripresi voli tra Libia e Tunisia e riaperte le frontiere terrestri tra i due Paesi. Si sono registrati atteggiamenti ostili nei confronti di stranieri, ritenuti potenzialmente vettori di contagio. Permane il divieto di ingresso in Libia per gli stranieri.
OMAN: per ingresso/rientro dall’Oman in Italia, v. Elenco E in alto. Chiusi i confini terrestri fino all’08/02/2021. Ingresso in Oman consentito solo via aerea con: registrazione su app Tarassud+ prima dell’arrivo nel Sultanato; esito negativo di test PCR fatto entro le 72h precedenti; assicurazione sanitaria che includa la copertura per Covid-19. All’arrivo è necessario sottoporsi in aeroporto ad un secondo test PCR. È sempre obbligatoria una quarantena di 7gg, anche in caso di esito negativo del test all’arrivo, da trascorrere in isolamento indossando il braccialetto elettronico collegato all’app di tracciamento Tarassud+. L’8° giorno si è sottoposti ad ulteriore test PCR, se negativo termina la quarantena e il braccialetto viene rimosso.
PAKISTAN: per ingresso/rientro dal Pakistan in Italia, v. Elenco E in alto. Nuovo intensificarsi dell’emergenza sanitaria nel Paese. Per i viaggiatori internazionali provenienti dalla maggior parte dei Paesi del mondo (inclusa l’Italia) per l’ingresso in Pakistan è obbligatorio esibire esito negativo di test Covid-19 effettuato entro le 96h precedenti l’arrivo. Fortemente raccomandato scaricare l’app PassTrack per facilitare i controlli in aeroporto. I viaggiatori sintomatici sono sottoposti a test, entro 48h, con obbligo di quarantena fiduciaria in caso di risultato positivo.
QATAR: per ingresso/rientro dal Qatar in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Qatar consentito unicamente ai cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno in Qatar (con autorizzazione preventiva e modalità differenti a seconda del Paese di provenienza). Vietato l’ingresso ai visitatori temporanei per affari o turismo. La compagnia QATAR AIRWAYS ha introdotto l’obbligo di presentazione, al check-in, di esito negativo al test RT-PCR per i passeggeri in transito o arrivo da una serie di Paesi.
SIRIA: per ingresso/rientro dalla Siria in Italia, v. Elenco E in alto. Consentito l’ingresso in Siria a limitate categorie (tra cui coniugi e figli non siriani di cittadini siriani, esperti arabi e siriani, titolari di permessi di soggiorno siriani) dietro presentazione di esito negativo di test PCR ottenuto non oltre le 96h antecedenti altrimenti si è posti in quarantena presso appositi centri. In partenza dalla Siria, se il Paese di destinazione richiede per l’ingresso il risultato negativo di test PCR, il viaggiatore è tenuto a registrarsi in un portale ad hoc del Ministero della Sanità siriano, per fissare l’appuntamento per il test.
TERRITORI PALESTINESI: per ingresso/rientro dai Territori in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso nei Territori ai titolari di passaporto straniero, se non in casi limitati e previa autorizzazione delle autorità locali. Situazione epidemiologica in peggioramento. Sospesi tutti gli spostamenti tra i Governatorati e tra i Territori Palestinesi e l’area di Gerusalemme. Tutti i valichi di confine con la Striscia di Gaza sono chiusi in entrata/uscita, eccetto per gli attraversamenti per motivi umanitari, previamente coordinati con le autorità locali. Chiunque entri a Gaza è sottoposto a quarantena obbligatoria presso apposite strutture di isolamento. Anche nella Striscia sono in vigore misure restrittive degli spostamenti.
ASIA E OCEANIA
AFGHANISTAN: per ingresso/rientro dall’Afghanistan in Italia, v. Elenco E in alto. Rafforzato il controllo sanitario alle frontiere terrestri con Cina, Iran e Pakistan e presso gli aeroporti di Kabul, Herat e Kandahar. Tutti i passeggeri in arrivo in Afghanistan con voli internazionali devono avere esito negativo di test PCR effettuato nelle 96h prima dello sbarco. In assenza di tale requisito, i viaggiatori sono indirizzati per un periodo di isolamento, per l’effettuazione del test del tampone e l’eventuale trattamento, presso gli ospedali designati (a Kabul, l’Ospedale afghano-giapponese, sito nel quartiere di Darulaman, considerato particolarmente vulnerabile dal punto di vista della sicurezza); in alternativa, possono optare per il rimpatrio (qualora la compagnia aerea li accetti a bordo).
AUSTRALIA: per ingresso/rientro dall’Australia in Italia, v. Elenco D in alto. Divieto di ingresso in tutta l’Australia per tutti gli stranieri (senza distinzione di nazionalità, con la sola eccezione dei non australiani residenti permanenti e loro familiari più stretti ed alcune limitate categorie autorizzate caso per caso). Obbligatorio, prima della partenza per l’Australia, per i viaggiatori autorizzati all’ingresso, presentare esito negativo di test PCR, effettuato entro le 72h precedenti la partenza ed il risultato, preferibilmente cartaceo, tradotto in inglese, deve essere presentato al primo check-in aeroportuale della tratta aerea (tale disposizione si applica a tutti i viaggiatori, anche se vaccinati). Chi entra deve fare quarantena di 14gg in strutture designate dalle Autorità locali, anche se si è effettuata la vaccinazione o si è in possesso di test negativo. L’adempimento della quarantena è strettamente monitorato dalla polizia e dalle autorità sanitarie, su base quotidiana e senza eccezione alcuna. Non sono ancora consentiti viaggi da/per i Paesi di accreditamento secondario (Figi, Nauru, Papua Nuova Guinea, Solomon Islands, Vanuatu).
ARMENIA: per ingresso/rientro dall’Armenia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Armenia consentito agli stranieri con esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h precedenti all’ingresso. Il certificato deve essere presentato in lingua inglese, russa o armena e deve includere i dati anagrafici dell’interessato e il numero del passaporto, stampato su carta intestata del laboratorio che l’ha eseguito e deve contenere il logo, l’indirizzo del laboratorio e i contatti telefonici, email ecc. Chi arriva in Armenia senza il certificato, è sottoposto a test PCR (a proprie spese) direttamente in aeroporto o al controllo della frontiera terrestre e deve rispettare l’autoisolamento obbligatorio fino al risultato del test.
AZERBAIGIAN: per ingresso/rientro dall’Azerbaigian in Italia, v. Elenco E in alto. Sospesi tutti i collegamenti aerei, marittimi e terrestri internazionali e chiusi i confini terrestri. Sospeso il rilascio di visto elettronico in portale ASAN VISA, l’eventuale visto deve essere quindi richiesto alle rappresentanze diplomatico-consolari di Azerbaigian. Chiunque arrivi in Azerbaigian è obbligato a quarantena da 7 a 14gg in strutture designate. Per imbarcarsi su un volo diretto in Azerbaigian è necessario presentate esito negativo di test PCR effettuato nelle 48h precedenti il volo ma, all’arrivo, potrebbe comunque essere disposto l’obbligo di isolamento domiciliare per 14gg.
BANGLADESH: per ingresso/rientro dal Bangladesh in Italia, v. Elenco E in alto. Consentito l’ingresso in Bangladesh agli stranieri titolari di un visto d’ingresso in corso di validità, a condizione che siano in possesso di un certificato medico che indichi la negatività al test Covid-19, rilasciato nelle 72h precedenti da presentare all’arrivo, alla polizia di frontiera. E’ stato rimosso l’obbligo generalizzato di presentare all’imbarco, per l’uscita dal Paese, esito negativo di test (tampone), che resta necessario solo per quei viaggiatori in uscita i cui Paesi di destinazione lo richiedano. Resta l’obbligo di effettuare il test pre-partenza nel caso sia la compagnia aerea prescelta a richiederlo (ad es. Emirates e Qatar Airways) anche se non necessario per le autorità del Paese di destinazione. Sospesa la possibilità di ottenere il visto all’arrivo direttamente in aeroporto. Eccezioni potrebbero essere garantite per viaggiatori interessati ad investimenti o attività commerciali nel Paese che devono essere opportunamente documentate al momento della domanda di visto in aeroporto. L’opzione rimane però residuale, si consiglia fortemente di verificare prima della partenza, tramite le rappresentanze diplomatico-consolari del Bangaldesh a Roma e Milano, la possibilità di usufruire di questa eccezione le autorità. Chiunque faccia ingresso in Bangladesh (eccetto i diplomatici) deve in ogni caso sottoporsi a quarantena obbligatoria di 14gg presso hotel, domicilio o struttura dedicata – scrupolosamente monitorata dalla Polizia.
BHUTAN: per ingresso/rientro dal Bhutan in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni interne. In ingresso in Buthan sono autorizzati solo i viaggi di emergenza, fino a data da stabilirsi. Sorveglianza governativa alle frontiere intensa. Quarantena di 7gg per i viaggiatori provenienti da aree ad alto rischio ed obbligo di utilizzo dell’app Druk Trace.
BRUNEI: per ingresso/rientro dal Brunei in Italia, v. Elenco E in alto. Vietati ingresso e transito in Brunei ai visitatori a breve termine. E’ possibile chiedere un Entry-Travel-Pass per motivi di lavoro ma la domanda deve essere presentata da uno sponsor locale tramite apposito form. I viaggiatori autorizzati devono presentare esito negativo di test SARS-COV-2 RT-PCR effettuato 72h prima della partenza (in caso di impossibilità ad effettuare il test è possibile chiedere un’esenzione al Ministero della Salute: etp.health@moh.gov.bn). All’arrivo in Brunei i viaggiatori stranieri autorizzati sono tenuti a sostenere sia i costi del tampone, pari a 350 dollari del Brunei, che quelli dell’autoisolamento in una struttura designata, per un periodo da 2 a 14gg, in base alla valutazione sul rischio del Paese di provenienza fatta dalle autorità locali.
CAMBOGIA: per ingresso/rientro dalla Cambogia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Cambogia consentito con: visto (per l’Italia, è competente l’Ambasciata cambogiana a Parigi – non è possibile richiedere il visto in frontiera o fare domanda di visto online); esito negativo di test PCR, rilasciato non più di 72h prima del viaggio; specifica polizza sanitaria; deposito cauzionale, all’arrivo in aeroporto, di $2.000 che verrebbe usato, fra l’altro, per coprire le spese della quarantena di 14gg (l’eventuale residuo verrebbe restituito entro 3gg dalla fine della quarantena) da svolgersi in apposite strutture dove viene fatto un test all’arrivo ed un altro il 13° giorno.
CINA: per ingresso/rientro dalla Cina in Italia, v. Elenco E in alto. Sospeso l’ingresso in Cina per i cittadini residenti in Italia in possesso di visti/permessi di soggiorno cinesi rilasciati fino al 03/11/2020. I cittadini stranieri che devono recarsi in Cina per motivi di estrema necessità e urgenza possono richiedere il visto presso le Rappresentanze diplomatiche cinesi all’estero. I cittadini non cinesi che si recano in Cina con un volo diretto o indiretto dall’Italia – oltre al visto – devono presentare al momento dell’imbarco esito negativo di test (tampone) e di test sierologico, entrambi svolti non più di 48h prima del volo (nel caso di un volo per la Cina con scalo intermedio, il viaggiatore deve effettuare nuovamente gli stessi test anche nel Paese di transito, non più di 48h prima dell’imbarco, anche in caso di scali di breve durata). Entrambi i risultati dei test devono essere accompagnati da un codice sanitario ottenibile attraverso una apposita app da scaricare sul proprio dispositivo mobile (procedura). Le autorità consolari cinesi rilasciano il codice sanitario solo ai passeggeri in partenza dall’Italia con volo diretto verso la Cina e non a chi transita attraverso un Paese terzo. Gli aerei diretti a Pechino imbarcano esclusivamente cittadini del Paese di partenza del vettore e cinesi residenti nel Paese di partenza del vettore (a persone di nazionalità terze, le Ambasciate cinesi non rilasciano il codice sanitario – QR code – necessario per l’imbarco e per l’ingresso in Cina): gli stranieri che non godono di collegamenti aerei diretti tra il proprio Paese e la capitale, per raggiungere Pechino devono obbligatoriamente fare tappa in un’altra città cinese ed effettuare in quest’ultima il periodo di quarantena che varia dai 14 ai 21gg. Tutti coloro che arrivano in Cina dall’estero hanno l’obbligo di quarantena per 14gg presso la propria dimora o presso punti di isolamento (alberghi o strutture dedicate).
COOK (ISOLE): per ingresso/rientro dalle Isole Cook in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso nelle Isole (con respingimento alla frontiera) per chi arriva dall’estero, eccetto cittadini/residenti permanenti che abbiano soggiornato prima per almeno 30gg in Nuova Zelanda e che rientrano permanente nelle Cook.
COREA DEL SUD: per ingresso/rientro dalla Rep. di Corea in Italia, v. Elenco D in alto. Ingresso in Rep. di Corea consentito, a prescindere da cittadinanza o provenienza, ma con quarantena obbligatoria di 14gg (per i non residenti, presso strutture governative e a spese proprie – 2.000.000 Won sudcoreani, pari a circa €1.400, da pagare all’ingresso nel Paese). Non è soggetto alla quarantena chi rimane esclusivamente nell’area transiti dell’aeroporto internazionale di Incheon ma, una volta abbandonata tale area, anche solo per prelevare il proprio bagaglio, si è sottoposti a quarantena. Tra le eccezioni alla quarantena, viaggi d’affari e per motivi accademici o umanitari previo ottenimento di apposito certificato da parte dell’Ambasciata coreana competente al rilascio del visto d’ingresso, anche per soggiorni di durata inferiore ai 90gg.
FIGI: per ingresso/rientro dalle Figi in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco notturno e restrizioni interne. Ingresso nelle Figi consentito con esito negativo di test RT-PCR fatto almeno 48h prima dell’arrivo e quarantena di 14gg, a proprie spese.
FILIPPINE: per ingresso/rientro dalle Filippine in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso nelle Filippine a tutti gli stranieri (eccetto determinate categorie di persone già in possesso di visto d’ingresso).
GEORGIA: per ingresso/rientro dalla Georgia in Italia, v. Elenco E in alto. I viaggiatori in arrivo per via aerea possono entrare in Georgia se presentano un documento che certifichi lo svolgimento di un ciclo completo (2 dosi) di vaccinazione contro il Covid-19. I cittadini/residenti italiani – a condizione che provengano per via aerea dall’Italia o da altro Paese UE, Israele, Svizzera, USA, Arabia Saudita, UAE e Bahrein – devono presentare esito negativo di test PCR risalente alle 72h precedenti il viaggio (con il quale non sono obbligati a quarantena) e devono effettuare un nuovo test PCR di controllo (a proprie spese) 3gg dopo l’ingresso in Georgia.
GIAPPONE: per ingresso/rientro dal Giappone in Italia, v. Elenco D in alto. Vietato l’ingresso in Giappone a tutti gli stranieri provenienti da (o che siano stati nei 14gg precedenti in) vari Paesi, tra cui l’Italia. Sospese la validità dei visti già emessi in Italia e tutte le esenzioni di visto: è quindi necessario fare, in ogni caso, domanda di visto presso le Rappresentanze giapponesi per entrare in Giappone a qualsiasi titolo. Fino al 07/03/2021 è sospesa la possibilità di richiedere un visto per effettuare visite brevi d’affari su invito di aziende locali; è sospesa inoltre, per lo stesso periodo di tempo, la possibilità di evitare l’isolamento fiduciario al rientro, per i titolari di Residence Card che intendano lasciare il Giappone per un breve viaggio d’affari. Vietato, fino a nuovo avviso, l’ingresso ai cittadini stranieri che abbiano soggiornato in UK o in Sud Africa nei 14gg precedenti la richiesta di sbarco in Giappone, anche se in possesso di un visto con “EX-R”.
HONG KONG: per ingresso/rientro da Hong Kong in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Hong Kong per tutti gli stranieri non residenti. Transito aeroportuale presso l’aeroporto internazionale di Hong Kong consentito solo ai passeggeri che hanno effettuato presso l’aeroporto di partenza il check-in anche per il volo in transito a Hong Kong e per la destinazione finale. Ai passeggeri in transito non è consentita l’uscita dalla transit area aeroportuale. Il transito al momento non è consentito per voli diretti verso la Cina continentale mentre è consentito per i voli provenienti dalla Cina continentale.
INDIA: per ingresso/rientro dall’India in Italia, v. Elenco E in alto. Continuo peggioramento della situazione epidemiologica. Sospesi i voli internazionali da/per l’India fino al 28/02/2021 (operativi solo voli speciali). Ripristinata la validità di tutte le categorie di visto in corso di validità, eccetto visti turistici, medici e elettronici (e-Visa), ancora sospesi. Per verificare la possibilità di ingresso in India, contattare i Consolati competenti. Quanti abbiano titolo all’ingresso in India devono avere esito negativo di test RT-PCR effettuato nei 3gg precedenti l’arrivo nel Paese. Almeno 72h prima dell’arrivo, i passeggeri devono inoltre compilare auto-dichiarazione impegnandosi obbligatoriamente a 7gg di quarantena istituzionale (da trascorrere cioè nelle strutture indicate dalle autorità locali) a proprie spese, seguiti da 7gg di isolamento fiduciario domestico. I passeggeri possono fare istanza di esenzione dai 7gg di quarantena istituzionale mediante presentazione, nell’apposito portale, di esito negativo di test RT-PCR fatto entro le 96h precedenti il viaggio. Se le autorità indiane concedono l’esenzione, i passeggeri sono soggetti a 14gg di isolamento fiduciario domestico. Ai fini dell’accesso in aeroporto, le autorità indiane raccomandano che i passeggeri attivino sul proprio cellulare l’applicazione di tracciamento gratuita Aarogya Setu. All’arrivo nella città di destinazione, tuttavia, i viaggiatori possono essere soggetti a quarantena, stabilità dalle autorità statali o municipali. Il Governo del Maharashtra ha stabilito che i passeggeri in arrivo a Mumbai con voli provenienti da tutti i Paesi europei, Medio Oriente e Sud Africa, – in aggiunta all’esito negativo del test – devono obbligatoriamente fare 14gg di quarantena, a proprie spese, in struttura (per lo più alberghi) indicata dalle autorità locali all’arrivo (le strutture di accoglienza ritirano i passaporti, in modo da evitare che i passeggeri si sottraggano alla misura); il 7° giorno di quarantena viene fatto un test molecolare (se negativo, si può trascorrere il resto della quarantena presso il proprio domicilio o altro luogo di elezione, il risultato è stampigliato sulla mano, in modo che eventuali violazioni siano immediatamente evidenti e perseguibili, solo dopo il 14° giorno il passeggero è libero di circolare; se positivo, il passeggero è trasferito in ospedale).
INDONESIA: per ingresso/rientro dall’Indonesia in Italia, v. Elenco E in alto. Aumento dei casi di contagio e inasprimento delle restrizioni interne. I collegamenti aerei da/verso l’Europa rimangono limitati e irregolari. Sospesa ogni esenzione dai visti d’ingresso e dei “visa on arrival”. Gli ingressi in Indonesia sono consentiti solo a categorie di stranieri limitate (tra cui personale straniero impiegato in progetti strategici e aiuti sanitari). Sono stati inoltre introdotti visti per visitatori e per soggiorni temporanei, che possono essere rilasciate per specifiche finalità (tramite apposita richiesta online, seguendo le indicazioni del Direttorato Generale per l’Immigrazione), purchè la richiesta sia presentata da uno sponsor che garantisca la copertura delle spese di soggiorno e che il viaggiatore disponga di un’assicurazione sanitaria o sottoscriva l’impegno a sostenere ogni spesa medica. In ogni caso, l’ingresso in Indonesia è tassativamente subordinato a: esibizione di un certificato medico in lingua inglese che attesti l’effettuazione da non più 72h di un test PRC con esito negativo; quarantena di 5gg presso una delle strutture indicate dalle autorità indonesiane, effettuando 2 ulteriori test PCR, subito dopo l’arrivo e dopo i 5gg di isolamento.
KAZAKISTAN: per ingresso/rientro dal Kazakistan in Italia, v. Elenco E in alto. Situazione epidemiologica in peggioramento, misure di quarantena in diverse città e coprifuoco notturno. Fino al 01/05/2021 è previsto l’obbligo di visto per l’ingresso a qualsiasi titolo nel Paese. Le frontiere kazake continuano a rimanere di fatto chiuse per i cittadini italiani, ad eccezione di alcune specifiche categorie (titolari di passaporto diplomatico in servizio nel Paese e relativi familiari conviventi; titolari di permessi di residenza; familiari di primo grado di cittadini kazaki residenti nel Paese; membri di equipaggi aerei, ferroviari e autotrasportatori in servizio; membri di delegazioni governative ufficiali o rappresentanti di imprese in possesso di espressa autorizzazione rilasciata dalla commissione interministeriale ad hoc istituita dal Governo kazako). Tutti i viaggiatori provenienti dall’estero sono tenuti ad esibire esito negativo di test PCR nelle 72h precedenti l’arrivo in Kazakhstan (le 72h sono calcolate a partire dal momento in cui il certificato è stato rilasciato, non a partire dal momento in cui il test è stato somministrato).
KIRGHIZISTAN: per ingresso/rientro dal Kirghizistan in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Kirghizistan consentito ai cittadini di vari Paesi, tra cui l’Italia, con esito negativo di test RT-PCR eseguito non oltre 72h rispetto al momento del prelievo del campione per le analisi. Se il test PCR scade per ragioni oggettive relative al volo (ad es. a causa di un ritardo dello stesso), i passeggeri devono effettuarlo nel terminal di arrivo.
LAOS: per ingresso/rientro dal Laos in Italia, v. Elenco E in alto. Sospeso il rilascio di visti turistici e di visti (incluso il visto elettronico) all’arrivo in Laos fino a data da destinarsi. Il rilascio di visti commerciali è possibile ma i candidati devono compilare un questionario sanitario e avere esito negativo di test RT-PRC effettuato non oltre 72h prima dell’arrivo. All’arrivo viene effettuato un nuovo test: in caso di risultato positivo, isolamento in un apposito reparto all’interno di un ospedale specializzato; in caso di test negativo, quarantena di 14gg in una struttura designata.
MACAO: per ingresso/rientro da Macao in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso a Macao agli stranieri non residenti. Particolari condizioni per l’ingresso dei residenti permanenti di Macao, Hong Kong, Taiwan e Cina Continentale.
MALAYSIA: per ingresso/rientro dalla Malaysia in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni interne. Frontiere chiuse, con eccezioni per gli stranieri con permessi di soggiorno di lunga durata oppure con permessi per brevi missioni di lavoro, con uscita/rientro nel Paese previamente autorizzati con complesse procedure. Tutti coloro che entrano in Malesia devono: fare test PCR all’arrivo; aver previamente scaricato l’app MySejahtera; fare quarantena, a proprie spese, in appositi centri (tra cui anche hotel) per 10gg (che può essere ridotta a 7gg presentando esito negativo di test RT-PCR, effettuato 3gg giorni prima di intraprendere il viaggio per la Malesia). I cittadini stranieri in ingresso si impegnano a pagare tutti gli oneri imposti dal governo malese, tra i quali il costo del test in ingresso, della quarantena e dell’eventuale ricovero ospedaliero. Transito aeroportuale permesso senza uscire dall’area dedicata, non consentito il transito tra due aeroporti (ad es. tra KLIA2 a KLIA1).
MALDIVE: per ingresso/rientro dalle Maldive in Italia, v. Elenco E in alto. A causa dell’aumento dei casi nella isole, fino a nuovo avviso sussistono restrizioni ai movimenti interni nella regione di Greater Malè (isole di Malè, Hulhulmalè e Villingili). Ingresso nelle Maldive consentito agli stranieri ma con esito negativo di test PCR. Permane il divieto di ingresso e attracco e sbarco per le navi da crociera, yachts e barche safari.
MARSHALL (ISOLE): per ingresso/rientro dalle Isole Marshall in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso nelle Isole, per via aerea o marittima a tutti gli stranieri fino al 04/03/2021, salvo proroghe.
MICRONESIA (Stati Federati di): per ingresso/rientro dalla Micronesia in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso sia per via aerea che marittima fino al 31/03/2021, salvo proroghe.
MONGOLIA: per ingresso/rientro dalla Mongolia in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni interne. Fino al 31/03/2021: sospesi i voli interni e internazionali, non sono rilasciati visti dalle Ambasciate Mongole all’estero; traffico internazionale ferroviario e viario di passeggeri verso Cina e Russia interdetto; frontiere terrestri chiuse. In via generale, possono rientrare in Mongolia i cittadini stranieri espressamente autorizzati con domande di visto d’ingresso per affari o altre motivazioni che vengono valutate caso per caso. Chiunque rientri dall’estero – sia cittadini mongoli che stranieri, incluso il personale diplomatico – è sottoposto a quarantena di 2 settimane in strutture protette designate, seguite da 1 ulteriore settimana di confinamento domiciliare. Disposizioni per il traffico delle merci: regolari cargo aerei e traffico merci via ferrovia; su strada in ingresso nel Paese: al valico di Altanbulag/Kyakhta (frontiera russa) possono entrare solo camion guidati da equipaggi di nazionalità mongola, i guidatori di qualunque altra nazionalità non possono entrare nel Paese e in tal caso la merce viene trasbordata su ferrovia e portata a destinazione in Mongolia; dagli altri valichi con la Russia è consentito solo l’ingresso di autocisterne (benzina, gasolio e derivati dal petrolio) e gli idrocarburi vengono scaricati alla frontiera e le autocisterne con i guidatori tornano vuote in territorio russo; ai valichi di frontiera con la Cina, i guidatori si scambiano i camion (indipendentemente dalla loro nazionalità dei conducenti, quelli provenienti dalla Cina lasciano la guida del proprio mezzo ad un guidatore proveniente dalla Mongolia, che lo porta a destinazione all’interno del Paese mentre il guidatore proveniente dalla Cina prende il comando di un mezzo vuoto che gli viene consegnato dal collega mongolo e può quindi rientrare in territorio cinese – i mezzi vengono sanificati al momento dello scambio).
MYANMAR: per ingresso/rientro dal Myanmar in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza e pieni poteri al Comandante in Capo dell’Esercito. Fino al 28/02/2021 è sospeso il rilascio dei visti ai cittadini stranieri, vietato l’ingresso in Myanmar attraverso i valichi di frontiera terrestri a tutti gli stranieri, vietato l’atterraggio di qualsiasi volo passeggeri. I visti vengono rilasciati solo in casi eccezionali, quali missioni ufficiali urgenti o per ragioni stringenti, anche di lavoro o affari. All’imbarco su un volo speciale diretto in Myanmar, è comunque necessario esibire esito negativo di test RT-PCR rilasciato non oltre 72h prima della partenza. All’arrivo si deve stare in isolamento per 1 settimana presso la propria abitazione nel Paese di provenienza, da documentarsi con certificato medico in lingua inglese, ed ulteriori 2 settimane in Myanmar (di cui 1 in struttura designata dalle autorità birmane – hotel – e l’altra presso la propria dimora; durante la quarantena nella struttura designata si è sottoposti nuovamente e a proprie spese al test). Chiunque voglia recarsi nella capitale, Nay Pyi Taw, deve osservare 2 settimane di quarantena preventiva presso la propria abitazione e sottoporsi a test RT-PCR (a carico del viaggiatore se l’interessato si reca per propri motivi nella capitale; a carico delle autorità birmane se invece è invitato dal governo birmano). In casi eccezionali (missioni ufficiali urgenti o per ragioni stringenti, anche di lavoro o affari) le autorità birmane possono ridurre i tempi dell’isolamento fiduciario (7gg presso la propria abitazione nel Paese di provenienza e 14gg in Myanmar così ripartiti: 7gg in struttura sanitaria birmana e 7gg presso la propria dimora) ma è comunque necessario esibire prima della partenza esito negativo di test RT-PCR e, una volta in Myanmar, al termine del periodo di quarantena fare nuovo test. Per ottenere tale deroga, occorre prendere contatto con l’Ambasciata del Myanmar competente per il Paese di residenza.
NEPAL: per ingresso/rientro dal Nepal in Italia, v. Elenco E in alto. Numero di casi in costante crescita, soprattutto nella valle di Kathmandu. Riattivati alcuni voli internazionali ma l’ingresso in Nepal resta limitato ad alcune specifiche categorie di individui (in particolare diplomatici, funzionari ONU), i visti turistici ed i visti affari non sono al momento rilasciati.
NUOVA CALEDONIA: per ingresso/rientro dalla Nuova Caledonia in Italia, v. Elenco E in alto. Sospesi voli internazionali almeno fino al 27/03/2021, al momento sono previsti unicamente dei collegamenti con la Francia metropolitana (e Sydney principalmente per evacauzioni sanitarie). I viaggiatori autorizzati, via aerea o marittima, all’ingresso in Nuova Caledonia (eccetto chi proviene da Wallis et Futuna) deve fare quarantena obbligatoria di 14gg in apposito hotel (la fine della quarantena è subordinata all’esito negativo del test di controllo). Si raccomanda in ogni caso di attendere l’annuncio ufficiale della data di fine sospensione dei voli prima di acquistare dei biglietti con destinazione Nuova Caledonia.
NUOVA ZELANDA: per ingresso/rientro dalla Nuova Zelanda in Italia, v. Elenco D in alto. Frontiere neozelandesi chiuse, tranne che per cittadini e stranieri residenti permanenti. Tutti i viaggiatori ammessi all’ingresso in Nuova Zelanda (tranne quelli in arrivo da Australia, Antartide e gran parte dei Paesi del Pacifico e territori insulari) devono avere esito negativo di test PCR/RT-PCR o antigenico, effettuato non più di 72h prima dell’orario previsto per il primo volo internazionale del loro viaggio verso la Nuova Zelanda. L’obbligo di test negativo si applica anche a chi è vaccinato. Devono poi osservare 2 settimane di quarantena obbligatoria in strutture governative. All’arrivo, sono inoltre obbligati a sottoporsi ad altri 3 test, da effettuarsi il 1°, il 3° e il 12° giorno dopo l’arrivo, durante il periodo di quarantena obbligatorio di 14gg. L’ingresso in Nuova Zelanda è inoltre sottoposto al vincolo della disponibilità (al momento scarsa) di posti nelle strutture governative che devono essere prenotate dall’interessato esclusivamente tramite portale dedicato online prima della partenza.
PALAU (Rep. di): per ingresso/rientro da Palau in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza e restrizioni sull’ingresso nel Paese, consentito solo ai viaggiatori in possesso di un certificato di quarantena rilasciato dal Governo di Palau a seguito di specifica richiesta e invio di esito negativo di test RT-PCR entro 72h dalla partenza secondo apposita procedura. I viaggiatori internazionali devono sottoporsi a quarantena di 14gg all’arrivo, a cui seguirà un periodo di 7gg di autoisolamento obbligatorio.
PAPUA NUOVA GUINEA: per ingresso/rientro da Papua Nuova Guinea in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso in Papua Nuova Guinea a tutti gli stranieri (salvo in caso di speciale autorizzazione scritta). Tutti i visitatori in arrivo devono sottoporsi ad autoisolamento per 14gg ed avere esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 7gg prima dell’arrivo. È vietato l’accesso alle navi da crociera e agli yacht da diporto con più di 15 persone a bordo. I voli nazionali sono ridotti, ma in lenta ripresa, i passeggeri devono compilare un apposito modulo del Ministero della Salute e potrebbero essere sottoposti al test.
POLINESIA FRANCESE: per ingresso/rientro dalla Polinesia Francese in Italia, v. Elenco E in alto. L’imbarco su un volo destinato in Polinesia Francese è consentito solo per motivi personali/familiari, di salute urgente o professionali inderogabili. Tutti i viaggiatori (qualunque sia la provenienza) devono presentare: documenti idonei a dimostrare di rientrare nei casi imperativi; dichiarazione di non avere sintomi né di essere stato a contatto con casi positivi nei 14 gg precedenti; esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h precedenti; registrazione su piattaforma ETIS e impegno ad effettuare autotest al 4° giorno successivo all’arrivo.
REUNION: per ingresso/rientro da Reunion in Italia, v. Elenco C in alto. Classificata dal governo francese come “zona rossa”, cioè ad alto rischio Covid-19. Voli internazionali da/verso Reunion consentiti solo se fondati su motivi imperativi di ordine personale o familiare, di salute urgente, o necessità professionale inderogabile. I passeggeri devono quindi essere forniti di documentazione che giustifichi lo spostamento altrimenti l’imbarco sarà rifiutato. Tale regola vale anche per voli Reunion/Mayotte e viceversa. Per l’ingresso a La Réunion, a tutti i viaggiatori è richiesto esito negativo di test PCR obbligatorio, realizzato nelle 72h antecedenti il volo, e dichiarazione di non presentare sintomi e di non essere stati a contatto con casi positivi nei 14gg precedenti, di accettare periodo di isolamento e nuovo test allo scadere dei 7gg. Tali regole valgono anche per spostamenti da Reunion verso Francia o Mayotte.
SALOMONE (ISOLE): per ingresso/rientro dalle Isole Salomone in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuso il traffico aereo internazionale di linea fino a nuovo ordine.
SAMOA: per ingresso/rientro da Samoa in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Samoa (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza da qualsiasi Paese estero, ad eccezione dei cittadini e residenti permanenti in rientro nel Paese.
SINGAPORE: per ingresso/rientro da Singapore in Italia, v. Elenco D in alto. Divieto di ingresso in Singapore per tutti i viaggiatori a breve termine (uniche eccezioni, che devono essere in ogni caso autorizzate: chi arriva per motivi di lavoro da alcune aree della Cina continentale, da Brunei, Corea del Sud, Germania e Indonesia; chi ha trascorso i 14gg precedenti all’arrivo in Australia, Nuova Zelanda, Brunei, Vietnam, Cina continentale). In caso di particolari situazioni e a determinate condizioni è possibile richiedere un’autorizzazione speciale di ingresso per un breve periodo al locale Ministry of Manpower (MOM), tramite apposito form, e, se provenienti da paesi diversi da quelli sopraindicati, inclusa l’Italia, occorre essere in possesso di esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h prima della partenza. Il MOM sta gradualmente incrementando il numero di approvazioni, restano tuttavia ancora margini di incertezza con il rischio di restare bloccati fuori dal Paese. Tutti i viaggiatori autorizzati in rientro a Singapore, compresi i cittadini e i residenti permanenti, prima della partenza sono tenuti a presentare una dichiarazione e a trascorrere un periodo di autoisolamento (Stay Home Notice) di 14gg. Tutti i viaggiatori autorizzati in rientro a Singapore sono sottoposti a test molecolare all’arrivo in aeroporto.
SRI LANKA: per ingresso/rientro dallo Sri Lanka in Italia, v. Elenco E in alto. Annunciata, la riapertura delle frontiere per alcune categorie di viaggiatori. Gli ingressi dall’Italia per motivi di affari e lavoro sono tuttora soggette alla valutazione esclusiva dell’Ambasciata dello Sri Lanka a Roma. Per l’ingresso nel paese sarà necessario: richiedere visto online; effettuare dei test PCR, con spese a carico del viaggiatore, in numero variabile in base alla durata del soggiorno (uno circa 96h prima dell’ingresso nel Paese e, in aggiunta, 2 test se il soggiorno è inferiore ai 7gg e 3 test per soggiorni superiori alla settimana – i test da effettuare in Sri Lanka devono essere pagati attraverso la APP Sri Lanka Tourism, al momento della richiesta del visto online); avere un’assicurazione sanitaria per la sola copertura Covid-19, per un importo – in USD – del valore minimo di LKR 5 milioni e validità di 30gg, che deve essere acquistata attraverso la Sri Lanka Tourism Mobile App, o al momento della prenotazione (hotel), ovvero all’acquisto del biglietto (aereo).
TAGIKISTAN: per ingresso/rientro dal Tagikistan in Italia, v. Elenco E in alto. Forti restrizioni all’ingresso in Tagikistan per tutti gli stranieri attraverso tutti i posti di controllo. I viaggiatori autorizzati all’ingresso sono sottoposti a quarantena di 14gg. I valichi di frontiera con Uzbekistan, Kirghizistan, Cina e Afghanistan sono aperti solo per le merci.
TAIWAN: per ingresso/rientro da Taiwan in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Taiwan per gli stranieri. Eccezioni per chi dimostri la necessità di ingresso per esecuzione di contratti d’affari. L’ingresso a Taiwan è subordinato all’emissione di uno speciale permesso di ingresso rilasciato dagli Uffici di Rappresentanza di Taipei all’estero. È comunque previsto obbligo di quarantena domiciliare di 14gg e esito negativo di un test RT-PRC, in inglese, eseguito entro 72h dalla partenza. Transito consentito per un massimo di 8h ma a condizione che avvenga con la medesima compagnia aerea.
THAILANDIA: per ingresso/rientro dalla Thailandia in Italia, v. Elenco D in alto. Prorogato al 28/02/2021 lo stato di emergenza nazionale. Chiuse tutte le frontiere terrestri, sospeso fino a nuovo avviso il traffico aereo internazionale di linea in arrivo e vietato il transito aeroportuale. Vietato l’ingresso in Thailandia a tutti gli stranieri, con pochissime eccezioni. Per entrare in Thailandia sono necessari autorizzazione rilasciata dall’Ambasciata thailandese competente, con visto d’ingresso (l’Ambasciata stessa, in caso di accoglimento dell’istanza, provvede ad assegnare un posto, a spese dell’interessato, su un volo diretto in Thailandia), certificato medico fit to fly (esito negativo di test PCR fatto non più di 72h prima della partenza) e vige obbligo di quarantena di 14gg presso strutture/alberghi indicati dalle autorità, che andranno prenotati in anticipo.
TIMOR EST: per ingresso/rientro da Timor Est in Italia, v. Elenco E in alto. Sospesi i voli passeggeri. Chiusa la frontiera terrestre con l’Indonesia fino a nuovo avviso. Divieto di ingresso in Timor Est per chi abbia soggiornato/transitato nelle ultime 4 settimane in Italia, Cina, Corea del Sud, Iran. L’ingresso di stranieri è subordinato ad approvazione da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione timorese, e tutti coloro che fanno ingresso in Timor Est devono obbligatoriamente fare quarantena di 14gg.
TONGA: per ingresso/rientro da Tonga in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere con divieto d’ingresso a Tonga per tutti gli stranieri e sospesi tutti i voli internazionali, ad eccezione di quelli speciali autorizzati.
TURKMENISTAN: per ingresso/rientro dal Turkmenistan in Italia, v. Elenco E in alto. Fino al 28/02/2021, sospesi tutti i voli internazionali da/per il Turkmenistan e chiuse le frontiere terrestri. Chiuso al traffico passeggeri il porto internazionale di Turkmenbashi. In vigore limitazioni al traffico su strada interno al Paese. Sospeso il rilascio del visto di ingresso in Turkmenistan ai cittadini di Paesi con casi di contagio, inclusa l’Italia (eccetto cittadini turkmeni, diplomatici accreditati, stranieri registrati in modo permanente e alcuni dipendenti di società e organizzazioni internazionali). Chi è autorizzato a entrare in Turkmenistan deve in ogni caso fare quarantena di 3 settimane, a proprie spese, in strutture sanitarie situate nelle immediate vicinanze dei pochi punti di ingresso nel Paese. Adottate, ma ancora non confermate ufficialmente, nuove misure per i cittadini stranieri in arrivo in Turkmenistan: esibizione di esito negativo di test PCR effettuato nelle 24h precedenti (di fatto vengono accettati certificati rilasciati nelle 72h precedenti) unitamente a certificato vaccinale o risultato di test sierologico che evidenzi la presenza o meno di anticorpi Covid-19. I soggetti già vaccinati o in possesso di anticorpi potrebbero fare quarantena di soli 7gg invece dei 21gg previsti. Sarebbe inoltre stato deciso di vietare l’ingresso nel paese ai cittadini stranieri ”over 50”. Si attende conferma da parte delle autorità.
TUVALU: per ingresso/rientro da Tuvalu in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Tuvalu (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori provenienti da qualsiasi Paese estero.
UZBEKISTAN: per ingresso/rientro dall’Uzbekistan in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Uzbekistan consentito ai cittadini di quasi tutti i Paesi (tra cui Italia e gli altri Paesi UE) ma solo con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h dall’ingresso. In ogni caso, obbligo di test rapido all’arrivo e quarantena di 14gg, indipendentemente dall’esito negativo del precedente test. Fino al 01/03/2021 è vietato l’ingresso in Uzbekistan a chi ha soggiornato negli ultimi 14gg in Italia, UK, Germania, Danimarca, Austria, Australia, Paesi Bassi e Sud Africa – a meno che non si sia trascorso un periodo di 14gg in un Paese terzo non incluso nella predetta lista.
VANUATU: per ingresso/rientro da Vanuatu in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza. Sospesi tutti i voli sia in arrivo che in partenza.
VIETNAM: per ingresso/rientro dal Vietnam in Italia, v. Elenco E in alto. Focolai nel nord del Paese, in vigore le seguenti misure restrittive tra cui lockdown nella città di Chi Linh, divieto di spostamenti da/verso la provincia di Hai Duong, chiusura dell’aeroporto internazionale di Van Don e divieto di spostamenti da/verso la provincia di Quang Ninh. La città di Hanoi e alcune altre province obbligano chi proviene dalle province Hai Duong e Quang Ninh a contattare le autorità sanitarie locali e/o all’isolamento. Sospeso l’ingresso in Vietnam di tutti gli stranieri (tra le eccezioni, lavoratori altamente qualificati e dirigenti d’impresa, in ogni caso con specifica autorizzazione rilasciata caso per caso e con obbligo di quarantena di 14gg in una struttura appositamente autorizzata). Per chi giunge a Hanoi, il periodo di quarantena è di 21gg. Chiunque abbia titolo ad entrare in Vietnam, deve avere esito negativo di test RT-PCR fatto tra 1 e 3 gg prima della partenza presso le strutture abilitate e con assicurazione sanitaria internazionale che copra anche il contagio da Covid-19 (prendere contatto con l’Ambasciata italiana ad Hanoi o con il Consolato Generale italiano a Ho Chi Minh City). Obbligo di segnalare gli spostamenti dall’estero e all’interno del Vietnam (in particolar modo in provenienza da località recentemente oggetto di lockdown come Danang, Hoi An e altri centri minori del Quang Nam, Hai Duong) tramite la compilazione di autocertificazione sanitaria (disponibile anche in italiano) o in inglese attraverso la app NCOVI: la compilazione genera un QR code da mostrare a richiesta.
AFRICA
ALGERIA: per ingresso/rientro dall’Algeria in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse tutte le frontiere terrestri, aeree e marittime; sospesi tutti i voli internazionali e tutti i collegamenti marittimi da/per l’Algeria, eccetto quelli eccezionalmente autorizzati.
ANGOLA: per ingresso/rientro dall’Angola in Italia, v. Elenco E in alto. Decretato lo stato di calamità su tutto il territorio nazionale. Ingresso in Angola consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima dell’imbarco. All’arrivo in Angola, i viaggiatori devono sottoporsi ad un test rapido antigenico (se positivo devono sottoporsi ad isolamento istituzionale, ossia in hotel o in appositi centri; se negativo, devono osservare un periodo di quarantena di minimo 10gg, che si considererà conclusa a seguito di un ulteriore test negativo; è obbligatorio l’isolamento istituzionale per gli stranieri non residenti senza un proprio alloggio). Sospesi i collegamenti aerei regolari con Sud-Africa, Portogallo e Brasile.
BENIN: per ingresso/rientro dal Benin in Italia, v. Elenco E in alto. Limitazione dell’attraversamento delle frontiere terrestri solo ai casi di estrema necessità, in coordinamento con i Paesi confinanti e restrizioni all’emissione di visti d’ingresso per il Benin. Tutti i passeggeri in arrivo in Benin devono sottoporsi obbligatoriamente a un test all’arrivo e ad un secondo test 14gg dopo il primo risultato negativo (i test sono a spese dei passeggeri, circa 100.000 FCFA per 2 test, pagabili alle compagnie aeree al momento della prenotazione dei voli); i passeggeri all’arrivo devono inoltre lasciare il passaporto alla Polizia dell’Immigrazione per 72h fino al ricevimento dei risultati del primo test. Tutti i passeggeri in partenza dal Benin devono sottoporsi al test all’aeroporto internazionale di Cadjehoun o al Palais des Congres di Cotonou (circa 50.000 FCFA per servizio normale, 75.000 FCFA per servizio premium). Il check-in online e il pagamento dei test (con carta di credito o Mobile Money) è obbligatorio per tutti i passeggeri prima del loro arrivo o partenza all’aeroporto di Cotonou sul sito www.surveillancesanitaire.bj. I viaggiatori positivi sono sottoposti a isolamento con trattamento gratuito. Le aree di quarantena sono sorvegliate e il governo del Benin conserverà i passaporti dei passeggeri fino a quando non saranno soddisfatti tutti i requisiti dell’isolamento.
BOTSWANA: per ingresso/rientro dal Botswana in Italia, v. Elenco E in alto. Per l’ingresso in Botswana è necessario avere esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h antecedenti l’ingresso, compilare apposito modulo di autodichiarazione e modulo per la localizzazione durante il soggiorno nel Paese per permettere eventuali verifiche. Le autorità sanitarie locali si riservano di richiedere ai viaggiatori sintomatici di effettuare 10gg di quarantena presso strutture governative ed ulteriori test di verifica a spese degli interessati. Permane il divieto di spostamenti non essenziali tra diverse zone interne Covid, che devono essere preventivamente autorizzati e potrebbero essere soggetti a test negativo.
BURKINA FASO: per ingresso/rientro dal Burkina Faso in Italia, v. Elenco E in alto. Ripresi i voli mentre le frontiere terrestri e marittime restano chiuse fino a nuovo avviso. Tutti i viaggiatori internazionali devono presentare esito negativo di test datato non più di 5gg prima della partenza. All’arrivo è obbligatoria quarantena di 14gg in un luogo liberamente scelto, a proprie spese. Vengono effettuati controlli giornalieri dal Centre of Health Emergency Response Operations (CORUS), i test sono effettuati il 1°, l’8° e il 14° giorno successivo all’arrivo.
BURUNDI: per ingresso/rientro dal Burundi in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere terrestri e lacustri. E’ consentito il traffico merci, a condizione che vengano adottati precisi dispositivi sanitari. Chi atterra presso l’aeroporto internazionale di Bujumbura deve avere esito negativo di test PCR eseguito 72h prima dell’ imbarco; sottoporsi a autoisolamento di 7gg in uno degli hotel individuati dalle autorità locali (la polizia nazionale scorta le persone durante il trasferimento dall’aeroporto all’hotel; al 6° giorno di quarantena è effettuato un test PCR; tutte le spese – test, trasferimento, alloggio, eventuale ricovero se positivi – sono a carico del viaggiatore). Anche per i viaggiatori in uscita vige la regola di essere in possesso di esito negativo di test PCR eseguito 72h prima della partenza.
CAMERUN: per ingresso/rientro dal Camerun in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere terrestri, marittime e aeree fino a nuovo ordine. Sono tuttavia periodicamente autorizzati voli internazionali in entrata/uscita dal Camerun, solo con esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h prima della partenza (con riferimento all’ultimo aeroporto di partenza per il Camerun). I passeggeri provenienti da Paesi a rischio – tra cui l’Italia – sono sottoposti a test all’arrivo in aeroporto, anche se in possesso di esito negativo effettuato prima della partenza (se positivo, il viaggiatore è posto in isolamento forzato presso strutture sanitarie apposite). Esito negativo di test necessario anche per l’uscita dal Camerun.
CAPO VERDE: per ingresso/rientro da Capo Verde in Italia, v. Elenco E in alto. Voli commerciali internazionali in ripresa. Per poter viaggiare verso Capo Verde serve esito negativo di test RT-PCR fatto nelle 72h prima del viaggio.
CIAD: per ingresso/rientro dal Ciad in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco e restrizioni interne. Ingresso in Ciad consentito con esito negativo di test e quarantena di 7gg con obbligo di effettuare un secondo test in loco al termine del periodo di isolamento.
COMORE: per ingresso/rientro dalle Comore in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i viaggiatori in ingresso in Comore devono avere esito negativo di test eseguito entro 72h dall’arrivo.
CONGO-BRAZZAVILLE (REP. DEL): per ingresso/rientro dalla Rep. del Congo in Italia, v. Elenco E in alto. Prorogato lo stato di emergenza, coprifuoco notturno nelle città di Brazzaville e Pointe Noire. Ingresso in Congo consentito agli stranieri: se muniti di esito negativo di test PCR inferiore a 72h, sono esentati dal test all’arrivo ma devono fare quarantena domiciliare di 14gg; se muniti di esito negativo di test PCR superiore a 72h ma inferiore a 10gg, sono sottoposti a test all’arrivo, a proprie spese, e devono fare quarantena domiciliare di 14gg; se NON sono muniti esito negativo di test PCR oppure sono il test risalente ad oltre 10gg, devono fare quarantena istituzionale di 14gg, a proprie spese, e sottoposti a test di controllo, a proprie spese, entro le 48h dall’arrivo nel Paese (i negativi, possono continuare l’isolamento presso il proprio domicilio; i positivi, sono trasferiti in strutture apposite). I viaggiatori sintomatici all’arrivo sono isolati e con quarantena di 14gg presso apposite strutture, durante la quale sono sottoposti a 2 test di controllo e congedati in caso di test risultati negativi). I viaggiatori in transito sono posti in isolamento, a proprie spese, in strutture appositamente individuate fino al proseguimento del viaggio fuori dal territorio della Rep. del Congo. Obbligo del test anche per chi parte dalla Rep. del Congo (al costo di 20.000 FCFA, €30 circa) qualora il test sia richiesto per l’ingresso del Paese di destinazione.
CONGO (REP. DEMOCRATICA DEL): per ingresso/rientro dalla Rep. Dem. del Congo in Italia, v. Elenco E in alto. I viaggiatori in arrivo/partenza dalla RDC devono avere esito negativo di test PRC effettuato non più di 3gg prima del viaggio. Le autorità locali possono disporre la quarantena fino a 14gg in apposite strutture governative per i passeggeri sintomatici o senza esito negativo di test all’arrivo. In caso di spostamenti tra le province all’interno del Paese via cielo, terra o fiume, è necessario esito negativo di test effettuato nelle 72h antecedente il viaggio.
COSTA D’AVORIO: per ingresso/rientro dalla Costa d’Avorio in Italia, v. Elenco E in alto. I passeggeri in arrivo in/partenza da Costa d’Avorio per via aerea devono registrarsi prima del viaggio e avere esito negativo di test RT-PCR effettuato meno di 5gg prima del viaggio. Chiuse le frontiere marittime e terrestri.
EGITTO: per ingresso/rientro dall’Egitto in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Egitto consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro le 72h precedenti l’arrivo (tale esito, per essere accettato, deve: includere data e ora del prelievo che faranno fede per il conteggio delle 72h; essere rilasciato da laboratorio autorizzato nel Paese di provenienza e riportarne il timbro; non avere abrasioni, cancellazioni o aggiunte; menzionare il tipo di campione preso per l’analisi; indicare che la tipologia di analisi effettuata è RT-PCR; essere in lingua inglese o araba). La compagnia aerea può rifiutare l’imbarco, qualora l’esito del test non risponda ai requisiti suddetti. I passeggeri che atterrano negli aeroporti di Hurgada, Marsa Alam, Sharm El-Sheikh e Taba, se sprovvisti di esito negativo di test, possono effettuare il test all’arrivo in aeroporto.
ERITREA: per ingresso/rientro dall’Eritrea in Italia, v. Elenco E in alto. I voli commerciali sono sospesi, chiuso l’aeroporto di Asmara; chiuse le frontiere terrestri e marittime. Chi entra in Eritrea deve in ogni caso fare quarantena di 21gg in apposite strutture ospedaliere.
ESWATINI: per ingresso/rientro da Eswatini in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Eswatini consentito con esito negativo di test PCR effettuato nelle 72h precedenti l’arrivo nel Regno. In presenza del certificato di negatività non è necessaria la quarantena di 14gg.
ETIOPIA: per ingresso/rientro dall’Etiopia in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i passeggeri in arrivo in Etiopia devono obbligatoriamente esibire, ai fini dell’imbarco del vettore in partenza, esito negativo di test PCR SARS-CoV-2 effettuato al massimo 120h prima dell’arrivo. L’attestazione di negatività è richiesta anche ai controlli in arrivo in Etiopia. E’ fatto inoltre obbligo di quarantena di 7gg presso il proprio domicilio. I passeggeri in transito, inferiore alle 24h, sono esentati dalla presentazione dell’esito di negatività ma non possono uscire dall’aeroporto di Addis Abeba; se il transito supera le 24h, i passeggeri sono condotti presso un hotel apposito dove rimanere, a proprie spese, per tutta la durata del transito.
GABON: per ingresso/rientro dal Gabon in Italia, v. Elenco E in alto. Elevato numero dei contagi nel Paese; coprifuoco notturno. Chiuse le frontiere terrestri e marittime, aperte quelle aeree. E’ richiesto, sia in entrata che in uscita dal Gabon, esito negativo di test RT-PCR risalente a non più di 5gg prima dell’arrivo o della partenza. Ulteriore test PCR a pagamento (20.000 CFA) in aeroporto all’arrivo.
GAMBIA: per ingresso/rientro dal Gambia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Gambia consentito a tutti i viaggiatori, purché in possesso di esito negativo di test RT-PCR effettuato non prima di 72h dall’arrivo nel Paese. Ai passeggeri che provengono da Paesi considerati ad alto rischio, fra cui l’Italia, è richiesto un ulteriore test PCR all’arrivo in Gambia ed è fatto obbligo di osservare una quarantena a proprie spese fino all’arrivo dei risultati.
GHANA: per ingresso/rientro dal Ghana in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse fino a data da destinarsi le frontiere terrestri. Ingresso in Ghana consentito via aerea con esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h prima della partenza dal Paese di origine. Presso l’aeroporto di arrivo è effettuato un nuovo test obbligatorio, a proprie spese ($150 da pagarsi on-line prima dell’imbarco per Accra esibendo poi la ricevuta di pagamento all’arrivo) con risultato in 30mins (se positivi, ulteriore valutazione clinica e trattamento; se negativo, non è necessaria quarantena). I passeggeri in transito non devono sottoporsi al test in aeroporto.
GIBUTI: per ingresso/rientro dal Gibuti in Italia, v. Elenco E in alto. Chi arriva in Gibuti, con qualsiasi mezzo di trasporto (eccetto i transiti), deve presentare all’imbarco esito negativo di test PCR effettuato al massimo 72h prima del primo imbarco e non oltre le 120h dall’arrivo in Gibuti. All’ingresso nel Paese i passeggeri devono inoltre sottoporsi ad un test obbligatorio, a carico del singolo passeggero al costo di circa $30 (o 5000 FDJ), effettuato dalle autorità sanitarie gibutine direttamente in aeroporto ed i passeggeri devono attendere presso lo scalo aeroportuale l’esito dell’esame che dovrebbe essere consegnato direttamente all’interessato in circa 2h (se negativo, si è liberi di circolare all’interno del territorio di Gibuti; se positivo, si è invece trasferiti in una struttura di quarantena per 14gg a proprie spese).
GUINEA EQUATORIALE: per ingresso/rientro dalla Guinea Equatoriale in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Guinea Equatoriale consentito agli stranieri con esito negativo di test effettuato massimo 48h prima della partenza. E’ inoltre effettuato un test rapido all’arrivo e tutti i passegeri sono sottoposti a quarantena obbligatoria di 5gg, al termine dei quali si effettua un secondo test. Non sono ammessi passeggeri provenienti da UK.
GUINEA BISSAU: per ingresso/rientro dalla Guinea Bissau in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza fino al 10/03/2021. Chi arriva in Guinea Bissau dall’estero deve presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato entro le 72h precedenti l’ingresso.
GUINEA: per ingresso/rientro dalla Guinea in Italia, v. Elenco E in alto. Prorogato lo stato d’urgenza sanitaria, coprifuoco notturno nella sola area urbana di Conakry (incluse Coyah e Dubreka). Riaperto l’aeroporto di Conakry ma con pochi voli, ancora chiuse frontiere terrestri e marittime.
KENYA: per ingresso/rientro dal Kenya in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco notturno. Ingresso in Kenya consentito senza quarantena per chi arriva da Paesi considerati a basso/medio rischio (tra cui l’Italia) ma a condizione che abbia esito negativo di test PCR svolto non prima di 96h dalla partenza. I viaggiatori sono tenuti a compilare, prima dell’arrivo in Kenya, un modulo necessario a generare un QR code che viene loro inviato via email e deve essere presentato ai controlli di sicurezza. Il monitoraggio quotidiano da parte delle autorità sanitarie keniane prosegue nei 14gg successivi all’arrivo, tramite SMS o app Jitenge (Android). I passeggeri in arrivo devono inoltre verificare online il proprio certificato COVID PCR ed ottenere un codice “Trusted Traveler” alfanumerico e in formato QR, che potrà essere richiesto in aeroporto, attraverso la seguente procedura: registrarsi; selezionare la voce “Check in” e scegliere il tragitto del proprio viaggio; caricare il proprio certificato COVID PCR negativo ed inserire le proprie informazioni di volo. Nelle more della piena operatività di questo nuovo sistema (e nel caso la procedura non vada a buon fine), si raccomanda comunque ai viaggiatori in arrivo in Kenya di avere con sé il proprio certificato cartaceo. Per i viaggiatori in partenza dal Kenya e diretti verso l’Italia, continua a non vigere l’obbligo di presentare un certificato COVID negativo ed un codice “Trusted Traveler”, salvo che lo stesso non sia richiesto dalla compagnia aerea o dal Paese in cui si effettui il transito aeroportuale.
LESOTHO: per ingresso/rientro da Lesotho in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuso l’aeroporto di Maseru e le frontiere terrestri. Il transito via terra, in ingresso e in uscita, è consentito solo a residenti e titolari di visto, anche temporaneo, oppure a chi debba rientrare nel proprio Paese.
LIBERIA: per ingresso/rientro dalla Liberia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Liberia consentito ma con esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h prima dell’arrivo.
MADAGASCAR: per ingresso/rientro dal Madagascar in Italia, v. Elenco E in alto. Non è consentito l’ingresso ai passeggeri provenienti dall’Italia (e da Germania, Belgio, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Russia e Ucraina). Per deroghe in presenza di casi eccezionali, si può contattare l’Ambasciata del Madagascar nel Paese di provenienza. Chi viaggia verso il Madagascar deve avere esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre 72h prima del viaggio e deve fare un ulteriore test all’arrivo con obbligo di isolamento in attesa dei risultati (normalmente 48h) e di acquisto di una scheda SIM locale per garantire la rintracciabilità.
MALAWI: per ingresso/rientro dal Malawi in Italia, v. Elenco E in alto. A seguito di un forte aumento dei casi, e’ stato dichiarato lo stato di disastro nazionale. Le frontiere terrestri restano chiuse e gli ingressi in Malawi per stranieri e non residenti sono possibili esclusivamente attraverso i due aeroporti internazionali di Lilongwe e Blantyre, pur con un numero limitato di voli. I viaggiatori in ingresso in Malawi (aeroporti e/o frontiere terrestri) devono essere in possesso di esito negativo di test PCR in data non anteriore a 10gg prima dell’arrivo. I referti che non siano in lingua inglese devono essere tradotti. Chi entra nel Paese deve osservare un periodo di 14gg di auto-monitoraggio per sintomi Covid-19, oltre alle misure di prevenzione attualmente in vigore. I passeggeri in arrivo agli aeroporti devono compilare un apposito modulo di controllo sanitario (TSF-Travel Survelliance Form) da consegnare al personale sanitario all’interno dell’aeroporto. Potrà inoltre essere richiesto un ulteriore test nell’aeroporto stesso (risultati resi noti entro 72h). Anche i passeggeri in uscita dal Malawi devono essere in possesso esito negativo di test.
MALI: per ingresso/rientro dal Mali in Italia, v. Elenco E in alto. I viaggiatori in partenza/arrivo/transito in Mali devono compilare un form (reperibile su www.sante.gov.ml o www.anac-mali.org) e avere esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 3gg prima dalla partenza.
MAROCCO: per ingresso/rientro dal Marocco in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza sanitaria, sospeso il traffico interurbano tra diverse città e lo spostamento in ingresso/uscita dalle città oggetto delle misure restrittive è possibile solo se autorizzato delle autorità locali. Interdetto fino a nuovo ordine l’accesso in Marocco ad aerei e passeggeri provenienti da diversi paesi, tra cui Australia, Brasile, Danimarca, Francia, Irlanda, Nuova Zelanda, UK e Sudafrica. Ingresso in Marocco consentito agli stranieri non soggetti a visto solo a fronte di presentazione di invito da impresa marocchina o in caso di prenotazione confermata di un hotel in Marocco. Per l’ingresso è richiesto esito negativo di test PCR effettuato non oltre 72h prima dell’arrivo.
MAURITANIA: per ingresso/rientro dalla Mauritania in Italia, v. Elenco E in alto. Chiusi i confini e lo spazio aereo con sospensione di gran parte dei collegamenti aerei con l’estero. A chi è consentito l’ingresso in Mauritania è richiesto esito negativo di test RT-PCR tassativamente effettuato nei 3gg precedenti l’arrivo nel Paese o, qualora non possibile, vi è obbligo di sottoporsi a test PCR presso l’aeroporto mauritano di destinazione (i positivi devono sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14gg, al termine del quale si è sottoposti a nuovo test PCR).
MAURITIUS: per ingresso/rientro da Mauritius in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Mauritius consentito con esito negativo di test RT-PRC effettuato entro i 7gg precedenti la partenza. All’arrivo è obbligatoria quarantena in strutture ricettive approvate dal governo. Biglietti aerei e periodo di quarantena obbligatoria in una struttura approvata possono essere prenotati tramite link messo a disposizione dal Ministero del Turismo mauriziano. Durante il periodo di quarantena, i viaggiatori devono sottoporsi a test PCR a 7 e a 14gg dall’arrivo. Nel caso uno dei tamponi dovesse risultare positivo, si è trasferiti in una struttura ospedaliera per i necessari trattamenti.
MAYOTTE: per ingresso/rientro da Mayotte in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso a Mayotte vietato a tutti i viaggiatori, con eccezioni per motivi di lavoro o familiari da provare mediante la compilazione di apposito modulo. Per i voli dalla Francia verso Mayotte (e da Mayotte verso la Francia o verso La Réunion) necessario esito negativo di test (PCR o antigenico rivelatore della proteina N del Covid-19) realizzato nelle 72h antecedenti il volo. I viaggiatori devono rivolgersi per i test in via prioritaria ai centri abilitati (in subordine la prefettura ha organizzato un centro all’aeroporto – è opportuno recarsi in aeroporto con largo anticipo se sprovvisti di test).
MOZAMBICO: per ingresso/rientro dal Mozambico in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Mozambico dall’estero consentito con esito negativo di test PRC effettuato nelle 72h precedenti l’ingresso.
NAMIBIA: per ingresso/rientro dalla Namibia in Italia, v. Elenco E in alto. L’ingresso in Namibia consentito – fino al 24/02/2021 – con esito negativo di test PCR SARS-COV-2 ottenuto nei 7gg (168h) (se risale a oltre 7gg, si può entrare in Namibia con l’obbligo di osservare una quarantena, a proprie spese, e di svolgere un altro test PCR, a proprie spese, presso un struttura indicata; se negativo, si esce dalla quarantena). Test richiesto anche a chi è già stato vaccinato.
NIGER: per ingresso/rientro dal Niger in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza in vigore, frontiere terrestri chiuse, frontiere aeree riaperte. Ingresso in Niger consentito ma con obbligo di esito negativo di test RT-PCR fatto non oltre 72h prima dell’arrivo (senza, è obbligatorio sottoporsi al test in loco a proprie spese ed i casi positivi rilevati all’arrivo sono condotti in struttura medica e posti in quarantena obbligatoria). All’arrivo si deve comunque: fare test rapido e test PCR appena scesi dall’aereo; compilare un formulario sanitario. I bagagli vengono sanificati prima della riconsegna. Anche i passeggeri in partenza dal Niger devono presentare test PCR negativo di meno di 72h per facilitare le formalità di imbarco (questo test è a pagamento, effettuato presso il CERMES al costo di 30.000 F CFA, circa €45 – per prenotarlo, tel. 00227-88526448/00227-20752040/00227-20752045/00227-80090111 h8-17:30 e presentarsi all’appuntamento con documento d‘identità e copia del biglietto aereo).
NIGERIA: per ingresso/rientro dalla Nigeria in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco notturno e restrizioni interne che possono differire tra i 36 Stati che compongono la Federazione. Di fatto, fino a nuovo ordine, ingresso in Nigeria consentito solo a cittadini nigeriani, stranieri residenti nel Paese con permesso di residenza valido e, per gli altri stranieri, limitata serie di categorie. Prima di programmare viaggi è pertanto opportuno verificare con l’Ambasciata di Nigeria a Roma o con quella italiana ad Abuja. Ripresa solo parzialmente la concessione di visto nelle due direzioni. Chiunque voglia rientrare in Nigeria deve avere esito negativo di test RT-PRC, tradotto in inglese, effettuato nelle 96h precedenti (non è accettato il test sierologico) e caricarlo (https://nitp.ncdc.gov.ng) prima del check in all’aeroporto ottenendo un QR code (da stampare su carta). La procedura prevede la compilazione online di un modulo e il pagamento per un secondo test PCR da effettuare in Nigeria entro 7gg dall’arrivo. Nei 7gg e fino ad esito negativo del tampone, il viaggiatore deve rimanere in quarantena presso la propria abitazione, se giudicata consona, o, a proprie spese, in centri o alberghi determinati dalle autorità locali. Occorre infine mostrare il certificato vaccinale internazionale per la febbre gialla. Le autorità nigeriane si riservano il diritto di trattenere per la durata della prevista quarantena il passaporto degli stranieri rientranti, ma i casi di applicazione effettiva della misura sono rari.
REP. CENTRAFRICANA: per ingresso/rientro dalla Rep. Centrafricana in Italia, v. Elenco E in alto. Le autorità locali si riservano la facoltà di imporre ai viaggiatori in arrivo un periodo di quarantena domiciliare fino a 21gg. L’ottenimento del visto di ingresso in Rep. Centrafricana è comunque subordinato alla presentazione di esito negativo di test PCR.
RUANDA: per ingresso/rientro dal Ruanda in Italia, v. Elenco D in alto. Coprifuoco notturno e restrizioni interne. Ingresso in Ruanda consentito ma previa registrazione a cui allegare esito negativo di test PCR eseguito 72h prima (il risultato del test PCR può ugualmente essere richiesto in aeroporto all’arrivo). Vi è inoltre l’obbligo, una volta giunti in Ruanda – anche per i passeggeri in transito se quest’ultimo è superiore alle 24h – di sottoporsi ad ulteriore test PCR e di soggiornare, a proprie spese (costo 60$), in strutture appositamente individuate dalle autorità locali in attesa di ricevere i risultati. Successivamente, è obbligatorio isolamento di 7gg alla fine del quale un ulteriore test è effettuato gratuitamente dal personale sanitario preposto. Per i viaggiatori in partenza da Kigali è richiesto esito negativo di test PCR eseguito 120h prima della partenza.
SAO TOME’ E PRINCIPE: per ingresso/rientro da Sao Tomé e Principe in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sao Tomè e Principe consentito solo con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima dell’imbarco.
SENEGAL: per ingresso/rientro dal Senegal in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza nel Paese e coprifuoco notturno nelle città di Dakar e Thies. Frontiere terresti e marittime chiuse, voli commerciali ripresi parzialmente: al momento, le compagnie aeree con destinazione Senegal consentono l’imbarco solo ad alcune categorie di passeggeri in arrivo (in particolare, ai residenti è richiesta la carta di soggiorno senegalese, mentre per le altre categorie ammesse è necessaria autorizzazione dell’Ambasciata del Senegal a Roma o dal Consolato generale a Milano). Sono inoltre richiesti esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre 5gg dalla data di partenza e compilazione di una dichiarazione.
SEYCHELLES: per ingresso/rientro dalle Seychelles in Italia, v. Elenco E in alto. Nuovi casi di contagio. Ingresso in Seychelles consentito a chi proviene dall’Italia con esito negativo di test PCR effettuato non oltre 72h dalla partenza e compilazione di richiesta di autorizzazione medica di viaggio, che comporta il pagamento di una commissione di €45 per ciascun viaggiatore straniero adulto. Per i primi 10gg di permanenza, i viaggiatori provenienti dall’Italia possono alloggiare – senza allontanarsi – solamente all’interno di strutture alberghiere autorizzate. Al termine dei primi 5gg, i viaggiatori sono sottoposti gratuitamente a test (se negativi, devono comunque aspettare i 10gg dall’arrivo per circolare liberamente nel Paese; se positivi, saranno posti in isolamento). I porti delle Seychelles sono chiusi a tutte le navi da crociera fino a fine 2021. Port Victoria è l’unico porto operativo e solo per navi commerciali, da pesca e da diporto.
SIERRA LEONE: per ingresso/rientro dalla Sierra Leone in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sierra Leone consentito ma con esito negativo di test PCR effettuato non più di 72h prima del viaggio e con dichiarazione di viaggio da compilare online prima dell’arrivo. All’arrivo all’aeroporto di Freetown, i passeggeri devono sottoporsi ad un nuovo test PCR e consegnare il passaporto all’ufficio immigrazione dell’aeroporto che provvederà alla restituzione agli interessati, una volta emesso il certificato di negatività (in attesa del risultato del test i passeggeri devono sottoporsi ad autoisolamento).
SOMALIA: per ingresso/rientro dalla Somalia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Somalia consentito ma con esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h precedenti l’arrivo nel Paese. Anche in partenza dalla Somalia è obbligatorio presentare esito negativo di test effettuato non più di 72h precedenti l’imbarco.
SUDAFRICA: per ingresso/rientro dal Sudafrica in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sudafrica consentito a tutti i viaggiatori (indipendentemente dal Paese di provenienza) purchè in possesso di esito negativo di test PCR risalente a non oltre 72h prima del viaggio (il test, effettuato da un medico/laboratorio abilitato, deve essere firmato dal responsabile). Chi non è in grado di produrre idonea certificazione è sottoposto a quarantena a proprie spese. All’arrivo tutti i viaggiatori vengono controllati ed i sintomatici sono sottoposti a un test e devono attenderne l’esito in strutture per la quarantena obbligatoria, sostenendone le spese (in caso di test positivo sono obbligati a rimanervi). I viaggiatori in partenza dal o in arrivo in Sud Africa devono compilare il travel health questionnaire – THQ entro 2gg dalla data di viaggio. I viaggiatori devono inoltre scaricare e installare sui propri telefoni cellulari la app Covid Alert South Africa e avere un’assicurazione di viaggio. Richiesto anche per il transito l’esito negativo di test PCR effettuato da un laboratorio abilitato nelle 72h antecedenti il viaggio.
SUDAN: per ingresso/rientro dal Sudan in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sudan consentito ma con esito negativo di test RT-PCR rilasciato non prima di 72h dall’arrivo all’aeroporto di Khartoum. Per i voli in partenza da Khartoum è necessario recarsi in aeroporto con 4h di anticipo per le operazioni di check-in.
SUD SUDAN: per ingresso/rientro dal Sud Sudan in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere terrestri al traffico di autoveicoli, bus e autotrasportatori (con l’eccezione dei trasporti di generi alimentari, forniture mediche e di carburanti). Ingresso in Sud Sudan consentito per via aerea con esito negativo di test PCR.
SWAZILAND: per ingresso/rientro da Swaziland in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Swaziland per chi proviene dall’Italia.
TANZANIA: per ingresso/rientro dalla Tanzania in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Tanzania consentito senza test (fatto salvo che non sia richiesto dalla linea aerea prescelta per il viaggio) nè quarantena in arrivo. Chi arriva è sottoposto a test in loco nel caso sia riscontrata una temperatura corporea elevata.
TOGO: per ingresso/rientro dal Togo in Italia, v. Elenco E in alto. Prorogato fino a marzo 2021 lo stato di emergenza sanitaria. Chiuse le frontiere terrestri, riaperto lo spazio aereo per i voli commerciali nazionali ed internazionali. Tutti i passeggeri in arrivo a Lomé devono: registrarsi individualmente sul sito governativo dedicato e compilare il form di salute ed immigrazione almeno 24h prima del viaggio; presentare, prima dell’imbarco, esito negativo di test RT-PCR effettuato meno di 5gg prima del viaggio (il documento deve essere caricato on-line sul suddetto sito); sottoporsi, all’arrivo in aeroporto, presso un laboratorio dedicato, ad un altro test PCR, con pagamento da effettuarsi on-line, prima della partenza, sul sito suddetto; installare l’app TOGO SAFE, reperibile sul sito suddetto, all’arrivo all’aeroporto di Lomé e prima di lasciare l’aeroporto stesso, mantenendola attiva per tutta la durata del soggiorno o almeno per i 30gg successivi all’arrivo in Togo (pena la messa in quarantena da parte delle autorità togolesi). Tutti i passeggeri in partenza da Lomé devono: registrarsi sul sito governativo dedicato; compilare il formulario di salute e immigrazione; pagare on-line le spese di un test PCR da effettuare presso un laboratorio dedicato dell’aeroporto almeno 72h prima del viaggio.
TUNISIA: per ingresso/rientro dalla Tunisia in Italia, v. Elenco E in alto. Numero significativo di contagi e decessi, con conseguente pressione sulle strutture sanitarie tunisine pubbliche e private. Coprifuoco notturno e varie restrizioni interne. Per l’ngresso in Tunisia tutti i viaggiatori – indipendentemente dalla nazionalità e dal Paese di provenienza – hanno l’obbligo di: presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h precedenti all’imbarco; sottoporsi a quarantena per 7gg, a proprie spese, presso una delle strutture alberghiere dedicate (il 7° giorno è possibile effettuare un test RT-PCR a proprie spese: se negativo, termina la quarantena; se non si esegue il test o si è sintomatici, prosegue la quarantena fino al 14° giorno); esibire all’imbarco la prenotazione alberghiera e una prova del pagamento effettuato (voucher); scaricare l’app E7mi e compilare i dati richiesti prima del viaggio per la sorveglianza sanitaria. Le autorità sanitarie verificano che i luoghi di quarantena rispettino le condizioni dell’autoisolamento: se le condizioni non vengono rispettate, il viaggiatore è trasferito in un centro di quarantena governativo, a spese proprie.
UGANDA: per ingresso/rientro dal’Uganda in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Uganda consentito con esito negativo di test PCR eseguito 120h prima. Se ritenuto necessario dal personale sanitario in aeroporto o ai posti di frontiera, i viaggiatori sono sottoposti a test e, se positivi, soggetti a isolamento e trattamento medico (a proprie spese) presso le strutture ospedaliere autorizzate. Anche per l’uscita dall’Uganda è richiesta la presentazione di esito negativo di test rilasciato non più di 120h prima della partenza da un laboratorio autorizzato dalle autorità locali. Poiché il protocollo in uscita dipende anche dal Paese di destinazione/transito e dalla compagnia aerea, si raccomanda di informarsi preventivamente presso la compagnia aerea di riferimento.
ZAMBIA: per ingresso/rientro da Zambia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Zambia consentito esclusivamente con esito negativo di test SARS CoV2 PCR effettuato non prima di 7gg dall’arrivo. Le autorità locali si riservano di effettuare eventuali ulteriori test di verifica all’arrivo. Tutti i passeggeri in uscita dal Paese devono essere muniti di un certificato medico che confermi il risultato negativo del test rilasciato esclusivamente da uffici designati dal Ministero della Salute zambiano (University Teaching Hospital, District Health Office, Public Health Office, Zambia National Public Health Institute) su presentazione del risultato del test e dietro pagamento della tariffa (200Kwacha). Tale regola si applica a tutti i test ottenuti in Zambia o in altri Paesi anche se emessi nei 14gg antecedenti.
ZIMBABWE: per ingresso/rientro da Zimbawe in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere terrestri aperte solo ai residenti in rientro. Ingresso in Zimbawe consentito via aerea con esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 48h precedenti.