Energia termica: è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il nuovo Conto Termico 2.0 con molte novità rivolte alla semplificazione del meccanismo.

Mar 17, 2016

Premessa
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.51 del 2 marzo 2016, il DM 16 febbraio 2016 "Aggiornamento della disciplina per l'incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili".

Il decreto 16 febbraio 2016, del nuovo Conto Termico, ed entrerà in vigore tra 90 giorni e sostituisce il DM 28 dicembre 2012 con i nuovi incentivi alle rinnovabili termiche e agli interventi di efficienza di piccole.

Novità
Il nuovo Conto Termico dovrebbe rilanciare l'incentivo al momento sottoutilizzato per interventi di efficienza energetica e rinnovabili termiche.

Riepiloghiamo qui sotto come cambiano gli incentivi con il nuovo Conto Termico per il quale, come nella versione attuale, a disposizione ci sono 900 milioni di euro annui, 700 per privati e imprese e 200 per le Amministrazioni Pubbliche (PA), le cooperative di abitanti o sociali e le società di patrimonio pubblico.

Il nuovo meccanismo aggiunge, per le sole PA, 3 nuovi interventi:
• trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB)
• sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti
• installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Come nel Conto Termico del 2012, attualmente in vigore, restano incentivabili solo per le PA gli interventi di:
• isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato
• sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie a condensazione
• installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili.

Restano uguali gli interventi di piccole dimensioni incentivabili anche per i privati:
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di calore, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa
• l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento
• sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

La novità del nuovo Conto è il fatto che per la produzione di energia termica da rinnovabili la taglia massima degli impianti passa da 1 MW a 2 MW.

L’incentivo, che nella maggior parte dei casi va a coprire il 40% dell’investimento, sale al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e se l’isolamento è accompagnato dall’installazione di un nuovo impianto di climatizzazione invernale sale al 55% per entrambi gli interventi.

È del 65% per la trasformazione in "edificio a energia quasi zero" e per la sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti.
Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio a energia quasi zero e l’isolamento termico delle superfici opache, sono incentivabili al 100% per le PA e al 50% per i privati.

Per importi fino a 5mila euro, sia per i privati che per le PA, l’incentivo viene corrisposto in un’unica rata. L'incentivo in nessun caso può superare il 65% della spesa sostenuta. Infine i termini per l’erogazione dell’incentivo dalla conclusione della procedura vengono dimezzati, passando da 180 giorni a 90.

Vi sono poi importati semplificazioni. È stata infatti eliminata l’iscrizione ai registri per gli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore, elettriche o a gas, e caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW.
Il GSE dovrà anche predisporre una modulistica predeterminata e semplificata per la presentazione della domanda.

Sarà poi redatta una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW e 50 m2 per i collettori solari per i quali si può usufruire di una procedura semiautomatica. Acquistando uno dei prodotti della lista, l’operatore accede a un iter semplificato per la compilazione della scheda domanda, in cui non è necessario indicare i dati relativi alla descrizione dell’apparecchio.

Saranno ammesse modalità di pagamento online e tramite carta di credito per attestare le spese sostenute, mentre al momento il DM 28 dicembre 2012 prevede che le spese siano certificate con fattura o bonifico bancario o postale.

Iniziative di Confindustria Firenze 
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Contatto
Dott.sa Catia Tarquini
Area Ambiente Sicurezza Energia Qualità  
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