“Per tutte le imprese fiorentine la nuova pista del Vespucci sarà il vero punto di svolta del sistema economico metropolitano. Fra Firenze, Empoli, il Valdarno e la Valdelsa è concentrata la maggioranza delle aziende multinazionali e delle imprese esportatrici della Toscana, oltre che la maggior parte delle imprese turistiche. La maggioranza dei passeggeri vola da Peretola per affari. Ecco perché lo sviluppo del Vespucci è essenziale, ma anche ultimativo per un territorio che voglia essere realmente aperto al mondo e non si rassegni ad essere la periferia infrastrutturale di altri territori, a partire da Bologna che ha anche finalità completamente diverse come tipicità di passeggeri rispetto a Firenze” ad intervenire nel dibattito sull’aeroporto di Firenze è Luigi Salvadori, presidente facente funzioni di Confindustria Firenze.
“La nostra città metropolitana deve essere in grado di stare fra le grandi economie urbane europee e Firenze, per ora, è l’unica città metropolitana italiana ad avere un aeroporto inadeguato e insufficiente”.
“Questa infrastruttura è un moltiplicatore della competitività e dell’attrattività dell’intera Toscana centrale; e non va dimenticato che l’aeroporto è un magnete di attività economiche e di migliaia di posti di lavoro. Purtroppo il futuro del Vespucci continua a essere virtuale: ricordiamo che il primo progetto risale al 1950”.
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