5G: avviso pubblico per la presentazione di progetti sperimentali

Mar 17, 2017

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha aperto oggi la procedura per l’acquisizione di proposte progettuali per la realizzazione di sperimentazioni pre-commerciali sul 5G nella porzione di spettro radio 3.6 – 3.8 GHz. al fine di dare attuazione entro il 2020 alla Comunicazione CE n.2016/588 – “Il 5G per l’Europa: un piano d’azione”.

Il 5G è una tecnologia per le telecomunicazioni mobili in grado di fornire servizi a banda larga ad altissima velocità e con bassa latenza; la piattaforma abiliterà lo sviluppo e la diffusione di nuovi servizi e sarà volano di crescita per il nostro sistema produttivo.

Obiettivo dell’invito è l’individuazione e la selezione di progetti che possano verificare le potenzialità sul campo, in un ambiente di test controllato, dei sistemi e delle tecnologie di accesso radio per i sistemi di prossima generazione 5G, coinvolgendo il maggior numero possibile di cittadini e imprese, in coerenza con quanto previsto dalla Comunicazione CE n.2016/588.

La Comunicazione prevede l’avvio tempestivo delle attività finalizzate alla messa in opera del 5G attraverso azioni concrete che perseguano i seguenti obiettivi:
a) promuovere sperimentazioni preliminari nell’ambito degli accordi 5G-PPP a partire dal 2017, e sperimentazioni pre-commerciali con una chiara dimensione transfrontaliera dell’UE a partire dal 2018;
b) incoraggiare gli Stati membri a sviluppare, entro la fine del 2017, tabelle di marcia nazionali per il dispiegamento del 5G, come parte dei piani nazionali per la banda larga e ultralarga;
c) garantire che ogni Stato membro designi almeno una città principale come “abilitata al 5G” entro la fine del 2020.
I progetti devono essere realizzati nell’arco di quattro anni nelle seguenti aree geografiche (in allegato il dettaglio grafico delle singole aree):
Area 1 – Milano – area metropolitana
Area 2 – Prato e L’Aquila
Area 3 – Bari e Matera

Le attività dei progetti ritenuti dovranno essere avviate entro il 31 dicembre 2017
La proposta progettuale deve :
essere realizzata all’interno dei confini amministrativi delle aree di cui sopra;
impiegare in modo efficiente le frequenze dello spettro 3700-3800 MHz;
adottare soluzioni tecnologiche della famiglia 5G, sia per quanto riguarda l’accesso radio che per gli aspetti di sistema, incluse le funzionalità di network slicing;
essere indirizzata all’analisi di uno o più casi d’uso tra quelli definiti per il 5G dall’ITU, l’Unione internazionale delle telecomunicazioni (eMBB, m-MTC, URLL).
Possono presentare proposte progettuali quali capofila di forme di aggregazione, partenariato ed altra modalità di intesa e/o coordinamento, di durata pari alla sperimentazione:

a) le imprese autorizzate ai sensi dell’ art. 25 del decreto legislativo n. 259/2003 per la fornitura di reti e servizi di comunicazione elettronica accessibile al pubblico
b) le imprese che si impegnino, nella domanda di partecipazione, a conseguire l’autorizzazione di cui al sopracitato art. 25, prima del rilascio dell’autorizzazione provvisoria alla sperimentazione dei diritti d’uso delle frequenze nella banda 3.6 – 3.8 Ghz,

quali capofila di forme di aggregazione, partenariato ed altra modalità di intesa e/o coordinamento – di durata pari alla sperimentazione – con almeno uno dei soggetti di ciascuna delle seguenti categorie:

università, enti e centri di ricerca;
imprese di livello nazionale o internazionale con specifiche competenze nel settore dei servizi oggetto della sperimentazione, che non siano operatori di rete e/o servizi di comunicazione elettronica.

Possono far parte dell’aggregazione anche Pubbliche Amministrazioni, piccole e medie imprese, start-up, associazioni di categoria ed altri soggetti privati, purché in quota minoritaria.

In ogni caso il soggetto capofila deve essere individuato in uno o più operatori di comunicazione.
I partecipanti diversi dal soggetto capofila possono partecipare solo ad un’associazione o ad un raggruppamento in forma di partnership, pena l’esclusione dalla procedura di selezione.
Le domande di partecipazione, redatte secondo le modalità indicate nell’avviso pubblico, dovranno essere recapitate entro e non oltre il 15 maggio 2017 mediante consegna a mano, presso:

Ministero dello Sviluppo Economico,
Direzione Generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali
Viale America 201, 00144 Roma,
V° piano, stanza A 537 dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

La stessa domanda di partecipazione dovrà, inoltre, essere trasmessa via Posta Elettronica Certificata all’indirizzo: dgscerp.div02@pec.mise.gov.it
Il procedimento di selezione delle proposte progettuali si articolerà in tre fasi:
acquisizione di domande contenenti le “proposte progettuali preliminari” a seguito dell’avviso pubblico (scadenza 15 maggio 2017);
selezione delle migliori proposte progettuali per ognuna delle aree destinate alla fase della procedura negoziata (scadenza 14 luglio 2017);
procedura negoziata e rilascio dell’autorizzazione provvisoria alla sperimentazione per i progetti definitivi a cura dalla competente Divisione del Ministero (scadenza 31 luglio 2017)

A conclusione della procedura negoziata di cui all’ultimo punto il MISE procede al rilascio dell’autorizzazione provvisoria per la realizzazione di sperimentazioni pre-commerciali 5G nella banda di frequenza 3.7-3.8GHz, associando l’attribuzione temporanea e in via sperimentale dei diritti d’uso delle frequenze per i quali dovranno essere corrisposti annualmente, secondo le modalità indicate nel provvedimento autorizzatorio, i seguenti contributi per Aree di intervento:

Area 1 € 77.000,00
Area 2 € 7.500,00
Area 3 € 15.000,00
Eventuali richieste di informazioni e chiarimenti sulla procedura potranno essere formulate esclusivamente a mezzo PEC entro e non oltre il 31 marzo 2017 all’indirizzo dgscerp.div02@pec.mise.gov.it

Le risposte saranno pubblicate sul sito internet del MISE e inviate ai singoli richiedenti a mezzo PEC.

ARTICOLI CORRELATI

Decreto sulle polizze catastrofali: un nuovo rinvio.

E' probabile che venga rinviato ancora una volta il decreto sulle polizze catastrofali, lasciando il Paese in attesa di un sistema per fronteggiare i danni causati dai cambiamenti climatici. Il...

RICERCA