TRASPORTO MERCI ovunque consentito senza limitazioni, se non diversamente disposto da uno specifico Paese.
TRANSITO ovunque consentito (per quello aeroportuale, senza uscire dall’area dedicata; per quello in auto, limitando al massimo le soste e rispettando le regole anticontagio), se non diversamente disposto da uno specifico Paese. Segnalateci eventuali criticità riscontrate.
Per le TRASFERTE DI LAVORO, si consiglia di:
- verificare tempestivamente piano voli/orari, condizioni di rimborso con le varie compagnie aeree, viste le repentine variazioni, ed eventuali richieste (sempre più compagnie di trasporto richiedono esito negativo al test RT-PCR);
- anche ove non obbligatorio, stipulare, prima della partenza, una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche per Covid-19 e l’eventuale rimpatrio in aereo (o trasferimento in altro Paese) – in aggiunta a quanto già previsto dall’art.18, D.Lgs. 151/2015, ossia l’assicurazione per i casi di morte o invalidità permanente per ogni viaggio di andata nel luogo di destinazione e di rientro dal luogo stesso;
- avere sempre con sè, anche ove non richiesta, documentazione comprovante la necessità lavorativa alla base dello spostamento (ad es. lettera di invito del cliente/fornitore straniero);
- ove richiesto esito negativo di test per l’ingresso in Paese estero, produrlo in lingua inglese e rilasciato da laboratorio accreditato in Italia (salvo differenti specifiche);
- verificare le normative anticontagio (dpi, distanziamento, coprifuoco, …) del Paese di destinazione;
- verificare le eventuali normative del Paese di destinazione per distacco temporaneo e trasferte dei lavoratori.
ITALIA: stato di emergenza fino al 31/01/2021. In tema di spostamenti da/per l’estero, secondo la normativa italiana, fino al 24 novembre 2020, sono in vigore le misure del DPCM 24/10/2020, in dettaglio:
Elenco A – Repubblica di San Marino, Stato della Città del Vaticano
nessuna limitazione agli spostamenti da/per i Paesi A, non è richiesta autocertificazione all’ingresso in Italia.
Elenco B – Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Slovacchia, Slovenia, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia (incluse isole Svalbard e Jan Mayen), Svizzera, Andorra, Principato di Monaco
consentiti, senza necessità di motivazione e senza isolamento al rientro, gli spostamenti da/per i Paesi B. Chiunque fa ingresso in Italia (indipendentemente da durata o motivazione del viaggio) da Paesi B deve però obbligatoriamente compilare autodichiarazione (con allegato da firmare per presa visione). Nel caso di soggiorno/transito, nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia, in uno o più Stati di cui agli elenchi D-E-F, è obbligatorio: stare in isolamento fiduciario per 14gg; segnalare l’ingresso all’ASL competente (rif. Toscana); raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione) e in caso arrivo in Italia per via aerea ed utilizzo di ulteriore volo per raggiungere la destinazione finale, riportare nell’autodichiarazione il codice identificativo del titolo di viaggio.
Elenco C – Belgio, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ma esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo, che rientrano invece in elenco E), Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo, che rientrano in elenco E), Repubblica Ceca, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (inclusi isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell’isola di Cipro ma esclusi i territori al di fuori del continente europeo, che rientrano invece in elenco E)
chiunque fa ingresso in Italia (indipendentemente da durata o motivazione del viaggio) da Paesi C, vi abbia soggiornato/transitato nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia, deve obbligatoriamente compilare autodichiarazione (con allegato da firmare per presa visione), segnalare l’ingresso in Italia all’ASL competente (rif. Toscana) anche se asintomatico. Deve inoltre obbligatoriamente scegliere se:
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- presentare – al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli dell’attestazione di essersi sottoposti – esito negativo di test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone nelle 72h antecedenti all’ingresso nel territorio italiano; oppure
- sottoporsi a test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48h dall’ingresso nel territorio italiano presso l’ASL di riferimento – prenotazione Toscana – (in attesa di sottoporsi al test presso l’ASL le persone sono sottoposte a isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora).
Nel caso di soggiorno/transito, nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia, da uno o più Stati di cui agli elenchi D-E-F, è obbligatorio anche stare in isolamento fiduciario per 14gg e raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione) e in caso arrivo in Italia per via aerea ed utilizzo di ulteriore volo per raggiungere la destinazione finale, riportare nell’autodichiarazione il codice identificativo del titolo di viaggio.
Elenco D – Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Romania, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay
chiunque fa ingresso in Italia (indipendentemente da durata o motivazione del viaggio) da Paesi D, abbia soggiornato/transitato nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia in Paesi D-E-F, deve obbligatoriamente: compilare autodichiarazione (con allegato da firmare per presa visione), stare in isolamento fiduciario per 14gg; segnalare l’ingresso all’ASL competente (rif. Toscana) anche se asintomatico; raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione) e in caso arrivo in Italia per via aerea ed utilizzo di ulteriore volo per raggiungere la destinazione finale, riportare nell’autodichiarazione il codice identificativo del titolo di viaggio.
Elenco E – Tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco
sono vietati gli spostamenti da/per Paesi E, ingresso/transito in Italia per chi sia stato o abbia transitato negli ultimi 14gg in Paesi E, salvo che non ricorrano precise motivazioni – da segnalare in autodichiarazione (con allegato da firmare per presa visione) – quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso domicilio/abitazione/residenza (non per turismo). L’ingresso in Italia da Paesi E è sempre consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen/UK/Andorra/Monaco/S.Marino/Vaticano e loro familiari, ai titolari di regolare di permesso di soggiorno e loro familiari, a chi ha una relazione affettiva comprovata e stabile (anche se non conviventi) con cittadini italiani/UE/Schengen o con persone fisiche legalmente residenti in Italia (soggiornanti di lungo periodo), che debbano raggiungere l’abitazione/domicilio/residenza del partner (in Italia). Nel caso di soggiorno/transito nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia, da uno o più Stati di cui agli elenchi D-E-F, è obbligatorio: stare in isolamento fiduciario per 14gg; segnalare l’ingresso all’ASL competente (rif. Toscana) anche se asintomatici; raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione) e in caso arrivo in Italia per via aerea ed utilizzo di ulteriore volo per raggiungere la destinazione finale, riportare nell’autodichiarazione il codice identificativo del titolo di viaggio.
Elenco F – a decorrere dal 9 luglio 2020: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana; a decorrere dal 16 luglio 2020: Kosovo, Montenegro; a decorrere dal 13 agosto 2020: Colombia
gli spostamenti dall’Italia verso Paesi F sono consentiti SOLO per precise motivazioni – da segnalare al rientro in Italia in autodichiarazione (con allegato da firmare per presa visione) – quali: lavoro, motivi di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso domicilio/abitazione/residenza (non per turismo). L’ingresso in Italia da Paesi F, dopo avervi soggiornato o transitato negli ultimi 14gg, è consentito ai cittadini italiani/UE/Schengen/UK/Andorra/Monaco/S.Marino/Vaticano e loro familiari, ai titolari di regolare di permesso di soggiorno e loro familiari, purchè con residenza anagrafica in Italia da data anteriore a quella indicata in elenco F e con obbligo di presentare – al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque sia deputato ad effettuare i controlli – esito negativo di test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone nelle 72h antecedenti all’ingresso nel territorio italiano. Nel caso di soggiorno/transito nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia, da uno o più Stati di cui agli elenchi D-E-F, è obbligatorio: stare in isolamento fiduciario per 14gg; segnalare l’ingresso all’ASL competente (rif. Toscana) anche se asintomatici; raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato (consentito il transito aeroportuale, senza uscire dalle zone dedicate dell’aerostazione) e in caso arrivo in Italia per via aerea ed utilizzo di ulteriore volo per raggiungere la destinazione finale, riportare nell’autodichiarazione il codice identificativo del titolo di viaggio.
Quanto sopra non si applica ai trasportatori.
Tra le eccezioni all’obbligo di isolamento di 14gg, obbligo di tampone e utilizzo del mezzo privato per raggiungere la destinazione finale – purchè non insorgano sintomi di Covid-19 e non vi siano stati soggiorni/transiti in uno o più Paesi F nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia, fermo restando l’obbligo di compilare autodichiarazione e di segnalare l’ingresso all’ASL competente:
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- ingresso in Italia di chiunque (indipendentemente dalla nazionalità) per un periodo non superiore a 120h per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;
- transito in Italia, con mezzo privato, di chiunque (indipendentemente dalla nazionalità) per un periodo non superiore a 36h, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale o, in mancanza, di iniziare il periodo di sorveglianza e di isolamento fiduciario;
- ingresso in Italia di cittadini/residenti di uno Stato UE e di Paesi A-B-C-D per comprovati motivi di lavoro, salvo che nei 14gg precedenti l’ingresso in Italia abbiano soggiornato/transitato in uno o più Paesi C (nel caso in cui permane comunque l’obbligo di sottoporsi a test molecolare o antigenico);
- ingresso/uscita dal territorio nazionale di lavoratori transfrontalieri per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;
- spostamenti all’estero di personale di imprese/enti aventi sede legale/secondaria in Italia per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 120h.
Singole Regioni italiane potrebbero imporre restrizioni a chi proviene da alcuni Stati o territori esteri: prima di partire per rientrare in Italia, verificare eventuali disposizioni aggiuntive delle Regioni italiane di destinazione. Per giustificare gli spostamenti in Italia nelle aree italiane ove vigono limitazioni agli spostamenti, è utilizzabile un unico modello di autodichiarazione valido in tutto il territorio nazionale, che potrà essere esibito durante i controlli di polizia a giustificazione degli spostamenti nelle regioni interessate. L’autodichiarazione è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.
Per effettuare i test RT-PRC (tampone), la Regione Toscana ha attivato un sistema di prenotazione online.
Sebbene sia possibile, ai sensi della normativa italiana, spostarsi verso alcuni Stati, gli stessi possono prevedere restrizioni agli ingressi (isolamento domiciliare, accertamenti sanitari, etc.). È sempre necessario verificare, prima della partenza, eventuali restrizioni all’ingresso in vigore nel Paese in cui ci si vuole recare, riportate di seguito.
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EUROPA
Si ricorda la piattaforma europea Re-Open EU, dove visualizzare, per ciascuno Stato membro, informazioni connesse all’emergenza da Covid-19 utili per chi viaggia.
ALBANIA: per ingresso/rientro dall’Albania in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Albania consentito agli stranieri.
AUSTRIA: per ingresso/rientro dall’Albania in Italia, v. Elenco B in alto. Progressivo, nuovo peggioramento della situazione epidemiologica austriaca. Dal 31/10/2020 e fino al 31/12/2020 (con periodici aggiornamenti) l’ingresso in Austria dall’estero è così regolato: 1) In provenienza da ITALIA, Australia, Belgio (eccetto regioni di Bruxelles Capitale/Bruxelles Hoofdstedelijk Gewest e Vallonia), Bulgaria (eccetto regioni di Blagoevgrad, Burgas, Dobrich, Gabrovo, Jambol, Kardzhali, Montana, Plovdiv, Rasgrad, Shumen, Sliven, Smoljan, Sofia, Stara Zagora, Targovishte e Varna), Canada, Cipro, Corea del Sud, Croazia (solo regioni di Brod-Posavina, Istria, Koprivnica-Krizevci, Osijek-Baranja, SibenikKnin, Varazdin e Zadar), Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia (eccetto regioni Ile de France e Provenza-Alpi-Costa Azzurra), Germania, Giappone, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Principato di Monaco, Paesi Bassi, Norvegia, Nuova Zelanda, Polonia, Portogallo (eccetto regioni di Lisbona e del Norte), San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna (solo Isole Canarie), Svezia, Svizzera, Regno Unito (eccetto regioni di East Midlands, North East, Yorkshire e Humber), Uruguay e Città del Vaticano – consentito l’ingresso in Austria senza certificato medico nè quarantena, a condizione che non si sia stati nei 10gg precedenti in nessun Paese o area diverso da quelli sopra elencati o dall’Austria stessa. 2) In provenienza da Albania, Andorra, Argentina, Bahrein, Bangladesh, Belgio (solo regioni di Bruxelles Capitale/Bruxelles Hoofdstedelijk Gewest e Vallonia), Bielorussia, Bosnia Erzegovina, Brasile, Bulgaria (solo regioni di Blagoevgrad, Burgas, Dobrich, Gabrovo, Jambol, Kardzhali, Montana, Plovdiv, Rasgrad, Shumen, Sliven, Smoljan, Sofia, Stara Zagora, Targovishte e Varna), Cile, Cina (solo Provincia dell’Hubei), Costa Rica, Croazia (eccetto regioni di Brod-Posavina, Istria, Koprivnica-Krizevci, Osijek-Baranja, SibenikKnin, Varazdin e Zadar), Ecuador, Egitto, Francia (solo regioni di Ile-de-France e Costa Azzurra), Filippine, India, Indonesia, Iran, Israele, Kossovo, Kuwait, Maldive, Messico, Moldavia, Montenegro, Nigeria, Nord Macedonia, Pakistan, Perù, Portogallo (solo le regioni di Lisbona e del Norte), Rep. Ceca, Regno Unito (solo regioni East Midlands, North East, Yorkshire e Humber) Romania, Federazione Russa, Senegal, Serbia, Spagna (eccetto Isole Canarie), Sud Africa, Turchia, Ucraina e USA – salvo particolari motivazioni e categorie, è consentito l’ingresso in Austria solo a chi vive stabilmente in Paesi UE/SEE oppure Andorra, Monaco, San Marino, Vaticano, Svizzera e Regno Unito, se in possesso di un certificato medico di non più di 72h attestante la negatività al Covid-19; se non in possesso di tale certificato, quarantena domiciliare di 10gg, ma con obbligo di effettuare comunque il test entro 48h dall’ingresso in Austria (se negativo, la quarantena si interrompe). 3) In provenienza da qualsiasi Paese non elencato ai punti 1) e 2) e dal resto della Cina – salvo particolari motivazioni e categorie, è consentito l’ingresso in Austria solo a cittadini UE-SEE, svizzeri, britannici e loro familiari e a coloro che vivono stabilmente in uno Stato Ue/SEE oppure in Andorra, Monaco, San Marino, Vaticano, Svizzera o Regno Unito, se in possesso di un certificato medico di non più di 72h attestante la negatività al Covid-19 o, in alternativa, sottoponendosi a quarantena domiciliare di 10gg.
BELGIO: per ingresso/rientro dal Belgio in Italia, v. Elenco C in alto. Forte crescita di contagi, reintrodotte misure restrittive, tra cui chiusura di bar e ristoranti su tutto il territorio belga e coprifuoco notturno. Ingresso in Belgio consentito agli stranieri con obbligo di compilazione di un form online 48h prima dell’arrivo (tranne nel caso di entrate/uscite per via terrestre di durata inferiore a 48h) e, fino al 15/11/2020, i viaggiatori in arrivo in Belgio che abbiano soggiornato nei Paesi extra-UE/Schengen e nelle zone indicate dal Belgio come “rosse” all’interno dell’Europa – tra cui quasi tutte le regioni italiane – (mappa Paesi – ultimo agg. 30/10/2020), sono tenuti ad effettuare un test solo in caso di sintomi ma è invece obbligatoria quarantena di 10gg in base a quanto viene indicato in un SMS che il viaggiatore riceve a seguito di compilazione del test di auto-valutazione incluso nel formulario on line. Non obbligatoria quarantena per chi arriva da aree “arancioni”, tra cui le rimanenti regioni italiane.
BIELORUSSIA: per ingresso/rientro dalla Bielorussia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Bielorussia consentito a chi arriva dall’Italia e da altri Paesi (lista periodicamente aggiornata) con esito negativo di test RT-PCR (in inglese, russo o bielorusso) effettuato non oltre 72h prima della partenza. Temporaneamente chiuse, in entrata in Bielorussia, le frontiere terrestri con Polonia, Lituania, Lettonia e Ucraina, eccetto che per gli autotrasportatori.
BOSNIA-ERZEGOVINA: per ingresso/rientro dalla Bosnia-Erzegovina in Italia, v. Elenco F in alto. Dichiarato lo stato di disastro a seguito dell’incremento significativo dei contagi. Ingresso in Bosnia-Erzegovina consentito agli stranieri con esito negativo di test RT-PCR non più vecchio di 48h e passaporto in corso di validità (non sono accettati altri documenti di riconoscimento). L’esito negativo di test non è richiesto ai trasportatori, che sono invece tenuti ad esibire il passaporto e non altro documento di identità.
BULGARIA: per ingresso/rientro dalla Bulgaria in Italia, v. Elenco B in alto. Situazione epidemica straordinaria prorogata fino al 30/11/2020. Ingresso in Bulgaria consentito, con compilazione di apposita autocertificazione ma senza quarantena nè esito negativo di test, ai viaggiatori provenienti dai Paesi UE/Schengen/UK, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay, UAE, Ucraina, Macedonia del Nord, Serbia, Albania, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Moldova, Israele, Kuwait, Bielorussia e Turchia. Chi arriva da altri Paesi, oltre alla necessità di esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle ultime 72h, la possibilità di ingresso è subordinata alla sussistenza di una serie di condizioni, tra cui residenza in Bulgaria o motivi di lavoro.
CIPRO: per ingresso/rientro da Cipro in Italia, v. Elenco B in alto mentre per ingresso/rientro in Italia dalle basi britanniche nell’isola di Cipro v. Elenco C. Consentito l’ingresso a Cipro con modalità diverse in base allo Stato di provenienza (liste A,B,C – ultimo agg. valido da 06/10/2020). A chi arriva dall’Italia sono richiesti esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h prima della partenza presso un laboratorio accreditato (il test sierologico non è accettato; per i passeggeri provenienti dall’Italia, è possibile effettuare il test all’arrivo a Cipro al costo di €60 ed in tal caso bisogna attendere l’esito del tampone in autoisolamento presso il proprio domicilio, di norma 24h) e dichiarazione giurata (Cyprus Flight Pass) da compilare online non prima di 24h dall’inizio del viaggio (ricevuta l’autorizzazione per email, il “Cyprus Flight Pass” dovrà essere stampato ed esibito in aeroporto al momento della partenza per Cipro; in caso di mancata o fraudolenta compilazione sono previste sanzioni ovvero l’obbligo di rientro nel paese di provenienza). Anche la parte nord di Cipro (cd. TRNC) ha adottato un sistema di ingresso con ripartizione dei Paesi in diverse categorie (lista – ultimo agg. disp. valido da 25/09/2020): l’Italia è attualmente in Cat. B (richiesto esito negativo a tampone effettuato non prima di 72h, quarantena di 7gg presso i centri stabiliti dalle autorità turco-cipriote, ripetizione del tampone).
CROAZIA: per ingresso/rientro dalla Croazia in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Croazia consentito senza limitazioni a tutti i cittadini UE/Schengen. E’ raccomandato però comunicare l’intenzione di recarsi in Croazia prima della partenza. Per chi proviene da Paesi extra UE/Schengen, obbligo di autoisolamento per 14gg (può esser ridotto a 7gg in caso di effettuazione in loco, a proprie spese, di test RT-PCR che risulti negativo) ma la misura di autoisolamento non è applicata se la finalità del viaggio è turistica o coinvolge altro interesse economico, a patto che si esibisca esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle precedenti 48h. Transiti consentiti.
DANIMARCA: per ingresso/rientro dalla Danimarca (incluse Isole Faer Oer e Groenlandia) in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Danimarca consentito ai cittadini italiani (lista Paesi – agg. valido da 31/10/2020) solo per “valido motivo” tra cui lavoro (comprovato da lettera/emails che attesti la relazione commerciale/lavorativa, data e luogo del meeting/lavoro, i contatti della persona da incontrare in Danimarca che possa confermare le informazioni fornite), trasporti di merci (con prove relative). I viaggiatori provenienti dall’Italia o da altro “Paese arancione” UE/Schengen o da un paese terzo classificato come ”Paese a rischio”, oltre ad un valido motivo, devono anche presentare esito negativo di test (form da utilizzare) sostenuto entro le 72h antecedenti all’ingresso in Danimarca. In caso di mancata presentazione di suddetta documentazione, il viaggiatore deve aspettarsi di non poter fare ingresso in Danimarca e di ritornare verso il luogo di origine nel minor tempo possibile, senza uscire dall’aereoporto. Esclusivamente le autorità danesi di frontiera possono decidere se una motivazione è ritenuta valida per garantire l’ingresso. Il transito attraverso la Danimarca è consentito se è una parte inevitabile dell’itinerario effettuato per “un motivo valido” (tra cui lavoro) e deve avvenire nel minor tempo possibile.
ESTONIA: per ingresso/rientro dall’Estonia in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Estonia consentito a chi proviene dall’Italia ma con obbligo di isolamento domiciliare di 14gg (lista Paesi – agg. valido fino al 08/11/2020 compreso) o test all’arrivo (se negativo, per i primi 7gg i viaggiatori sono soggetti a restrizione parziale della libertà di movimento evitando i contatti non essenziali; un secondo test deve essere effettuato 7gg dopo il primo e, se ancora negativo, non sussiste più alcuna restrizione di movimento). Per il test all’arrivo in Estonia (costo €67 con pagamento in loco con carta di credito) sono attivi a Tallinn dei punti di esecuzione 1° test presso aeroporto (area arrivi) e porto (aree pedonali dei terminal A e D): l’accesso alle postazioni test avviene secondo l’ordine di arrivo, le postazioni sono aperte fino all’arrivo dell’ultimo aereo/ultima nave del giorno. Per chi arriva in Estonia via terra e, in alternativa, per chi decidesse di non sottoporsi al test presso i suddetti due scali, è possibile (al momento non è obbligatorio) rivolgersi a centri autorizzati di riferimento territoriale presenti nelle città di Tallinn Tartu, Pärnu, Narva, Kohtla-Järve, Viljandi, Paide, Rakvere, Kuressaare e Kärdla (al costo di €78; l’attività è garantita dalla Synlab e poiché i tempi di attesa potrebbero richiedere giorni è consigliabile prenotare il test in anticipo, anche prima dell’arrivo in Estonia, contattando il numero +372 6780000 oppure inviando una email a: klienditugi@synlab.ee). A seguito del superamento del tasso di contagio soglia in Italia, sospesi, a titolo precauzionale, tutti i voli aerei diretti fra Tallinn e l’Italia (Orio al Serio e Malpensa).
FINLANDIA: per ingresso/rientro dalla Finlandia in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Finlandia consentito dall’Italia ma solo per lavoro e motivi essenziali, con obbligo di isolamento fiduciario di 10gg, che potrà essere abbreviato in caso di doppio test negativo (tampone o test antigenico rapido) a distanza di almeno 72h. Dispensati dall’obbligo di quarantena e/o di secondo tampone i viaggiatori per lavoro o motivi essenziali con permanenza in Finlandia inferiore alle 72h. Le autorità finlandesi considerano come provenienza da Paesi “a rischio” (lista – valido fino al 10/11/2020 con agg. continui) non solo nazionalità e luogo di residenza del passeggero ma anche il transito per mero scalo aeroportuale. Contatto Polizia di Frontiera +358 (0)50 597 2255, operativo h 8-18. Chiusi gli attraversamenti lungo il confine con la Russia.
FRANCIA: per ingresso/rientro dalla Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte) in Italia, v. Elenco C in alto mentre per rientro/ingresso in Italia da altri territori francesi situati al di fuori del continente europeo v. Elenco E. Fino al 01/12/2020 in tutto il territorio francese si applica un nuovo lockdown: si può uscire di casa solo per motivi di lavoro, scuola, motivi di salute oppure per una passeggiata per un massimo di 1 ora ed entro 1 km dalla propria abitazione. In tutti i casi in cui si esce di casa è obbligatorio compilare e portare con sè apposita autocertificazione. Frontiere aperte all’interno dello spazio europeo, mentre sono chiuse le frontiere esterne, salvo per rimpatrio dei cittadini francesi. Ingresso in Francia consentito senza restrizioni a chi proviene da Paesi UE. Per chi arriva da Paesi Extra-UE, obbligo di esito negativo di test realizzato nelle 72h antecedenti l’ingresso in Francia o, in mancanza, obbligo di effettuare il test all’arrivo.
GERMANIA: per ingresso/rientro dalla Germania in Italia, v. Elenco B in alto. Dal 02/11/2020 ulteriori misure restrittive a livello nazionale tedesco tra cui il divieto dei pernottamenti per turismo in Germania e la raccomandazione di rinunciare a spostamenti non necessari. Introdotti controlli sanitari obbligatori per tutti coloro che abbiano soggiornato nei 14gg precedenti l’ingresso in Germania in una delle aree considerate “a rischio”. Ingresso in Germania consentito purchè non si sia stati nei 14gg precedenti l’ingresso in aree a rischio (lista – ultimo agg. valido dal 30/10/2020): dal 01/11/2020 sono considerate a rischio tutte le regioni italiane eccetto la Calabria. Chi fa ingresso in Germania dopo essere stato nei 14gg precedenti nelle aree a rischio, ha l’obbligo di: presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre 48h prima dell’entrata in Germania oppure sottoporsi a test al momento dell’ingresso su richiesta delle autorità sanitarie locali, attendendo l’esito in isolamento (se per qualsiasi motivo non viene effettuato il tampone, è necessario osservare una quarantena di 14g); segnalare all’autorità sanitaria tedesca competente il proprio ingresso in Germania (obbligo tuttavia considerato assolto da parte di chi ha compilato il “formulario per lo sbarco” distribuito a tutti i passeggeri sugli aerei). I casi di esenzione dall’obbligo di tampone (e di quarantena, in attesa del risultato) sono regolati dai singoli Laender: è normalmente considerato esentato il personale di trasporto, chi fa ingresso in Germania per brevi periodi (normalmente, fino a 5gg) per motivi di lavoro e/o chi è stato all’estero solo per brevi periodi (nella maggior parte dei casi, 48h). E’ comunque opportuno verificare i casi di esenzione consultando direttamente le ordinanze dei singoli Laender in cui ci si intende recare. Il Governo federale ha confermato l’intenzione di modificare in futuro tali regole, rendendole più restrittive: dal 08/11/2020 tutti coloro che faranno ingresso in Germania da aree considerate a rischio dovranno rispettare in ogni caso 5gg di isolamento domiciliare (salvo naturalmente i casi di esenzione, che saranno identificati nella nuova normativa) e solo dopo potranno effettuare il tampone (e interrompere la quarantena, in caso di risultato negativo). In assenza di tampone, l’obbligo di quarantena durerà 10gg.
GIBILTERRA: per ingresso/rientro da Gibilterra in Italia, v. Elenco C in alto.
GRECIA: per ingresso/rientro dalla Grecia in Italia, v. Elenco B in alto. Incremento di casi di contagio, a seconda dell’indice di contagio nelle singole regioni greche, vengono applicate misure di prevenzione variabili (mappa – in greco – che distingue il livello di rischio delle varie zone ed elenca le relative misure previste: in tutte le aree arancioni e rosse dal 03/11/2020 è in vigore coprifuoco, sospensione di attività di ristorazione, palestre, cinema e contingentamenti ai trasporti pubblici). Ingresso in Grecia consentito dall’Italia con compilazione del Passenger Locator Form almeno 24h prima dell’ingresso, meglio con molto anticipo, per poter ricevere in tempo utile mail di conferma e, in un secondo momento, il proprio QR code (alla mezzanotte del giorno dell’arrivo previsto in Grecia): PLF compilato e QR code ricevuto sono condizioni indispensabili per accedere in Grecia, con qualunque mezzo di trasporto (i vettori aerei, marittimi, ferroviari e le autorità stradali hanno l’obbligo di rimpatriare il passeggero sprovvisto di QR code). Per quesiti legati al funzionamento del sito e/o dubbi connessi alla compilazione del PLF è possibile contattare il numero di assistenza delle Autorità greche: 00302155605151. Le autorità greche si riservano la possibilità di sottoporre i passeggeri in arrivo a test RT-PRC (non è possibile sapere in anticipo se si verrà sottoposti al test a campione, effettuato secondo criteri randomici, non noti a priori) e di valutare se sottoporre a test RT-PRC anche chi è in possesso di un test sierologico negativo effettuato nei giorni precedenti all’arrivo in Grecia. Chi è sottoposto al tampone deve restare in isolamento presso l’indirizzo temporaneo (dichiarato al momento della compilazione del PLF) fino all’esito del tampone o comunque, stando alle indicazioni raccolte presso la Protezione civile greca, almeno per 24h. Si viene contattati dalle autorità greche esclusivamente in caso di positività (con conseguente obbligo di quarantena di 14gg).
IRLANDA: per ingresso/rientro dall’Irlanda in Italia, v. Elenco B in alto. In tutto il Paese vige il livello 3 (su 5) del Piano Covid-19, con raccomandazione di evitare gli spostamenti tra contee, ad esclusione di quelli per motivi di lavoro e altri motivi essenziali; contee di Cavan, Donegal e Monaghan al livello 4. Ingresso in Irlanda consentito ma con obbligo di isolamento di 14gg e compilazione di un modulo per eventuali controlli. Sono esentati dall’autoisolamento i viaggiatori in transito, quelli provenienti dall’Irlanda del Nord, gli addetti ai trasporti di beni essenziali (piloti, autotrasportatori, lavoratori marittimi) e chi arriva da Paesi inclusi in lista verde (attualmente nessun Paese è incluso nella lista verde).
ISLANDA: per ingresso/rientro dall’Islanda in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Islanda consentito a tutti i passeggeri, indipendentemente da durata del soggiorno e scopo della visita, compilando un modulo prima della partenza per l’Islanda e scegliendo se fare quarantena di 14gg o effettuare un doppio screening che comprende 2 tamponi e quarantena di 5-6gg nell’intervallo tra i 2 test. Il primo tampone è a carico del viaggiatore (costo 9.000 ISK, se effettuato alla registrazione del viaggio; 11.000 ISK, se effettuato all’arrivo in Islanda – circa €60/80 – è possibile effettuare il pagamento del primo tampone al momento della registrazione del viaggio), il secondo tampone è gratis. Chi risulta negativo al secondo tampone non è più tenuto a precauzioni particolari; chi risulta positivo deve auto-isolarsi.
KOSOVO: per ingresso/rientro dal Kosovo in Italia, v. Elenco F in alto. Forte aumento dei contagi, coprifuoco notturno su tutto il territorio nazionale. Ingresso in Kosovo consentito senza limitazioni. Salvo limitate eccezioni (transito, trasportatori), tutti i cittadini stranieri provenienti da Paesi considerati ad alto rischio della ECDP (tra cui alcune regioni d’Italia) devono avere esito negativo di test RT-PCR rilasciato non più di 72h prima della partenza. Chi arriva in aereo è fortemente invitato ad avere in ogni caso l’esito negativo di test RT-PCR.
LETTONIA: per ingresso/rientro dalla Lettonia in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Lettonia consentito a chi proviene dall’Italia ma con isolamento obbligatorio di 10gg (misura richiesta a chi provene dai Paesi contrassegnati in rosso e giallo, elenco Paesi – ultimo agg. valido da 30/10/2020). E’ obbligatorio per tutti i viaggiatori che entrano/escono/transitano dalla Lettonia (con qualunque mezzo di trasporto) compilare preventivamente, non prima delle 48h precedenti l’attraversamento della frontiera lettone, il questionario elettronico IECIS (dopo aver compilato e inviato il modulo, il viaggiatore riceve un QR code tramite il quale autorità sanitarie di frontiera e di polizia possono contattare la persona e verificare il rispetto dell’isolamento fiduciario.
LITUANIA: per ingresso/rientro dalla Lituania in Italia, v. Elenco B in alto. Tutti i viaggiatori diretti in Lituania devono compilare un modulo online e presentare conferma (QR code) all’imbarco aereo/marittimo o in eventuale controllo terrestre (nel caso in cui la persona viaggi in modo autonomo via terra, deve compilare il modulo entro 12h dall’arrivo in Lituania). Dal 02/11/2020 tutta l’Italia (tranne la regione Calabria) è considerata paese a rischio (lista – ultimo agg. valido dal 02/11/2020 – la prossima lista sarà pubblicata il 06/11/2020 ed entrerà in vigore il 09/11/2020) e di conseguenza, i viaggiatori provenienti dall’Italia (eecetto che dalla Calabria) sono tenuti a presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato 48h prima dell’arrivo in Lituania oppure fare isolamento obbligatorio di 10gg (tra le eccezioni, trasportatori internazionali e persone in transito attraverso la Lituania con soste indispensabili). Il test può essere effettuato anche in Lituania e in tale caso la persona deve isolarsi fino all’esito negativo del tampone. Anche se l’isolamento non viene applicato, nei 10gg successivi a ritorno/arrivo in Lituania, le persone dovrebbero in ogni caso limitare i contatti, evitare assembramenti e non visitare luoghi di ritrovo come eventi, negozi, musei, luoghi di ristorazione, etc. Non è necessario essere isolati se si dispone di un certificato medico rilasciato da un’istituzione competente relativo a infezione accertata da Covid-19 risalente a non più di 3 mesi prima dell’arrivo in Lituania. Gli stranieri e i lituani che vivono/lavorano all’estero possono lasciare la Lituania prima della scadenza del periodo di isolamento ma è necessario compilare un modulo di notifica entro e non oltre 24h prima della partenza dalla Lituania (va compilato un modulo di autorizzazione: il permesso di lasciare il luogo di isolamento viene inviato dal sistema di gestione dei documenti via e-mail – mittente: dvs.avilys.system@nvsc.lt – si consiglia di controllare anche in spam).
LUSSEMBURGO: per ingresso/rientro dal Lussemburgo in Italia, v. Elenco B in alto. Peggioramento del quadro epidemiologico locale, in vigore il coprifuoco nazionale fino al 30/11/2020 (ad eccezione degli spostamenti per motivi di lavoro, salute o in caso di rientro dall’estero). Le frontiere terrestri sono aperte. Tutti i passeggeri in arrivo in aeroporto possono sottoporsi al test veloce direttamente nel terminal. L’autoisolamento non è obbligatorio, ma consigliato nel caso in cui si sia entrati in contatto con persone positive nel proprio Paese di origine (misure aggiornate in tempo reale).
MACEDONIA DEL NORD: per ingresso/rientro dall’Albania in Italia, v. Elenco F in alto. Ingresso in Macedonia consentito senza restrizioni.
MALTA: per ingresso/rientro da Malta in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Malta consentito a chi arriva dall’Italia. All’arrivo viene richiesta la compilazione di un documento in cui dichiarare i propri spostamenti nei 30gg precedenti confermando di non essere stato in nessuna delle nazioni considerate a rischio (chi arriva da destinazioni a rischio, a meno che non dimostri di essere stato per 4 settimane in una delle località da cui si può entrare senza restrizioni, all’arrivo deve effettuare quarantena di 2 settimane a proprie spese).
MOLDAVIA: per ingresso/rientro dalla Moldavia in Italia, v. Elenco F in alto. Ingresso in Moldavia consentito senza limitazioni a chi proviene dai Paesi “verdi”, a condizione che non si sia transitati in Paesi considerato “zona rossa”, da cui è vietato l’ingresso in Moldavia. L’Italia rimane zona rossa (lista – ultimo agg. valido da 26/10/2020). Tra le eccezioni al divieto di ingresso (e all’obligo di autoisolamento di 14gg purchè asintomatici), transiti e spostamenti per motivi professionali giustificati da visti, permessi di soggiorno o documenti equivalenti.
MONACO (Principato di): per ingresso/rientro dal Principato di Monaco in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso nel Principato consentito agli stranieri ma chi, indipendentemente dalla nazionalità, arriva da Paese/area a rischio – tra cui varie regioni italiane – (aree rosse e arancio scuro – ultimo agg. valido da 01/11/2020) deve: registrarsi all’arrivo in territorio monegasco (covid19@gouv.mc o tel +377 92055500 h9-17, lun-sab: fornendo nome e cognome, nazionalità, domiciliazione o indirizzo nel Principato, professione, provenienza, data di partenza, data di ritorno/arrivo, numero di telefono, indirizzo email); fornire esito negativo di test RT-PCR, effettuato nel paese di origine, meno di 72h prima dell’arrivo nel Principato; eseguire ulteriore test RT-PCR una volta arrivato nel Principato, rimanendo in isolamento in attesa dell’esito (il test RT-PCR deve essere eseguito in un laboratorio di biologia medica nel Principato o in uno di questo elenco).
MONTENEGRO: per ingresso/rientro dal Montenegro in Italia, v. Elenco F in alto. Dato l’aggravarsi della situazione epidemiologica, è in vigore lo “stato di epidemia“ su tutto il territorio montenegrino. Ingresso in Montenegro consentito senza restrizioni a chi arriva dall’Italia (liste – ultimo agg. valido da 26/10/2020) purchè i viaggiatori siano in essa residenti o vi abbiano soggiornato per almeno 15gg prima dell’ingresso in Montenegro o non siano stati in uno dei Paesi al di fuori della “lista verde” se non per il mero transito. La “lista gialla” comprende Paesi i cui residenti possono entrare in Montenegro presentando esito negativo di test RT-PCR effettuato da non più di 72h o, in alternativa, un test sierologico ELISA con IgG positive, o un test sierologico ELISA con IgM negative, anche in questi casi effettuati da un massimo di 72h. Chi risiede in Paesi inseriti in “lista rossa” non può entrare in Montenegro, a meno che non dimostri (le autorità di frontiera controllano i timbri sul passaporto) di aver trascorso i 15gg che precedono l’ingresso in uno dei Paesi della “lista verde” (ingresso consentito) o “lista gialla” (ingresso consentito ma con esito negativo di test come sopra specificato).
NORVEGIA: per ingresso/rientro dalla Norvegia (incluse l’Isola di Svalbard e Jan Mayen) in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Norvegia (e nelle Isole Svalbard) consentito dall’Italia con obbligo di quarantena di 10gg (lista – ultimo agg. valido da 31/10/2020). Attualmente tutti i paesi europei (eccetto alcune aree della Finlandia) sono considerati paesi ad alto rischio e i viaggiatori in arrivo devono osservare l’obbligo di quarantena. L’esito negativo di test sierologico o tampone non sostituisce l’obbligo di quarantena. Dal 30/10/2020 sono revocate le esenzioni dall’obbligo di quarantena che erano state adottate per persone provenienti da paesi EU/Schengen in arrivo in Norvegia per motivi di lavoro. I viaggiatori stranieri in quarantena ma asintomatici possono lasciare la Norvegia a condizione che siano attuate adeguate misure di controllo nel trasferimento dal posto di quarantena al posto di partenza. La quarantena si applica sempre al viaggiatore in arrivo in Norvegia che abbia soggiornato o effettuato un transito, anche aeroportuale, in un Paese/area considerati ad alto rischio (eccetto i transiti effettuati via terra – auto propria/mezzo privato/tour bus – senza pernottamenti o soste in luoghi pubblici) e a coloro che hanno avuto contatti stretti con persone positive al virus (“stretto contatto”=contatto avvenuto entro 48h dal momento che la persona, risultata poi positiva, ha avvertito i primi sintomi dell’infezione).
OLANDA: per ingresso/rientro dall’Olanda in Italia, v. Elenco C in alto mentre per rientro/ingresso in Italia da territori olandesi situati al di fuori del continente europeo v. Elenco E. Ingresso in Olanda consentito ma chi proviene da aree a rischio – tra cui l’Italia (lista – agg. al 28/10/2020) deve stare in isolamento per 10gg, anche se munito di esito negativo di test. A chi viaggia in aereo è richiesta obbligatoriamente la compilazione di un form che deve essere esibito ogni volta che sia richiesto, in partenza, sull’aereo o all’arrivo.
POLONIA: per ingresso/rientro dalla Polonia in Italia, v. Elenco B in alto. Introdotte nuove e più rigorose misure precauzionali restrittive sul territorio polacco. Ingresso in Polonia consentito senza obbligo di quarantena a chi proviene dai Paesi UE. Per tutti gli altri viaggiatori stranieri permane il divieto di ingresso, salvo alcune eccezioni. I passeggeri (anche cittadini UE) in arrivo in Polonia con voli diretti da Russia, Bielorussia e Ucraina sono sottoposti a quarantena obbligatoria.
PORTOGALLO: per ingresso/rientro dal Portogallo (incluse Azzorre e Madeira) in Italia, v. Elenco B in alto. Tutto il Portogallo continentale è considerato in stato di contingenza (un livello di pericolo intermedio tra lo stato d’allerta e quello di calamità); divieto di spostamenti tra comuni fino al 03/11/2020 e nuove misure speciali di contenimento nei comuni di Felgueiras, Lousada e Paços de Ferreira. Ingresso in Portogallo consentito senza restrizioni ai cittadini UE/Schengen e di paesi terzi approvati dalle autorità portoghesi. Non rientrando al momento Italia tra i Paesi considerati ad alto rischio, i cittadini italiani provenienti dall’Italia non necessitano di esito di test e non sono soggetti all’obbligo di quarantena. I passeggeri di voli da/per il Portogallo e voli da/per Paesi extra UE/Schengen devono presentare, per l’imbarco, esito negativo di test RT-PCR nelle 72h precedenti la partenza. L’esito del test non è obbligatorio per i passeggeri in transito che non debbano lasciare l’aeroporto. Vivamente consigliato l’uso dell’app Stayaway Covid. Chi vola verso Madeira deve presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima della partenza o eseguirlo all’arrivo e rimanere in isolamento preventivo fino al risultato. Chi vola verso le Azzorre deve presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato fino a 72h prima della partenza del volo o eseguire il test all’arrivo e rimanere in isolamento preventivo fino al risultato; oppure eseguire quarantena volontaria per 14gg in un hotel indicato oppure ritornare alla destinazione di origine o verso qualsiasi destinazione al di fuori della Regione, adempiendo, fino al momento del volo, l’isolamento preventivo in un hotel indicato a tal fine.
REGNO UNITO: per ingresso/rientro dal Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (inclusi isole del Canale, Gibilterra, isola di Man e basi britanniche nell’isola di Cipro) in Italia, v. Elenco C in alto mentre per rientro/ingresso in Italia da altri territori britannici situati al di fuori del continente europeo v. Elenco E. In seguito all’elevato numero di casi, Londra e numerose città inglesi sono classificate come zone a rischio elevato (verificare le restrizioni in vigore con il codice postale dell’area). Per i viaggiatori in arrivo da, o che hanno soggiornato/transitato negli ultimi 14gg in Paesi ad alto rischio di contagio, tra cui l’Italia (lista Paesi – ultimo agg. 01/11/2020), vige l’obbligo di isolamento fiduciario di 14gg seguendo le apposite istruzioni. Tutti i viaggiatori in arrivo in UK devono compilare un form prima della partenza (eccetto solo i viaggiatori in transito nell’area sterile dell’aeroporto e altre limitate categorie), che genererà un QR code da esibire all’arrivo in UK, stampandone una copia o mostrandolo elettronicamente da telefono. Per viaggi con destinazione finale UK, ma al di fuori dell’Inghilterra, le regole possono differire da quelle inglesi, in dettaglio: GALLES – Irlanda del Nord – Scozia – Isole del Canale (Guernsey e Jersey) – Isola di Man. Gli autisti del trasporto internazionale di merci sono esentati dalla quarantena ma devono dimostrare che il trasporto viene effettuato per motivi di lavoro (con lettera del datore di lavoro, documento di trasporto CMR, etc) e devono obbligatoriamente compilare il form ed esibire il QR code abbinato.
REPUBBLICA CECA: per ingresso/rientro dalla Rep. Ceca in Italia, v. Elenco C in alto. Sono autorizzati ad entrare in Repubblica Ceca i soli stranieri che vi si recano per limitati motivi, tra cui lavoro. Restano in vigore le precedenti restrizioni per coloro che, pur avendo diritto ad entrare in Rep. Ceca, nei 14gg precedenti all’ingresso nel Paese abbiano passato più di 12h in uno dei Paesi NON compresi fra quelli classificati a basso rischio, “verdi” (mappa – ultimo agg. valido da 30/10/2020). Tutti quelli che provengono da regioni o Paesi “ad alto rischio” (in rosso) sono tenuti a rispettare le disposizioni del Ministero dell’Interno ceco, disponibili in inglese.
ROMANIA: per ingresso/rientro dalla Romania in Italia, v. Elenco D in alto. Ingresso in Romania consentito senza restrizioni a chi proviene da vari Paesi tra cui l’Italia. Chi arriva in Romania da/ha soggiornato nei 14gg precedenti in uno dei Paesi/territori listati (lista – ultimo agg. valido da 26/10/2020) deve stare in isolamento fiduciario per 14gg. Chi proviene dalle aree elencate e rimane in Romania meno di 72h può essere esentato dalla quarantena su presentazione di esito negativo di test RT-PCR effettuato al massimo 48h prima di entrare in Romania, e se asintomatici. Le persone in arrivo in Romania dalle zone elencate possono terminare la quarantena dopo 10gg, a patto di aver effettuato un test durante l’8° giorno di quarantena, che deve risultare negativo, e di non mostrare sintomi.
RUSSIA: per ingresso/rientro dalla Federazione Russa in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere russe chiuse agli stranieri salvo che per coloro i quali rientrino nelle categorie di eccezioni previste dal Governo russo, tra cui lavoratori “altamente specializzati” segnalati dal loro datore di lavoro con sede in Russia (con procedura da avviare in Russia almeno 2 settimane prima del programmato ingresso), autotrasportatori, familiari di cittadini russi e residenti. Se non si rientra nelle eccezioni al divieto di ingresso, è previsto il respingimento in frontiera russa o il mancato imbarco dalle aerolinee negli scali di partenza o intermedi, anche se muniti del visto. Gli autorizzati a entrare in Russia (o in transito negli aeroporti russi) sono tenuti a presentare esito negativo di test RT-PCR, redatto in lingua inglese o russa, effettuato non più di 72h prima dell’orario di ingresso in Russia. L’obbligo di quarantena per gli stranieri in ingresso in Russia è, secondo la norma vigente, ancora obbligatoria anche in presenza di esito negativo di test RT-PRC. Gli autorizzati a entrare in Russia devono inoltre organizzare il proprio trasferimento dall’aeroporto al luogo di soggiorno con un mezzo proprio o autista privato essendo precluso l’utilizzo di taxi o mezzi pubblici.
SAN MARINO: per ingresso/rientro da S.Marino in Italia, v. Elenco A in alto. Ingresso in S. Marino consentito senza restrizioni. Nuove misure restrittive interne, tra cui chiusura dei locali aperti al pubblico entro le h24:00, limiti di coperti al singolo tavolo, divieto di organizzare feste, anche presso i domicili privati, con un numero superiore a 6 persone. Da parte delle forze di polizia vi è un rafforzamento delle misure di controllo.
SERBIA: per ingresso/rientro dalla Serbia in Italia, v. Elenco E in alto. Casi di contagio in aumento. Ingresso in Serbia consentito senza limitazioni (da Bulgaria, Croazia, Macedonia del Nord e Romania è necessario esito negativo di test RT-PCR effettuato massimo 48h prima dell’ingresso – eccetto per cittadini serbi, stranieri con permesso di soggiorno in Serbia e diplomatici; consentito il transito in provenienza dai Paesi citati purché entro le 12h). Chiunque rientri in Serbia da Bosnia Erzegovina, Croazia e Montenegro è obbligato ad auto-segnalarsi presso le autorità sanitarie locali.
SLOVENIA: per ingresso/rientro dalla Slovenia in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Slovenia consentito con differenti modalità in base a 3 liste di Paesi a seconda del rischio epidemiologico (liste – ultimo agg. valido da 26/10/2020). Varie regioni italiane – Abruzzo, Valle d’Aosta, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e la Provincia di Bolzano – sono inserite nella lista rossa mentre le altre regioni restano in lista Arancione. Chi proviene da una regione in Lista Rossa deve fare una quarantena di 10gg all’ingresso in Slovenia oppure presentare esito negativo di test RT-PCR non più vecchio di 48h. Per chi proviene da una regione/Paese inserito nella lista arancione non sono previste particolari restrizioni. Tra le eccezioni all’obbligo di isolamento: trasportatori; transito in Slovenia per max 12h per far rientro al proprio Paese di residenza; ingresso per max 48h per motivi commerciali urgenti comprovati con adeguati documenti.
SPAGNA: per ingresso/rientro dalla Spagna (inclusi i territori nel continente africano) in Italia, v. Elenco C in alto. Nuovo “stato d’allarme” nel Paese, in vigore fino al 09/05/2021 con limitazione della circolazione delle persone nelle ore notturne in tutto il territorio spagnolo ed altre restrizioni anche con limitazioni diurne alla mobilità, salvo che nelle Isole Canarie. Ingresso in Spagna consentito senza restrizioni a chi arriva dall’Italia. Tutti i passeggeri in arrivo in Spagna devono compilare prima del viaggio un form (disponibile anche tramite la app Spain Travel Health-SPTH), ottenendo un codice QR da presentare (su dispositivo mobile o stampato) al proprio arrivo in Spagna. Il Ministero della Sanità spagnola ha stabilito dei criteri uniformi a seguito dei quali le Comunità Autonome (Regioni) sono tenute a adottare rafforzate misure restrittive. Per le sole Isole Canarie, ai fini dell’accesso alle strutture alberghiere, è richiesto anche esito negativo di test realizzato nelle 72h antecedenti l’arrivo nell’arcipelago.
SVEZIA: per ingresso/rientro dalla Svezia in Italia, v. Elenco B in alto.Attualmente non sussistono limitazioni all’ingresso in Svezia per tutti i cittadini UE/Schengen, mentre permangono limitazioni, fino al 22/12/2020, per viaggiatori provenienti da Paesi extra-UE. Sono nuovamente chiuse, con poche eccezioni, le frontiere tra la Svezia e i vicini Paesi scandinavi. Le autorità locali invitano la popolazione ad adottare misure adeguate di prevenzione. Le raccomandazioni prevedono il distanziamento sociale, l’evitare assembramenti e di utilizzare mezzi alternativi ai mezzi pubblici nelle orari di maggiore affollamento, ove possibile. Dal 01/11/2020 saranno più rigorosi i controlli di polizia e autorità sanitarie sul rispetto dei limiti sopra citati e del distanziamento sociale.
SVIZZERA: per ingresso/rientro dalla Svizzera in Italia, v. Elenco B in alto. Ingresso in Svizzera consentito senza restrizioni ai cittadini UE/AELS ma con obbligo di isolamento di 10gg (al proprio domicilio/altra dimora, ad es. hotel, una volta arrivati in Svizzera, notificando entro 2gg l’ingresso all’autorità cantonale territorialmente competente e rimanendo ininterrottamente al domicilio scelto per i 10gg) per chi – nei 10gg prima dell’ingresso in Svizzera – ha soggiornato in uno Stato o in una regione considerata ad alto rischio di contagio (lista – ultimo agg. valido dal 29/10/2020 – per l’Italia, ingresso in Svizzera consentito ma con obbligo di quarantena di 10gg per chi proviene da, o vi abbia soggiornato nei precedenti 10gg, Liguria, Campania, Sardegna, Veneto). Tra le esenzioni dall’obbligo di quarantena, gli ingressi in Svizzera per motivi professionali: è stata abrogata la limitazione a 5gg per tali viaggi.
TURCHIA: per ingresso/rientro dalla Turchia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Turchia consentito agli stranieri, senza obbligo di quarantena ma con screening sanitario all’arrivo e, in caso di sintomi o in tutti i casi in cui se ne rilevi la necessità, effettuazione di test PCR gratuito, in esito al quale le autorità turche potrebbero disporre un ricovero in apposite strutture ospedaliere. Limitazioni all’attraversamento del confine terrestre con l’Iran.
UCRAINA: per ingresso/rientro dall’Ucraina in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Ucraina consentito a tutti gli stranieri provenienti da “zone verdi”, tra cui l’Italia (lista, ultimo agg. valido da 30/10/2020). L’Italia è stata inserita in “zona rossa”, quindi chi fa ingresso in Ucraina dall’Italia deve esibire esito negativo di test RT-PCR ricevuto non oltre le 48h dall’arrivo in Ucraina oppure sottoporsi a PCR test all’arrivo (in tal caso è necessario scaricare l’app Diy Vdoma e stare in isolamento fiduciario fino alla notifica dell’esito negativo del PCR test effettuato; per scaricare ed utilizzare l’app è necessario disporre di una SIM ucraina, indicazioni su come scaricare ed utilizzare l’app sono fornite dalle autorità di frontiera all’ingresso nel Paese, l’app utilizza geolocalizzazione ed invia notifiche e richieste in ucraino) oppure
sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14gg da completare attraverso l’app Diy Vdoma oppure, se non si intende scaricare l’app o non si rispettano i termini dell’isolamento fiduciario, si è tenuti a completare i 14gg di quarantena in una struttura governativa. I visitatori provenienti da Paesi “rossi” che possono dimostrare di aver trascorso i 14gg precedenti all’arrivo in Ucraina in Paesi “verdi” non sono tenuti a seguire una delle procedure sopra descritte (non essendo previsto l’obbligo di isolamento fiduciario o di osservazione per chi arriva dai Paesi “verdi”). Tra le categorie esenti dall’obbligo di isolamento fiduciario in arrivo da una “zona rossa”, i trasportatori, a meno che non vi sia motivo di credere che siano stati in contatto con persone positive. Tutti i cittadini stranieri che entrano in Ucraina (eccetto i titolari di permesso di soggiorno nel Paese), indipendentemente dalla provenienza da “zona verde” o “zona rossa”, devono comunque essere provvisti di polizza assicurativa sanitaria che preveda esplicitamente la copertura dei costi associati al trattamento del Covid-19 ed all’osservazione e deve essere valida per tutta la durata del soggiorno in Ucraina (deve essere emessa da una compagnia assicurativa registrata in Ucraina o da una compagnia assicurativa straniera con un ufficio di rappresentanza in Ucraina o da una compagnia avente un rapporto contrattuale con una compagnia assicurativa/partner in Ucraina).
UNGHERIA: per ingresso/rientro dall’Ungheria in Italia, v. Elenco B in alto. Chiuse le frontiere ungheresi per tutti i cittadini stranieri fino a nuovo avviso, indipendentemente dalla classificazione Paesi di provenienza in base al rischio di contagio. I cittadini ungheresi che tornano in patria sono soggetti ad auto-isolamento obbligatorio, salva la possibilità di effettuare 2 test PCR con risultato negativo. Tra le eccezioni al divieto di ingresso, viaggi d’affari di chi abbia società registrate in Ungheria. Tutti i cittadini stranieri che entrano in Ucraina devono però essere provvisti di assicurazione sanitaria che preveda esplicitamente la copertura Covid-19.
AMERICHE
ANGUILLA: per ingresso/rientro da Anguilla in Italia, v. Elenco E in alto. Controlli sanitari a chi arriva in Anguilla e, in presenza di sintomi, quarantena di 14gg presso centri di isolamento identificati.
ANTIGUA E BARBUDA: per ingresso/rientro da Antigua e Barbuda in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i passeggeri in arrivo (o transito aeroportuale) in Antigua e Barbuda devono avere esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 7gg dall’arrivo e devono fare quarantena per 14gg. I passeggeri che entrano nel Paese via mare, con imbarcazioni private o con servizio di traghetti, sono soggetti a quarantena. I passeggeri in arrivo dalla c.d. Travel Bubble (che comprende, oltre a Antigua e Barbuda, Grenada, Dominica, St.Lucia, St.Kitts e Nevis, St.Vincent-Grenadines, Montserrat, Anguilla, Isole Vergini Britanniche e Barbados), se hanno soggiornato all’interno della Travel Bubble per 14gg consecutivi prima dell’ingresso ad Antigua e Barbuda, sono sottoposti a screening sanitario obbligatorio all’arrivo ma non saranno soggetti a quarantena. In ogni caso, a tutti i viaggiatori in entrata nel Paese potrebbe essere richiesto di sottoporsi a tampone all’arrivo, in hotel o presso il proprio alloggio. I passeggeri sintomatici possono essere condotti in isolamento.
ARGENTINA: per ingresso/rientro dall’Argentina in Italia, v. Elenco E in alto. Quarantena su tutto il territorio argentino fino al 08/11/2020. I collegamenti aerei nazionali, così come i trasporti interni, sono abilitati solo per alcune categorie di persone espressamente autorizzate. I voli internazionali restano limitati ad alcuni voli speciali effettuati da alcune compagnie autorizzate. E’ obbligatorio compilare, entro le 48h precedenti al viaggio, apposita autocertificazione. All’arrivo dall’estero è previsto autoisolamento di 14gg, che in alcuni casi, a seconda delle norme locali, è previsto anche in caso di spostamenti interni tra Provincia e Provincia. Per la circolazione all’interno del Paese occorre comunque un certificato.
ARUBA: per ingresso/rientro da Aruba in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Aruba consentito agli stranieri purchè con assicurazione LlAruba Visitors Insurance per la copertura di eventuali spese mediche e accessorie correlate al Covid-19. E’ fortemente raccomandato effettuare, prima dell’arrivo a Aruba, test PCR non oltre 72h dalla partenza in laboratorio certificato e caricare l’esito, non oltre 12h prima della partenza, nella richiesta online della ED-Card. I viaggiatori che non hanno modo di svolgere test PCR nel proprio Paese d’origine, possono effettuare il test PCR ad Aruba in aeroporto (costo del test a carico del viaggiatore, pagato in anticipo durante il procedimento di richiesta online della ED-Card).
BAHAMAS: per ingresso/rientro da Bahamas in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni e lockdown in tutte le isole dell’arcipelago, ulteriori misure restrittive per le isole New Providence e Abaco, dove si registra il più alto tasso giornaliero di contagio. Sospeso il traffico aereo internazionale. Ingresso in Bahamas consentito agli stranieri con: vacation in place, cioè quarantena di 14gg in hotel, resort, …; fare domanda d’ammissione nel Paese, caricando anche esito negativo di test RT-PCR non anteriore a 5gg (il mancato caricamento dell’esito del test comporta il rigetto automatico della richiesta). Si segnala che attualmente le Bahamas non accettano Antigene Rapido o Anticorpo (IgG/IgM). I viaggiatori che ottengano l’autorizzazione “Health Visa”, devono poi presentare il risultato del test in originale all’arrivo nel paese. Dal 01/11/2020 i viaggiatori provenienti da Miami saranno soggetti a test molecolare rapido all’imbarco, seguito da un secondo test antigene rapido all’arrivo ed a un terzo esame a 96h dall’arrivo. Le misure di sicurezza sono costantemente modificate.
BARBADOS: per ingresso/rientro da Barbados in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Barbados consentito da Paesi ad alto richio (tra cui l’Italia) solo con esito negativo di test RT-PCR effettuato 72h prima dell’arrivo e caricato online in fase di richiesta form immigrazione. Il protocollo di ingresso – incluse le liste Paesi a rischio – viene aggiornato ogni 14gg.
BELIZE: per ingresso/rientro dal Belize in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere terrestri ancora chiuse. L’aeroporto ha riaperto ma l’ingresso in Belize è limitato a cittadini/residenti permanenti, diplomatici, business travellers, proprietari di seconde case, pensionati qualificati. E’ necessario ottenere un permesso dal Ministero degli Esteri, con apposita registrazione.
BOLIVIA: per ingresso/rientro dalla Bolivia in Italia, v. Elenco E in alto. Casi di contagio in costante aumento con importanti ricadute sul sistema sanitario locale. Chiuse le frontiere boliviane e sospesi tutti i voli internazionali.
BRASILE: per ingresso/rientro dal Brasile in Italia, v. Elenco F in alto. Divieto di ingresso in Brasile per via terrestre (eccetto che per stranieri con necessità di imbarco su un volo di rientro, previa autorizzazione della Polizia Federale richiesta dall’Ambasciata del Paese di residenza) e marittima per tutti gli stranieri non specificamente autorizzati dal Governo brasiliano per ragioni di interesse pubblico. È invece consentito l’ingresso di stranieri in Brasile per via aerea. Per un breve soggiorno, fino a 90gg, alcune compagnie aeree, prima dell’imbarco, richiedono la prova di acquisto di un’assicurazione sanitaria valida in Brasile con copertura minima di 30.000 reais, valida per l’intero periodo del viaggio e stipulata in inglese o portoghese.
CANADA: per ingresso/rientro dal Canada in Italia, v. Elenco D in alto. Fino a nuove disposizioni, divieto di ingresso in Canada per i cittadini stranieri, con limitate eccezioni. Chi è eccezionalmente autorizzato all’ingresso in Canada, è però sottoposto a quarantena di 14gg e deve dimostrare alle autorità canadesi di frontiera di avere un piano “credibile” per lo svolgimento della quarantena stessa (la violazione dell’obbligo di quarantena, monitorato anche dalle forze di polizia, determina sanzioni che possono arrivare fino a una multa di 750.000 dollari canadesi e/o l’arresto fino a 6 mesi). Il confine terrestre con gli Stati Uniti è chiuso al transito ritenuto non essenziale. L’ingresso in Canada è rimesso in ogni caso alle decisioni dei funzionari della CBSA-Canadian Border Services Agency, che applicano in maniera restrittiva le vigenti disposizioni in materia di ingressi e possono di conseguenza fornire disposizioni alle compagnie aeree anche ai fini del divieto all’imbarco verso il Canada.
CILE: per ingresso/rientro dal Cile in Italia, v. Elenco F in alto. Coprifuoco notturno e restrizioni agli spostamenti interni. Chiuse tutte le frontiere, ingresso in Cile consentito solo a cileni e stranieri residenti ma in ogni caso con obbligo di quarantena di 14gg, fatta osservare anche con l’ausilio dei militari.
COLOMBIA: per ingresso/rientro dalla Colombia in Italia, v. Elenco F in alto. Emergenza sanitaria e restrizioni agli spostamenti interni prorogate fino al 30/11/2020. Frontiere terrestri, marittime e fluviali con i Paesi confinanti chiuse fino al 01/11/2020. In ripresa il traffico aereo internazionale ma per il momento limitatamente ad alcune tratte del continente americano mentre per i voli da/per l’Europa non è ancora fissata una data per la ripresa (se non pochi voli straordinari). Tutti i viaggiatori in arrivo in Colombia devono: presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 96h precedenti l’orario di partenza del volo; compilare, 24h prima dell’imbarco, il form Check Mig (dopo l’inserimento delle informazioni richieste, il passeggero riceverà mail di conferma da presentare in aeroporto alle autorità migratorie); inviare resoconto sul proprio stato di salute con l’app CoronApp. Presentando il risultato negativo di test PCR all’arrivo, non è obbligatorio effettuare quarantena. Senza l’esito del test PCR, l’ingresso in Colombia non è consentito e la persona è respinta.
COSTA RICA: per ingresso/rientro dal Costa Rica in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Costa Rica consentito esclusivamente da alcuni Paesi, tra cui al momento è inclusa anche l’Italia (lista – costantemente aggiornata). Dal 01/11/2020 le frontiere aeree saranno riaperte a tutti i viaggiatori. Dal 26/10/2020 non è più richiesto esito negativo di test all’arrivo. I requisiti richiesti per l’ingresso di tutti i viaggiatori sono: compilazione modulo PASE DE SALUD; assicurazione sanitaria di viaggio (acquistata in Costa Rica, INS – Sagicor, o internazionale, nel qual caso il turista deve richiedere al proprio assicuratore una certificazione rilasciata in inglese o spagnolo, che attesti almeno 3 condizioni – validità della polizza durante la visita in Costa Rica, garanzia di copertura per le spese mediche in caso di malattia pandemica Covid-19 in Costa Rica per almeno $50.000, copertura minima di $2.000 per le spese di soggiorno prolungate dovute a una malattia pandemica).
CUBA: per ingresso/rientro da Cuba in Italia, v. Elenco E in alto. Maggiormente colpite dal contagio le province de L’Avana, Sancti Spiritus e Ciego de Avila. Riaperto lo spazio aereo, prorogata la chiusura dell’aeroporto internazionale Jose Martì de L’Avana mentre sono aperti gli aeroporti internazionali delle altre principali città del Paese, incluso quello di Varadero. Ingresso a Cuba consentito, in base alla disponibilità di voli commerciali, con obbligo di quarantena di 14gg presso il proprio domicilio o struttura alberghiera di destinazione (per il momento, non è ripristinata l’operatività di alloggi privati e case in affitto nel Paese).
DOMINICA: per ingresso/rientro dal Dominica in Italia, v. Elenco E in alto. Le modalità di ingresso in Dominica variano a seconda dei Paesi di provenienza, classificati, sulla base dei contagi, in basso, medio o alto rischio.
ECUADOR: per ingresso/rientro dall’Ecuador in Italia, v. Elenco E in alto. Permane lo stato di emergenza sanitaria, contagi in crescita, soprattutto nella provincia di Pichincha, dove si trova la capitale Quito, seguita dalla provincia di Guayas, con capoluogo Guayaquil. Chiuse alle persone le frontiere terrestri e marittime. Ingresso in Ecuador consentito per via aerea senza obbligo di quarantena di 10gg se dotati di esito negativo di test RT-PCR, effettuato non oltre 10gg prima del viaggio. Chi arriva senza esito di test, deve effettuarlo a proprie spese all’arrivo e fino al ricevimento del risultato è obbligato a isolamento preventivo in uno degli hotels autorizzati (se negativo, l’isolamento termina; se positivo, l’isolamento prosegue).
EL SALVADOR: per ingresso/rientro da El Salvador in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in El Salvador consentito solo con esito negativo di test RT-PRC effettuato non più di 72h prima dell’arrivo (in forma cartacea, contenete nome completo del passeggero, timbro e firma del medico responsabile del laboratorio).
GIAMAICA: per ingresso/rientro dalla Giamaica in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Giamaica consentito, indipendentemente dalla nazionalità, solo con compilazione, prima del viaggio, di Travel Authorization. Tutti gli stranieri in arrivo sono soggetti a test prima dell’ammissione sull’isola (per sintomatici e positivi al test è previsto isolamento presso l’indirizzo da loro indicato o presso una struttura governativa; i viaggiatori in salute possono invece proseguire il viaggio verso le strutture ricettive di destinazione situate unicamente nella Covid Resilient Zone lungo la costa nord del paese – da Negril a Port Antonio – e lungo la costa sud in direzione occidentale – da Milk River fino a Negril). Chi entra per motivi di lavoro può spostarsi su tutto il territorio giamaicano per max 14gg. Restrizioni all’ingresso di residenti di Stati Uniti, Brasile, Repubblica Dominicana, Panama e Messico.
GRENADA: per ingresso/rientro da Grenada in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso consentito in Grenada con condizioni differenti in base al Paese di provenienza o di transito negli ultimi 14gg (liste – ultimo agg. disp. 29/09/2020). Chi arriva dall’Italia deve: compilare un modulo; avere esito negativo di test RT-PCR test effettuato entro i 7gg precedenti; una prenotazione di min. 4gg e una camera di hotel approvata per la quarantena, scegliendo se fare un test il 4° giorno e, se negativo, poter muoversi liberamente, o rimanere in hotel per la durata del viaggio.
GUADALUPA: per ingresso/rientro da Guadalupa in Italia, v. Elenco C in alto. Dipartimento classificato dalle autorità francesi come zona di massima allerta e sono in vigore restrizioni agli spostamenti interni. Fino a nuovo ordine i passeggeri provenienti dalla Francia o da paesi terzi devono avere esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h prima dell’ingresso in Guadalupa e un’autodichiarazione.
GUATEMALA: per ingresso/rientro dal Guatemala in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse tutte le frontiere fino a nuovo avviso. Tutti i visitatori din ingresso in in Guatemala devono presentare all’arrivo esito negativo al test PCR o Antigenico, effettuato non più di 72h antecedenti l’ingresso nel Paese. Tutti i viaggiatori in arrivo via aerea sono inoltre tenuti, prima dell’ingresso, a compilare un’autodichiarazione sanitaria. Esito negativo di test e compilazione dell’autodichiarazione sanitaria sono inoltre richiesti dalle compagnie aeree anche ai viaggiatori in partenza dal Guatemala prima dell’imbarco. Ai non residenti in arrivo sintomatici potrebbe essere vietato l’ingresso nel Paese.
GUYANA FRANCESE: per ingresso/rientro da Guyana in Italia, v. Elenco C in alto. Ingresso in Guyana Francese consentito solo per particolari motivi, tra cui motivi professionali non derogabili. I vettori aerei verificano all’imbarco giustificativi ed autocertificazione, comunicando i dati dei passeggeri alle autorità competenti (tutte le certificazioni per viaggi da/verso la Guyana e per gli spostamenti interni sono disponibili online). Chi entra deve in ogni caso stare in quarantena 14gg, notificata dalla polizia di frontiera. Divieto di scalo, ormeggio e sbarco per navi passeggeri di più di 30mt in navigazione internazionale e per imbarcazioni da diporto extra-UE. Lo scalo delle imbarcazioni da diporto è consentito solo nei porti di Saint-Laurent de Maroni e Degrad-des-Cannes e le persone imbarcate devono segnalare l’arrivo alla capitaneria e stare in quarantena per 14gg – info.
HAITI: per ingresso/rientro da Haiti in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso a Haiti consentito con compilazione di dichiarazione sanitaria, fornendo i propri contatti nel Paese, ma senza obbligo di quarantena né di presentazione esito negativo di test. La frontiera terrestre con la Rep. Dominicana è aperta ma potrebbero essere introdotte, con poco o nullo preavviso, restrizioni all’attraversamento.
HONDURAS: per ingresso/rientro da Honduras in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse tutte le frontiere. Prevista la parziale riapertura degli aeroporti internazionali di La Ceiba, Roatan,Tegucigalpa e San Pedro Sula per alcune tratte internazionali. I passeggeri provenienti dall’estero dovranno presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato massimo 72h prima dell’ingresso.
ISOLE CAYMAN: per ingresso/rientro dalle Isole Cayman in Italia, v. Elenco E in alto. Chi desideri recarsi nelle Isole Cayman deve registrare i propri dati di viaggio e le richieste di quarantena con il team di Travel Cayman direttamente via e-mail (TravelCayman@gov.ky). Sono ammesse solo le seguenti categorie di viaggiatori: cittadini delle Cayman Islands, residenti, titolari di permessi di lavoro e loro congiunti, titolari di proprietà immobiliari residenziali, studenti (in possesso di un visto di studio in corso di validità) e familiari dei residenti o dei titolari di permesso di lavoro (coniugi, fidanzati, genitori, nonni e congiunti di primo grado). Tutti i suddetti viaggiatori sono soggetti all’arrivo a test (molecolare/PCR/rapido) e devono restare in quarantena per 14gg, muniti di braccialetto rilevatore del perimetro d’area stabilito per la quarantena. Al termine del periodo previsto sono nuovamente sottoposti a test e, se negativo, una volta muniti dell’autorizzazione sanitaria, possono terminare l’isolamento.
ISOLE VERGINI AMERICANE: per ingresso/rientro dalle Isole Vergini Americane in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso nelle Isole consentito ma con compilazione, entro i 5gg precedenti la partenza, di modulo online con upload di esito negativo di test antigene (molecolare/PCR/rapido) effettuato negli ultimi 5gg oppure di esito positivo di test anticorpi Covid-19 effettuato negli ultimi 4 mesi. I test effettuati o gli esiti ricevuti al di fuori della finestra dei 5gg non soddisfano i requisiti. All’arrivo è inoltre necessario produrre il risultato del test in originale e la certificazione di viaggio ottenuti dal portale USVI Travel Screening. I viaggiatori che non sono in grado di produrre l’esito del test richiesto sono soggetti ad autoquarantena obbligatoria, proseguendo direttamente dall’aeroporto o dal porto marittimo al proprio alloggio ove rimanere fino all’esito del test richiesto. Il periodo di autoquarantena deve durare 14gg dal momento dell’ingresso nel territorio o fino alla ricezione del risultato del test. I viaggiatori tenuti ad autoquarantena sono responsabili di tutti i relativi costi, inclusi quelli associati a test, trasporto verso l’alloggio, spese di alloggio, spese alimentari e cure mediche.
ISOLE VERGINI BRITANNICHE: per ingresso/rientro dalle Isole Vergini Britanniche in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso per i viaggiatori non residenti fino al 01/12/2020. E’ consentito il solo accesso a navi e/o aerei per il trasporto di beni di prima necessità.
MARTINICA: per ingresso/rientro da Martinica in Italia, v. Elenco C in alto. Dipartimento classificato dalle autorità francesi come rischi a livello 2 (su 5), con restrizioni alla circolazione interna (attestazioni singole dovranno invece essere compilate per ogni spostamento). Ingresso in Martinica consentito ma solo con: esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima dell’imbarco del volo per Martinica; dichiarazione giurata che attesti assenza di sintomi e mancanza di contatti con individui positivi al Covid-19 nei 14gg precedenti il volo (le compagnie aeree sono obbligate a negare l’imbarco a chi non presenti tali documenti); obbligo di ulteriore test 7gg dopo l’arrivo sull’ isola. I collegamenti aerei con Guadalupa sono ridotti del 30%.
MESSICO: per ingresso/rientro dal Messico in Italia, v. Elenco E in alto. Restrizioni interne differenti nei vari Stati messicani, che possono definire diverse misure. Numerosi alberghi sono chiusi. Non sono attualmente in vigore restrizioni agli ingressi dall’Italia. Fino al 21/11/2020 chiuse le frontiere tra Messico, Stati Uniti e Canada per tutti gli spostamenti non essenziali (turisti e viaggiatori in genere) ma non per trasporto merci, commercio e sanità. Prima di viaggiare dal Messico verso USA o Canada, effettuare le necessarie verifiche con l’ambasciata/consolato statunitense o canadese. Sospesi, fino a data da destinarsi, i voli diretti verso l’Italia.
MONTSERRAT: per ingresso/rientro da Montserrat in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Montserrat vietato agli stranieri, consentito ai soli cittadini, residenti permanenti e relativi familiari, soggetti in ogni caso all’arrivo a isolamento per 14gg.
NICARAGUA: per ingresso/rientro dal Nicaragua in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Nicaragua consentito per via terrestre con presentazione di un esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre le 72h prima dell’ingresso. Ancora impossibile uscire dal Paese per via terrestre perché Costa Rica e Honduras non permettono l’ingresso dal Nicaragua. Voli internazionali non ancora ripresi.
PANAMA: per ingresso/rientro da Panama in Italia, v. Elenco F in alto. Stato di emergenza in vigore con quarantena totale che impone rigide restrizioni alla libertà di movimento delle persone. Riaperto l’aeroporto internazionale di Tocumen. Consentito l’ingresso in Panama a tutti i viaggiatori con esito negativo di test RT-PRC/Antigeno, realizzato 48h prima dell’imbarco. E’ inoltre possibile sottoporsi a tampone rapido all’arrivo presso uno dei centri di controllo allestiti in aeroporto, al costo di $50 (i positivi sono ospitati in un hotel o struttura del governo, fino a risultare nuovamente negativo).
PARAGUAY: per ingresso/rientro dal Paraguay in Italia, v. Elenco E in alto. Tutte le persone che entrano in Paraguay devono fare quarantena domiciliare di 14gg e possono scegliere anche di effettuarla in luoghi diversi dal domicilio, nei cosiddetti hotel della salute. La quarantena è ridotta a 7gg se il viaggiatore presenta esito negativo di test RT-PCR effettuato entro le 72h precedenti all’entrata nel Paese e ripete il test, che deve avere sempre risultato negativo, il 7° giorno di quarantena. I passeggeri che soggiornano nel Paese per un periodo inferiore a 7gg, dimostrabile con biglietto di ritorno, non sono sottoposti a quarantena se muniti di esito negativo di test RT-PCR, realizzato entro le 72h precedenti all’entrata nel paese.
PERÙ: per ingresso/rientro dal Perù in Italia, v. Elenco F in alto. Stato di emergenza in vigore fino a fine novembre. Ripresi i voli commerciali verso Paesi sudamericani mentre non sono ancora sospesi i collegamenti aerei da/per l’Europa (operativi solo alcuni voli speciali). Per l’ingresso in Perù è necessario compilare 72h prima del viaggio un form online; presentare all’arrivo esito negativo di test RT-PRC effettuanto non oltre 72h precedenti il volo.
PORTO RICO: per ingresso/rientro da Porto Rico in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso Porto Rico non consentito a viaggiatori provenienti da: UE, UK e Irlanda, Cina, Brasile, Iran. Tutti i viaggiatori provenienti da paesi autorizzati devono presentare esito negativo di test RT-PCR non anteriore a 72h all’arrivo a Porto Rico, la mancata presentazione dell’esito negativo di test comporta l’obbligo di autoquarantena per 14gg. Fortemente consigliata un’assicurazione di viaggio che includa una copertura per le cure relative al Covid-19 per tutta la durata della permanenza a Porto Rico. Tutti i viaggiatori che arrivano a Porto Rico devono rispettare i requisiti di visto previsti per gli USA.
REPUBBLICA DOMINICANA: per ingresso/rientro dalla Rep. Dominicana in Italia, v. Elenco F in alto. Crescita dei contagi, nuovo stato di emergenza fino al 25/11/2020, con coprifuoco notturno. Ingresso in Rep. Dominicana consentito agli stranieri senza restrizioni. All’arrivo sono effettuati test non invasivi di respirazione rapida a tutti i passeggeri con sintomi ed, in modo casuale, al 3%-10% dei passeggeri asintomatici. In albergo è concesso, durante il check-in, un piano di assistenza temporanea e gratuita che comprende la copertura per le emergenze, il test COVID-19, l’alloggio per soggiorni prolungati e i costi per il cambio di volo in caso di infezione.
SAINT LUCIA: per ingresso/rientro da St. Lucia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in St. Lucia consentito con: esito negativo di test RT-PCR, effettuato non più di 7gg precedenti l’ingresso nel Paese; compilazione non più di 3gg precedenti l’arrivo del Travel Registration Form; obbligo di permanenza nella struttura alberghiera indicata nel predetto modulo e con prenotazione confermata prima della partenza; possibilità di continuare il soggiorno esclusivamente nelle strutture autorizzate e di effettuare le sole attività turistiche classificate “COVID-free”. I viaggiatori in arrivo sintomatici sono trasferiti per ulteriori controlli, a proprie spese, presso una struttura ospedaliera identificata dalle competenti autorità.
SAINT VINCENT E GRENADINES: per ingresso/rientro da St. Vincent e Grenadines in Italia, v. Elenco E in alto. Rigide misure per tutti coloro entrano in SVG.
SAINT KITTS E NEVIS: per ingresso/rientro da St. Kitts e Nevis in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Saint Kitts e Nevis consentito unicamente ai propri cittadini. Annunciata riapertura delle frontiere aeree e marittime agli stranieri a partire dal 31/10/2020, con modalitá pratiche di ingresso da rendere note.
SAINT MARTIN: per ingresso/rientro da St. Martini in Italia, v. Elenco E in alto.
SINT MAARTEN: per ingresso/rientro da St. Maarten in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sint Maarten consentito con compilazione di heath declaration form (con copia da portare con sè durante il viaggio) e esito negativo di test RT-PCR non antecedente le 120h, da caricare come documentazione richiesta nella procedura di autorizzazione sanitaria prima del viaggio. E’ obbligatoria una copertura assicurativa sanitaria, con estensione, fortemente raccomandata, che copra le spese correlate al Covid-19. Quanto sopra non si applica ai passeggeri in transito.
STATI UNITI: per ingresso/rientro da USA in Italia, v. Elenco E in alto. Consistente crescita dei casi di contagio. Sospeso, fino a nuovo ordine, il rilascio visti e quindi vietato l’ingresso in USA a chi nei 14gg precedenti l’ingresso è stati o ha transitato in Paesi Schengen (inclusi UK e Irlanda), Cina e Iran (disposizione presidenziale – info). Con ulteriore provvedimento presidenziale è sospeso fino a fine 2020 (con revisione bimestrale) il rilascio di varie categorie di visto tra cui H1B (personale altamente specializzato) e L (personale trasferito all’interno di una stessa società che durante i 3 anni precedenti la richiesta di visto ha lavorato continuativamente per almeno 1 anno per la compagnia ed in procinto di essere assegnato a succursale, affiliata o consociata in USA, con mansioni manageriali, direttive o altamente specializzate). Previste eccezioni alle restrizioni agli ingressi dall’area Schengen, per alcune tipologie di visto per ingressi di ‘interesse nazionale’ (NIE – National Interest Exception), tra cui: esperti tecnici e specialisti per installazione, assistenza, manutenzione di navi, macchinari e altre attrezzature specialistiche utilizzate da USA o da aziende straniere con un investimento nel Paese. Chi rientra in tali categorie deve rivolgersi direttamente ai Consolati USA per qualificarsi a rientrare nelle categorie esentate, sia per richiedere un nuovo visto, sia per chiedere un waiver su ESTA o visto già emesso. L’ingresso in USA è rimesso, in ogni caso, alle decisioni dei funzionari dell’Agenzia CBP-Customs and Border Protection nei vari punti di entrata, che potrebbero, discrezionalmente, richiedere a chi entra negli Stati Uniti di effettuare una quarantena di 14gg. Le prescrizioni sulla quarantena possono talvolta variare e/o subire delle attenuazioni a seconda delle disposizioni dei singoli Stati USA (“Stay at home as much as possible” per 14gg anziché quarantena vera e propria): lo Stato di New York ad es. prevede la quarantena di 14gg. Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale richiede a chi utilizza un waiver per motivi di “interesse nazionale” di arrivare in uno dei 15 aeroporti appositamente designati.
SURINAME: per ingresso/rientro dal Suriname in Italia, v. Elenco E in alto. Consistente crescita dei contagi. Chiusa ogni via di accesso in Suriname dall’estero (aerea, portuale e terrestre). I passeggeri autorizzati all’ingresso in Suriname devono in ogni caso avere esito negativo di test RT-PRC e/o sierologico e stare in isolamento per 10gg presso strutture governative.
TURKS – CAICOS: per ingresso/rientro da Turks-Caicos in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i viaggiatori diretti a Turks e Caicos sono tenuti a presentare domanda d’ingresso ed ottenere la relativa autorizzazione prima dell’imbarco. Nel portale viene richiesto esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 5gg prima del viaggio presso un laboratorio accreditato per ricevere il certificato di autorizzazione di viaggio. Una copia originale del risultato del test deve essere presentata anche all’arrivo. Le persone sospette di essere state esposte o di sintomatiche sono poste in quarantena in un luogo specificato per un periodo di 14gg o più se necessario.
TRINIDAD E TOBAGO: per ingresso/rientro da Trinidad e Tobago in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Trinidad e Tobago vietato a chi abbia soggiornato in Italia nei 14gg precedenti.
URUGUAY: per ingresso/rientro dall’Uruguay in Italia, v. Elenco D in alto. Ingresso in Uruguay consentito solo a cittadini uruguaiani e residenti. Consentiti ingressi transitori per stranieri con motivi lavorativi, economici, imprenditoriali o giudiziali, ma le cui procedure sono gestite dal Ministero competente all’aera di attività coinvolta. L’autorizzazione all’ingresso in Uruguay va presentata esclusivamente attraverso questo sito. Gli stranieri che entrano in Uruguay con fini lavorativi, economici, imprenditoriali o giudiziali devono presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre le 72h dall’ingresso. Nel caso di una permanenza superiore ai 7gg nel territorio uruguayano, si deve fare un secondo test PCR-RT il 7° giorno (la prosecuzione del viaggio sarà condizionata a tale risultato).
VENEZUELA: per ingresso/rientro dal Venezuela in Italia, v. Elenco E in alto. Sospesi tutti i voli fino a nuovo avviso. Frontiere con Colombia e Brasile chiuse.
MEDIO ORIENTE
ARABIA SAUDITA: per ingresso/rientro dall’Arabia Saudita in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Arabia Saudita consentito agli stranieri in possesso di valido permesso di soggiorno (iqama), visto di uscita e rientro, visto di lavoro o visto per visita, purchè con: esito negativo di test RT-PCR rilasciato non più di 72h prima dell’ingresso nel Regno; autoisolamento domiciliare di 3gg (se 48h dopo l’ingresso in Arabia Saudita si fa un nuovo test PCR con esito negativo) o di 7gg (senza test e in assenza di sintomi); registrazione sulle app di tracciamento. Le autorità saudite possono imporre ulteriori o diverse misure preventive per chi entra in Arabia Saudita ed escludere alcuni Paesi alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico. La revoca di tutte le altre restrizioni di viaggio ancora in vigore è prevista a partire dal 01/01/2021, con decisione che verrà confermata 30gg prima.
BAHRAIN: per ingresso/rientro dal Baharein in Italia, v. Elenco F in alto. Ingresso in Bahrain consentito, tra le varie categorie, a passeggeri idonei a ottenere un visto all’arrivo e a passeggeri con eVisa valido. Tutti i passeggeri in arrivo in Bahrain sono sottoposti di test RT-PCR (a proprie spese) e devono rimanere in autoisolamento fino all’esito (in genere 1 o 2 gg). Chi soggiorna in Bahrain per 10gg o più, deve ripetere (sempre a proprie spese al costo totale di 60 bhd) il test PCR il 10° giorno successivo all’arrivo nel Regno, rimanendo in autoisolamento fino al risultato. Tutti i passeggeri in arrivo sono tenuti a scaricare e attivare l’app BeAware Bahrain e firmare una dichiarazione in cui si obbligano a seguire le norme di autoisolamento locali. Il passaggio via terra Bahrein-Arabia Saudita risulta al momento ristretto al solo traffico commerciale ed a cittadini sauditi che rientrano dal Bahrain.
EMIRATI ARABI UNITI: per ingresso/rientro da UAE in Italia, v. Elenco E in alto. I viaggiatori che si recano negli EAU, prima dell’imbarco devono sottoporsi a test RT-PCR entro le 96h dal viaggio presso il paese di origine (per l’Italia qualsiasi laboratorio diagnostico, sia pubblico che privato). L’esito del test deve essere esclusivamente in formato cartaceo (sono esclusi certificati digitali o via SMS) e in lingua inglese o araba. Emirato di ABU DHABI: i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Abu Dhabi, in aggiunta al test effettuato nel Paese di provenienza entro le 96 ore dal viaggio, sono sottoposti ad un ulteriore test in aeroporto, ad un periodo di quarantena di 14gg monitorato con braccialetto elettronico e ad ulteriore test il 12° giorno dall’arrivo. Sono esonerati dall’obbligo di indossare il braccialetto elettronico i passeggeri al di sotto dei 18 anni, quelli al di sopra dei 60, i titolari di passaporto diplomatico e coloro che soffrono di patologie croniche. Ai residenti nell’Emirato di Abu Dhabi, in arrivo dall’estero all’aeroporto di Dubai, il braccialetto elettronico verrà applicato al passaggio del confine con l’Emirato. Per i passeggeri in partenza da Abu Dhabi la presentazione dell’esito negativo di test RT-PCR è sempre richiesto dalla compagnia di bandiera Etihad e, per i viaggi verso l’Italia, deve essere effettuato non oltre le 96h dalla partenza del volo. Emirato di DUBAI: chi arriva a Dubai dall’estero deve: avere assicurazione sanitaria internazionale valida negli EAU che copra eventuali spese relative a test, quarantena e/o trattamenti (incluso il ricovero ospedaliero) legati anche al Covid-19 (è fortemente consigliato che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese); presentare all’imbarco all’aeroporto di partenza esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 96h precedenti, in assenza del quale il passeggero non sarà ammesso a bordo; compilare, prima del viaggio, health declaration form e Quarantine Undertaking Form, forniti dalla compagnia aerea Emirates, in cui l’interessato dichiara di non avere sintomi da Covid-19 e si impegna a sostenere i costi di quarantena, analisi e cura nel caso in cui si dovesse ammalare successivamente di coronavirus o di avere un’assicurazione internazionale valida che copra i trattamenti Covid-19; all’arrivo a Dubai è possibile essere sottoposti a nuovo test PCR (se positivo, quarantena di 14gg secondo le indicazioni fornite sul posto dalle autorità locali); prima di lasciare l’aeroporto, scaricare e registrare i propri dettagli sull’app COVID-19 DXB.
GIORDANIA: per ingresso/rientro dalla Giordania in Italia, v. Elenco E in alto. Nuovo aumento dei casi con restrizioni ai movimenti interni e lockdown. Ingresso in Giordania consentito, indipendentemente da nazionalità e provenienza, purchè: si sia stati nel Paese di provenienza nei 14gg precedenti il viaggio; muniti di esito negativo di test RT-PCR effettuato max 5gg prima della partenza; con nuovo test PCR all’arrivo, a proprie spese; si sia fatta registrazione, prima dell’arrivo in Giordania, e si sia scaricata app Aman su proprio dispositivo; muniti di assicurazione sanitaria che copra la durata del soggiorno. In caso di informazioni false o scorrette, può essere applicata al viaggiatore una multa fino a 10.000 JOD. All’arrivo in Giordania è richiesto isolamento domiciliare di durata variabile in base al Paese di provenienza: 7gg da area “verde” o “gialla”, 14gg da area “rossa”. L’Italia è attualmente considerata “gialla” (classificazione Paesi rivista ogni 14gg – ultimo agg. disp. 21/10/2020).
IRAN: per ingresso/rientro dall’Iran in Italia, v. Elenco E in alto. Sensibile incremento dei casi di contagio. Tutti i passeggeri in arrivo in Iran devono avere certificato medico, in inglese, rilasciato dalle competenti autorità sanitarie del paese di partenza, che attesti la negatività del passeggero al Covid-19 e che risalga a non oltre 96h prima del viaggio. Alla partenza, i passeggeri dovranno sottoscrivere un modulo di autocertificazione. Le 31 Province iraniane, suddivise in 4 categorie, con indicatore cromatico progressivo (bianco, giallo, arancione e rosso) in base al contagio, attualmente sono tutte “rosse”. Tutti i passeggeri in partenza dall’aeroporto Khomeini di Teheran devono avere certificato medico, rilasciato dalle autorità sanitarie a seguito di screening clinico effettuato presso lo scalo aeroportuale, che sarà valido 1 giorno (quello del viaggio).
IRAQ: per ingresso/rientro dall’Iraq in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere parzialmente riaperte. Ingresso in Iraq consentito ai cittadini italiani. Non è valido per l’ingresso il visto turistico/religioso, adeguato visto deve essere rilasciato dalle Ambasciate irachene nei Paesi di residenza, i visti affari possono sono autorizzati ma solo dietro invito della controparte irachena, e sempre rilasciati dalle Rappresentanze Consolari irachene o attraverso procedure speciali del Ministero dell’Interno. L’ingresso nel territorio iracheno è consentito esclusivamente previa presentazione di esito negativo di test RT-PCR (in lingua inglese) effettuato almeno72h prima dell’imbarco. Le compagnie aeree richiedono a tutti i passeggeri, in entrata e uscita dall’Iraq e senza eccezione alcuna, l’esito negativo di test RT-PCR effettuato 72h prima dell’imbarco. L’unica eccezione riguarda i voli con destinazione finale Erbil, per i quali i passeggeri possono decidere se fare il tampone in Italia (72h prima dell’imbarco) o ad Erbil all’arrivo. Per i passeggeri in partenza dall’aeroporto di Baghdad, sono ritenuti validi solo i risultati dei test effettuati presso i seguenti laboratori convenzionati: ISTISHARI Medical Laboratory e il Private Nursing Home Hospital. Per i passeggeri in partenza dall’aeroporto di Erbil, il test deve essere effettuato esclusivamente presso il Central Emergency Hospital.
ISRAELE: per ingresso/rientro da Israele in Italia, v. Elenco E in alto. Parziale allentamento delle misure restrittive in vigore, pur mantenendo limitazioni ad assembramenti ed attività commerciali. Ingresso in Israele consentito ai cittadini stranieri solo previa autorizzazione delle autorità israeliane con permesso di ingresso rilasciato dall’Ambasciata israeliana del Paese di origine e compilazione online, non prima di 24h dalla partenza, di inbound clearance application. Per chi arriva in Israele da Paesi in “lista verde” (tra cui l’Italia – lista aggiornata) non è previsto obbligo di quarantena purché nei 14gg precedenti l’arrivo in Israele non abbia soggiornato in un Paese diverso da quelli “verdi”. Analoga domanda online per la partenza da Israele da presentare 24h prima del viaggio (c.d. outbound clearance application).
KUWAIT: per ingresso/rientro dal Kuwait in Italia, v. Elenco F in alto. Divieto di ingresso in Kuwait per i cittadini di: Italia, India, Iran, Cina, Brasile, Colombia, Armenia, Bangladesh, Filippine, Siria, Spagna, Singapore, Bosnia-Erzegovina, Sri Lanka, Nepal, Iraq, Messico, Indonesia, Cile, Pakistan, Egitto, Libano, Hong Kong, Macedonia del Nord, Moldavia, Panama, Perù, Serbia, Montenegro, Repubblica Dominicana e Kosovo. Ingresso non consentito nel caso di viaggi diretti. Nel caso in cui i cittadini dei suddetti Paesi abbiano fatto scalo in un paese diverso da quelli elencati, l’ingresso è consentito ma con quarantena di 14gg in uno dei Paesi di transito (sempre non compresi nella suddetta lista) prima dell’arrivo in Kuwait; dopo tale periodo, va fatto test PCR e consegnato l’esito negativo all’ingresso in Kuwait, ingresso che deve avvenire non oltre 72h dopo la data del test riportata nel certificato.
LIBANO: per ingresso/rientro dal Libano in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco notturno e, in diverse località (elenco completo delle località, in arabo), incluse alcune zone dell’area urbana di Beirut, chiusura totale di tutte le attività pubbliche e private eccetto i servizi essenziali. Ingresso in Libano consentito solo con esito negativo di test RT-PCR, con traduzione in inglese (o francese o arabo), effettuato nelle 96h prima dell’arrivo, compilazione di form online e assicurazione sanitaria che copra i costi di un’eventuale terapia/ricovero per Covid-19 durante tutto il soggiorno in Libano. I passeggeri in arrivo in Libano dall’Italia e dagli altri scali europei possono scegliere se fare autoisolamento di 10gg oppure fare un secondo test RT-PCR, a proprie spese, entro 72h dall’arrivo. Per i passeggeri provenienti da Turchia, Siria, Iraq e Paesi Africani è obbligatorio un secondo tampone all’arrivo in aeroporto a Beirut, si raccomanda di informarsi presso la compagnia aerea prima di viaggiare o fare scalo in tali Paesi.
LIBIA: per ingresso/rientro dalla Libia in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Libia per gli stranieri.
OMAN: per ingresso/rientro dall’Oman in Italia, v. Elenco F in alto. Sospeso il rilascio di visti turistici e di affari a tutti gli stranieri, inclusi gli italiani. L’ingresso nel Sultanato è consentito esclusivamente ai residenti in possesso di un regolare visto di lavoro o permesso di residenza (obbligo di un test PCR da effettuare direttamente in aeroporto al costo di 25 OMR, registrazione sull’app Tarassud+ collegata ad un braccialetto elettronico di monitoraggio dei movimenti, 14gg di quarantena anche in caso di esito negativo del test, possesso di un’assicurazione sanitaria inclusiva di una copertura Covid, per almeno un mese). Il test PCR all’arrivo è obbligatorio anche nel caso in cui sia già stato effettuato un test prima della partenza o durante il viaggio verso l’Oman. Per i passeggeri in partenza dall’Oman il requisito del possesso di un esito negativo di test dipende dalle procedure previste negli aeroporti di transito e destinazione nonché dalle compagnie aeree.
PAKISTAN: per ingresso/rientro dal Pakistan in Italia, v. Elenco E in alto. Diffusione molto rilevante del contagio. I viaggiatori in arrivo in Pakistan da Paesi con più di 500 milioni di abitanti devono restare in isolamento fiduciario per due settimane. In caso di positività, i passeggeri internazionali potrebbero essere ospedalizzati presso strutture governative, affollate per l’incremento dei casi nel Paese.
QATAR: per ingresso/rientro dal Qatar in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso in Qatar ai cittadini stranieri, consentito invece agli stranieri titolari di permesso di soggiorno, sottoposti però ad autorizzazione preventiva da parte delle autorità qatarine, con apposita richiesta online; ancora non consentito l’ingresso invece ai visitatori temporanei. L’Italia è considerato Paese a basso rischio (lista, soggetta a periodica revisione), pertanto i titolari di permesso di soggiorno che arrivano in Qatar dall’Italia devono: sottoporsi a tampone all’arrivo in aeroporto; sottoscrivere impegno formale a rispettare la quarantena presso la propria abitazione per 7gg; scaricare l’app Ehteraz. Al termine della settimana di isolamento domiciliare, l’interessato è sottoposto a secondo tampone: se negativo, termina il periodo di quarantena; se positivo, è trasferito in strutture sanitarie. Informazioni aggiornate su www.discoverqatar.qa.
TERRITORI PALESTINESI: per ingresso/rientro dai Territori in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso nei Territori agli stranieri, se non in casi limitati e previa autorizzazione delle autorità locali. Situazione epidemiologica in peggioramento. In Cisgiordania è in vigore lo stato di emergenza con varie limitazioni anche alle attività commerciali e gli spostamenti all’interno e tra i Governatorati possono essere oggetto di ulteriori restrizioni, anche con scarso preavviso. Tutti i valichi di confine con la Striscia di Gaza sono chiusi in entrata/uscita, eccetto per gli attraversamenti per motivi umanitari, previamente coordinati con le autorità locali. Chiunque entri a Gaza è sottoposto a quarantena obbligatoria presso apposite strutture di isolamento. Anche nella Striscia sono in vigore misure restrittive degli spostamenti. Le autorità israeliane hanno disposto, fino a nuovo avviso, un ulteriore inasprimento del lockdown già in vigore.
ASIA E OCEANIA
AFGHANISTAN: per ingresso/rientro dall’Afghanistan in Italia, v. Elenco E in alto. Rafforzato il controllo sanitario alle frontiere terrestri con Cina, Iran e Pakistan e presso gli aeroporti di Kabul, Herat e Kandahar. I viaggiatori devono compilare un formulario o comunque dichiarare se nei 14gg precedenti l’ingresso hanno visitato uno dei Paesi nei quali si sono avuti casi di contagio e, in caso di sintomi, sono indirizzati per un periodo di isolamento, per effettuare test PCR e l’eventuale trattamento presso gli ospedali designati (a Kabul, Ospedale afghano-giapponese, sito nel quartiere di Darulaman, considerato particolarmente vulnerabile dal punto di vista della sicurezza); in alternativa, possono optare per il rimpatrio (qualora la compagnia aerea li accetti a bordo). I viaggiatori asintomatici sono invece invitati ad osservare un periodo di auto-isolamento domiciliare di 14gg. Si segnala che le linee aeree operative nell’area chiedono certificato negativo al tampone compiuto non prima di 96h dal momento della partenza.
AUSTRALIA: per ingresso/rientro dall’Australia in Italia, v. Elenco D in alto. Divieto di ingresso in Australia per tutti gli stranieri (senza distinzione di nazionalità, con la sola eccezione dei non australiani residenti permanenti ed i familiari più stretti). A seguito dell’aumento dei contagi, in Australia occidentale (WA), Queensland e Territorio del Nord sono state adottate particolari misure di contenimento. A livello interstatale, tutti gli Stati ed i territori (con la parziale eccezione della capitale, Canberra) hanno chiuso i rispettivi confini, vietano l’accesso da qualunque altra parte del Paese e impongono la quarantena per i viaggiatori interni. Vietati i viaggi da/per: Figi, Nauru, Papua Nuova Guinea, Solomon Islands, Vanuatu.
ARMENIA: per ingresso/rientro dall’Armenia in Italia, v. Elenco F in alto. Decretata la legge marziale e la mobilitazione generale della popolazione a seguito degli scontri armati al confine con l’Azerbaigian. Sconsigliato ogni spostamento nella regione del Nagorno-Karabakh e nei dintorni di Nakhchivan, a Sud di Jerevan, a Est del Lago Sevan, a Est delle Autostrade M4 e M16 nei tratti a Nord del Parco Nazionale di Dilijan, fino al confine con la Georgia nella provincia di Tavush. Ingresso in Armenia consentito agli stranieri (ma non attraverso le frontiere terrestri) con obbligo di isolamento domiciliare di 14gg. Esenzione dall’autoisolamento per chi, all’arrivo, effettua privatamente un test RT-PCR.
AZERBAIGIAN: per ingresso/rientro dall’Azerbaigian in Italia, v. Elenco E in alto. Decretata la legge marziale su tutto il territorio azero: violenti scontri armati lungo vari settori della linea di contatto tra l’Azerbaigian e la Regione del Nagorno-Karabakh e i distretti limitrofi, assolutamente sconsigliati gli spostamenti verso la frontiera con l’Armenia. Sospesi tutti i collegamenti aerei, marittimi e terrestri internazionali e chiusi i confini terrestri (scontri armati al confine con l’Armenia). Sospeso il rilascio di visto elettronico, l’eventuale visto deve essere richiesto alle rappresentanze diplomatico-consolari di Azerbaigian. Chiunque arrivi in Azerbaigian è obbligato a quarantena da 7 a 14gg in strutture designate. Prima di imbarcarsi su un volo diretto in Azerbaigian, è necessario esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 48h precedenti il volo ma, all’arrivo, potrebbe comunque essere disposto l’obbligo di isolamento domiciliare per 14gg.
BANGLADESH: per ingresso/rientro dal Bangladesh in Italia, v. Elenco F in alto. Chiunque arrivi in Bangladesh da un Paese con casi Covid-19, anche in assenza di sintomi, deve fare quarantena domiciliare di 14gg, la cui osservanza è scrupolosamente monitorata dalla Polizia. Agli stranieri titolari di visto d’ingresso in corso di validità è consentito l’ingresso in Bangladesh, purchè con esito negativo di test RT-PCR, rilasciato nelle 72h precedenti, da presentare all’arrivo alla polizia di frontiera. Possibilità di ottenere il visto all’arrivo direttamente in aeroporto sospesa: eccezioni potrebbero essere garantite per viaggiatori interessati a investimenti o attività commerciali nel Paese che dovranno però essere opportunamente documentate al momento della domanda di visto in aeroporto. L’opzione rimane residuale e si consiglia fortemente di contattare le autorità del Bangladesh (rappresentanze diplomatico-consolari del Bangaldesh a Roma e Milano) prima dell’arrivo nel Paese qualora si voglia usufruire di questa possibilità.
BHUTAN: per ingresso/rientro dal Bhutan in Italia, v. Elenco E in alto. Le misure disposte dalle autorità del Bhutan sono ora limitate ad alcune zone interne di contenimento del contagio e prevedono una quarantena di 7gg in caso di specifici spostamenti interni, strettamente necessari. E’ stato firmato un accordo con l’India per ristabilire il collegamento aereo tra i due Paesi. Gli stranieri che intendano recarsi in Bhutan devono avere esito negativo di test RT-PRC effettuato entro 72h dalla data di partenza e rimanere in quarantena istituzionale per 21gg successivamente all’ingresso in Bhutan.
BRUNEI: per ingresso/rientro dal Brunei in Italia, v. Elenco E in alto. Vietati ingresso e transito in Brunei ai visitatori a breve termine. E’ possibile chiedere un Entry-Travel-Pass per motivi di lavoro ma la domanda deve essere presentata da uno sponsor locale tramite apposito form. I viaggiatori autorizzati devono presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato 72h prima della partenza (in caso di impossibilità ad effettuare il test è possibile chiedere un’esenzione al Ministero della Salute: etp.health@moh.gov.bn). All’arrivo in Brunei i viaggiatori stranieri autorizzati sono tenuti a sostenere sia i costi del tampone, pari a 350 dollari del Brunei, che quelli dell’autoisolamento in una struttura designata, per un periodo da 2 a 14gg, in base alla valutazione sul rischio del paese di provenienza fatta dalle autorità locali.
CAMBOGIA: per ingresso/rientro dalla Cambogia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Cambogia consentito con: visto (per l’Italia, è competente l’Ambasciata cambogiana a Parigi), non è possibile richiedere il visto in frontiera o fare domanda di visto online; esito negativo di test RT-PCR, rilasciato non più di 72h prima del viaggio; polizza sanitaria valida per tutto il periodo di permanenza, con massimale almeno di $50.000. Chi arriva è accompagnato dalle autorità di frontiera per un ulteriore test in apposite strutture dove rimanere fino all’esito. Se il passeggero di un determinato volo risulta positivo, tutti i passeggeri di quel volo sono obbligati a quarantena di minimo di 14gg in struttura governativa. Se tutti i passeggeri del volo risultano negativi al test, potranno soggiornare presso le rispettive abitazioni durante i 14gg di quarantena obbligatoria; al 13° giorno, le autorità sanitarie locali sottoporranno ogni passeggero ad un nuovo test.
CINA: per ingresso/rientro dalla Cina in Italia, v. Elenco E in alto. Ancora vietato l’ingresso in Cina di stranieri, con limitatissime eccezioni. Possono fare domanda di visto stranieri per svolgere attività di commercio, scientifiche e tecnologiche o per emergenza umanitaria. I cittadini non cinesi che si recano in Cina con volo diretto o indiretto dall’Italia – oltre al visto – devono presentare al momento dell’imbarco esito negativo di test RT-PCR, effettuato nei 5gg precedenti, e dichiarazione di salute vidimata dalle autorità consolari cinesi in Italia. Obbligo, per chiunque arrivi dall’estero, di quarantena per 14gg presso la propria dimora o punti di isolamento (alberghi o strutture dedicate); i regimi di quarantena possono variare nelle singole località cinesi. Dal 04/11/2020 al risultato del test RT-PCR si dovrà aggiungere anche quello del test sierologico: tali test dovranno essere svolti non più di 48h prima del volo e, nel caso di un volo per la Cina con scalo intermedio, anche di breve durata, il viaggiatore dovrà effettuare nuovamente gli stessi test anche nel Paese di transito, non più di 48h prima dell’imbarco. Entrambi i risultati dei test dovranno essere accompagnati dalla dichiarazione di salute vidimata dalle Autorità consolari della Repubblica Popolare Cinese del Paese in cui vengono effettuati.
COREA DEL SUD: per ingresso/rientro dalla Rep. di Corea in Italia, v. Elenco D in alto. Ingresso in Rep. di Corea consentito, a prescindere da cittadinanza o provenienza, ma con quarantena obbligatoria di 14gg (per i non residenti, presso strutture governative e a spese proprie – 2.000.000 Won sudcoreani, pari a circa €1.400,00, da pagare all’ingresso nel Paese). Non è soggetto alla quarantena chi rimane esclusivamente nell’area transiti dell’aeroporto internazionale di Incheon ma, una volta abbandonata tale area, anche solo per prelevare il proprio bagaglio, si è sottoposti a quarantena. Tra le eccezioni alla quarantena, viaggi d’affari e per motivi accademici o umanitari previo ottenimento di apposito certificato da parte dell’Ambasciata coreana competente al rilascio del visto d’ingresso, anche per soggiorni di durata inferiore ai 90gg.
FIGI: per ingresso/rientro dalle Figi in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso nelle Figi consentito con esito negativo di test RT-PCR fatto almeno 48h prima dell’arrivo e quarantena di 14gg a proprie spese.
FILIPPINE: per ingresso/rientro dalle Filippine in Italia, v. Elenco E in alto. Aree interne di volta in volta sottoposte a lockdown, spostamenti interni all’arcipelago sottoposti a una serie di requisiti documentali (travel pass, health pass, ecc.) differenziati sulla base delle disposizioni locali dei municipi di arrivo/partenza. Dall’aeroporto di Manila sono attive diverse tratte passeggeri per l’Europa, la maggior parte delle compagnie aeree chiede esito negativo di test RT-PCR per consentire l’imbarco. Vietato l’ingresso nelle Filippine agli stranieri che non rientrano in determinate categorie di visto (verificare che il proprio visto ricada tra le categorie ammesse rivolgendosi all’Ambasciata filippina a Roma o al Consolato Generale filippino a Milano). Al momento dell’arrivo nelle Filippine, tutti i passeggeri autorizzati all’ingresso devono sottoporsi a test e attendere i risultati in una struttura di quarantena prenotata in anticipo a scelta tra quelle approvate dalle autorità filippine (in caso di esito negativo del test, la porzione rimanente della quarantena obbligatoria da 14gg può essere trascorsa presso il proprio domicilio). Dall’aeroporto di Manila sono attive diverse tratte commerciali per l’Europa, la maggior parte delle compagnie aeree chiede esito negativo di test RT-PCR per consentire l’imbarco.
GEORGIA: per ingresso/rientro dalla Georgia in Italia, v. Elenco D in alto. Ingresso consentito in Georgia ai cittadini italiani on esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h precedenti ma a condizione di sottoporsi ad autoisolamento per 8 gg. In caso di mancata presentazione del test, è prevista quarantena obbligatoria di 8gg a spese del viaggiatore presso una struttura indicata dalle autorità georgiane. Al termine del periodo suddetto, il viaggiatori è sottoposto (sempre a proprie spese) un test RT-PCR (se negativo, può lasciare la struttura nel corso 9º giorno dall’ingresso del Paese).
GIAPPONE: per ingresso/rientro dal Giappone in Italia, v. Elenco D in alto. Vietato l’ingresso in Giappone a tutti gli stranieri provenienti da (o che siano stati nei 14gg precedenti in) vari Paesi, tra cui l’Italia. Sono sospese la validità dei visti già emessi in Italia e tutte le esenzioni di visto, è quindi necessario fare, in ogni caso, domanda di visto presso le Rappresentanze giapponesi per entrare in Giappone a qualsiasi titolo. In deroga al divieto di ingresso, è possibile richiedere apposito visto per brevi visite d’affari, a condizione che l’azienda/ente/soggetto giapponese invitante garantisca e assicuri che il richiedente rispetti le misure di isolamento fiduciario di 14gg e tutti i protocolli sanitari vigenti. Si raccomanda di seguire scrupolosamente tutte le indicazioni su modelli da utilizzare/documenti da produrre in sede di richiesta del visto e al momento dell’arrivo in Giappone; gli ingressi autorizzati da parte giapponese saranno contingentati. Una volta autorizzato l’ingresso dall’autorità diplomatica giapponese all’estero, il viaggiatore deve: avere esito negativo a test RT-PRC effettuato entro le 72h dalla partenza del volo; effettuare all’arrivo un test rapido (circa 3h), attendendo in aeroporto il risultato (se negativo, può lasciare l’aeroporto con propri mezzi – vige il divieto di utilizzare mezzi pubblici – e deve fare isolamento fiduciario di 14gg presso l’indirizzo di residenza/domicilio notificato al momento dell’arrivo; se positivo, si seguono i protocolli sanitari locali).
HONG KONG: per ingresso/rientro da Hong Kong in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Hong Kong, fino al 31/12/2020, per tutti gli stranieri non residenti. Fatto salvo il divieto di ingresso a Hong Kong da parte dei viaggiatori non residenti, i servizi di transito aeroportuale presso l’aeroporto internazionale di Hong Kong sono consentiti solamente ai passeggeri che abbiano effettuato presso l’aeroporto di partenza il check-in anche per il volo in transito a Hong Kong e per la destinazione finale. Ai passeggeri in transito non è consentita l’uscita dalla transit area dell’aeroporto. Il transito al momento non è consentito per voli diretti verso la Cina continentale.
INDIA: per ingresso/rientro dall’India in Italia, v. Elenco E in alto. Continuo peggioramento della situazione epidemiologica, specialmente nei principali centri urbani. La sospensione dei voli internazionali da/per l’India è estesa fino al 30/11/2020 (operativi solo voli speciali). Ripristinata la validità di tutte le categorie di visto in corso di validità, eccetto visti turistici, medici e elettronici (e-Visa), ancora sospesi. Per verificare la possibilità di ingresso in India, contattare i Consolati competenti. Quanti abbiano titolo all’ingresso in India devono avere esito negativo di test RT-PCR effettuato nei 4gg precedenti l’arrivo nel Paese. Almeno 72h prima dell’arrivo, i passeggeri devono inoltre compilare auto-dichiarazione impegnandosi obbligatoriamente a 7gg di quarantena istituzionale (da trascorrere cioè nelle strutture indicate dalle autorità locali) a proprie spese, seguiti da 7gg di isolamento fiduciario domestico. I passeggeri possono fare istanza di esenzione dai 7gg di quarantena istituzionale mediante presentazione, nell’apposito portale, di esito negativo di test RT-PCR fatto entro le 96h precedenti il viaggio. Se le autorità indiane concedono l’esenzione, i passeggeri sono soggetti a 14gg di isolamento fiduciario domestico. Ai fini dell’accesso in aeroporto, le autorità indiane raccomandano che i passeggeri attivino sul proprio cellulare l’applicazione di tracciamento gratuita Aarogya Setu. All’arrivo nella città di destinazione, tuttavia, i viaggiatori possono essere soggetti a quarantena, stabilità dalle autorità statali o municipali.
INDONESIA: per ingresso/rientro dall’Indonesia in Italia, v. Elenco E in alto. Costante aumento dei casi di contagio e inasprimento delle restrizioni interne. I collegamenti aerei da/verso l’Europa rimangono limitati e irregolari. Sospesa ogni esenzione dai visti d’ingresso e dei “visa on arrival”. Gli ingressi in Indonesia sono consentiti solo a categorie di stranieri limitate (tra cui personale straniero impiegato in progetti strategici e aiuti sanitari). Sono stati inoltre introdotti visti per visitatori e per soggiorni temporanei, che possono essere rilasciate per specifiche finalità (tramite apposita richiesta online, seguendo le indicazioni del Direttorato Generale per l’Immigrazione), purchè la richiesta sia presentata da uno sponsor che garantisca la copertura delle spese di soggiorno e che il viaggiatore disponga di un’assicurazione sanitaria o sottoscriva l’impegno a sostenere ogni spesa medica. In ogni caso, l’ingresso in Indonesia è tassativamente subordinato a: esibizione di un certificato medico in lingua inglese che attesti l’effettuazione da non più 7gg di un test RT-PRC con esito negativo; autoquarantena di 14gg presso la propria residenza o strutture designate dalle autorità loali; impegno a sottostare alle disposizioni di ordine sanitario e di distanziamento sociale e ai relativi controlli da parte delle autorità. Possono inoltre essere effettuati controlli sanitari all’arrivo, che possono includere anche test sierologici ed altri approfondimenti clinici.
ISOLE COOK: per ingresso/rientro dalle Isole Cook in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso nelle Isole (con respingimento alla frontiera) per chi arriva dall’estero, eccetto cittadini/residenti permanenti che abbiano soggiornato prima per almeno 30gg in Nuova Zelanda e che rientrano permanente nelle Cook.
ISOLE MARSHALL: per ingresso/rientro dalle Isole Marshall in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso nelle Isole, per via aerea o marittima, per tutti gli stranieri fino al 05/11/2020 (salvo proroghe).
KAZAKISTAN: per ingresso/rientro dal Kazakistan in Italia, v. Elenco E in alto. Situazione epidemiologica kazaka in peggioramento. Frontiere chiuse per i cittadini italiani. Chi arriva in Kazakistan dall’estero (eccetto trasportatori) senza esito negativo di test RT-PCR eseguito nei 5gg precedenti all’arrivo, è obbligato a isolamento di 48h presso strutture ospedaliere specializzate, nelle quali saranno sottoposti ad appositi esami clinici (se negativi, isolamento domiciliare per 12gg; se positivi, ricovero in apposite strutture ospedaliere). Sospesa fino al 01/11/2020 la possibilità di ingresso senza visto per soggiorni entro i 30gg, è quindi necessario richiedere il visto per l’ingresso a qualsiasi titolo.
KIRGHIZISTAN: per ingresso/rientro dal Kirghizistan in Italia, v. Elenco E in alto. Consentito ai cittadini 31 paesi, tra cui l’Italia, di fare ingresso in Kirghizistan e di soggiornarvi fino ad un massimo di 60gg ma è obbligatorio presentare, all’arrivo, esito negativo di test RT-PCR eseguito non oltre 72h prima del viaggio.
LAOS: per ingresso/rientro dal Laos in Italia, v. Elenco E in alto. Sospeso il rilascio di visti turistici e di visti (incluso il visto elettronico) all’arrivo in Laos fino a data da destinarsi. Il rilascio di visti commerciali è possibile ma i candidati devono compilare un questionario sanitario e avere esito negativo di test RT-PRC effettuato non oltre 72h prima dell’arrivo. All’arrivo viene effettuato un nuovo test: in caso di risultato positivo, isolamento in un apposito reparto all’interno di un ospedale specializzato; in caso di test negativo, quarantena di 14gg in una struttura designata.
MACAO: per ingresso/rientro da Macao in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso a Macao agli stranieri.
MALAYSIA: per ingresso/rientro dalla Malaysia in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere chiuse almeno fino al 31/12/2020, in particolare per i cittadini dei Paesi con più di 150.000 casi di Covid-19, tra i quali l’Italia (eccezioni: stranieri, compresi gli italiani, con permessi di soggiorno di lunga durata o con permessi per brevi missioni di lavoro, la cui uscita/rientro in Malaysia deve essere previamente autorizzata dal Dipartimento d’Immigrazione, sottoposta a complesse procedure – per lo Stato di Sarawak nel Borneo, va fatta una specifica richiesta d’ingresso). Tutti coloro che entrano in Malesia – che devono aver previamente scaricato l’app MySejahtera – sono sottoposti, a proprie spese, a test all’arrivo e devono svolgere quarantena di 14gg, a proprie spese, in appositi centri, che ricomprendono hotels, scelti dalle autorità malesi. Gli stranieri in ingresso devono corrispondere all’arrivo ai funzionari del Ministero della Salute malese una cifra di 4.700 RM (circa €960), inclusiva di un costo fisso per l’operatività dei centri di quarantena di 2.600 RM (circa €532). Transito aeroportuale permesso senza uscire dall’area dedicata, non consentito il transito tra due aeroporti (ad es. tra KLIA2 a KLIA1). Fino al 09/11/2020 restrizioni ai movimenti all’interno dello Stati di Sabah e Selangor e dei Distretti Federali di Kuala Lumpur e Putrajaya a causa di casi diffusi di Covid-19. Fino al 26/10/2020 vietato l’ingresso nello Stato di Sabah nel Borneo malese ai non residenti a causa di un importante focolaio in corso. I non residenti nello Stato di Sarawak nel Borneo (malesi e stranieri) devono fare apposita richiesta d’ingresso allo State Disaster Management Committee e sottoporsi a quarantena di 14gg in appositi centri.
MALDIVE: per ingresso/rientro dalle Maldive in Italia, v. Elenco E in alto. A causa dell’aumento dei casi nella isole, fino a nuovo avviso sussistono restrizioni ai movimenti interni nella regione di Greater Malè (isole di Malè, Hulhulmalè e Villingili). Ingresso nelle Maldive consentito agli stranieri ma con esito negativo di test RT-PCR. Permane il divieto di ingresso e attracco e sbarco per le navi da crociera, yachts e barche safari.
MICRONESIA (Stati Federati di): per ingresso/rientro dalla Micronesia in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso sia per via aerea che marittima fino al 30/11/2020, salvo proroghe.
MONGOLIA: per ingresso/rientro dalla Mongolia in Italia, v. Elenco E in alto. Limitazione fino al 31/12/2020 degli ingressi in Mongolia da parte di cittadini stranieri, sospesi i voli regolari di linea e il traffico internazionale ferroviario e viario di passeggeri. Rimangono chiusi i valichi di frontiera ferroviari e stradali da/verso la Russia e la Cina. Possono rientrare in Mongolia i cittadini stranieri espressamente autorizzati dalle autorità mongole tramite le proprie Ambasciate all’estero. Le domande di visto d’ingresso per affari o altre motivazioni vengono valutate caso per caso.
MYANMAR: per ingresso/rientro dal Myanmar in Italia, v. Elenco E in alto. Fino al 30/11/2020 è sospeso il rilascio dei visti ai cittadini stranieri, vietato l’ingresso in Myanmar attraverso i valichi di frontiera terrestri a tutti gli stranieri, vietato l’atterraggio di qualsiasi volo passeggeri. All’imbarco su un volo speciale diretto in Myanmar, è comunque necessario esibire esito negativo di test RT-PCR rilasciato non oltre 72h prima della partenza e all’arrivo si è comunque sottoposti a quarantena per 21gg presso strutture sanitarie birmane, seguito da un ulteriore isolamento di 7gg domiciliare. Chiunque voglia recarsi nella capitale, Nay Pyi Taw, deve osservare 2 settimane di quarantena preventiva presso la propria abitazione e sottoporsi a test RT-PCR (a carico del viaggiatore se l’interessato si reca per propri motivi nella capitale; a carico delle autorità birmane se invece è invitato dal governo birmano). In casi eccezionali (missioni ufficiali urgenti o per ragioni stringenti, anche di lavoro o affari) le autorità birmane possono ridurre i tempi dell’isolamento fiduciario (7gg presso la propria abitazione nel Paese di provenienza e 14gg in Myanmar così ripartiti: 7gg in struttura sanitaria birmana e 7gg presso la propria dimora) ma è comunque necessario esibire prima della partenza esito negativo di test RT-PCR e, una volta in Myanmar, al termine del periodo di quarantena fare nuovo test. Per ottenere tale deroga, occorre prendere contatto con l’Ambasciata del Myanmar competente per il Paese di residenza.
NEPAL: per ingresso/rientro dal Nepal in Italia, v. Elenco E in alto. Numero di casi in costante crescita, soprattutto nella valle di Kathmandu. Chiusi tutti i valichi di terra, forti limitazioni agli spostamenti interni tra distretti, soggetti ad autorizzazione preventiva. E’ possibile per gli stranieri entrare in Nepal solo se appartenenti a categorie speciali (in particolare diplomatici, funzionari ONU). Non è possibile al momento recarsi in Nepal per affari.
NUOVA CALEDONIA: per ingresso/rientro dalla Nuova Caledonia in Italia, v. Elenco E in alto. Sospesi voli internazionali almeno fino al 27/03/2021, al momento sono previsti unicamente dei collegamenti con la Francia metropolitana (e Sydney principalmente per evacauzioni sanitarie). I viaggiatori autorizzati, via aerea o marittima, all’ingresso in Nuova Caledonia (eccetto chi proviene da Wallis et Futuna) deve fare quarantena obbligatoria di 14gg in apposito hotel (la fine della quarantena è subordinata all’esito negativo del test di controllo). Si raccomanda in ogni caso di attendere l’annuncio ufficiale della data di fine sospensione dei voli prima di acquistare dei biglietti con destinazione Nuova Caledonia.
NUOVA ZELANDA: per ingresso/rientro dalla Nuova Zelanda in Italia, v. Elenco D in alto. Frontiere neozelandesi ancora chiuse, tranne che per cittadini e stranieri residenti permanenti. Tutti i viaggiatori ammessi all’ingresso in Nuova Zelanda devono osservare 2 settimane di quarantena obbligatoria in strutture governative.
PALAU (Rep. di): stato di emergenza e restrizioni sull’ingresso nel Paese, consentito solo ai viaggiatori in possesso di un certificato di quarantena rilasciato dal Governo di Palau a seguito di specifica richiesta e invio di esito negativo di test RT-PCR entro 72h dalla partenza secondo apposita procedura. I viaggiatori internazionali devono sottoporsi a quarantena di 14gg all’arrivo, a cui seguirà un periodo di 7gg di autoisolamento obbligatorio.
PAPUA NUOVA GUINEA: per ingresso/rientro da Papua Nuova Guinea in Italia, v. Elenco E in alto. Vietato l’ingresso in Papua Nuova Guinea a tutti gli stranieri (salvo in caso di speciale autorizzazione scritta). Tutti i visitatori in arrivo devono sottoporsi ad autoisolamento per 14gg ed avere esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 7gg prima dell’arrivo. È vietato l’accesso alle navi da crociera e agli yacht da diporto con più di 15 persone a bordo. I voli nazionali sono ridotti, ma in lenta ripresa, i passeggeri devono compilare un apposito modulo del Ministero della Salute e potrebbero essere sottoposti al test.
POLINESIA FRANCESE: per ingresso/rientro dalla Polinesia Francese in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco notturno nelle isole di Tahiti e Moorea. L’imbarco su un volo destinato in Polinesia Francese è consentito a tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla nazionalità, solo con: esito negativo di test RT-PCR effettuato nei 3gg antecedenti il volo; previa registrazione su ETIS (in caso di transito via Vancouver, è necessario richiedere autorizzazione di viaggio); fare obbligatoriamente test di autoprelievo obbligatoriamente il 4° giorno successivo l’ingresso nel territorio polinesiano tramite apposito kit d’autoprelievo consegnato all’arrivo.
REUNION: per ingresso/rientro da Reunion in Italia, v. Elenco C in alto. Classificata dal governo francese come “zona rossa”, cioè ad alto rischio Covid-19. Ingresso in Reunion consentito ma con: esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima dell’imbarco del volo per Reunion; dichiarazione giurata che attesti l’assenza di sintomi e la mancanza di contatti con individui positivi al Covid-19 nei 14gg precedenti il volo. Le compagnie aeree sono obbligate a negare l’imbarco a chi non abbia tali documenti.
SAMOA: per ingresso/rientro da Samoa in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Samoa (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori in provenienza da qualsiasi Paese estero, ad eccezione dei cittadini e residenti permanenti in rientro nel Paese.
SINGAPORE: per ingresso/rientro da Singapore in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Singapore per tutti i viaggiatori a breve termine (uniche eccezioni: chi si reca a Singapore per motivi di lavoro da Cina, Malesia – escluso lo Stato di Sabah, Brunei, Corea del Sud e Giappone e che abbia previamente ottenuto il SafeTravel Pass; chi ha trascorso in Nuova Zelanda, Brunei, Vietnam e Australia – escluso lo Stato di Vittoria, i 14gg precedenti l’arrivo e in possesso di Air Travel Pass). Tutti i viaggiatori autorizzati all’ingresso a Singapore devono presentare prima della partenza una dichiarazione e stare in autoisolamento 14gg. Tutti i viaggiatori che abbiano anche solo transitato nello Stato malese di Sabah nei 14gg precedenti l’arrivo, devono effettuare un periodo di autoisolamento di 14gg. Chi entra a Singapore (ad eccezione dei singaporiani e dei residenti permanenti) ed abbia anche solo transitato in India, Indonesia e Filippine nei 14gg precedenti l’arrivo, deve avere esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h prima della partenza, per poi essere obbligatoriamente sottoposto ad autoisolamento di 14gg.
SRI LANKA: per ingresso/rientro dallo Sri Lanka in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Sri Lanka a prescindere da nazionalità e provenienza. Tutti i visti concessi a chi non si trovi attualmente nel Paese sono sospesi, come pure i visti concessi all’arrivo in aeroporto (ETA-Electronic Travel Authorization). Divieto di sbarco a tutti i passeggeri delle navi da crociera, indipendentemente dalla loro nazionalità o provenienza fino a nuova indicazione. Lockdown nel Distretto di Gampaha a seguito di un sostanziale incremento del numero dei contagi, che potrebbe estendersi ad altre parti del Paese con breve preavviso in caso di ulteriore diffusione dei numeri.
TAGIKISTAN: per ingresso/rientro dal Tagikistan in Italia, v. Elenco E in alto. Forti restrizioni all’ingresso in Tagikistan per tutti gli stranieri attraverso tutti i posti di controllo. I viaggiatori autorizzati all’ingresso sono sottoposti a quarantena di 14gg. I valichi di frontiera con Uzbekistan, Kirghizistan, Cina e Afghanistan sono chiusi ai viaggiatori.
TAIWAN: per ingresso/rientro da Taiwan in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Taiwan per gli stranieri. Eccezioni per chi dimostri la necessità di ingresso per esecuzione di contratti d’affari. L’ingresso a Taiwan è subordinato all’emissione di uno speciale permesso di ingresso rilasciato dagli Uffici di Rappresentanza di Taipei all’estero. È comunque previsto obbligo di quarantena domiciliare di 14gg e esito negativo di un test RT-PRC, in inglese, eseguito entro 72h dalla partenza. Transito consentito per un massimo di 8h ma a condizione che avvenga con la medesima compagnia aerea.
THAILANDIA: per ingresso/rientro dalla Thailandia in Italia, v. Elenco D in alto. hiuse tutte le frontiere terrestri, sospeso il traffico aereo internazionale in arrivo e vietato il transito aeroportuale. Vietato l’ingresso in Thailandia a tutti gli stranieri, con pochissime eccezioni. Fino al 31/10/2020 per entrare in Thailandia è necessaria autorizzazione rilasciata dall’Ambasciata thailandese competente, con visto d’ingresso (l’Ambasciata stessa, in caso di accoglimento dell’istanza, provvede ad assegnare un posto, a spese dell’interessato, su un volo diretto in Thailandia). Gli autorizzati a entrare nel Paese devono in ogni caso avere certificato medico fit to fly (esito negativo di test RT-PCR fatto non più di 72h prima della partenza) e sono obbligati a quarantena di 14gg presso strutture/alberghi indicati dalle Autorità, che andranno prenotati in anticipo.
TIMOR EST: per ingresso/rientro da Timor Est in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Timor Est per chi abbia soggiornato/transitato nelle ultime 4 settimane in Italia, Cina, Corea del Sud, Iran. Sospesi i voli commerciali. Chiusa la frontiera terrestre con l’Indonesia fino a nuovo avviso.
TONGA: per ingresso/rientro da Tonga in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere con divieto d’ingresso a Tonga per tutti gli stranieri. Tutte le navi da crociera internazionali e yachts non possono entrare a Tonga fino a nuovo avviso. Restrizioni di viaggio da/per le isole del Pacifico.
TURKMENISTAN: per ingresso/rientro dal Turkmenistan in Italia, v. Elenco E in alto. Sospeso il rilascio del visto di ingresso in Turkmenistan ai cittadini dei Paesi con casi di contagio, inclusa l’Italia. Fino al 31/12/2020 sospesi tutti i voli internazionali da/per il Turkmenistan e chiuse le frontiere terrestri. E’ chiuso al traffico passeggeri il porto internazionale di Turkmenbashi. Sono in vigore limitazioni al traffico su strada interno al Paese.
TUVALU: per ingresso/rientro da Tuvalu in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Tuvalu (con respingimento alla frontiera) per tutti i viaggiatori provenienti da qualsiasi Paese estero.
UZBEKISTAN: per ingresso/rientro dall’Uzbekistan in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Uzbekistan consentito a chi arriva dall’Italia ma con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h dall’ingresso e, in ogni caso, obbligo di quarantena di 14gg.
VANUATU: per ingresso/rientro da Vanuatu in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza fino al 31/12/2020. Sospesi tutti i voli.
VIETNAM: per ingresso/rientro dal Vietnam in Italia, v. Elenco E in alto. Sospeso l’ingresso in Vietnam di tutti gli stranieri (tra le eccezioni, lavoratori altamente qualificati e dirigenti d’impresa, che rimangono comunque sottoposti a specifica autorizzazione caso per caso ed a obbligo di quarantena per 14gg). Possono entrare in Vietnam solo quei lavoratori altamente qualificati con esito negativo di test RT-PCR fatto tra 7 e 3 gg prima della partenza presso le strutture abilitate e con assicurazione sanitaria internazionale che copra anche il contagio da Covid-19 (prendere contatto con l’Ambasciata italiana ad Hanoi o con il Consolato Generale italiano a Ho Chi Minh City). Obbligo di segnalare gli spostamenti dall’estero e all’interno del Vietnam (in particolar modo in provenienza da località recentemente oggetto di lockdown come Danang, Hoi An e altri centri minori del Quang Nam, Hai Duong) tramite la compilazione di autocertificazione sanitaria (disponibile anche in italiano o in inglese) attraverso la app NCOVI: la compilazione genera un QR code da mostrare a richiesta.
AFRICA
ALGERIA: per ingresso/rientro dall’Algeria in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse tutte le frontiere terrestri, aeree e marittime; sospesi tutti i voli internazionali e tutti i collegamenti marittimi da/per l’Algeria, eccetto quelli eccezionalmente autorizzati.
ANGOLA: per ingresso/rientro dall’Angola in Italia, v. Elenco E in alto. Decretato lo “stato di calamità” su tutto il territorio nazionale. Ingresso in Angola consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima dell’imbarco; è inoltre obbligatoria quarantena istituzionale, ossia in hotel o in appositi centri, per gli stranieri non residenti, che si conclude a seguito di ulteriore test negativo.
BENIN: per ingresso/rientro dal Benin in Italia, v. Elenco E in alto. Limitazione dell’attraversamento delle frontiere terrestri solo ai casi di estrema necessità, in coordinamento con i Paesi confinanti e restrizioni all’emissione di visti d’ingresso per il Benin. Tutti i passeggeri in arrivo in Benin devono sottoporsi obbligatoriamente a un test all’arrivo e ad un secondo test 14gg dopo il primo risultato negativo (i test sono a spese dei passeggeri, circa 100.000 FCFA per 2 test, pagabili alle compagnie aeree al momento della prenotazione dei voli); i passeggeri all’arrivo devono inoltre lasciare il passaporto alla Polizia dell’Immigrazione per 72h fino al ricevimento dei risultati del primo test. Tutti i passeggeri in partenza dal Benin devono sottoporsi al test all’aeroporto internazionale di Cadjehoun o al Palais des Congres di Cotonou (circa 50.000 FCFA per servizio normale, 75.000 FCFA per servizio premium). Il check-in online e il pagamento dei test (con carta di credito o Mobile Money) è obbligatorio per tutti i passeggeri prima del loro arrivo o partenza all’aeroporto di Cotonou sul sito www.surveillancesanitaire.bj. I viaggiatori positivi sono sottoposti a isolamento con trattamento gratuito. Le aree di quarantena sono sorvegliate e il governo del Benin conserverà i passaporti dei passeggeri fino a quando non saranno soddisfatti tutti i requisiti dell’isolamento.
BOTSWANA: per ingresso/rientro dal Botswana in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso per per i non residenti. I cittadini botswani ed i residenti provenienti dall’estero saranno soggetti a 14 giorni di quarantena obbligatoria di 14gg presso strutture governative. Sospeso il rilascio di visti alle frontiere e presso tutte le Ambasciate. I visti già rilasciati sono cancellati fino a data da destinarsi. I collegamenti aerei rimangono sospesi fino a data da destinarsi.
BURUNDI: per ingresso/rientro dal Burundi in Italia, v. Elenco E in alto. Sospesi i voli passeggeri e chiuse le frontiere terrestri.
CAMERUN: per ingresso/rientro dal Camerun in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere terrestri, marittime e aeree fino a nuovo ordine. Sono tuttavia periodicamente autorizzati voli internazionali in entrata/uscita dal Camerun, solo con esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h prima della partenza (con riferimento all’ultimo aeroporto di partenza per il Camerun). Esito negativo di test necessario anche per l’uscita dal Camerun.
CAPO VERDE: per ingresso/rientro da Capo Verde in Italia, v. Elenco E in alto. Voli commerciali internazionali in ripresa. Per poter viaggiare verso Capo Verde serve esito negativo di test RT-PCR fatto nelle 72h prima del viaggio.
CIAD: per ingresso/rientro dal Ciad in Italia, v. Elenco E in alto. Coprifuoco in varie province. Per entrare in Ciad è necessario presentare esito negativo di test RT-PCR. E’ inoltre imposta quarantena di 7gg all’ingresso nel Paese con obbligo di effettuare dopo un secondo test in loco.
COMORE: per ingresso/rientro dalle Comore in Italia, v. Elenco E in alto. Chiusi tutti i confini delle isole, voli internazionali in graduale riapertura (ancora non specificate le eventuali restrizioni di ingresso).
CONGO-BRAZZAVILLE (REP. DEL): per ingresso/rientro dalla Rep. del Congo in Italia, v. Elenco E in alto. Prorogato lo stato di emergenza, coprifuoco notturno nelle città di Brazzaville e Pointe Noire. Ingresso in Congo consentito agli stranieri: se muniti di esito negativo di test RT-PCR inferiore a 72h, sono esentati dal test all’arrivo ma devono fare quarantena domiciliare di 14gg; se muniti di esito negativo di test RT-PCR superiore a 72h ma inferiore a 10gg, sono sottoposti a test all’arrivo, a proprie spese, e devono fare quarantena domiciliare di 14gg; se NON sono muniti esito negativo di test RT-PCR oppure sono il test risalente ad oltre 10gg, devono fare quarantena istituzionale di 14gg, a proprie spese, e sottoposti a test di controllo, a proprie spese, entro le 48h dall’arrivo nel Paese (i negativi, possono continuare l’isolamento presso il proprio domicilio; i positivi, sono trasferiti in strutture apposite). I viaggiatori sintomatici all’arrivo sono isolati e con quarantena di 14gg presso apposite strutture, durante la quale sono sottoposti a 2 test di controllo e congedati in caso di test risultati negativi). I viaggiatori in transito sono posti in isolamento, a proprie spese, in strutture appositamente individuate fino al proseguimento del viaggio fuori dal territorio della Rep. del Congo. Obbligo del test RT-PCR anche per chi parte dalla Rep. del Congo (al costo di 20.000 FCFA, €30 circa) qualora il test sia richiesto per l’ingresso del Paese di destinazione.
CONGO (REP. DEMOCRATICA DEL): per ingresso/rientro dalla Rep. Dem. del Congo in Italia, v. Elenco E in alto. I viaggiatori in arrivo/partenza dalla RDC devono avere esito negativo di test RT-PRC effettuato non più di 3gg prima del viaggio. Le autorità locali possono disporre la quarantena fino a 14gg in apposite strutture governative per i passeggeri sintomatici o senza esito negativo di test all’arrivo. In caso di spostamenti tra le province all’interno del Paese via cielo, terra o fiume, è necessario esito negativo di test effettuato nelle 72h antecedente il viaggio.
COSTA D’AVORIO: per ingresso/rientro dalla Costa d’Avorio in Italia, v. Elenco E in alto. I passeggeri in arrivo in/partenza da Costa d’Avorio per via aerea devono registrarsi prima del viaggio e avere esito negativo di test RT-PCR effettuato meno di 7gg prima del viaggio. Chiuse le frontiere marittime e terrestri.
EGITTO: per ingresso/rientro dall’Egitto in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Egitto consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro le 72h precedenti l’arrivo (tale esito, per essere accettato, deve: includere data e ora del prelievo che faranno fede per il conteggio delle 72h; essere rilasciato da laboratorio autorizzato nel Paese di provenienza e riportarne il timbro; non avere abrasioni, cancellazioni o aggiunte; menzionare il tipo di campione preso per l’analisi; indicare che la tipologia di analisi effettuata è RT-PCR; essere in lingua inglese o araba). La compagnia aerea può rifiutare l’imbarco, qualora l’esito del test non risponda ai requisiti suddetti. I passeggeri che atterrano negli aeroporti di Hurgada, Marsa Alam, Sharm El-Sheikh e Taba, se sprovvisti di esito negativo di test, possono effettuare il test all’arrivo in aeroporto.
ERITREA: per ingresso/rientro dall’Eritrea in Italia, v. Elenco E in alto. I voli commerciali sono sospesi, chiuso l’aeroporto di Asmara; chiuse le frontiere terrestri e marittime. Chi entra in Eritrea deve in ogni caso fare quarantena di 21gg in apposite strutture ospedaliere.
ESWATINI: per ingresso/rientro da Eswatini in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Eswatini consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h precedenti l’arrivo nel Regno. In presenza del certificato di negatività non è necessario osservare il periodo di quarantena di 14gg.
ETIOPIA: per ingresso/rientro dall’Etiopia in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i passeggeri in arrivo in Etiopia devono obbligatoriamente esibire, ai fini dell’imbarco del vettore in partenza, esito negativo di test RT-PCR effettuato al massimo nei 5gg (120h) precedenti l’arrivo. L’attestazione di negatività è richiesta anche ai controlli in arrivo in Etiopia. E’ fatto obbligo di quarantena di 7gg presso il proprio domicilio. I passeggeri in transito, inferiore alle 24h, sono esentati dalla presentazione dell’esito di negatività ma non possono uscire dall’aeroporto di Addis Abeba; se il transito supera le 24h, i passeggeri sono condotti presso un hotel apposito dove rimanere, a proprie spese, per tutta la durata del transito. Se all’ingresso in Etiopia il viaggiatore è sintomatico, viene condotto presso un centro di isolamento governativo per successivi approfondimenti.
GABON: per ingresso/rientro dal Gabon in Italia, v. Elenco E in alto. Elevato numero dei contagi nel Paese. Chiuse le frontiere terrestri e marittime, riaperte quelle aeree con un paio di voli internazionali settimanali autorizzati per ciascuna compagnia aerea. E’ sempre richiesto, sia in entrata che in uscita dal Gabon, esito negativo di test RT-PCR risalente a non più di 5gg prima dell’arrivo o della partenza. L’esito negativo è richiesto anche per l’accesso a varie attività commerciali e per gli spostamenti interni.
GAMBIA: per ingresso/rientro dal Gambia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Gambia consentito a tutti i viaggiatori, purché in possesso di esito negativo di test RT-PCR effettuato non prima di 72h dall’arrivo nel Paese.
GHANA: per ingresso/rientro dal Ghana in Italia, v. Elenco E in alto. Riaperte le frontiere aeree, ancora chiuse quelle terrestri. Ingresso in Ghana consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h prima della partenza dal paese di origine. Presso l’aeroporto di arrivo è effettuato un nuovo test obbligatorio, a proprie spese, con risultato in 30mins (se positivi, ulteriore valutazione clinica e trattamento; se negativo, non è necessaria quarantena).
GIBUTI: per ingresso/rientro dal Gibuti in Italia, v. Elenco E in alto. Chi arriva in Gibuti, con qualsiasi mezzo di trasporto (eccetto i transiti), è sottoposto a test obbligatorio, a proprie spese (costo di ca $30, pari a 5000 FDJ), effettuato dalle autorità sanitarie locali direttamente nel punto di ingresso, dove si deve attendere l’esito in circa 2h (se negativo, è consentita la libera circolazione in Gibuti; se positivo, sono obbligatori 14gg di quarantena in struttura apposita a proprie spese). Tali disposizioni non si applicano ai viaggiatori in transito.
GUINEA EQUATORIALE: per ingresso/rientro dalla Guinea Equatoriale in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere aeree fino a nuovo avviso. Sono autorizzati a entrare in Guinea Equatoriale, tramite voli internazionali periodicamente autorizzati, i cittadini stranieri residenti ma con esito negativo di test RT-PCR e le autorità si riservano la facoltà di imporre quarantena di 14gg all’arrivo. L’Ambasciata della Guinea Equatoriale a Roma può eccezionalmente decidere se rilasciare un visto d’ingresso, per giustificati motivi, a cittadini stranieri non residenti.
GUINEA BISSAU: per ingresso/rientro dalla Guinea Bissau in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza prorogato fino a 08/12/2020. Ripresi i voli internazionali ma con operatività limitata. Chi arriva in Guinea Bissau dall’estero deve presentare esito negativo di test RT-PCR effettuato entro le 72h precedenti l’ingresso.
GUINEA: per ingresso/rientro dalla Guinea in Italia, v. Elenco E in alto. Prorogato lo stato d’urgenza sanitaria. Riaperto l’aeroporto di Conakry ma con pochi voli, ancora chiuse frontiere terrestri e marittime.
KENYA: per ingresso/rientro dal Kenya in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Kenya consentito senza quarantena per chi arriva da Paesi considerati a basso/medio rischio (tra cui l’Italia) ma a condizione che abbia esito negativo di test RT-PCR svolto non prima di 96h dalla partenza e che sia asintomatico. I viaggiatori sono tenuti a compilare, prima dell’arrivo in Kenya, un modulo necessario a generare un QR code che viene loro inviato via email e deve essere presentato ai controlli di sicurezza. Il monitoraggio quotidiano da parte delle autorità sanitarie keniane prosegue nei 14gg successivi all’arrivo, tramite SMS o app Jitenge (Android).
LESOTHO: per ingresso/rientro da Lesotho in Italia, v. Elenco E in alto. Riaperti i confini ma solo transitare per il Sud Africa via terra, i collegamenti aerei tra Lesotho e Sud Africa (unico Paese verso il quale esisteva un collegamento aereo) restano sospesi. È consentito l’ingresso in Lesotho per business e scambi commerciali presentando esito negativo di test RT-PRC effettuato non oltre 72h prima dell’arrivo, con obbligo di autoquarantena di 14gg.
LIBERIA: per ingresso/rientro dalla Liberia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Liberia consentito ma con esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h prima dell’arrivo.
MADAGASCAR: per ingresso/rientro dal Madagascar in Italia, v. Elenco E in alto. Chi viaggia verso il Madagascar deve avere esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre 72h prima del viaggio e deve fare un ulteriore test all’arrivo con obbligo di isolamento in attesa dei risultati (normalmente 48h) e di acquisto di una scheda SIM locale per garantire la rintracciabilità. Non è consentito l’ingresso ai passeggeri provenienti dall’Italia (e da Germania, Belgio, Spagna, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Russia e Ucraina). Per deroghe in presenza di casi eccezionali, si può contattare l’Ambasciata del Madagascar nel Paese di provenienza.
MALAWI: per ingresso/rientro dal Malawi in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Malawi consentito ma solo con esito negativo di test RT-PCR con data non anteriore ai 10gg precedenti l’arrivo e devono obbligo di quarantena di 14gg monitorata dalle autorità sanitarie locali. E’ inoltre richiesta la compilazione di un apposito modulo di controllo sanitario (TSF-Travel Survelliance Form). Può essere richiesto un ulteriore test nell’aeroporto stesso con risultato entro 48h. Anche i passeggeri in uscita dal Malawi devono avere esito negativo di test RT-PCR. Gli spostamenti non necessari all’interno del paese devono essere espressamente autorizzati.
MALI: per ingresso/rientro dal Mali in Italia, v. Elenco E in alto. I viaggiatori in partenza/arrivo/transito in Mali devono compilare un form (reperibile su www.sante.gov.ml o www.anac-mali.org) e avere esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 3gg prima dalla partenza.
MAROCCO: per ingresso/rientro dal Marocco in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza sanitaria prorogato fino al 10/11/2020 e provvisoriamente sospeso il traffico interurbano tra diverse città (in tali casi, lo spostamento in ingresso/uscita dalle città oggetto delle misure restrittive è possibile solo dietro autorizzazione delle autorità locali). Ingresso in Marocco consentito agli stranieri non soggetti a visto solo a fronte di presentazione di invito da impresa marocchina o in caso di prenotazione confermata di un hotel in Marocco. Per l’ingresso è richiesto esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre 72h prima dell’arrivo.
MAURITANIA: per ingresso/rientro dalla Mauritania in Italia, v. Elenco E in alto. Chiusi i confini e lo spazio aereo con sospensione di gran parte dei collegamenti aerei con l’estero. A chi è consentito l’ingresso in Mauritania è richiesto esito negativo di test RT-PCR tassativamente effettuato nei 3gg precedenti l’arrivo nel Paese o, qualora non possibile, vi è obbligo di sottoporsi a test PCR presso l’aeroporto mauritano di destinazione (i positivi devono sottoporsi ad isolamento fiduciario per 14gg, al termine del quale si è sottoposti a nuovo test PCR).
MAURITIUS: per ingresso/rientro da Mauritius in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Mauritius consentito con esito negativo di test RT-PRC effettuato entro i 7gg precedenti la partenza. All’arrivo è obbligatoria quarantena in strutture ricettive approvate dal governo. Biglietti aerei e periodo di quarantena obbligatoria in una struttura approvata possono essere prenotati tramite link messo a disposizione dal Ministero del Turismo mauriziano. Durante il periodo di quarantena, i viaggiatori devono sottoporsi a test PCR a 7 e a 14gg dall’arrivo. Nel caso uno dei tamponi dovesse risultare positivo, si è trasferiti in una struttura ospedaliera per i necessari trattamenti.
MOZAMBICO: per ingresso/rientro dal Mozambico in Italia, v. Elenco E in alto. Blocco delle frontiere e dei voli commerciali da/per il Mozambico (eccetto specifici voli di rimpatrio autorizzati singolarmente), sospesa l’emissione di visti di ingresso per gli stranieri. Chi rientra in Mozambico dall’estero è obbligato a presentare esito negativo di test RT-PRC effettuato nelle 72h precedenti l’ingresso ed è soggetto a obbligo di quarantena domiciliare di 10gg, al termine del quale deve effettuare un altro test a proprie spese. In caso di impossibilità ad effettuare il test, il periodo di quarantena rimane di 14gg.
NAMIBIA: per ingresso/rientro dalla Namibia in Italia, v. Elenco E in alto. L’ingresso in Namibia è consentito per via aerea esclusivamente attraverso l’aeroporto internazionale Hosea Kutako di Windhoek e l’aeroporto di Walvis Bay; via terra, attraverso i seguenti varchi di frontiera: Wenela – Namibia/Zambia (Katima Mulilo), Ariamsvlei – Namibia/Sud Africa, Noordoewer – Namibia/Sud Africa; via mare, Porto di Wavis Bay. Fino al 30/11/2020 per entrare in Namibia è necessario presentare esito negativo di test RT-PCR ottenuto 72h prima dell’arrivo (se risale a oltre 72h dall’arrivo ma non oltre ai 7gg, si può entrare nel Paese ma con l’obbligo di osservare 7gg di quarantena presso un struttura designata). Senza esito negativo di test non è consentito l’ingresso nel Paese.
NIGER: per ingresso/rientro dal Niger in Italia, v. Elenco E in alto. Stato di emergenza fino al 10/01/2021. Frontiere terrestri chiuse, frontiere aeree riaperte. Ingresso in Niger consentito ma con obbligo di esito negativo di test RT-PCR fatto non oltre 72h prima dell’arrivo (senza, è obbligatorio sottoporsi al test in loco a proprie spese ed i casi positivi rilevati all’arrivo sono condotti in struttura medica e posti in quarantena obbligatoria). All’arrivo si deve comunque: fare test rapido e test PCR appena scesi dall’aereo; compilare un formulario sanitario. I bagagli vengono sanificati prima della riconsegna. Anche i passeggeri in partenza dal Niger devono presentare test PCR negativo di meno di 72h per facilitare le formalità di imbarco (questo test è a pagamento, effettuato presso il CERMES al costo di 30.000 F CFA – per prenotarlo, tel. 00227-88526448/00227-20752040/00227-20752045/00227-80090111 h8-17:30 e presentarsi all’appuntamento con documento d‘identità e copia del biglietto aereo).
NIGERIA: per ingresso/rientro dalla Nigeria in Italia, v. Elenco E in alto. Chiusi tutti gli aeroporti ai voli internazionali, annunciata la riapertura degli aeroporti di Lagos e Abuja. Sospesa la concessione di visti di ingresso in Nigeria a qualunque titolo: fino a nuovo ordine, l’ingresso in Nigeria è quindi consentito solo a stranieri residenti nel Paese, con permesso di residenza valido. Chiunque voglia rientrare in Nigeria, inclusi i cittadini nigeriani residenti all’estero, deve mostrare all’arrivo in aeroporto esito negativo di test RT-PCR effettuato nei 5gg precedenti da ripetere in Nigeria dopo l’arrivo ed è in ogni caso sottoposto a 14gg di quarantena, a proprie spese, in centri o alberghi determinati dalle autorità locali.
REP. CENTRAFRICANA: per ingresso/rientro dalla Rep. Centrafricana in Italia, v. Elenco E in alto. Le autorità locali si riservano la facoltà di imporre ai viaggiatori in arrivo un periodo di quarantena domiciliare fino a 21gg. L’ottenimento del visto di ingresso in Rep. Centrafricana è comunque subordinato alla presentazione di esito negativo di test RT-PCR.
RUANDA: per ingresso/rientro dal Ruanda in Italia, v. Elenco D in alto. Ingresso in Ruanda consentito ma con: registrazione; esito negativo di test RT-PCR eseguito 72h prima; obbligo, all’arrivo, di sottoporsi a nuovo test e soggiornare, a proprie spese, in strutture appositamente individuate in attesa dell’esito.
SAO TOME’ E PRINCIPE: per ingresso/rientro da Sao Tomé e Principe in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sao Tomè e Principe consentito solo con esito negativo di test RT-PCR effettuato entro 72h prima dell’imbarco.
SENEGAL: per ingresso/rientro dal Senegal in Italia, v. Elenco E in alto. Frontiere terresti e marittime chiuse. Voli commerciali ripresi parzialmente: al momento, le compagnie aeree con destinazione Senegal consentono l’imbarco solo ad alcune categorie di passeggeri in arrivo (in particolare, ai residenti è richiesta la carta di soggiorno senegalese, mentre per le altre categorie ammesse è necessaria autorizzazione dell’Ambasciata del Senegal a Roma o dal Consolato generale a Milano). Sono inoltre richiesti esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre 5gg dalla data di partenza e compilazione di una dichiarazione.
SEYCHELLES: per ingresso/rientro dalle Seychelles in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Seychelles consentito solo a chi proviene da Paesi a basso/medio rischio (tra i quali è inclusa l’Italia) ma con esito negativo di test RT-PCR effettuato non oltre 72h dalla partenza e compilazione di richiesta di autorizzazione medica di viaggio, che comporta il pagamento di una commissione di €45 per ciascun viaggiatore straniero adulto. Il pernottamento è ammesso solo in stutture certificate dall’Autorità di Sanità Pubblica delle Seychelles. Porti chiusi a tutte le navi da crociera fino alla fine del 2021. Port Victoria è l’unico porto operativo, ma solo per attività di navi commerciali, da pesca e da diporto.
SIERRA LEONE: per ingresso/rientro dalla Sierra Leone in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sierra Leone consentito ma con esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h prima del viaggio e con dichiarazione di viaggio da compilare on line prima dell’arrivo.
SOMALIA: per ingresso/rientro dalla Somalia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Somalia consentito ma con esito negativo di test RT-PCR effettuato non più di 72h precedenti l’arrivo nel Paese. Anche per la partenza dalla Somalia è obbligatorio presentare esito negativo di test effettuato non più di 72h precedenti l’imbarco.
SUDAFRICA: per ingresso/rientro dal Sudafrica in Italia, v. Elenco E in alto. Significativo aumento dei contagi. Riaperti ai voli internazionali gli aeroporti di Johannesburg, Durban e Cape Town, ed un numero limitato di posti di frontiera terrestri. Chi arriva da Paesi considerati ad elevato rischio – tra cui l’Italia – (lista – ultimo agg. disp. 19/10/2020), o vi sia stato negli ultimi 10gg, può entrare in Sud Africa per motivi di lavoro ma richiedendo preventiva autorizzazione (con mail a: Covid19BusinessTravel@dha.gov.za – allegando: copia del passaporto e/o del permesso di residenza; prova della attività lavorative da condurre in Sud Africa; prova dell’itinerario di viaggio; indirizzo della sistemazione in Sud Africa). Obbligo di visto, anche per breve soggiorno ma, per i cittadini italiani, è stata reintrodotta l’esenzione dall’obbligo di visto per breve soggiorno e non è quindi necessario presentare domanda di visto per soggiorni inferiori ai 90gg. Tutti i viaggiatori devono avere esito negativo di test RT-PRC, stampato e in inglese, non antecedente le 72h dalla partenza (senza, vige obbligo di quarantena di 10gg, a proprie spese). All’arrivo, i sintomatici sono sottoposti a test e, in attesa dei risultati ed in caso di test positivo, devono soggiornare in strutture per la quarantena obbligatoria, sostenendone le spese. Tutti i viaggiatori devono scaricare e installare sui propri telefoni cellulari la app Covid Alert South Africa. È richiesto che tutti i viaggiatori abbiano un’assicurazione di viaggio. Esito negativo di test RT-PRC non antecedente le 72h è richiesto anche ai passeggeri in transito.
SUDAN: per ingresso/rientro dal Sudan in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Sudan consentito ma con esito negativo di test RT-PCR rilasciato non prima di 72h dall’arrivo all’aeroporto di Khartoum. Per i voli in partenza da Khartoum è necessario recarsi in aeroporto con 4h di anticipo per le operazioni di check-in.
SUD SUDAN: per ingresso/rientro dal Sud Sudan in Italia, v. Elenco E in alto. Chiuse le frontiere terrestri. Ingresso in Sud Sudan consentito per via aerea ma con esito negativo di test RT-PCR.
SWAZILAND: per ingresso/rientro da Swaziland in Italia, v. Elenco E in alto. Divieto di ingresso in Swaziland per chi proviene dall’Italia.
TANZANIA: per ingresso/rientro dalla Tanzania in Italia, v. Elenco E in alto. Tutti i viaggiatori in arrivo in Tanzania vengono controllati in arrivo per eventuali sintomi e in caso sottoposti a test RT-PCR. Non è prevista la quarantena in arrivo.
TOGO: per ingresso/rientro dal Togo in Italia, v. Elenco E in alto. Prorogato fino a marzo 2021 lo stato di emergenza sanitaria. Chiuse le frontiere terrestri, riaperto lo spazio aereo per i voli commerciali nazionali ed internazionali. Tutti i passeggeri in arrivo a Lomé devono: registrarsi individualmente sul sito governativo dedicato e compilare il form di salute ed immigrazione almeno 24h prima del viaggio; presentare, prima dell’imbarco, esito negativo di test RT-PCR effettuato meno di 5gg prima del viaggio (il documento deve essere caricato on-line sul suddetto sito); sottoporsi, all’arrivo in aeroporto, presso un laboratorio dedicato, ad un altro test PCR, con pagamento da effettuarsi on-line, prima della partenza, sul sito suddetto; installare l’app TOGO SAFE, reperibile sul sito suddetto, all’arrivo all’aeroporto di Lomé e prima di lasciare l’aeroporto stesso, mantenendola attiva per tutta la durata del soggiorno o almeno per i 30gg successivi all’arrivo in Togo (pena la messa in quarantena da parte delle autorità togolesi). Tutti i passeggeri in partenza da Lomé devono: registrarsi sul sito governativo dedicato; compilare il formulario di salute e immigrazione; pagare on-line le spese di un test PCR da effettuare presso un laboratorio dedicato dell’aeroporto almeno 72h prima del viaggio.
TUNISIA: per ingresso/rientro dalla Tunisia in Italia, v. Elenco D in alto. Costante aumento significativo di contagi e decessi, con conseguente pressione sulle strutture sanitarie tunisine pubbliche e private. Ingresso in Tunisia consentito con differenti misure restrittive in base ai Paesi di provenienza, suddivisi in 4 gruppi – verde, arancio, rosso e “di vicinato” – aggiornati in base all’andamento epidemiologico (liste – ultimo agg. valido da 28/09/2020). Nella valutazione è considerato il paese di residenza del passeggero, che deve in ogni caso compilare un modulo prima di iniziare il viaggio. Tutti i viaggiatori in arrivo in Tunisia dall’estero (inclusa l’Italia) devono presentare obbligatoriamente esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 72h precedenti il primo imbarco e che non superi comunque le 120h dal test al momento dell’ingresso in Tunisia. L’Italia è inserita nella categoria dei “Paesi di vicinato”: oltre all’obbligo di presentazione del test RT-PCR negativo, è previsto l’obbligo di autoisolamento domiciliare tra 7 e 14gg (tra il 5° e il 7° giorno dopo l’arrivo in Tunisia è possibile richiedere, se asintomatici, di effettuare un test RT-PRC di controllo per terminare l’autoisolamento obbligatorio al 7° giorno, se negativo; se il soggetto non esegue il test di controllo o è sintomatico, prosegue la quarantena fino al 14° giorno) e la consegna all’arrivo del modulo sanitario e dell’impegno all’autoisolamento domiciliare.
UGANDA: per ingresso/rientro dal’Uganda in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Uganda consentito con esito negativo di test RT-PCR eseguito 72h prima. Se ritenuto necessario dal personale sanitario in aeroporto o ai posti di frontiera, i viaggiatori sono sottoposti a test e, se positivi, soggetti a isolamento e trattamento medico (a proprie spese) presso le strutture ospedaliere autorizzate. Anche per l’uscita dall’Uganda è richiesta la presentazione di esito negativo di test rilasciato non più di 72h prima della partenza da un laboratorio autorizzato dalle autorità locali. Poiché il protocollo in uscita dipende anche dal paese di destinazione/transito e dalla compagnia aerea, si raccomanda di informarsi preventivamente presso la compagnia aerea di riferimento.
ZAMBIA: per ingresso/rientro da Zambia in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Zambia consentito esclusivamente con esito negativo di test RT-PCR effettuato non prima di 14gg dall’arrivo. Le autorità locali si riservano di effettuare eventuali ulteriori test di verifica all’arrivo. Tutti i passeggeri in uscita dal Paese devono essere muniti di un certificato medico che confermi il risultato negativo del test rilasciato esclusivamente dagli uffici designati a tal fine dal Ministero della Salute zambiano (University Teaching Hospital, District Health Office, Public Health Offfice, Zambia National Public Health Institute) e dietro pagamento della tariffa di 200Kwacha. Tale regola si applica a tutti i test ottenuti in Zambia o in altri Paesi anche se emessi nei 14gg antecedenti.
ZIMBABWE: per ingresso/rientro da Zimbawe in Italia, v. Elenco E in alto. Ingresso in Zimbawe consentito con esito negativo di test RT-PCR effettuato nelle 48h precedenti, senza il quale non è consentito l’imbarco aereo. Richiesto isolamento di 14gg.