Confindustria Firenze, al via il piano del salvataggio del Museo di Doccia

Mar 30, 2017

Sono più di 500mila euro quelli raccolti ad oggi da con l’azione di fundraising promossa da Confindustria Firenze; l’iniziativa è una tappa del piano per il salvataggio e la riapertura al pubblico del Museo e ha visto la partecipazione del Ministro di Beni Culturali Dario Franceschini, del Sindaco Dario Nardella e delle principali autorità metropolitane.
L’iniziativa degli industriali fiorentini, che ha aperto simbolicamente il G7 della cultura, accompagna e valorizza l’importante decisione del Ministero dei Beni Culturali di  acquisire le collezioni del museo – uno dei più antichi musei industriali del mondo – da parte dello Stato.

Confindustria Firenze si è fatta capofila dell’iniziativa di fundraising per raccogliere la cifra necessaria alle spese vive per la valorizzazione e la riapertura del Museo. L’evento di oggi, che ha raccolto la straordinaria cifra di più di 500mila euro, ha previsto una colazione, offerta da Confindustria Firenze, con i rappresentanti di aziende e istituzioni che contribuiranno alla realizzazione del progetto,

“Investire sul Museo – come aver realizzato la nuova illuminazione del salone dei Cinquecento che abbiamo inaugurato lunedì – ha significato per noi puntare su un MODELLO DI SVILUPPO che rimette al centro la cultura: intesa non come rendita su un patrimonio – pure immenso – che ci viene dal passato, ma come meta-settore economico che unisce creatività, manifattura, saper fare, restauro, turismo.
Quella cultura materiale grazie alla quale la Firenze del Rinascimento non era solo una terra di artisti. Ma era – soprattutto – un’officina di uomini operosi, capaci di fabbricare e di valorizzare il bello.Questo territorio, questa regione, sono ancora protagonisti di questa GOLDEN ECONOMY. Una “golden economy” fatta di BENI CULTURALI VIVENTI. Dove a Firenze e in Italia abbiamo eccellenze contemporanee”, sottolinea Luigi Salvadori, presidente designato di Confindustria Firenze.

“L’operazione sul MUSEO DI DOCCIA va – perciò – letta in filigrana, perché non è solo un atto di mecenatismo, ma è un pezzo rilevante di una politica industriale per il rilancio di Firenze. Un rilancio adeguato alle nostre potenzialità, che parte dalla centralità del patrimonio culturale e della manifattura come antidoto alla crisi e driver di sviluppo, perché la memoria e le tradizioni contano quando tengono quando permettono di diventare senza smettere di essere. C’è tanto futuro nel Museo di Doccia”

L’evento di oggi al complesso delle Pagliere è stato realizzato in collaborazione con Marchesi Antinori Spa, ANCE Toscana, Thales Italia Spa; Salvatore Ferragamo Spa; Zignago Vetro Spa; Vetreria Etrusca Srl; Richard Ginori Srl; El.En. Spa; A. Menarini Srl; Banca CR Firenze; Unicredit; Fondazione CR Firenze; Associazione Amici di Doccia; Bassilichi Srl; KLAB Srl; Toscana Aeroporti SpA; GE Oil & Gas SpA; Starhotels SpA; Deka Srl.
Oltre ad un considerevole numero di sostenitori dagli antiquari fiorentini a imprese, a singoli cittadini.

ARTICOLI CORRELATI
RICERCA