Sulla nuova pista dell’aeroporto di Peretola tutte le imprese fiorentine sono costrette ad alzare la voce ancora una volta. Speriamo in via definitiva.
La nostra manifestazione ‘in giacca e cravatta’ davanti all’aeroporto dello scorso novembre ha dato una scossa e un segnale preciso ai professionisti del
“no a prescindere” e dei veti: il sistema economico di tutta la toscana centrale ha bisogno di un aeroporto funzionale e di certezza dei collegamenti internazionali.
Non è accettabile che pochi nodi di vento non facciano partire o arrivare a firenze i nostri partner e i nostri clienti.
La ripresa dell’economia è ancora debole e ci obbliga a rimuovere gli ostacoli che possono compromettere la nostra competitività, l’attrazione di investimenti e lo sviluppo indotto. L’aeroporto, infatti, è un magnete di attività economiche e di posti di lavoro; ed è anche un moltiplicatore di ricchezza.
Dobbiamo investire su un territorio metropolitano che stia fra le grandi aree urbane d’Europa, altrimenti l’intera Toscana sarà una periferia. Firenze è l’area produttiva dove si genera gran parte del PIL regionale e ha bisogno di un aeroporto che raggiunga i principali hub europei e asiatici. I risultati industriali e operativi – pure importanti – registrati in questi anni dal Vespucci non sono affatto paragonabili a quelli ottenibili col potenziamento dello scalo; per non parlare dei vantaggi e dei miglioramenti ambientali – netti e certificabili – per gli abitanti di Peretola, Brozzi e Quaracchi. Per questo – insieme alla Camera di Commercio e alle principali associazioni di categoria fiorentine e regionali – stiamo organizzando una
manifestazione di tutti noi protagonisti dello sviluppo di questo territorio.
L’appuntamento è per
Lunedì 7 maggio alle ore 19 – presso il PALAFFARI.
C’è l’esigenza di far sentire chiaramente la voce di chi produce ricchezza e lavoro per la nostra economia metropolitana.