Prende forma il nuovo Piano Transizione 4.0, che sarà rafforzato dalla Manovra 2021 con circa 24 miliardi di euro agganciati al Recovery plan. L’obiettivo è quello di favorire e accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, rilanciando il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza sanitaria tutt’ora in corso.
Con il Piano Nazionale Transizione 4.0 si vogliono raggiungere due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote e dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale. L’intervento riguarda gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, e riconosce massima importanza a temi quali R&S, innovazione, design, e green economy.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati si è agito su due fronti:
- innalzamento delle aliquote e dei tetti massimi di riconoscimento di contributo;
- riduzione del periodo di utilizzo del credito acquisito.
Per le imprese con fatturato inferiore a € 5 milioni sono state inoltre previste ulteriori agevolazioni procedurali.
Di seguito analizziamo nel dettaglio le principali novità.
NUOVA DURATA DELLE MISURE
- I nuovi crediti d’imposta sono previsti per 2 anni.
- La decorrenza della misura è anticipata al 16 novembre 2020.
- È confermata la possibilità, per i contratti di acquisto dei beni strumentali definiti entro il 31/12/2022, di beneficiare del credito con il solo versamento di un acconto pari ad almeno il 20% dell’importo e consegna dei beni nei 6 mesi successivi (quindi entro giugno 2023).
ANTICIPAZIONE E RIDUZIONE DELLA COMPENSAZIONE CON MAGGIORE VANTAGGIO FISCALE NELL’ANNO
- Per gli investimenti in beni strumentali “ex super-ammortamento” e in beni immateriali non 4.0 effettuati nel 2021 da soggetti con ricavi o compensi minori di 5 milioni di euro, il credito d’imposta è fruibile in un anno.
- È ammessa la compensazione immediata (dall’anno in corso) del credito relativo agli investimenti in beni strumentali.
- Per tutti i crediti d’imposta sui beni strumentali materiali, la fruizione dei crediti è ridotta a 3 anni anziché 5 come previsto dalla legislazione vigente.
MAGGIORAZIONE DEI TETTI E DELLE ALIQUOTE (BENI MATERIALI E IMMATERIALI)
- Incremento dal 6% al 10% del credito beni strumentali materiali (ex superammortamento) per il solo anno 2021.
- Incremento dal 6% al 15% per investimenti effettuati nel 2021 per implementazione del lavoro agile.
- Estensione del credito ai beni immateriali non 4.0 con il 10% per investimenti effettuati nel 2021 e 6% per investimenti effettuati nel 2022.
MAGGIORAZIONE DEI TETTI E DELLE ALIQUOTE (BENI MATERIALI 4.0)
- Per spese inferiori a € 2,5 milioni: nuova aliquota al 50% nel 2021 e 40% nel 2022.
- Per spese superiori a € 2,5 milioni e fino a 10 milioni: nuova aliquota al 30% nel 2021 e 20% nel 2022.
- Per spese superiori a € 10 milioni e fino a 20 milioni è stato introdotto un nuovo tetto: aliquota al 10% nel 2021 e nel 2022.
MAGGIORAZIONE DEI TETTI E DELLE ALIQUOTE (BENI IMMATERIALI 4.0)
- Incremento dal 15% al 20%.
- Massimale di spesa innalzato da € 700.000 a € 1 milione.
RICERCA & SVILUPPO, INNOVAZIONE, DESIGN E GREEN
- R&S: incremento dal 12% al 20% e massimale da € 3 milioni a 4 milioni.
- Innovazione tecnologica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
- Innovazione green e digitale: incremento dal 10% al 15% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
- Design e ideazione estetica: incremento dal 6% al 10% e massimale da 1,5 milioni a 2 milioni.
FORMAZIONE 4.0
- Estensione del credito d’imposta alle spese sostenute per la formazione dei dipendenti e degli imprenditori.
- È riconosciuto nell’ambito del biennio interessato dalle nuove misure (2021 e 2022).